La provincia di Roma sostiene le piccole imprese. Pronti due milioni di euro.

La Provincia di Roma ha stanziato un fondo di 2 milioni di euro per sostenere le piccole e medie imprese del territorio abbattendo i costi sostenuti per ottenere i finanziamenti.

I finanziamenti ammessi al contributo devono essere destinati a:

  • aumento del capitale;
  • ristrutturazione e consolidamento dell’indebitamento a breve con mutui chirografari a 24, 36 o 60 mesi;
  • pagamento delle tredicesime e quattordicesime mensilità;
  • acquisizione di scorte;
  • realizzazione di investimenti;
  • impieghi necessari per sostenere i processi di innovazione tecnologica, risparmio energetico, incremento delle energie rinnovabili e di tutte le azioni per favorire la tutela ambientale;
  • adeguamento alle norme sulla sicurezza nei posti di lavoro.

Il contributo erogato dalla Provincia di Roma coprirà i costi sostenuti dalle imprese per la concessione della garanzia da parte dei Confidi aderenti all’iniziativa e comunque fino ad un massimo di € 2.000.

Scarica il bando.

Calabria: sostegno alle imprese di Maierato, il comune della frana del 14 febbraio 2010.

La Camera di Commercio di Vibo-Valentia ha pubblicato un bando di finanziamento con per sostenere finanziariamente le micro, piccole e medie imprese del Comune di Maierato, colpito dall’evento franoso del 14 febbraio 2010.

Potranno partecipare al bando tutte le micro, piccole e medie imprese, appartenenti a tutti i settori economici (industria, commercio, servizi, artigianato, turismo ed agricoltura) con sede/unità locale nel Comune di Maierato.

I finanziamenti ammessi a contributo dovranno essere finalizzati al sostegno dei seguenti programmi di investimento: 

  • acquisto, riparazione e/o sostituzione attrezzature e macchinari;
  • opere murarie di ripristino immobili aziendali;
  • rifacimento e/o adeguamento a norma di impianti;
  • reintegro scorte magazzino;
  • operazioni di consolidamento del debito;

Tutti gli investimenti finanziabili, dovranno essere successivi al 14 febbraio 2010.

I Confidi aderenti all’iniziativa presteranno garanzie per il 50% dell’importo del finanziamento richiesto.

Sui finanziamenti ottenuti fino al limite massimo di € 20.000,00 e minimo di € 5.000,00 alle imprese viene concesso un contributo in conto interessi con le seguenti modalità:

  • nella misura massima del 100%;
  • per una durata massima di anni 5 da corrispondere alla Banca convenzionata che ha concesso il finanziamento al netto delle ritenute previste dalla legge.

La domanda potrà essere inviata, entro il 31 dicembre 2010. 

Clicca qui per ulteriori informazioni, i numeri utili e per scaricare la documentazione necessaria.

S.O.S. Impresa Italia, il progetto salva-impresa prorogato per altri sei mesi.

Sos Impresa Italia, progetto lanciato a fine 2009 da Confcommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani e UniCredit Group con l’obiettivo di traghettare in sei mesi fuori dalla crisi almeno diecimila imprese sane a rischio chiusura, sarà prorogato per altri sei mesi.  Nella prima fase del progetto (durata circa sette mesi) 11.600 piccole imprese italiane sono riuscite a superare una fase di difficoltà dovuta alla crisi finanziaria grazie a nuovi finanziamenti, interventi di proroga delle scadenze o rimodulazione delle loro linee di credito e oltre 15.000 aziende sono state assistite, nella loro regolarizzazione e nel rispetto dei pagamenti.

Inoltre Unicredit si è detta già pronta ad aderire ad una eventuale proroga alla moratoria sui finanziamenti alle Pmi concordata tra Associazioni di categoria, Abi e Governo. In particolare, in 7 mesi sono stati attivati tavoli di lavoro congiunto su tutto il territorio nazionale, definite insieme con le Associazioni le linee guida e le regole di funzionamento, realizzati 50 tavoli a livello regionale (che vengono riconvocati con cadenza mediamente bimestrale) ed è stata realizzata una newsletter mensile alle Associazioni per garantire costante monitoraggio dell’iniziativa. Nel 2009 circa un terzo dei nuovi finanziamenti (oltre 3 miliardi di nuovi finanziamenti a più di 30.000 aziende) sono stati fatti con Associazioni e Confidi. Anche nel 2010 continua il grande apporto di Associazioni e Confidi con oltre 1 miliardo di finanziamenti, mantenendo (e anzi aumentando) il tasso di accettazione delle domande, a testimonianza del supporto del Gruppo alle PMI (dal 76 al 79%). Sul totale delle imprese clienti di UniCredit negli ultimi 13 mesi il 21% ha avuto almeno un momento di tensione finanziaria ma di queste solo il 3,2% (in controtendenza con la media italiana del 6,7% – fonte Rapporto Prometeia) non è riuscito a superare le difficoltà ed è sfociata in un default oppure ha avuto una richiesta di rientro sui finanziamenti. I risultati sono stati presentati da Roberto Nicastro, Deputy Ceo di UniCredit Group, Gabriele Piccini, Country Chairman Italia di UniCredit Group, Luigi Taranto, Direttore generale Confcommercio, Cesare Fumagalli, Segretario generale Confartigianato, Sergio Silvestrini, Segretario generale Cna, Leopoldo Facciotti, Vice Segretario nazionale Casartigiani, e Sergio Bertani, Responsabile crediti Retail Italy di UniCredit Group nel corso del tavolo nazionale di lavoro a Roma. “La crisi iniziata nel 2007 è stata molto dura ma non ha messo in discussione il modello produttivo italiano – ha osservato ancora Nicastro – si è trattato piuttosto di un crollo del commercio mondiale che ha colpito soprattutto imprese e settori a forte vocazione manifatturiera. In una fase di forte discontinuità dell’economia si è dunque prospettata l’esigenza di un nuovo modo di fare banca ed è per questo che UniCredit Group, insieme a Confcommercio, Confartigianato, Cna, e Casartigiani, ha dato vita al Progetto Sos Impresa Italia”. Il deputy Ceo di piazza Cordusio ha ricodato che “l’iniziativa nasce da un lungo percorso di collaborazione tra UniCredit, le Associazioni di categoria e i Confidi. Un rapporto che si e’ consolidato nel tempo e ha consentito di continuare nel corso del 2009 a sostenere complessivamente più di 125.000 piccole aziende con oltre 10 miliardi di euro di nuovi finanziamenti”.

Per Luigi Taranto, direttore generale di Confcommercio, “Sos Impresa non deve essere un punto d’arrivo ma un punto di partenza, e per questo occorrono maggiore collaborazione tra privato e pubblico, nuovi modelli contrattuali, più cooperazione tra imprese e sistema del credito”.

fonte: Confcommercio

Fondo Italiano di Investimento: 1 miliardo di euro per le Pmi

Arriva in aiuto alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita il nuovo Fondo Italiano di Investimento da un miliardo di euro.

E’ stato ufficialmente istituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e sottoscritto con un’equa suddivisione delle quote (14,3%) dallo stesso MEF d’accordo con  Cassa Depositi e Prestiti, Confindustria, Associazione bancaria italiana, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena e Unicredit.

Partirà con un capitale di investimento di 3,5 milioni di euro, durerà 15 anni (5-6 anni per la fase di investimento e 7-9 anni per quella di disinvestimento) e, secondo le previsioni, dovrà coinvolgere ben 15mila imprese nazionali, di cui 10mila manifatturiere con un fatturato compreso tra i 100 e i 100 milioni di euro.

Il Fondo interverrà in ausilio dalle piccole e medie imprese in modo nuovo, quindi non attraverso la concessione di finanziamenti bancari classici, bensì con operazioni di capitale di rischio o quasi capitale di rischio ovvero:

– investimenti diretti di minoranza in imprese aventi un fatturato superiore ai 20 milioni di euro;
– co-investimenti diretti di minoranza in partenariato con altri fondi di capitali di rischio
– strumenti di finanziamento di quasi capitale (finanziamento mezzanino, prestiti partecipativi, etc.)
– investimenti in fondi di capitale di rischio operanti sul territorio e che svolgano, a loro volta, attività di investimento in imprese eligibili ad essere finanziate dal Fondo italiano di investimento.

Per l’effettivo avvio del Fondo mancano la predisposizione del regolamento, la creazione del team di gestione ed il raggiungimento del primo closing (fundraising) che è stato previsto per il prossimo mese di settembre.

Dal mese di ottobre 2010, invece, il veicolo potrà essere sottoscritto da altri investitori e raggiungere il target finale di 3 miliardi di euro.

Le prime operazioni saranno realizzate nel quarto trimestre del 2010.

Paola Perfetti

Banca del Sud: una nuova banca per far risalire le piccole medie imprese italiane

Nasce l’istituto di credito per le pmi con agevolazioni per l’accesso al credito

E’ di questi giorni la notizia della nascita di una nuova rete di credito bancario destinata alla ricrescita delle piccole e medie imprese italiane.

Il Ministero del Tesoro, insieme al Presidente del Consiglio, ha annunciato la nascita della Banca del Sud (altresì detta Banca del Mezzogiorno) per le piccole e medie imprese, un Ente che dovrà fornire più credito alle aziende grazie a formule di garanzie, investimenti a sostegno dell’occupazione e il rilancio di progetti infrastrutturali.

La modalità per ottenere tutto questo consta nella stessa struttura del nuovo istituto di credito: si tratta di un banco fondato con capitali privati e una piccola partecipazione pubblica a tempo determinato, che opererà su un secondo livello.

In pratica, la Banca del Sud non avrà degli sportelli autunomi, ma si appoggerà a un sistema ramificato di sportelli messi a disposizione da Poste e altre banche (in primis quelle a credito cooperativo più vicine al territorio): una rete che vuole essere efficace sia per le piccole e medie imprese che per le famiglie italiane.

Infatti, oltre a fare da garante alle Pmi e servizi di consulenza, tra le funzioni di questa nuova costituzione ci sarà anche quella di generare impieghi a medio-lungo termine e raccogliere i risultati dell’emissione di speciali obbligazioni statali. Ma sarà anche possibile, proprio come in ogni altra banca, acquistare titoli obbligazionari destinati ai piccoli risparmiatori con fiscalità agevolata (5% invece del 12,50 per cento).

Si denoterà quindi che una delle prerogative della neo costituita Banca del Sud sta nella sua stessa organizzazione strutturale: un impianto a rete pensato per accelerare la stessa organizzazione e costituzione della Banca, così da rendere più agevole il suo utilizzo da parte delle imprese del Sud.

Per tutti questi motivi, il momento dell’annuncio della sua nascita è stata anche l’occasione della presentazioined dei ruoli di dirigenza: il Presidente del Comitato promotore della Banca del Mezzogiorno sarà Vito Lorenzo Dell’Erba, già Presidente della federazione Puglia e Basilicata delle Bcc.

Ma l’intero Comitato Promotore verrà affiancato da un tavolo di consultazione costituito da 11 organizzazioni imprenditoriali e associazioni economiche.

A farne parte, anche il Sistema delle Camere di Commercio, che ha accolto positivamente la proposta di partecipazione.

Queste le parole di Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere: ” Siamo infatti convinti che tra una buona idea di business e il mercato, soprattutto al Sud, la distanza rimanga incolmabile il più delle volte per la difficoltà ad accedere alle risorse finanziarie necessarie. La stessa difficoltà che, ancora oggi, costringe molte imprese fondamentalmente sane, al Mezzogiorno più che altrove, a rinunciare a crescere, compromettendo opportunità di sviluppo e occupazione per interi territori”.

L’intento, si è detto, è quello di creare una struttura a supporto delle piccole e medie imprese: una risorsa speciale del nostro Paese che, sopratutto al Sud, è fortemente minacciata dalla crisi e dalla possibilità di scomparire. “Un avvio importante per uno strumento che sarà certamente utile all’economia del Sud per migliorare la politica del credito nei confronti di piccole e medie imprese” ha commentato Enrico La Loggia, vice presidente del gruppo del Pdl alla Camera dei Deputati.

Dall’altre parte dello schieramento politico, però, c’è ancora qualche riluttanza rispetto alla vera efficacia della Banca.
Paola De Micheli, ad esempio, reponsabile pmi del PD ha definito la Banca del Sud “la sorella minore della Cassa del Mezzogiorno”, e in particolare: “Il futuro del Mezzogiorno e del sistema produttivo nazionale – ha detto – richiede un progetto organico di interventi e una ridefinizione di competenze tra i soggetti interessati. Il legame diretto politica-fondi non convince assolutamente, rimanda ad altre epoche di sprechi. Non è con le mance né con la prospettiva di aiuti a pioggia che si aiuta il sistema produttivo nazionale, quello del mezzogiorno meno che mai“.

Le aspettive della De Micheli, infatti, erano riposte nella nascita di provvedimenti a garanzia dei pagamenti puntuali della Pubblica Amministrazione, o della riduzione dei costi dell’energia, o degli intervneti per l’internazionalizzazione delle Pmi anche per valorizzarne la vocazione produttiva – solo per citare alcuni degli aspetti contestati.

Al di là di fazioni politiche e punti di vista divergenti, la Banca prenderà il via il prossimo 25 marzo, giorno in cui siederanno al tavolo di lavoro tutti gli organi costituendi per le prime definzioni dello start up.

Per ulteriori informazioni: Banca del sud. com

Paola Perfetti

Confindustria Salerno vara un piano di sostegno alle piccole e piccolissime imprese

Con Confidi Province Lombarde, per dare forza alle aziende del salernitano

Il Comitato Piccola Industria di Confindustria Salerno ha promosso un progetto per le piccole e piccolissime imprese del salernitano insieme a Confidi Province Lombarde.

Si tratta di una soluzione importante per il sistema produttivo della Provincia di Salerno, con la quale si intende supportarne i temi del credito e le strategie di sviluppo.

Interesse sottolineato anche da Antonio Ilardi della Polo Nautico srl, Presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Salerno e componente della Giunta di Confindustria Campania:

“L’iniziativa del Comitato Piccola Industria – ha detto – si inserisce nell’ambito di un articolato programma di Confindustria Salerno che ha avviato un’azione di monitoraggio dei bisogni dei propri iscritti sul territorio, anche sulla base di quanto emerso dall’analisi previsionale realizzata dal nostro Ufficio Studi che ha evidenziato una situazione di notevole criticità proprio per le aziende fino a 15 addetti”.

A beneficiare del piano di sostegno saranno quindi le società di capitali, di persona e delle aziende individuali (in regime di contabilità ordinaria) ,che finora sono state maggiormente soggette alla crisi congiunturale, ai ritardi dei pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni e alle difficoltà del circuito del credito.

Le sovvenzioni dureranno da un minimo di 36 mesi a un massimo di 84 mesi, con un pre-ammortamento di 12 mesi, mentre i tassi saranno di euribor tre mesi + spread da 0,70 a 3,20 a seconda del rating aziendale.

Per chi fosse interessato: giovedì 4 marzo, alle ore 16.30, il Comitato Piccola Industria si riunirà all’interno della sede di un’ azienda (la Cps srl) della zona industriale di Fisciano, in provincia di Salerno.

Paola Perfetti