Scuole, obbligatorio il nuovo certificato a settembre: portalo o non lasciano entrare tuo figlio | La circolare del ministero

Scuole chiuse dal 3 al 7 giugno - Canva - www.infoiva.com
Un documento che fino a oggi non era strettamente necessario, sta diventando un requisito fondamentale per l’iscrizione di tuo figlio.
L’estate sta finendo e, come ogni anno, si avvicina il fatidico momento del rientro a scuola.
Ma per molte famiglie, questo settembre potrebbe riservare una spiacevole sorpresa.
Non si tratta di una semplice formalità, ma di un vincolo introdotto da una nuova circolare che rischia di bloccare l’accesso a un importante beneficio.
Molti genitori, infatti, stanno scoprendo solo ora che la richiesta è stata accolta, ma il rimborso non arriva.
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Se sei genitore di un bambino con meno di tre anni che frequenta un asilo nido pubblico o privato, il Bonus asilo nido è il beneficio economico che fa per te. Non solo, è accessibile anche per i minori nati, adottati o in affido temporaneo e per i bambini con gravi patologie croniche che necessitano di supporto domiciliare. Per ottenerlo, i genitori devono rispettare alcuni requisiti: essere residenti in Italia, avere un figlio a carico minore di tre anni (o che li compia entro l’anno solare) e possedere la cittadinanza europea o un permesso di soggiorno regolare.
Ma il vero “passepartout” per questo bonus è l’ISEE minorenni, un certificato che attesta la situazione economica del nucleo familiare. L’ISEE minorenni è una versione specifica pensata per i genitori non coniugati e non conviventi, che serve a valutare la situazione economica del bambino che vive solo con uno dei due genitori. Senza questo certificato, la domanda per il bonus non può essere presentata.
Nuovi importi e nuove regole
Il Bonus asilo nido 2025 introduce importanti cambiamenti. Il più significativo riguarda l’importo massimo erogabile, che è aumentato a 3.600 euro annui per le famiglie con ISEE fino a 40.000 euro, ma solo per i bambini nati a partire dal 1° gennaio 2024. Per i bambini nati in anni precedenti, invece, gli importi variano a seconda dell’ISEE: 3.000 euro per ISEE fino a 25.000 euro, 2.500 euro per ISEE tra 25.001 e 40.000 euro, e 1.500 euro per ISEE superiore a 40.000 euro o per chi non lo presenta. Un’altra novità che ha facilitato l’accesso al bonus è l’eliminazione del requisito del secondo figlio minore di dieci anni, rendendo il beneficio più accessibile per tutte le famiglie. Tuttavia, a fronte di queste facilitazioni, una nuova regola sta creando non pochi problemi a chi ha già fatto richiesta.
Se hai presentato domanda ma il rimborso non è ancora arrivato, potresti essere incappato nella nuova regola dell’INPS stabilita dalla circolare n. 1165 del 4 aprile scorso. Fino all’anno scorso, bastava che la spesa per l’asilo nido fosse sostenuta da uno dei due genitori, anche se diverso da chi aveva inviato la richiesta. Ora non più. Dal 2024, il genitore che presenta la domanda deve essere lo stesso che ha effettuato il pagamento. L’INPS sta applicando questo criterio anche alle domande già presentate per l’anno in corso. Questo significa che, anche se la tua domanda è stata formalmente accettata, l’ente può bloccare il rimborso se il pagamento non risulta effettuato dal richiedente. Molti genitori si trovano in difficoltà perché, ignari di questo vincolo, hanno fatto effettuare il pagamento dall’altro genitore, e ora l’INPS richiede prove di pagamento intestate al richiedente, altrimenti la pratica viene sospesa o annullata.