Disastro TARI, 2€ al kg per adeguamento alla normativa UE | Degenera la tassa sulla monnezza, costa più di quello che mangi

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Nuova tassa sui rifiuti (Foto di César Mota da Pixabay) - infoiva.com

La nuova tassa sui rifiuti che farà tremare il portafoglio degli italiani: il conto rischia di superare quello della spesa quotidiana.

Ci sono cose che danno soddisfazione: una colazione al bar senza file, trovare parcheggio sotto casa, sentire il suono della notifica “bonus accreditato”.

E poi ci sono quelle che ti fanno venire voglia di cambiare cittadinanza, tipo scoprire che qualcosa che buttavi via con leggerezza ora vale più di un pasto caldo.

Negli ultimi anni ci siamo abituati a tutto: tasse sul sacchetto, tasse sull’ombra (non è uno scherzo), tasse sul metano, sul sole, sui sogni. Ma il 2025 ha deciso di alzare l’asticella.

Perché mentre tu litighi con il telecomando del condizionatore e cerchi di capire se il cassonetto marrone è ancora per l’organico o adesso ospita i sentimenti repressi, a Bruxelles hanno fatto due conti. E sorpresa: ti costerà più buttare via un vecchio tostapane che comprarlo nuovo. Sembra un’esagerazione? Magari lo fosse.

Disastro Tari: degenera la tassa sui rifiuti

Il nuovo gioiello di normativa europea ha un nome che è tutto un programma: tassa sui Raee non raccolti. In parole povere, spiega quifinanza.it, se in Italia non si riesce a recuperare abbastanza rifiuti elettronici (ebbene, non ci riusciamo), ci tocca pagare 2 euro al chilo per la differenza. E con un tasso di raccolta fermo al 29,64%, il conto è presto fatto: 2,6 miliardi di euro da tirar fuori. Da dove? Esatto: dal portafoglio del cittadino medio che già si chiede se può usare le pile esauste per alimentare la lavatrice.

L’Europa ci guarda con il sopracciglio alzato. Noi dovremmo raccogliere il 65% dei Raee, ma siamo inchiodati a numeri preistorici. E mentre in teoria il sistema c’è, in pratica mancano i controlli, manca la distribuzione, mancano le isole ecologiche, e forse manca anche la voglia.

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Una discarica (Foto di Pexels da Pixabay) – infoiva.com

Ancora soldi da sborsare

Così la tassa l’UE ci bacchetta per bene, e il rischio reale è che queste nuove risorse “per un’Europa più forte” finiscano per indebolire solo noi. Perché se il meccanismo è basato su un calcolo che fa acqua da tutte le parti, ma le multe sono vere, il disastro è servito. Alla modica cifra di 2 euro al chilo.

Quindi da oggi occhio a cosa butti, ma soprattutto occhio a come lo butti. Perché nel 2025 anche la monnezza ha il suo prezzo. E non è affatto scontato. Meglio che impariamo ad essere tutti più virtuosi e a smaltire il vecchio televisore nel modo giusto.