Eccesso di velocità, la Polstrada scopre il trucco: migliaia di automobilisti non perdono mai i punti così | Patente garantita a vita

Eccesso di velocità (web) - Infoiva.it
Un verbale per eccesso di velocità può arrivare inaspettato, ma la vera sorpresa è scoprire un modo per evitare la decurtazione dei punti.
Sembra incredibile, ma un’interpretazione della legge sta rivoluzionando il modo in cui vengono gestite queste sanzioni.
Migliaia di automobilisti, stanchi di veder diminuire i propri punti, hanno trovato un’ancora di salvezza.
Non è un trucco magico, ma una strategia legale che sta mettendo in discussione le prassi consolidate.
Un segreto che in pochi conoscono, ma che potrebbe garantirti la patente a vita. Scopri come una semplice mossa può salvarti da una multa salata e dalla perdita dei punti.
Un obbligo non così ferreo
Quando si viene pizzicati da un autovelox, la multa arriva al proprietario dell’auto entro 90 giorni, con l’obbligo di comunicare i dati del conducente entro 60 giorni. Chi non lo fa, senza una valida ragione, rischia una seconda multa salata. Tuttavia, nel caso in cui non si sia fermati dalle forze dell’ordine, non è detto che la perdita dei punti sia automatica. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha infatti chiarito che non è automaticamente sanzionabile chi non fornisce i dati del conducente. È nato tutto da un caso specifico in cui una donna, proprietaria di un’auto usata anche dal marito e dalle figlie, ha contestato una sanzione sostenendo di non essere in grado di indicare chi fosse alla guida al momento dell’infrazione.
Nei primi due gradi di giudizio, i giudici hanno dato ragione alla ricorrente. Il giudice di primo grado ha infatti stabilito che è necessario distinguere tra chi si rifiuta di comunicare i dati e chi invece fornisce una valida motivazione. Nel caso di specie, la donna non era in grado di fornire i dati perché l’infrazione risaliva a quattro mesi prima e l’auto era usata da più persone. In terzo grado, la Corte di Cassazione (sentenza n. 9555/2018) ha confermato questo principio: sebbene rimanga sanzionabile la condotta di chi non rispetta l’obbligo di comunicazione, nel caso in cui la risposta venga fornita, anche in termini negativi, spetta al giudice valutare l’idoneità delle giustificazioni fornite per escludere la presunzione di responsabilità.
Non solo una questione di punti
La questione dei punti patente è di grande rilevanza non solo per i privati cittadini, ma anche per i professionisti che utilizzano l’auto per lavoro. Un imprenditore, ad esempio, i cui dipendenti guidano mezzi aziendali, rischia di vedersi sospendere la patente e compromettere l’intera attività a causa di un’infrazione.
Per questo, esistono soluzioni assicurative, come quelle proposte da DAS, che offrono una tutela legale completa a tutti coloro che si trovano alla guida sia per la vita privata che per quella lavorativa. Sono soluzioni che possono fare la differenza, garantendo tranquillità e sicurezza in un mondo dove un piccolo errore può avere conseguenze importanti.