Distinguersi negli accessori donna? Ecco il franchising Miss Roberta

Sono molti i marchi in franchising di abbigliamento e accessori, specialmente per la donna. Un settore che pare inflazionato e dove ritagliarsi importanti quote di mercato sembra tutt’altro che semplice.

Il modo migliore per farlo è distinguersi tra i vari marchi in franchising con l’originalità e la varietà della propria offerta. Va in questo senso l’idea del franchising Miss Roberta, grazie a quelli che, secondo l’azienda, sono i punti di forza di questa formula di franchising: “Conto vendita con marginalità costante anche durante i saldi. Un format originale e di grande impatto. Un prodotto giovane, di qualità a prezzi straordinari. Pluriennale esperienza nel settore. Una struttura efficiente e organizzata. Formazione in sede e addestramento operativo in negozio pilota. Pubblicità a livello nazionale”. 

Dettagli

Superficie media del punto vendita: da 80 a 100 mq

Bacino d’utenza: almeno 40mila abitanti

Investimento iniziale: da 32mila a 50mila euro

Fatturato medio annuo: da 320mila a 600mila euro

Fee d’ingresso: nessuna

Royalties: nessuna

Durata del contratto: 5 anni

Per maggiori informazioni: Miss Roberta/

Vuoi aprire un bar? Ecco il seminario che fa per te

La maggiore diffusione dell’autoimprenditorialità è uno dei risvolti più evidenti della crisi economica. Molti sono coloro i quali, espulsi dal mercato del lavoro, vista la difficoltà di rientrarvi si sono messi in proprio, spesso nell’ambito della ristorazione o dei bar.

È dunque interessante, alla luce di queste dinamiche, il seminario “Come aprire un bar: lo start up d’impresa tra franchising, bandi e innovazione 2016”, in programma il 29 febbraio (ore 10-11.30 Sala Seminari, Padiglione 1 di Golositalia, Fiera del Garda di Montichiari, BS) nell’ambito della quinta edizione di Golositalia & Aliment, fiera dedicata al mondo del food e delle attrezzature professionali.

Il seminario è curato da Confesercenti Lombardia Orientale ed è destinato a quanti hanno in mente avviare una nuova attività nel mondo della somministrazione di alimenti e bevande, aprendo un bar.

Ci sono agevolazioni? Dove è meglio aprire un bar? Come conquistare e fidelizzare nuovi clienti? Tutte domande che frullano nella testa di chi si vede dietro il bancone di un bar di proprietà e alle quali proveranno a rispondere i relatori del seminario: Nicola Dambelli, consulente franchising e membro di giunta Federfranchising-Confesercenti, che parlerà de “La Ristorazione Italiana in franchising, situazione attuale, il futuro e i competitors internazionali”, e Mirko Costa, responsabile settore Turismo di Confesercenti Lombardia Orientale, che parlerà di “Start up, dal Business plan alle forme di finanziamento”. Perché per aprire un bar, oltre che la passione servono gli strumenti giusti.

Fare franchising in Romania

Se il franchising è un’opportunità di business importante nel nostro Paese, anche e specialmente in un momento economico non facile come quello che stiamo vivendo, lo stesso discorso vale per altri Paesi non lontani dall’Italia.

Uno di questi è la Romania, che offre grandi potenzialità nel settore del franchising, come testimonia questo interessante contributo che riportiamo integralmente dal sito Azfranchising.com, perché ci sembra particolarmente di valore e ricco di spunti per chi voglia intraprendere un’avventura in franchising in quel Paese.

Nonostante il quadro legislativo sul franchising in Romania sia in vigore già da alcuni anni, il settore ha avuto inizialmente uno sviluppo piuttosto lento nel paese, dovuto prevalentemente al valore dell’investimento iniziale necessario, alla scarsa conoscenza del concetto di franchising tra gli imprenditori romeni, alla difficoltà di reperimento di franchisee locali. Nonostante ciò, negli anni, questa forma di distribuzione ha conosciuto via via una crescita sempre maggiore. Relativamente alla tipologia, esistono due principali categorie di aziende che hanno sviluppato il sistema del franchising: aziende operanti a livello internazionale e aziende operanti a livello locale. I settori in cui il franchising in Romania è attualmente più diffuso, e lo sarà anche nel breve-medio termine, sono la ristorazione (Mc Donald’s, Pizza Hut, KFC, Dunkin Donut’, Fornetti), il settore alberghiero (Best Western, Howard Johnson, Holiday Inn), la moda (Terranova, Motivi, Lacoste, Marks & Spencer, Max Mara), l’abbigliamento sportivo (Adidas, Nike), i cosmetici (Body Shop, Beauty Shop) e le stazioni di rifornimento (Eni, Rompetrol, Petrom, MOL). Bucarest rappresenta la prima opzione per tutte le aziende operanti con il sistema del franchising ma il fenomeno ha preso piede anche in altre grandi città superiori ai 250mila abitanti. Il franchising si può considerare in Romania ancora un fenomeno abbastanza emergente ma il Paese ha una forte economia e una classe media crescente, un fattore molto importante per questa linea di business. Durante gli ultimi dieci anni, quindi, la Romania pare abbia aver accettato i concetti occidentali di fare business con una nuova percezione del valore dei brand e la creazione di un intero nuovo mercato, quello del franchising. Durante questo periodo, il mercato si è evoluto ed ormai è passato il pioneristico primo periodo durante il quale le maggiori compagnie entravano nel mercato per fare una serie di test e prove sviluppando solo in seguito il concetto vero e proprio di franchising. Ma che cosa spinge i franchisors ad entrare nel mercato rumeno? Innanzitutto la Romania con i suoi 22 milioni di abitanti circa rappresenta un mercato molto interessante visto anche che i consumatori rumeni sono molto recettivi e interessati ai brand internazionali. Inoltre, tutti i franchisee che si sono stabiliti in Romania hanno dato vita a storie di successo e l’idea di comprare un brand di successo e vendere un nome famoso ha fatto breccia nell’animo degli imprenditori rumeni. C’è ancora molto spazio per le aziende interessate ad entrare nel mercato rumeno. La A.R.F.R. (Franchise Network Association of Romania), è determinata ad assistere i nuovi franchisee per lo svolgimento delle operazioni necessarie, tramite studi e ricerche di mercato.

A Bologna ad aprile il franchising è in fiera

Appuntamento di primavera da non perdere per il mondo del franchising. A Bologna, dal 28 al 30 aprile si terrà la prima edizione di Franchising&Retail Expo, F&re, alla quale parteciperanno i grandi marchi del retail italiano e internazionale. L’evento è organizzato da BolognaFiere in partnership con Assofranchising.

Si tratta di oltre 80 brand che i potenziali imprenditori e gli aspiranti franchisee potranno incontrare per verificare la compatibilità con ciascun marchio attraverso il match-making di Web Franchising Expo, la prima fiera online del franchising ideata da Assofranchising.

Franchising&Retail Expo ospiterà anche il meeting annuale del World Franchise Council, l’organismo mondiale del franchising, con la possibilità per tutti i brand di interloquire con le oltre 40 delegazioni internazionali presenti. Per loro sarà allestita un’area internazionale dove saranno a disposizione per capire le possibilità di sviluppo del proprio brand all’estero.

Assofranchising metterà anche a disposizione dei visitatori di Franchising&Retail Expo un’area dedicata agli sportelli attivi nelle sedi provinciali di Confcommercio, dove trovare consigli gratuiti per l’avvio di un’attività, cui far seguire eventualmente altri appuntamenti negli stessi sportelli sul territorio, dopo la chiusura della manifestazione.

Fare impresa in franchising in Lombardia, via al progetto

L’iniziativa Fare impresa in franchising in Lombardia, progetto pilota della Regione che si propone di sostenere l’occupazione e di rigenerare l’offerta commerciale nei centri urbani attraverso lo sviluppo di attività di franchising è stata presentata alla fine dello scorso mese ma ha già diviso favorevoli e contrari.

Favorevoli, coloro in quali vedono appunto nel progetto un’opportunità occupazionale e di ripopolamento commerciale dei centri cittadini; contrari coloro i quali paventano la trasformazioni di questi centri in centri commerciali, colonizzati dai grandi nomi italiani ed esteri del franchising.

Di certo c’è che chi vorrà aderire al progetto aprendo un punto vendita in franchising, si vedrà erogato un contributo a fondo perduto di 10mila euro per, ha sottolineato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Mauro Parolini, “aprire una nuova attività negli oltre 820 negozi sfitti individuati dagli Enti Locali”.

Ora – ha proseguito Paroliniapriamo la fase più importate, quella di ricerca dei franchisee interessati a cogliere questa sfida con l’obiettivo ben preciso di riaccendere le luci, alzare le saracinesche chiuse e rivitalizzare i centri storici coinvolti. Grazie alle sinergie e alle collaborazioni generate con le realtà che hanno aderito al programma, sarà possibile inoltre sommare al contributo regionale le agevolazioni rese disponibili dai Comuni, dalle Associazioni coinvolte e dai franchisor”.

Anche Parolini ha ricordato la duplice finalità del progetto Fare impresa in franchising in Lombardia: da un lato, il sostegno allo “sviluppo dell’occupazione e del lavoro autonomo”, dall’altro l’attivazione di “forme di contrasto alla desertificazione commerciale che subiscono i nostri centri urbani”.

Abbiamo pertanto deciso di sfruttare le prerogative di questo settore, che permette di valorizzare l’imprenditoria locale, limitando i rischi di start-up – ha concluso Parolini -. Il franchising è inoltre una forma di attività economica che si presta alla eventuale riconversione di negozi al dettaglio tradizionali e garantisce all’imprenditore una maggiore capacità competitiva, oltre a formazione e assistenza”.

Sei un imprenditore col cuore eco? Il tuo franchising è Up and Green

L’attenzione alle tematiche della sostenibilità ambientale in generale sono sempre più sentite anche dal mondo del franchising, grazie a marchi che, in diverso modo, sono legati alla sfera eco.

Ecco perché, quindi, franchising di questo ambito possono rappresentare una interessante opportunità di business. per esempio il marchio Up and Green, specializzato nella rigenerazione delle cartucce di stampanti.

Come comunica l’azienda, il franchising Up and Green è un “business in continua espansione con fatturati che aumentano annualmente, margini di guadagno tra i più alti del mercato, nessun vincolo o limitazione nell’affiancare prodotti correlati a quelli del core business, assistenza tecnica e commerciale direttamente dalla casa madre”.

Dettagli

Superficie media del punto vendita: almeno 20 mq

Bacino d’utenza: almeno 10mila abitanti

Investimento iniziale: almeno 9mila euro

Fatturato medio annuo: almeno 150mila euro

Fee d’ingresso: nessuna

Royalties: nessuna

Durata del contratto: 5 anni

Per maggiori informazioni: Up and Green

La bellezza è il tuo mestiere? Ecco il franchising Anika Make Up

Inserirsi nel mondo del franchising di prodotti cosmetici non è una sfida facile. Non sono pochi, infatti, i colossi della cosmesi che hanno scelto negli anni la via del franchising per proporsi alla massa dei consumatori.

Ecco perché la sfida intrapresa da Anika Make Up può essere un’opportunità di business per chi vuole provare a cimentarsi nel settore, mettendo alla prova la propria vocazione imprenditoriale con la sicurezza della formula del franchising.

Come comunica l’azienda, l’idea alla base del marchio e del suo franchising è quella di “permettere ad ogni donna di concedersi il meglio dell’innovazione cosmetica senza sacrificare il proprio budget» e sviluppare un concetto di beauty care in grado di riscrivere le regole della cosmesi”.

Dettagli

Superficie media del punto vendita: almeno 60 mq

Bacino d’utenza: almeno 30mila abitanti

Investimento iniziale: almeno 50mila euro

Fatturato medio annuo: almeno 350mila euro

Fee d’ingresso: nessuna

Royalties: nessuna

Durata del contratto: 5 anni

Per maggiori informazioni: Anika Make Up

Aprire un franchising, un evento a Milano

Appuntamento a Milano per quanti vogliono saperne di più sul franchising e su come aprire un negozio seguendo questo modello di business. Mercoledì 3 febbraio alle 11 è infatti in programma, nella sede di Assofranchising in via Melchiorre Gioia 70, un incontro gratuito organizzato da Mail Boxes Etc., in collaborazione con UniCredit e Grenke, per presentare le caratteristiche e i vantaggi del franchising agli aspiranti franchisor.

Il titolo dell’incontro è già di per sé un manifesto, “Il Franchising: un sistema per fare impresa in Rete e lavorare in autonomia”, e si presenta come un’occasione per avere una panoramica sullo stato attuale del franchising in Italia e sulle opportunità di business e di sviluppo professionale in questo settore.

Destinatari dell’incontro sono gli aspiranti imprenditori ma anche, semplicemente, chi vuole avere qualche informazione in più su una nuova attività professionale autonoma che questa formula può garantire. A questo, seguiranno altri incontri in diversi capoluoghi italiani.

Gli onori di casa saranno fatti da Mail Boxes Etc, in quanto organizzatore dell’evento, che presenterà la propria testimonianza e il proprio modello di business attraverso le parole di Fabrizio Mantovani, Retail Network Development Director di Mail Boxes Etc. UniCredit, partner dell’iniziativa, illustrerà le possibili agevolazioni finanziarie per quanti decidono di aprire un’attività in franchising.

Per partecipare all’incontro, registrarsi sul sito www.mbe.it.

Il 2016 sarà l’anno del franchising

Se, negli anni della crisi, la formula del franchising si è rivelata capace più di ogni altra di limitare i danni al fatturato degli imprenditori, costituendo anzi, spesso, una delle poche voci in positivo dell’economia italiana (+4% il giro d’affari tra il 2008 e il 2014), ora che si comincia a parlare di ripresa e uscita dal tunnel il settore prende ancora più vigore.

Secondo le stime di Confimprese, infatti, nel 2016 il commercio in franchising in Italia prevede l’apertura di 900 nuovi negozi (+18% rispetto al 2015), con un impatto sull’occupazione di circa 5mila persone in più.

Attualmente il settore del franchising presenta già numeri significativi in termini di occupazione. In Italia sono infatti 940 i brand attivi, con 51mila punti vendita che danno lavoro a 187mila persone, il 7% del commercio al dettaglio.

Il trend di crescita previsto per il 2016 è figlio soprattutto di un aumento della voglia di franchising, sia da parte di chi punta a investire nel settore aprendo nuovi punti vendita, sia da parte dei consumatori; anche se, stando ai dati elaborati da Rds Consulting, organizzatore del Salone del Franchising di Milano, a fronte di una spesa totale in Italia, nel 2015, di 23 miliardi nei punti vendita in franchising (realizzata soprattutto nei grandi centri commerciali), in termini percentuali questa cifra si è tradotta in un risicato +0,6%.

Secondo Confimprese, il 2016 vedrà dunque un aumento nel numero di nuove aperture tanto nei settori tradizionalmente forti in ambito franchising come la ristorazione e l’abbigliamento, quanto in settori attualmente minori. Del resto, in Italia il settore dell’abbigliamento già lo scorso anno l’ha fatta da padrone con 454 nuove aperure, seguito da alimentare e ristorazione con 159.

Punti sul vegano? Ecco il franchising Vegan Enjoy

Quella del cibo e dei ristoranti vegani non è più ormai solo una moda ma un consolidato stile di vita, che si basa su una scelta consapevole che punta non solo alla salute fisica, ma anche al benessere psicologico. Una scelta che può diventare anche opportunità di business se si sceglie un franchising di settore.

Cominciano anche a diffondersi anche in Italia diversi franchising legati al vegano, dai ristoranti ai take away, dalle gelaterie ai corner bio. Uno di questi franchising è quello delle gelaterie Vegan Enjoy, pensate proprio per questo tipo di consumatore.

Come comunica l’azienda, l’obiettivo del franchising Vegan Enjoy è quello di “fornire a nuovi imprenditori tutti gli strumenti necessari, sia nella creazione della gelateria Total Vegan che nella promozione pubblicitaria del marchio, a costi contenuti e con alle spalle una grande esperienza e la dose di know-how indispensabile. Ciò sarà possibile anche grazie alla collaborazione con un importante partner che opera dal 1963 nell’ambito della creazione di gelaterie e basi per gelato: Astori Group”.

Dettagli

Superficie media del punto vendita: almeno 60 mq

Bacino d’utenza: non specificato

Investimento iniziale: almeno 70mila euro

Fatturato medio annuo: almeno 200mila euro

Fee d’ingresso: nessuna

Royalties: nessuna

Durata del contratto: 3 anni

Per maggiori informazioni: Vegan Enjoy