Contributi alle imprese liguri danneggiate dall’alluvione del 4 ottobre

Come vi ricorderete, lo scorso lunedì (4 ottobre 2010) la Lirguria è stata colpita da un alluvione lampo che in alcune zone in poche ore ha causato molti danni, soprattutto a tante attività commerciali. Così, per aiutare le impresi locali a risollevarsi, diversi istituti di credito hanno già attivato una linea di finanziamenti a tasso agevolato. Alcune banche hanno scelto di erogare prestiti chirografari, senza garanzia né reale – ossia pegno e ipoteca- né personale – ossia fidejussione o anticresi. Il primo istituto a scendere in campo per aiutare le imprese liguri danneggiate è stato il gruppo Carige che ha varato finanziamenti ad hoc.

Da quanto riportato sul quotidiano il Secolo XIX, il tasso che le banche del gruppo Carige applicherebbero in questo caso potrà essere fisso o variabile in base alla scelta del richiedente e sarà estremamente interessante, pari cioè rispettivamente all’I.R.S. o all’Euribor 6 mesi, oltre ad uno spread dello 0,90% per anno. Il credito potrà avere una durata massima di 72 mesi e potrà coprire sino all’80% del danno subito.

Altro istituto ad essersi mosso per aiutare le imprese liguri è stato Unicredit, che ha messo a disposizione delle imprese commerciali, artigianali e agricole un plafond di 5 milioni di euro sotto forma di finanziamenti chirografari a medio lungo termine.

A sostegno delle imprese in difficoltà per l’alluvione ci sono anche le finanziare che fanno capo alle associazioni di categoria. Tra queste, CreditCom Confesercenti offre finanziamenti bancari per importi fino ad 55.000 euro, con tassi convenzionati al 3%; i finanziamenti di Fidicom Liguria Ascom arrivano fino a 30.000 euro e Co.Ar.Ge. ha concordato con Aval, il sindacato autonomo degli ambulanti, finanziamenti al 4%.

L’Eblig (Ente Bilaterale Ligure per l’Artigianato) riconosce agli associati un contributo del 20% del danno subito e determinato dal 100% dei danni a strutture e attrezzature e per costi periziali e dall’80% dei danni alle scorte, con un tetto massimo di 25.000 euro. Per gli artigiani alla ricerca di immediati finanziamenti c’è la garanzia di Confidi Confart Liguria – che fa capo a Cna – che ha predisposto un plafond a sostegno delle attività economiche colpite.

Infine la Camera di Commercio di Genova ha pubblicato un’istanza per sostenere le imprese (appartenenti a qualsiasi tipo di settore) con sede operativa in provincia di Genova, danneggiate da questo evento calamitoso.

Sono ammissibili gli interventi relativi a: danni a beni immobili, fabbricati, opere di sistemazione e di difesa, strade interpoderali ed impianti irrigui; danni a macchinari, attrezzature, veicoli, arredi; danni a prodotti finiti, semilavorati, materie prime, scorte; spese per l’eventuale compilazione della perizia; spese tecniche ulteriori alla perizia.

La segnalazione del danno è necessaria per accedere ai benefici, ma non dà diritto né garantisce l’erogazione dei contributi.

La domanda di contributo deve essere trasmessa entro 20 giorni dall’evento al seguente indirizzo: CCIAA di Genova – Ufficio Alluvioni – Via Genova, 24 -16043 – Chiavari

Un prestito a misura di professionista. Lo ha pensato la Banca Nazionale del Lavoro.

BNL-Banca Nazionale del Lavoro Gruppo BNP Paribas, lancia BNL Revolution Professional un prestito rivolto ai liberi professionisti. Il prestito ha cinque diverse taglie:

  • 1. medium: durata compresa tra 6 e 60 mesi, TAN 8,25%, TAEG massimo 9,75%, importo compreso tra 500 e 30.000 euro
  • 2. medium 120: durata comoresa tra 61 e 120 mesi, TAN 8,25%, TAEG massimo 9,77%, importo compreso tra 10.000 e 30.000 euro
  • 3. XL 60: durata compresa tra 36 e 60 mesi, TAN 8,25%, TAEG massimo 9,32%, importo compreso tra 30.000 e 75.000 euro
  • 4. XL 120: durata compresa tra 60 e 120 mesi, TAN 8,25%, TAEG massimo 9,03%, importo compreso tra 30.000 e 75.000 euro
  • 5. XXL 120: durata compresa tra 60 e 120 mesi, TAN 8,25%, TAEG massimo 8,76%, importo compreso tra 75.000 e 100.000 euro

Il tasso di interesse è fisso, la rata è solo mensile e comprensiva di interesse e capitale, posticipata, per tutte le taglie del finanziamento; per tutte le taglie vi è la commissione di sottoscrizione dello 0, 50% dell’ importo finanziato per il numero di anni del prestito (massimo 299 euro comunque) e anche un costo annuo dello 0, 60% (solo per la taglia medium è dello 0,78%). Vi è inoltre la posibilità di abbinare a Prestito BNL Revolution Professional una polizza di assicurazione per tutelarsi da eventi quali invalidità, malattia, perdita del lavoro, che renderebbero difficile il rimborso del finanziamento.

Per maggiori informazioni visita il sito.

Intesa-Sanpaolo e Confidustria siglano un accordo per sostenere lo sviluppo delle piccole imprese.

La scorsa settimana, l’istituto bancario Intesa Sanpaolo e Confindustria Piccola Industria hanno sottoscritto un importante accordo per sostenere ed assistere al meglio le piccole imprese italiane nello sviluppo durante la ancora difficile fase congiunturale.

L’accordo prevederà la messa a disposizione del mondo imprenditoriale (per un anno) di un plafond di 10 miliardi, di cui 5 miliardi per gli strumenti già in essere lo scorso anno, come il sostegno al capitale circolante (conto insoluti), la sospensione delle rate dei mutui e leasing (per le quali fino al 31 luglio erano pervenute oltre 52mila domande, di cui il 95% accolte per un valore di 2,5 miliardi) e l’allungamento delle scadenze dei crediti a breve termine. Quest’anno un plafond di 4 miliardi è dedicato all’internazionalizzazione, 1 miliardo alla ricerca e sviluppo. Per far sì che le piccole imprese si internazionalizzino, si innovino, crescano.

UniCredit pronta a dare credito alle piccole imprese italiane.

Ad Unicredit 350 milioni di euro messi a disposizione dalla Banca europea per gli investimenti (Bei)  per supportare gli investimenti delle piccole e medie imprese italiane. Il credito sarà veicolato da UniCredit Leasing e garantito da UniCredit.

Questa operazione non è nuova, infatti già nell’ultimo anno la collaborazione tra Bei ed Unicredit ha permesso ad Unicredit Leasing di mettere a disposizione delle imprese italiane oltre 1 miliardo di euro di fondi che permetteranno di contribuire allo sviluppo delle imprese italiane in un momento strategico come questo.

A Modena un finanziamento agevolato per le piccole e medie imprese che innovano.

La Camera di Commercio di Modena, la Provincia di Modena, il Comune di Modena e le principali amministrazioni locali hanno creato con proprie risorse un Fondo rotativo per il sostegno agli investimenti delle piccole e medie imprese ed i gruppi di imprese della provincia di Modena che abbiano non più di cento addetti, almeno un’unità operativa nella provincia di Modena, e che siano appartenenti ai settori del manifatturiero e dei servizi alla produzione. Saranno ammesse al finanziamento del Fondo le seguenti tipologie di investimento: innovazione di prodotto o di servizio; innovazione di processo – escludendo la mera sostituzione di impianti – connesso alla crescita e allo sviluppo dell’impresa; innovazione gestionale-organizzativa, compresa l’introduzione di tecnologie per le telecomunicazioni e l’informatica ed i progetti di fusione o di collaborazione formalizzata fra imprese; innovazione commerciale, compresa l’apertura o potenziamento di strutture stabili in nuovi mercati, lo sviluppo di nuovi canali distributivi e progetti di e-commerce.

L’agevolazione concessa attraverso il Fondo è composta da:

  1. mutuo a tasso agevolato, concesso tramite istituti di credito convenzionati con il soggetto Gestore del Fondo ed assistito da garanzia concessa da consorzi garanzia fidi;
  2. contributo in conto interessi, cumulato alla prima agevolazione e destinato ad abbattere il tasso di interesse sui mutui concessi fino al raggiungimento di un tasso nominale pari all’1,25%, erogato in un’unica soluzione in forma attualizzata.

Le due tipologie di agevolazione previste sono necessariamente cumulate e non potranno essere concesse in forma separata a soggetti o per progetti diversi da quelli ammessi ai benefici del mutuo.

A ciascun progetto ammesso sarà concesso un mutuo non superiore a euro 200.000 e non inferiore a euro 30.000, per la durata massima di mesi 48, con rimborso trimestrale delle quote.

I mutui devono necessariamente essere assistiti da garanzia rilasciata dai consorzi di garanzia fidi convenzionati nelle seguenti misure: 30% – 50%.

L’impresa è tenuta a scegliere, al momento della presentazione della domanda, una delle banche convenzionate e uno dei confidi associati al Fondo.

La domanda potrà essere presentata con modalità telematica dal 6 al 24 settembre 2010.

Le imprese potranno scegliere se sottoscrivere la domanda on-line con firma digitale o inviarne copia firmata in cartaceo al Gestore a seguito della comunicazione di ammissione alle agevolazioni del Fondo.

Micro e Piccole Imprese, a Caserta una proroga per accedere al Fondo messo a disposizione dai Confidi.

La Camera di Commercio di Caserta ha prorogato al 31 dicembre 2010, il bando per l’accesso al sistema Creditizio delle piccole e microimprese, con l’adozione di un Fondo straordinario per l’anno 2009 a favore di quest’ultime per rafforzare la garanzia dei Confidi mediante la disponibilità di specifiche risorse da destinare all’incremento del volume dei finanziamenti concessi dal sistema Bancario Convenzionato con i Confidi di primo grado.

A beneficiarie del Fondo saranno le piccole imprese operanti nel territorio della provincia di Caserta nei settori Industria, Commercio, Artigianato, Turismo, Agricoltura e Servizi, in possesso seguenti requisiti:

  • sede legale e/o unità operativa in provincia di Caserta;
  • iscritte al Registro delle Imprese tenuto dalla C.C.I.A.A. di Caserta;
  • aver dichiarato l’attività esercitata;
  • essere in regola con il pagamento del diritto annuale camerale;
  • non versare in stato di fallimento, di liquidazione coatta o di concordato preventivo dichiarare che nei propri confronti non è in corso un procedimento per tali situazioni;
  • che a carico dell’impresa e dei suoi esponenti non risultino levati protesti cambiari.

Al fine di agevolare l’accesso al credito delle imprese casertane i Confidi dovranno prestare all’istituto finanziatore una garanzia escutibile a prima richiesta pari all’80% dell’importo finanziato e nessuna altra garanzia potrà essere richiesta dalle banche alle imprese beneficiarie dei finanziamenti.

A garanzia delle banche per le operazioni di finanziamento perfezionate, il Confidi costituirà uno specifico fondo di garanzia corrispondente al 10% dell’importo finanziato, di cui il 3,33% versato dal Confidi e il 6,67% dalla Camera di Commercio di Caserta.

L’analisi del merito creditizio per la concessione della garanzia è affidata al Confidi che delibererà a suo insindacabile giudizio, nel rispetto dei propri criteri di analisi e di valutazione.

Nell’ambito dell’iniziativa, le banche si impegnano ad applicare alle imprese condizioni economiche più favorevoli, in base al rating a ciascuna assegnata, secondo le proprie metodologie interne, ma comunque con uno spread sul parametro Euribor 3 mesi (base 365) contenuto tra lo 0,80% e 1,7%.

L’impresa beneficiaria pagherà al Confidi come corrispettivo della garanzia ricevuta un premio annuale fissato nella misura massima dell’1% del finanziamento garantito.

Le domande di adesione all’iniziativa devono presentate, entro la nuova scadenza fissata al 31 dicembre 2010, alla Camera di Commercio di Caserta.

A Salerno un serio aiuto per le piccole imprese in cerca di finanziamenti.

A Salerno, nell’ambito dell’iniziativa Strumenti per favorire l’accesso al credito delle micro e piccole imprese, la Camera di Commercio ha stanziato 288.000 euro, per costituire un apposito fondo di garanzia presso i Confidi operativi in provincia di Salerno.

Il fondo favorirà i microcrediti erogati da intermediari finanziari e dalle banche a favore delle piccole imprese, anche di nuova costituzione, innovative, giovanili e femminili, che hanno almeno un’unità locale in provincia di Salerno.

Ai microcrediti verrà operato un abbattimento dei tassi di interesse nella misura di tre punti percentuali del tasso di interesse effettivo corrisposto alle Pmi. L’importo dei finanziamenti non può essere superiore a 30.000 euro.

Le imprese interessate all’iniziativa devono rivolgersi direttamente ai seguenti Confidi che hanno sottoscritto la convenzione operativa con la Camera di Commercio di Salerno:

  • Confcredito Scpa di Napoli;
  • Confidi Salerno;
  • Co.Fidi Eboli;
  • Ga.fi. Sud di Napoli;
  • Confidi Pmi Campania di Napoli;
  • Confiv Vallo di Diano di Sala Consilina;
  • Agriconfidi Campania di Salerno;
  • Apifin di Salerno;
  • Confidi Cidec di Salerno;
  • Confidi Province Lombarde di Milano.

Scarica la convenzione

Nino Ragosta

Palermo: Bnl e Confidi assieme per aiutare 5.000 piccole imprese.

Le 5.000 imprese palermitane associate al Confidi, da adesso potranno beneficiare dell’accordo siglato da Bnl-Gruppo Bnp Paribas e Confidi FideoConfcommercio Palermo che prevede l’affiancamento delle piccole e medie imprese tanto nella gestione dell’attività ordinaria, quanto nei momenti di crescita ed espansione, attraverso un plafond di 10 milioni che Bnl ha messo a disposizione, oltre ad una rete di specialisti che sarà in grado di intervenire direttamente sui territori in cui gli imprenditori operano.

Italia Comfidi-Confesercenti: quasi 5 mld garantiti alle piccole imprese

Nell’assemblea di Italia Comfidi, la società consortile per il credito di Confesercenti, tenutasi a Firenze il 12 luglio scorso, il presidente Massimo Vivoli nella sua ampia relazione ha posto l’attenzione su molti punti caldi: “In una fase congiunturale di forti tensioni per i fatturati che crollano – ha detto Vivoli –, i crediti commerciali che si fatica sempre di più ad incassare, le spese di esercizio che corrono, le esigenze di investimento e d’innovazione, il ruolo svolto da Italia Comfidi con i suoi quasi 5 miliardi di fidi garantiti ha risposto ad una quota di mercato pari ad un quarto dell’intero ammontare dei crediti garantiti dal complesso dei confidi del nostro Paese“. Italia Comfidi è il principale Confidi del settore terziario per numero di soci e per finanziamenti garantiti. Nato a fine 2009 per iniziativa di Confesercenti dalla fusione per incorporazione di Toscana Com-Fidi con importanti consorzi dei distretti economici del Nord, ha sede e Direzione Generale a Firenze.

Vivoli ha poi aggiunto: “Il sistema Confidi, nel suo insieme, si è dimostrato di particolare rilevanza esaltando pienamente la validità dello strumento nel rapporto fra la banca e la piccola impresa. Infatti, i Confidi hanno consentito di attenuare gli effetti negativi della crisi, sia in termini di disponibilità che di costo del credito. In base ad alcuni dati resi noti dalla Banca d’Italia, a fine 2009 su un totale di 142 miliardi di euro di prestiti accordati alle imprese di minori dimensioni, oltre il 13% risultava assistito dalla garanzia di un Confidi; percentuale che nella regione Toscana sale al 15.8%“.

La stessa indagine da cui sono stati tratti i dati resi noti da Vivoli ha infatti messo in evidenza come, nel periodo 2007-2009, mentre il totale del credito accordato alle aziende di minori dimensioni su base nazionale ha subito una flessione annua media dell’1,4%, quello delle imprese assistite dai Confidi è risultato in crescita del 2,1% per arrivare addirittura al +4,4% per le imprese garantite dai Confidi nella Regione Toscana e questo in contemporanea ad un contenimento dei tassi praticati dalle banche inferiori di 8 decimi di punto rispetto a quelli applicati sui crediti delle imprese non garantite.
È proprio in considerazione di ciò – ha aggiunto Vivoliche torno ancora una volta a sostenere l’inderogabilità di adeguati interventi pubblici di sostegno nei confronti dei Confidi per poter continuare a svolgere ancora in maniera più significativa la nostra missione. Interventi che debbono essere effettuati a tutti i livelli, a partire da una normativa di sostegno centrale da implementare a livello regionale, locale, camerale“.
 
Nel corso dell’esercizio – ha poi aggiunto Aleandro Manetti, Amministratore Delegato di Italia Comfidi – sono state effettuate più di 14mila operazioni di nuovi finanziamenti per un importo complessivo di un miliardo e 107 milioni, dei quali il 39% per operazioni di breve termine ed il 61% per mutui chirografari o ipotecari ed operazioni di leasing. Lo stock complessivo delle garanzie del nostro confidi passa da 2 miliardi e 175 milioni a 2 miliardi e 470 milioni; oltre il 70% delle imprese con sede nelle quattro regioni di appartenenza dei confidi originari edoltre il 50% del totale ad imprese in Toscana“. Manetti ha poi concluso: “Nel sistema associativo che fa riferimento a Confesercenti, l’operazione ha consentito l’aggregazione dei quattro principali Confidi, tutti sopra la soglia di accesso per l’iscrizione obbligatoria al 107 del TUB, tre dei quali difficilmente avrebbero potuto conseguire le condizioni minime di carattere organizzativo, e due anche patrimoniali, richieste dalla normativa in atto. Ciò invece è stato realizzato con evidenti vantaggi generali in termine di investimenti richiesti nell’immediato e di futuri possibili risparmi sui costi di esercizio. L’aggregazione è stata fortemente voluta dai vertici nazionali di Confesercenti nella consapevolezza che i Confidi sono oggi chiamati a confrontarsi con standard normativi e strutturali più elevati, imposti dalle mutazioni intervenute nel mercato del credito“.

Calabria: 5 milioni di euro di finanziamenti per le imprese della provincia di Cosenza.

La Confcommercio di Cosenza ha siglato un importante accordo con la Banca Popolare del Mezzogiorno che, abbatterà sensibilmente il costo del denaro e le spese bancarie e metterà a disposizione delle imprese cosentine 5 milioni di euro per finanziamenti garantiti da un fondo nazionale presso il Medio Credito Centrale.

I finanziamenti a favore delle imprese partono da un minimo di 20.000 euro a una soglia massima di 100.000 euro. Si può accedere al Fondo senza oneri aggiuntivi.

L’accordo è stato firmato lo scorso 6 luglio dal presidente di Confcommercio Cosenza, Klaus Algieri, e dal direttore generale della Banca Popolare del Mezzogiorno, Massimo Mancini.

L’obiettivo di questa intesa è senz’altro quello di supportare la crescita delle imprese operanti nella provincia attraverso una serie di azioni congiunte e di progetti condivisi per migliorare il confronto tra banca e impresa, nella consapevolezza che l’uscita dal tunnel della crisi può essere più vicina se imprese e mondo del credito trovano spazi per soluzioni comuni, e cercano di parlare un unico linguaggio.

“L’accordo con la Confcommercio di Cosenza – ha osservato Mancini – si inserisce perfettamente nel quadro d’azione della nostra banca a favore delle imprese del territorio. La provincia di Cosenza ha sempre rivestito per noi e la nostra attività una grande importanza. La collaborazione con Confcommercio rappresenta un’opportunità non solo per fornire con un’efficacia ancora maggiore il nostro sostegno finanziario agli imprenditori locali, ma anche per instaurare con essi un rapporto trasparente e consapevole che possa portare alla individuazione delle soluzioni migliori nel comune interesse ed in una logica di medio e lungo periodo”.

“Questo accordo – ha spiegato il presidente Algieri – rappresenta un reale sostegno per le imprese: vuole scongiurare il rischio di ulteriori chiusure, assicurando le risorse necessarie alle attività commerciali per affrontare e superare la crisi. Si vuole fornire agli imprenditori la reale possibilità di accedere più agevolmente alle diverse forme di credito bancario, esorcizzando in questo modo il ricorso a canali alternativi non controllati ed illegali. Siamo certi che la partnership con la BPM offrirà occasioni di sviluppo dell’intero tessuto imprenditoriale cosentino perché parte dalla precisa volontà di rispondere alle situazioni di disagio creditizio delle pmi traghettando le imprese fuori dalla fase di difficoltà”.

Tutte le imprese che vorranno fruire dell’accordo devono rivolgersi ad una delle sedi della Confcommercio provinciale di Cosenza: