Secondo i dati del ministero dell’Economia, a luglio sono state aperte meno partite Iva dell’anno scorso: 37.512, l’8,4% in meno rispetto al corrispondente mese del 2015. Cresciute solo in Basilicata e in Sardegna. Sarà merito delle assunzioni da parte delle aziende?
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Un occhio anche ai piccoli…
La Cgia: se confermata, con la riduzione al 24% dell’aliquota Ires dal 2017 le imprese risparmieranno circa 4,1 mld di tasse. Un beneficio soprattutto per quelle di grandi dimensioni. Se però una parte del taglio riguardasse anche l’Irap, l’operazione nel complesso sarebbe più equa.
Sempre più giù
Una delle facce della crisi è il crollo degli investimenti. Secondo la Cgia, tra il 2007 e il 2015, in Italia sono calati di 109,7 miliardi -29,8%. I settori più colpiti sono stati i mezzi di trasporto (-49,3%, -12,4 mld) e i fabbricati non residenziali, (-43,5%, -44 mld).
Meglio tardi che mai…
Via libera al bonus bebè per i nati nel 2014 in famiglie a basso reddito. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto con cui si dà attuazione (con due anni di ritardo…), alla disposizione della Legge di Stabilità 2014. Sono 275 euro una tantum per i bimbi nati o adottati nel 2014 in famiglie a basso reddito.
Di padre (ricco) in figlio (povero)
Gli anni Duemila? Come il dopoguerra. Secondo un rapporto McKinsey, a causa della crisi i redditi delle famiglie, per il 70% della popolazione, sono inferiori a quelli delle generazioni precedenti. L’Italia ha il record negativo.
Ferie oltre la crisi
Secondo un’indagine di Federalberghi, saranno oltre 33 milioni gli italiani in vacanza da giugno a settembre (+9,5% rispetto al 2015). Oltre 22 milioni si muoveranno in agosto per raggiungere una delle tante località turistiche italiane.
Ferragosto, Equitalia non ti conosco
Equitalia sospende la notifica delle cartelle dall’8 al 22 agosto. Stop a 274mila atti da notificare per posta e a 86mila da inviare attraverso Pec. Sogno di una notte di mezza estate…
Iva? Quale Iva?
Secondo il ministro Padoan, il mancato versamento dell’Iva “è intorno al 30%”. La media Ue è del 15,2%. Una situazione dovuta, secondo l’Fmi, a diversi fattori: “Il sistema di rateizzazione, le limitazioni del potere di recupero dei mancati versamenti; la mancanza di accordi con i contribuenti”.
Cose turche
La situazione in Turchia dopo il fallito colpo di Stato potrebbe avere ricadute anche sulla nostra economia. Il Paese è il decimo mercato di destinazione dell’export italiano, primo in Medio Oriente e Nord Africa e l’Italia è, dopo la Germania, il secondo grande esportatore tra i big Ue, con una quota di mercato di più del 5%.
Sud la testa!
Secondo uno studio di Bankitalia sulle economie regionali, nel 2015 la crescita del Pil è stata più sostenuta nel Meridione e nel Nord Ovest: +1%, meglio della media nazionale ferma al +0,8%. In linea con la media italiana il Nord Est, annaspa il Centro (+0,2%).