Tigre estinta nel Mesozoico riappare su quest’isola deserta: ricercatoti esterrefatti | “Era grande come due macchine”

Panthera tigris sondaica (web) - Infoiva.com
Un’ombra furtiva si muove tra la fitta vegetazione. Un ruggito, dimenticato da tempo, risuona nel silenzio di un’isola remota.
Per decenni, si è creduto che una delle creature più maestose del nostro pianeta fosse scomparsa per sempre.
La sua storia era stata relegata ai libri di storia naturale, un triste promemoria di ciò che l’umanità ha perduto.
Ma cosa accadrebbe se un semplice, inaspettato ritrovamento potesse riscrivere completamente la storia?
Un mistero che si dipana tra speranza e incredulità, con implicazioni che potrebbero cambiare per sempre il nostro rapporto con la natura.
La comunità scientifica in shock
Si pensava che la tigre di Giava, una specie endemica dell’isola indonesiana, fosse estinta da quasi cinquant’anni. Eppure, in un colpo di scena che ha lasciato gli scienziati senza fiato, un nuovo studio della Cambridge University Press suggerisce che questo magnifico felino potrebbe essere ancora tra noi. La ricerca ha analizzato il DNA di un singolo pelo, ritrovato nel 2019 da un residente locale in una piantagione vicina a una foresta. Questo semplice campione, insieme a presunte impronte e segni di artigli, ha riacceso una speranza che sembrava ormai persa per sempre.
Da tempo si susseguono avvistamenti non confermati, ma questo studio, intitolato Is the Javan tiger Panthera tigris sondaica extant? DNA analysis of a recent hair sample, fornisce la prima vera prova genetica. Gli scienziati dell’Agenzia Nazionale per la Ricerca e l’Innovazione Indonesiana (BRIN) hanno scoperto tracce genetiche della tigre di Giava che, pur mostrando somiglianze con le tigri di Sumatra e del Bengala, si distinguono chiaramente da esse. La notizia ha suscitato un’onda di reazioni, tanto che il Ministero dell’Ambiente e delle Foreste ha già annunciato l’installazione di fototrappole e il coinvolgimento di esperti internazionali per ulteriori indagini.
Un ritorno che spaventa e affascina
La possibile sopravvivenza della tigre di Giava è una notizia che mescola stupore e profonda preoccupazione. Se da un lato l’idea del ritorno di una specie considerata estinta è affascinante, dall’altro solleva interrogativi cruciali sul suo futuro. La Panthera tigris sondaica è stata inserita nella lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) nel 2008 proprio per sottolinearne la completa scomparsa. Le ragioni della sua estinzione sono tristemente note: bracconaggio, deforestazione e il crescente impatto umano sul suo habitat naturale hanno decimato la popolazione.
Se esemplari di questa specie dovessero ancora esistere allo stato selvatico, la loro sopravvivenza sarebbe appesa a un filo sottilissimo. “Sulla base della nostra intervista approfondita con Ripi Yanur Fajar, che ha visto la tigre, crediamo che il pelo provenga da una tigre di Giava,” si legge nell’abstract dello studio. La conferma definitiva, però, dipenderà dai futuri studi genetici e dalle indagini sul campo. Per ora, il mistero della tigre di Giava rimane irrisolto, ma la speranza è tornata a ruggire.