Sicilia: cresce l’economia e il numero di imprese

Il 2010 si è chiuso con un buon risultato per il sistema produttivo della Sicilia. Le nuove imprese nate sono 4.527, con un incremento dell’1% rispetto all’anno precedente. Complessivamente le imprese iscritte ai registri delle Camere di commercio siciliane risultano essere 467.652 (al 31 dicembre 2010). L’andamento della nati-mortalità delle imprese isolane è in linea con il trend nazionale in crescita dell’1,2% rispetto all’anno precedente (+72.530 unità).

Solo Agrigento segna un piccolo calo tra il rapporto di imprese nate e imprese chiuse, registrando un -0,71%. I dati sono presenti in Movimprese, la rilevazione trimestrale sulla nati-mortalità delle imprese condotta per Unioncamere da Infocamere, la società informatica del sistema camerale italiano.

Il presidente di Unioncamere Sicilia, Giuseppe Pace, commenta: “I siciliani  hanno risposto alla crisi rimboccandosi le maniche. Il mondo produttivo ha ritrovato vitalità e tampona l’emorragia delle imprese degli ultimi anni. La fine del tunnel è vicina, ma bisogna stare attenti alla coda della crisi. È il momento di mettere in campo tutte le misure necessarie per sostenere le piccole e medie imprese che rappresentano la spina dorsale dell’economia regionale. Il 2011 può essere l’anno della ripresa. Per far sì che ciò avvenga è necessario facilitare l’accesso al credito, semplificare la burocrazia e accelerare la spesa dei fondi Ue che promuovono lo sviluppo e l’innovazione“.

Saldo negativo, invece, per le imprese artigiane dell’Isola che chiudono l’anno con un -0,33% determinato da 5.101 iscrizioni e 5.385 cessazioni (il saldo è -284). Positivo l’andamento delle cooperative con un incremento di 397 unità, pari a un +1,56% (25.803 iscrizioni e 25.406 cessazioni).

M.Z.

Imprenditoria femminile: il terziario è sempre più rosa

Stando ai dati elaborati dall’ “Osservatorio sull’evoluzione dell’imprenditoria femminile nel terziario nel 2011” tenuto dal Gruppo Terziario Donna Confcommercio e il Censis. Grazie alle donne il terziario e altri settori importanti dell’economia crescono dello 0,4%. Il 67,3% delle imprenditrici guida un’impresa del terziario, il 19,8% sceglie l’agricoltura e il 12,8 l’industria. In particolare sono il terziaro e il commerco i settori che attirano maggiormente le donne con un 46% di imprenditrici attive. La percentuale di donne a capo di un’impresa tra i 30 e 49 anni è il 52,8%. Crescono del 6,5% le imprenditrici di nazionalità straniera che nel terziario rappresentano l’8,2% del totale nel particolare il 16% delle straniere è di nazionalità cinese.

Per quanto riguarda il titlo di studio il 24% delle donne imprenditrici è laureata. In prima posizione per numero di donne imprenditrici troviamo la Valle d’Aosta (43,3%. sul totale). Il 31% delle imprenditrici del terziario si concentra al Sud. Marilù Galdieri, Presidente Nazionale di Terziario Donna-Confcommercio commenta: “ancora una volta i dati sulle imprese femminili confermano la capacità delle donne di interpretare un modo di fare impresa che, prendendo in considerazione la fase acuta della crisi, si è dimostrato sano e vitale. I dati sull’età ed il livello di scolarizzazione delle imprenditrici vanno invece letti sotto due diversi aspetti: la riluttanza delle giovani generazioni a mettersi in gioco, aspetto che desta qualche preoccupazione, ma anche la maggiore consapevolezza, determinazione e professionalità della scelta di fare impresa“.

Mirko Zago

Apprendistato: per rilanciarlo nuovi regolamenti e nuovo “look”

L’apprendistato si rifà il make up per rilanciarsi. Dopo la sigla delle linee guida, avvenuta il 17 ottobre 2010, lo schema di Testo Unico, approvato lo scorso 5 maggio dal Consiglio dei ministri, cerca un riordino della materia per rilanciare questo istituto. L’ultima modifica risale al 2003 con la Legge Biagi, che non ha avuto però il successo sperato, lasciando l’apprendistato in penombra e scarsamente usato.

L’impianto attuale rimarrà: apprendistato per la qualifica professionale, apprendistato professionalizzante, apprendistato di alta formazione e ricerca ma verranno eliminate alcune limitazioni e ostacoli. Si vuole dare maggiore libertà per quanto riguarda la gestione della formazione, che si vuole semplificare, con piani formativi dati alla luce anche a livello aziendale (coadiuvati dai sindacati).

In secondo luogo l’apprendistato potrà anche essere utilizzato per il praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche e per esperienze professionali. Verranno anche introdotte sanzioni per inadempienze formali oltre che per la mancata formazione (già previsto). Se invece, in sede di attività di vigilanza, vengono riscontrate irregolarità sulla formazione, durante il percorso di apprendistato, gli organi ispettivi del ministero del Lavoro potranno diffidare il datore di lavoro ad adempiere.

Mirko Zago

Prorogati i tempi per pagare il 730 e Unico 2011

Il 13 maggio è stato firmato il Dpcm di proroga delle scadenze riferite a 730 e Unico 2011. Per il periodo estivo la chiusura dall’1 al 21 agosto implica che i pagamenti dell’Unico riferiti a tale date slittino al 22 agosto. Il tesoriere nazionale Pietro Panzetta commenta: “Una proroga certamente utile per operare con maggiore serenità ma che fa emergere in modo chiaro l’esigenza di riformulare le regole tributarie, anche con riferimento alle scadenze degli adempimenti.”

proseguendo: “Non è la prima volta che come categoria sosteniamo tale esigenza e, considerati i numerosi tavoli  di confronto che sono aperti sulla riforma del sistema tributario del paese, riteniamo realmente che sia maturo il tempo per giungere a proposte concrete di un nuovo “sistema tributario”. Un sistema che inevitabilmente va contestualizzato con quanto accadrà in materia di federalismo fiscale:  non è auspicabile la contestualizzazione/sovrapposizione degli adempimenti fiscali nazionali e territoriali

Queste le nuove date di scadenza previste dal Dpcm:

  • 6 luglio 2011, senza maggiorazione, e 5 agosto 2011 con la maggiorazione dello 0,40% per i versamenti (imposte sui redditi e Irap) delle persone fisiche e dei soggetti agli studi di settore;
  • 16 maggio 2011, per la consegna del 730 al proprio sostituto d’imposta e 20 giugno 2011 per la presentazione del 730 a un Caf-dipendenti o a un professionista abilitato;
  • 30 giugno 2011, per la consegna da parte di Caf e professionisti di una copia del 730 al contribuente;
  • 15 giugno 2011, per la consegna al contribuente della copia del modello 730 e del relativo prospetto di liquidazione da parte del sostituto;
  • 12 luglio 2011, per la trasmissione telematica da parte del Caf o del professionista.

Mirko Zago

Sicurezza informatica: arriva il vigilante dei sistemi aziendali

Recentemente si sta formando una nuova figura professionale: il security adviser. Si tratta di una sorta di esperto di reti e sicurezza che vigila il sistema informatico aziendale per tenere lontane le minacce che possono mettere a repentaglio le imprese. La nuova figura è specializzata secondo lo standard Eucip (European Certification of Informatics Professional), certificazione europea, creata dal Cepis (Council of European Professional Informatics Societys, ente che riunisce le associazioni europee professionali di informatica) e che in Italia è demandata ad Aica, l’associazione italiana per l’informatica e il calcolo automatico.

Per ora questa figura professionale è presente prevalentemente nelle aziende Ict (73%), ma si sta diffondendo sempre di più anche nelle imprese di altri settori che hanno necessità di una figura capace di identificare e risolvere i problemi riguardanti l’inviolabilità e l’integrità di dati, le applicazioni e i sistemi. L’apertura delle reti per soddisfare la crescita dell’utilizzo dell’outsourcing e il maggior impiego della rete per utilizzare servizi connessi al lavoro aziendale (cloud computing per esempio) rende necessario sempre più attenzione in quanto prevede una maggiore esposizione ai rischi.

La figura del security adviser è giovane (mediamente sotto i 40 anni) e ben pagati o per lo meno sopra la media: come impiegati percepiscono retribuzioni in media aumentate del 15,9% rispetto ai pari livello di tutte le professioni Ict, e del 17,6% rispetto alla media di tutti gli impiegati italiani.

Mirko Zago

Export: Veneto tocca il 16% nel 2010

Ancora una volta il made in Italy vince sui mercati esteri. In particolare la situazione è ottima per la regione Veneto che nel 2010 ha raggiunto quota 44 miliardi di euro, con un incremento del 16% rispetto a 2009. Giuseppe Sbalchiero, presidente della Confartigianato del Veneto, ha commentato: ”il tessuto imprenditoriale italiano dimostra ancora una volta di essere la parte sana del Paese e, guardando al mondo, si da la scossa da solo. E’ quasi incredibile cosa riusciamo a fare nonostante l’assenza di politiche di sviluppo concrete ed i continui ostacoli che ci vengono messi sulla strada ultimo, in ordine temporale, il Sistri”.

Stando alla rilevazione condotta dall’Ufficio studi di Confartigianato, lo scorso anno in Italia sono stati esportati prodotti manifatturieri per un valore di 332.240 milioni di euro, con un aumento del 15,7% rispetto al 2009. Il 56,9% dei nostri prodotti ha raggiunto i mercati dell’Unione Europea, dove le vendite hanno fatto registrate una crescita del 14,9%, e il restante 43,1% stato venduto nel resto del mondo, con un aumento del 16,7% rispetto al 2009. Tra le regioni più esportatrici spiccano oltre al Veneto Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana.

Detrazione rata del mutuo: ecco chi può beneficiarne

Se uno dei due coniugi diventa, con l’accordo di separazione, proprietario unico della casa e si accolla il pagamento della parte di mutuo intestato al suo ex, allora passa a lui anche il diritto alla detrazione del 19% sugli interessi passivi maturati sull’intera somma. Lo sconto d’imposta spetta anche in caso di “accollo interno”, senza cioè che sia intervenuta alcuna modifica del contratto stipulato con la banca. E’ importante che per entrambi i casi l’accollo risulti da un atto pubblico o scrittura privata autenticata e che le quietanze di pagamento siano integrate dall’attestazione che l’intero onere è stato sostenuto dal coniuge proprietario.

E’ l’Agenzia delle Entrate con la circolare 20/E del 13 maggio a chiarirlo, aggiungendo che se uno dei due intestatari muore, l’altro, assieme agli eventuali altri eredi, subentra nel pagamento e può detrarre gli interessi anche prima della regolarizzazione del mutuo con la banca. In presenza di più eredi e pagamento del mutuo ad opera di uno solo di essi, quest’ultimo può fruire del beneficio nella misura massima: per il fisco, è sufficiente un accordo tra gli eredi, nella forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata, da cui risulti che uno solo tra loro assume l’obbligo di pagare l’intero debito.

Nel caso in cui il mutuo sia “misto” (parte per l’acquisto, parte per la ristrutturazione) o di compravendita in cui non è specificata la somma dell’acquisto può bastare una dichiarazione sostitutiva del contraente dalla quale risulti l’importo destinato all’acquisto sul quale, quindi, si ha diritto allo sconto del 19%. E’ inoltre previsto lo sconto sul mutuo per l’abitazione principale  in caso di acquisto di nuda proprietà di un immobile dato in usufrutto al figlio. Per i dipendenti delle Forze armate e della Polizia in servizio permanente, la normativa presenta delle eccezioni a misura dell’attività svolta. Per beneficiare della detrazione l’immobile non deve necessariamente costituire “dimora” abituale, deve però rappresentare unica abitazione di proprietà.

M.Z.

Progetto Israel Water Tech: imprese italiane e israeliane condividono la loro conoscenza

Il 14 e 15 giugno a Milano si terrà l’evento “The Italian – Israeli Business Forum”. Per l’occasione una delegazione di 14 aziende israeliane specializzate in soluzioni tecnologiche avanzate per il trattamento e la gestione delle acque incontreranno il 14 giugno in un’unica  giornata, operatori italiani interessati a contatti d’affari e di cooperazione.

Israel Water Tech è cofinanziato dal Ministero Israeliano per l’ Industria, il Commercio e il Lavoro e rappresenterà l’opportunità di incontrare nuove e moderne aziende israeliane caratterizzate da strategie e tecnologie avanzate. Tra le attività che ricoprono le aziende presenti all’evento troviamo soluzioni innovative per il trattamento delle acque come procedimenti biologici a base di biofilm e  sistemi di fitodepurazione intense, software per la gestione e il monitoraggio della rete idrica, impianti e sistemi per la depurazione e la dissalazione fino a sistemi di riparazione automatizzati di falle nelle tubazioni interrate.

Sede dell’evento è Palazzo Mezzanotte, Piazza degli Affari 6. Gli incontri b2b personalizzati con gli imprenditori israeliani sono programmati su appuntamento  a partire dalle ore 8,30. È prevista inoltre l’assistenza gratuita di interpreti specializzati per favorire la comunicazione interculturale e il business. La partecipazione alla giornata degli incontri d’affari non comporta alcun costo agli interessati italiani. È richiesta la registrazione tramite il modulo online sul sito ufficiale del progetto www.israeltech.it

Mirko Zago

Federalberghi: cresce il turismo alberghiero

Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei dati relativi al monitoraggio mensile effettuato dalla Federazione su un campione di 1.295 imprese ricettive ha affermato: “L’andamento del turismo alberghiero italiano ha registrato da gennaio ad aprile di quest’anno (rispetto allo stesso periodo del 2010) il primo vero segnale di ripresa che da oltre due anni attendevamo; Per un risultato complessivo -sottolinea il Presidente degli albergatori italiani- che porta il quadrimestre a toccare un +2% di presenze tra italiani e stranieri rispetto al primo quadrimestre del 2010“.

Dopo un +3,3% di presenze a gennaio si è registrata una battuta d’arresto di febbraio (-4,4%) seguita dalla ripartenza a marzo (+1,6%), fino a giungere ad aprile (+5,7%) con un deciso rialzo, guidato per la gran parte dalla componente straniera che riconosce nel mercato italiano una meta ambita e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo.

Anche sul fronte dell’occupazione la situazione sembra positiva con robusta crescita del 3,5%  dei lavoratori a tempo determinato. “L’auspicio -conclude Bocca- è che tali numeri raccontino di una reale ripartenza dell’economia turistica nazionale, di cui non solo il settore ma l’intero Paese non può fare a meno, mentre tranquillamente a meno il settore vorrebbe fare dell’imposta di soggiorno della quale, peraltro, al momento, non vi è neppure la minima traccia del regolamento attuativo“.

Periodo d’oro per l’export italiano: +21% nel primo bimestre

Vola l’export italiano. Nel 2010 i prodotti manifatturieri made in Italy nei mercati stranieri hanno totalizzato un valore di 332.240 milioni di euro con un aumento del 15,7% rispetto al 2009. Nel dettaglio il 56,9% dei nostri prodotti ha raggiunto i mercati dell’Unione Europea con un aumento pari al 14,9%, e il restante 43,1% è stato venduto nel resto del mondo, con un aumento del 16,7% rispetto al 2009.

Tra i mercati migliori per l’Italia troviamo Turchia, Cina, India, Russia e Stati Uniti. E’ la Lombardia  a detenere il primo posto per export con una esportazione pari a 91.546 milioni di euro (il 28,4% del totale). Segue il Veneto con 44.264 milioni di export (13,7% del totale Italia), vale a dire tre volte più delle esportazioni realizzate lo scorso anno dalla Grecia. Al terzo posto troviamo invece l’Emilia Romagna con 41.136 milioni di euro (12,8%). A seguire Piemonte e Toscana. Complessivamente queste 5 regioni hanno coperto  il73,4% delle esportazioni italiane nel 2010.

Recuperano anche le Regioni del Sud: la Sardegna ha fatto registrare un aumento del 58,6% dell’export di prodotti manifatturieri e la Sicilia ha visto una crescita del 48%, seguita dal Lazio con +27,4%. A livello provinciale spicca Milano che ha portato sui mercati esteri il 10,4% del totale dei beni esportati dall’Italia nel 2010 (33.030 milioni di euro di valore). Al secondo posto Torino con 16.182 milioni di euro (5,1% del totale), al terzo posto Vicenza che con 12.838 milioni di euro.

Tra i nostri migliori ‘clienti’ spicca la Turchia, dove a febbraio 2011 le vendite dei prodotti made in Italy sono aumentate del 41,4% rispetto a febbraio 2010, i Paesi del Sud Est asiatico (+36,8%), la Cina (+35,5%), la Russia (+31%), la Germania (+24,1%). Cali netti si sono invece registrati nel Nord Africa, in seguito ai recenti scontri. In generale nel primo bimestre 2011 si è registrata una crescita del 21,2% delle esportazioni rispetto allo stesso periodo del 2010

M.Z.