5 miliardi da Unicredit per le imprese lombarde


Buone notizie per le 53mila imprese associate a Asconfidi Lombardia che potranno avere accesso ad un plafond di 5 miliardi di euro messo a disposizione dal gruppo bancario Unicredit. Si tratta di una nuova iniziativa a supporto della produzione locale, un incentivo importante per le piccole imprese del territorio lombardo.

Grazie agli aiuto sarà possibile adottare specifiche soluzioni finalizzate a favorire il ritorno alle assunzioni, incentivare la ripresa del ciclo produttivo e lo start up delle imprese e a stimolare gli investimenti in ricerca e innovazione. L’operatività di Asconfidi Lombardia (la cui attività ha preso avvio dall’inizio del 2011) a regime svilupperà 4.500 operazioni di finanziamento con gli istituiti di credito convenzionati.

Monica Cellerino, responsabile di Territorio per la Lombardia di UniCredit spiega: “L’accordo siglato con Asconfidi Lombardia è finalizzato a sostenere le piccole e medie imprese in tutte le fasi del ciclo economico e aziendale, sia mettendo a disposizione dell’imprenditoria maggiore liquidità, necessaria in una fase di calo della domanda, sia grazie a soluzioni che vanno ad affrontare alcune esigenze specifiche particolarmente sentite dagli imprenditori in questa fase congiunturale dell’economia”.

Carlo Alberto Panigo, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Asconfidi Lombardia dal canto suo commenta: “La crisi ha lasciato il segno, ma confidiamo nella rinnovata partnership con UniCredit per dare una pronta e forte risposta alle esigenze di credito delle aziende da noi rappresentate, la micro piccola e media impresa che è la ricchezza diffusa italiana”.

Saldi, saldi, saldi… Viva i saldi!

Finalmente sono iniziati i saldi, il momento in cui i commercianti fanno cassa (o almeno ci provano) e i consumatori fanno dei buoni affari (o almeno ci provano). Per questa tornata di saldi, la spesa media che ogni famiglia dedicherà all’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo sarà di 274 euro, per un valore complessivo di circa 4,1 miliardi di euro (circa il 12% del fatturato totale annuo del settore abbigliamento e calzature). A dircelo è l’Ufficio Studi di Confcommercio che ha pubblicato un’indagine con la quale è stata fatta una stima sui consumi delle famiglie italiane durante la stagione estiva dei saldi.

Secondo Renato Borghi, Vicepresidente di Confcommercio e Presidente di Federazione Moda Italia, i saldi di fine stagione “rappresentano sempre un momento di forte impatto nell’immaginario delle famiglie che hanno sempre vissuto l’evento e continueranno a viverlo come un momento quasi magico. Una sorta di rito collettivo che detta modi, tempi e abitudini all’interno delle città: un pò come succede per le sfilate, le città temporaneamente mutano. Certo la situazione dei consumi in generale, ma in particolare per l’abbigliamento, permane difficile. Non ci attendiamo, quindi, una stagione di saldi particolarmente effervescente, ma ci aspettiamo una sostanziale tenuta rispetto ai ricavi dello scorso anno”.  Il settore dell’abbigliamento in questi primi mesi del 2011 ha registrato un andamento negativo con una flessione dello 0,3%. L’attesa per i saldi estivi è caratterizzata quindi anche dalla speranza che nelle prossime settimane si possa recuperare almeno in parte quanto è andato perduto finora. Il giro di affari stimato dovrebbe collocarsi sui livelli dell’anno scorso pari al 26% del fatturato stagionale. Ma quanto sconto ci sarà? Gli sconti iniziali si aggireranno nelle prime settimane sul 20-30% per gli articoli estivi e quelli di marca, ma arriveranno fino al 50% per i capi prettamente di stagione come i pareo, gli shorts, i top.

Ricordiamo per chi compra in saldo che la possibilità di cambiare il capo dopo la vendita è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. Anche per la prova dei capi non c’è alcun obbligo e ci si affida al buon senso del negoziante.

Tutto chiaro? Allora buono shopping a tutti!

Import di giocattoli dalla Cina, un business da sensibilizzare

L’import di giocattoli provenienti da mercati esteri in particolare Cina ha toccato + 23,2 per quanto riguarda l’import tra 2009 e 2010. Sono cinesi circa due giochi importati su tre. E’ Milano la regina dell’interscambio con Bergamo e Varese prime nell’export.

La Camera di Commercio di Milano per sensibilizzare sulla sicurezza dei giocattoli destinati ai bambini, dai giocattoli alle luci di Natale, ai seggiolini per le auto, alle attrezzature sportive per la neve, all’abbigliamento ha voluto elaborare una guida con consigli per gli acquisti di Natale più adatti secondo le fasce di età e sui requisiti cui prestare attenzione al momento della scelta del prodotto. La guida è disponibile su http://www.mi.camcom.it/. La Camera di commercio ha, inoltre, realizzato un misuratore di pericolosità del giocattolo contro il rischio di soffocamento.

Il controvalore stimato totale dell’import di giocattoli è di 277 milioni di euro. Pesa soprattutto l’import, oltre 276 milioni di euro, +23,2% (contro il +21,8% del dato italiano). Questi risultati valgono al colosso asiatico una fetta pari al 59% dei giochi e giocattoli che la regione importa da oltre confine.

 

Imprenditoria femminile: Lombardia ai primi posti


Le imprese femminili attive in Lombardia nel 2010 erano oltre 171mila, il 13,4% del corrispondente totale italiano. Pesano il 20,8% sul totale delle imprese attive in regione e per oltre la metà sono concentrate tra Milano (circa 57.000, 33,3% del totale), Brescia (13,6%) e Bergamo (10,6%). E crescono rispetto al 2009, +0,4%, più della crescita media nazionale delle imprese in rosa che si ferma per lo stesso periodo al +0,2%. E meglio dei colleghi uomini che hanno chiuso l’anno con un –0,1%. Le donne quindi reagiscono meglio alle difficoltà, magari associandosi in consorzi e cooperative, entrambe le forme giuridiche registrano infatti una crescita su base annua nel numero di imprese attive superiore al 7% ma crescono anche come piccole realtà, +1,2% in un anno le ditte individuali.

Tra le province con più alta presenza femminile sono Sondrio, Pavia e Varese rispettivamente il 26,1%, 22,9% e 22% del totale. Commercio (27,2%), servizi generici (11,2%), attività immobiliari (9,3%) e servizi di alloggio e ristorazione (9%) i settori di attività preferiti dalle donne. Questi i dati evidenziati da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al quarto trimestre 2010 e 2009.

Le donne – ha commentato Gianna Martinengo, presidente del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano – sono sempre più attive e protagoniste sul mercato del lavoro specie grazie alle loro qualità, ma c’è ancora molto da fare per promuovere la presenza femminile. A partire dal lavoro autonomo e dalle imprese che giocano un ruolo importante. Nella crescita della competitività bisogna premiare il capitale umano, l’istruzione e il lavoro della conoscenza, elementi presenti e diffusi nell’universo in rosa”.

Contributi per la ricerca e lo sviluppo nel settore ICT

Contributi a fondo perduto fino al 50% dei costi, sono disponibili con il bando che intende incentivare le attività di ricerca e svilupponel settore ICT.

Lo strumento intende rafforzare la competitività del sistema produttivo regionale stimolando le attività di Ricerca industriale e Sviluppo sperimentale delle imprese.

Possono presentare domanda di agevolazione:

– imprese, singolarmente o in forma associata (RTI), che esercitino attività diretta alla produzione di beni e/o servizi, iscritte nel registro delle imprese e con almeno un’unità locale produttiva e/o di ricerca già ubicata nel territorio della Regione Piemonte ed attiva da almeno 12 mesi dalla data di pubblicazione del bando;

– organismi di ricerca aventi almeno un’unità operativa o laboratorio nel territorio della Regione Piemonte.

L’agevolazione consiste nel riconoscimento di un contributo in conto capitale fino a:
– 50% dei costi agevolabili relativi alla ricerca industriale;
– 25% dei costi agevolabili relativi allo sviluppo sperimentale.

L’intensità lorda del contributo in conto capitale concedibile non può superare per gli Organismi di ricerca:
– il 65% dei costi agevolabili relativi alla ricerca industriale;
– il 40% dei costi agevolabili relativi allo sviluppo sperimentale.

Rif. Torino Wireless.

 

Mission America Latina

Scade il 15 luglio la possibilità di partecipare ad una missione commerciale in America Latina, finanziata dalla Regione Piemonte.

La missione si svolgerà dal 5 all’8 settembre in Colombia, e comprenderà incontri b2b mirati e personalizzati, oltre alla possibilità di partecipare all’expo “Caribe Innova”.

L’obiettivo principale è quello di fornire alle imprese piemontesi l’opportunità di incontrare player colombiani in ottica di partnership commerciali o progettuali, attraverso incontri individuali personalizzati sulle esigenze espresse in sede di adesione.

Le aziende piemontesi avranno anche la possibilità di presentare prodotti, tecnologie o progetti di fronte ad i più rilevanti stakeholders colombiani: centri di ricerca, associazioni ed enti pubblici.

La partecipazione alla missione imprenditoriale è gratuita. Solo le spese di viaggio e soggiorno sono a carico delle imprese partecipanti.

E’ prevista anche la partecipazione all’evento Caribe Innova, che ospiterà la delegazione piemontese in uno stand collettivo come special guest della manifestazione. Sarà possibile effettuare incontri B2B e workshop per farsi conoscere dalle aziende e dai visitatori presenti all’evento.

Principali settori coinvolti in Caribe Innova: turismo, agroalimentare, logística per il commercio estero, cantieri navali, petrolchimico-materie plastiche.

Ad oggi la Colombia è affermata come uno dei paesi con il maggiore potenziale di crescita nella regione andina e uno dei leader nella crescita in America Latina. Il Fondo Monetario Internazionale ha descritto la Colombia come il quarto paese per crescita economica in Sud America, dopo aver raggiunto un tasso del 4,6%.
Grazie ad una gestione solida, allo stato di salute dell’economia e alle proiezioni di crescita positive, Standard & Poors e Moody’s, due delle principali agenzie di rating del mondo, hanno dato il loro livello di investimento, il che dimostra la fiducia degli investitori internazionali nel paese.
Attualmente il governo sta lavorando a un piano per l’internazionalizzazione dell’economia che permetterà di saldare 11 accordi commerciali con 48 paesi con l’accesso preferenziale ad un mercato di oltre 1.500 milioni di consumatori, posizionando il Paese come piattaforma di esportazione globale.
Si prevede che grazie a stabilità politica, crescita economica e politiche del governo per promuovere la competitività, la Colombia possa diventare uno dei Paesi chiave dello sviluppo dell’America Latina nei prossimi anni.

Tutti gli interessati sono invitati a contattare via e-mail i responsabili della missione: Camilo Salgado, Cristina Colucci, Fondazione Torino Wireless
camilo.salgado@torinowireless.itcristina.colucci@torinowireless.it

 

La Sicilia per la formazione professionale

Finanziamenti a fonbdo perduto fino a 500.00 euro sono disponibili per programmi di formazione e aggiornamento professionale.

Le scadenze delle domande sono così articolate:

– 31 luglio 2011;
– 30 settembre 2011;
– 31 dicembre 2011;
– 31 marzo 2012.
Gli ambiti di intervento sono tre:

Ambito n.1 – Aree di crisi
Piani di formazione oggetto di specifici accordi aziendali inerenti situazioni di crisi in atto per le quali siano avviate le procedure di accesso agli ammortizzatori sociali previsti dalla legislazione vigente.

Ambito n.2 – Sostegno alla qualificazione delle risorse umane
Piani di formazione oggetto di specifici accordi aziendali connessi a processi di ristrutturazione, riorganizzazione, sviluppo e investimento senza esclusione di settore di appartenenza.

Ambito n.3 – Settore Formazione Professionale
Piani di formazione oggetto di specifici accordi aziendali connessi a processi di ristrutturazione, riorganizzazione, sviluppo e investimento nei settori della Formazione e Istruzione Professionale, con particolare riferimento ai lavoratori dipendenti che agiscono all’interno di Enti ed Organismi della Formazione e/o che offrono servizi all’interno del Piano Regionale dell’Offerta Formativa (P.R.O.F.), per i quali è previsto a breve un “piano di rilancio e di riqualificazione” attraverso l’aggiornamento e la specializzazione delle competenze professionali obsolete e a rischio di espulsione.

Il calcolo del preventivo finanziario per ogni singolo intervento formativo (corsi, seminari, workshop, ecc.) costituente il Piano presentato dovrà essere formulato sulla base di un parametro di costo per ora di formazione/partecipante che non potrà superare i 19,00 Euro al netto del contributo privato e comunque entro il parametro orario massimo di 250euro.

Il parametro rappresenta la quota pubblica, comprensiva della quota parte di costi destinati ad attività trasversali, non formative o di accompagnamento.

Presentazione della domanda

Il presente Avviso prevede la procedura di seguito descritta: le domande di candidatura dovranno pervenire, presso il Dipartimento Regionale Istruzione e Formazione professionale, a partire dalla data di pubblicazione del presente Avviso sulla GURS e fino al 31/03/2012, salvo anticipato esaurimento delle risorse finanziarie disponibili, sulla base delle seguenti scadenze predefinite:
Rif. DD. n. 40/Cont./V/2007

 

Microfinanziamenti dall’UE

Per contrastare la crisi, l’Unione Europea ha deliberato un fondo di 100 milioni per erogare prestiti fino a 25.000 euro alle imprese con meno di 10 dipendenti.
L’operazione avviene tramite il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), in convenzione con gli istituti di credito nazionali.

Lo strumento, denominato “Progress” è rivolto, in tale direzione, agli Organismi pubblici e privati stabiliti negli Stati membri, a livello nazionale, regionale e locale, che concedono finanziamenti a persone e microimprese.

Lo strumento non prevede finanziamenti diretti alle start-up, ma aiuta gli Istituti di microcredito ad erogare piccoli prestiti, inferiori a 25.000 euro alle imprese con meno di 10 dipendenti.

Lo strumento di microfinanza è attuato utilizzando i seguenti tipi di azioni, a seconda dei casi:
• garanzie e strumenti di condivisione del rischio;
• strumenti rappresentativi di capitale;
• titoli di debito;
• misure di sostegno, quali attività di comunicazione, monitoraggio, controllo, audit e valutazione, direttamente necessarie per l’efficiente e efficace attuazione dello strumento e per il conseguimento dei suoi obiettivi.

Lo strumento di garanzia sui microcrediti è stato attivato con una dotazione finanziaria complessiva di 100 milioni di euro ed una durata di 4 anni, fino al 2013 (o fino all’esaurimento delle risorse disponibili).

Per saperne di più:

• http://www.eif.org/what_we_do/microfinance/progress/index.htm; e-mail: info@eif.org
• http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=836&langId=it
• Guue L 87 del 7.4.2010 (Decisione istitutiva): http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2010:087:0001:0005:IT:PDF
• Guue C 202 del 24.7.2010 (Comunicazione) http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:202:0002:0002:IT:PDF

 

Studi di Settore: Sì all’applicazione retroattiva

L’applicazione retroattiva di Studi di settore e parametri è legittima, secondo la Corte di Cassazione.

Con la Sentenza n. 12786/2011, la Corte di Cassazione ha affermato il principio secondo cui è legittimo applicare lo studio di settore emanato successivamente all’anno di imposta oggetto di controllo.

Il contribuente, in sede amministrativa e processuale, potrà contestare l’utilizzo dei coefficienti e provare che i parametri sono inadeguati al caso.

In questo modo, la Corte si pronuncia sulla doglianza relativa all’illegittimità dell’applicazione retroattiva dello studio di settore, precisando che parametri e studi di settore costituiscono una procedura di accertamento unitaria, frutto di continue evoluzioni tese ad affinare e migliorare tali strumenti. Pertanto, l’applicazione dello strumento più recente garantisce maggiore affidabilità al risultato conseguito.

 

Confartigianato Firenze si impegna sulla mediazione obbligatoria

Confartigianato Imprese Firenze ha aderito, nei giorni scorsi, al protocollo d’intesa in materia di mediazione e conciliazione promosso dalla Camera di Commercio di Firenze impegnandosi a contribuire alla diffusione dello strumento.

Fabio Masini, firmatario del protocollo per Confartigianato Imprese Firenze dichiara: ”la conciliazione sicuramente uno strumento importante, soprattutto per le imprese artigiane e le piccole e micro imprese in generale, che hanno così l’opportunità di risolvere eventuali controversie in tempi brevi e a costi contenuti. Nonostante nel comparto artigiano le controversie giudiziarie siano minori rispetto ad altri settori, in virt del rapporto ‘vis a vis’ con la propria clientela che ne favorisce la fidelizzazione la conciliazione rimane uno strumento di primaria importanza per modificare vincoli, quali l’efficienza della giustizia civile, che oggi condizionano la ripresa economica. Per veder riconosciuti i propri diritti bisogna infatti aspettare in media 1.108 giorni, ovvero 3 anni e 13 giorni: tanto dura un procedimento in un tribunale ordinario”. ‘

Ogni singola impresa ‘investe’ in controversie tra aziende 3.832 euro, lo 0,8% del fatturato annuo aziendale, pesando per un totale di 22,9 miliardi di euro sull’intero sistema (dati Censis 2009), al quale si aggiungono le controversie fra imprese e clienti privati.