Dimezza l’IMU con una firma: 5 minuti in Agenzia delle entrate ed è fatta | Da ora paghi la metà

Dimezza l’IMU con una firma: 5 minuti in Agenzia delle entrate ed è fatta | Da ora paghi la metà

Pagare le tasse sulla casa è un onere che pesa su molti, specialmente sulla seconda casa o su un immobile concesso in uso a un familiare.

Ma cosa succederebbe se esistesse un modo legale e semplice per tagliare drasticamente questa spesa?

Un piccolo gesto burocratico può sbloccare un vantaggio fiscale che vale centinaia di euro ogni anno.

Non si tratta di complicate manovre, ma di un atto accessibile a tutti che richiede solo pochi passaggi.

Questo beneficio può alleggerire il bilancio familiare in modo significativo. Scopri come una semplice firma può dimezzare un’imposta e liberare risorse preziose per la tua famiglia.

Vale oro

Il segreto per ridurre l’IMU si cela dietro un documento specifico, poco conosciuto ma incredibilmente utile: il contratto di comodato d’uso gratuito. Questo accordo, disciplinato dall’articolo 1803 del codice civile, permette a un soggetto (il comodante) di consegnare un immobile a un altro (il comodatario) affinché se ne serva per un periodo determinato, con l’obbligo di restituirlo. Questa formula è particolarmente popolare tra genitori e figli, in quanto consente di concedere una casa senza dover ricorrere a una donazione, posticipando il trasferimento di proprietà al momento della successione e, al tempo stesso, ottenendo importanti vantaggi fiscali.

L’immobile oggetto del contratto deve essere registrato, un passaggio fondamentale per attivare i benefici. Il principale vantaggio, che fa la differenza nel bilancio familiare, è l’abbattimento della base imponibile IMU del 50%. Ciò significa che, se si concede un immobile (come una seconda casa) a un figlio o a un genitore, si ha il diritto a dimezzare l’importo dell’imposta dovuta. È un risparmio notevole e ricorrente, che ripaga ampiamente lo sforzo burocratico iniziale.

Maggiorazione prezzo IMU
IMU (Fonte: Canva) – www.infoiva.com

Come ottenere il vantaggio

Per beneficiare di questo dimezzamento dell’IMU, è necessario registrare il contratto entro 30 giorni dalla sua stipula. La buona notizia è che la procedura può essere gestita in autonomia, senza la necessità di rivolgersi a un professionista, riducendo drasticamente i costi. Si può procedere online, utilizzando il servizio RAP (Registrazione Atti Privati) dell’Agenzia delle Entrate, accessibile tramite SPID, CIE o CNS. Dopo aver effettuato l’accesso, è sufficiente inserire i dati del contratto e allegare i documenti necessari, tra cui il contratto stesso in formato elettronico (TIF, TIFF o PDF/A) e le carte d’identità delle parti. Se l’atto non è leggibile, la richiesta verrà scartata e si dovrà ripetere l’operazione.

Se si preferisce la modalità tradizionale, è possibile recarsi in una sede territoriale dell’Agenzia delle Entrate, previo appuntamento. In questo caso, occorrono due originali del contratto, il modello RAP compilato, le marche da bollo (€16 ogni 4 facciate) con data non successiva a quella della stipula e la ricevuta del versamento dell’imposta di registro. A proposito dei costi, è importante chiarire che, sebbene la procedura online sia gratuita, sono dovute delle imposte: un’imposta di registro fissa di 200 euro e l’imposta di bollo. È un costo una tantum, a fronte di un risparmio annuale garantito.