Un nuovo sito dedicato al franchising

Tutte le iniziative che portano alla diffusione di una cultura dello strumento del franchising come volano fondamentale per la crescita economica sono meritorie. Anche e soprattutto quelle che nascono online, con siti e progetti ad hoc.

È il caso di un nuovo sito online da poco e dedicato al mondo del franchising, aprireunfranchising.org, il cui obiettivo pare essere quello di favorire un interscambio tra franchisor e potenziali franchisee, mettendo in contatto i due attori principali del franchising.

Al suo interno si possono trovare materiali gratuiti, notizie, guide, diverse schede di franchisor che permettono al potenziale franchisee di farsi un’idea sulle diverse opportunità di business offerte dal mondo del franchising. Entrando poi in contatto diretto con le realtà commerciali che possono interessare.

Dal canto loro, le aziende in franchising possono utilizzare la home page del sito per promuovere il proprio brand e possono fornire dettagliate schede aziendali sul proprio marchio per farsi conoscere a 360 gradi.

L’area blog e l’area chat provano a dare una veste 2.0 ancora più spinta al sito, mentre l’utilizzo di Flash nelle varie pagine è un po’ eccessivo e spinge l’utente a una navigazione discontinua. Ma, come dire, c’è tempo per migliorare.

Ami le energie rinnovabili? Energy World Network è il franchising giusto

Quella delle energie rinnovabili non è solo una moda, ma una necessità per provare a costruire un mondo più sostenibile dal punto di vista di sprechi ed emissioni. Se poi le energie rinnovabili si possono trasformare anche in una opportunità di business, meglio ancora.

Questa opportunità di esplorare da imprenditori il settore delle energie rinnovabili la offre il franchising di Energy World Network che, come comunica l’azienda, “gode di un livello di preparazione, di competenze e professionalità per poter garantire ai Clienti una consulenza efficace, mirata alla soddisfazione delle singole esigenze attraverso i nostri prodotti. Proponiamo infatti prodotti innovativi e tecnologicamente all’avanguardia e abbiamo accordi quadro con i maggiori players del mercato internazionale”.

Dettagli

Superficie media del punto vendita: almeno 40 mq

Bacino d’utenza: non specificato

Investimento iniziale: da 12mila a 18mila euro

Fatturato medio annuo: non specificato

Fee d’ingresso: nessuna

Royalties: nessuna

Durata del contratto: 3 anni

Per maggiori informazioni: Energy World Network

Se la bellezza è il tuo chiodo fisso, ecco il franchising Alan Martin

Potrà anche sembrare una cosa superflua e leggera, ma in realtà il beauty muove fatturati importanti anche nel mondo del franchising. Se anche non è un settore in crescita costante come il food o l’abbigliamento, il franchising della bellezza del benessere può essere una interessante opportunità di business per chi volesse cimentarvisi.

Uno dei marchi in franchising più interessanti per il benessere e la bellezza è il marchio Alan Martin che, come comunica l’azienda, “propone un’alimentazione naturale ed equilibrata che può diventare uno stile di vita, in quanto basata su un uso corretto dei vari alimenti graditi e consente a chi vi aderisce di aprire un centro di Educazione Nutrizionale grazie all’aiuto di un’azienda seria e affidabile e di intraprendere una professione concreta e prendersi cura dei clienti”.

Dettagli

Superficie media del punto vendita: da 30 a 50 mq

Bacino d’utenza: almeno 15mila abitanti

Investimento iniziale: almeno 12500 euro

Fatturato medio annuo: da 120mila a 400mila euro

Fee d’ingresso: nessuna

Royalties: nessuna

Durata del contratto: 5 anni

Per maggiori informazioni: Alan Martin

Ravenna si apre al franchising

Nei giorni scorsi, il 12 novembre, si è tenuta a Ravenna una importante tappa dell’Assofranchising Tour 2015. Sotto lo slogan “Franchising: diventa imprenditore di successo”, l’evento, organizzato da Confcommercio provincia di Ravenna e da Assofranchising ha fatto il punto sulle opportunità di franchising nella provincia.

Durante l’incontro sono stati presentati sei brand interessati ad aprire punti vendita sul territorio ravennate: Cycleband, Naturhouse, Re di Cuori, Tryba, Van4You e Yamamay. Durante l’incontro, questi brand i si sono resi disponibili per colloqui individuali di approfondimento.

Con l’incontro del 12 novembre scorso, Confcommercio ha voluto supportare gli imprenditori già attivi sul territorio ravennate e ispirare gli aspiranti imprenditori che vogliono accostarsi al franchising, sia per iniziare una nuova attività sotto l’ombrello di un brand, sia per riconvertire la propria impresa introducendola nel franchising.

Del resto, il territorio della provincia di Ravenna è molto ricettivo alla possibilità dell’imprenditoria in franchising, specialmente tra i giovani. Secondo un recente studio, infatti, il profilo del franchisor ravennate è un 36-45enne, con a disposizione locali non grandi (20- 80 mq), un budget per iniziare un’attività in franchising di 20-50mila euro e una predisposizione verso i settori merceologici dell’abbigliamento (uomo, donna, intimo), del food e dei servizi alla persona.

Con questo incontro, Assofranchising punta dunque a espandere la presenza di esercizi in franchising nel Ravennate, che già oggi possono contare su oltre 300 punti vendita.

Lo stato di salute del franchising

Dopo i buoni numeri fatti registrare dal Salone Franchising Milano alla fine di ottobre, altre importanti e stimolanti riflessioni sull’andamento e sul futuro del franchising sono emerse dall’Assemblea Pubblica di Assofranchising, tenutasi lo scorso 11 novembre a Napoli.

Si è parlato principalmente delle sfide che attendono il settore nel futuro prossimo: dall’acquisto multicanale alle nuove tecnologie, alla necessità da parte dei commercianti di unirsi in reti per meglio affrontare l’evoluzione del mercato. L’assemblea è stata anche l’occasione per lanciare la prima fiera a marchio Assofranchising, Franchising & Retail Expo (Bologna, 28-30 aprile 2016).

Nonostante la crisi che ha colpito buona parte delle economie italiane dal 2007 e dalla quale a fatica stiamo cercando di rialzarci oggi, il settore del franchising è tra quelli che hanno rallentato di meno, continuando a crescere anche se a ritmi contenuti.

Una crescita che, secondo i dati proposti da Assofranchising, sarà comunque una costante anche per i prossimi anni, dal momento che in Italia l’incidenza dei negozi in franchising sul totale degli esercizi commerciali è del 7%, mentre in Francia e Germania supera il 10% e negli Usa il 30%. Secondo Graziano Fiorelli, presidente di Assofranchising e vicepresidente nazionale di Confcommercio, “in Italia ci sono 550mila commercianti indipendenti che, per la crescita impetuosa dell’e-commerce e l’impossibilità di contare su economie di scala, avranno enormi difficoltà a resistere sul mercato da soli. Servirà quindi creare delle reti come quelle del franchising. In particolare le seconde generazioni di commercianti sono molto interessati a questo tipo di reti“.

Inoltre, è cifra caratteristica del franchising la bassa età media degli imprenditori che diventano franchisee. Dei circa 50mila punti vendita in franchising in Italia, oltre un quarto (26%) è di imprenditori di età compresa tra i 25 e i 35 anni e oltre la metà (56%) di persone tra i 36 e i 45 anni. Senza contare la buona presenza di donne, pari al 38% degli imprenditori in franchising.

Un franchising food con le spalle larghe? Yogorino

Quello che serve oggi, nel mondo del franchising, per avviare un’attività di successo è sicuramente una forte vocazione imprenditoriale, supportata però da un brand e da un network forti che possono essere garanzia di crescita e di sviluppo. Se poi ci si lancia in un settore del franchising in costante ascesa come quello del food, il gioco è fatto.

Ecco perché il franchising Yogorino può essere una valida possibilità per entrare in questo mondo. Come comunica l’azienda, “dal 1993 ad oggi con centinaia di negozi di franchising yogurteria nel mondo, Yogorino è riuscita ad imporre il proprio stile: una rete in franchising solida ed organizzata, basata su punti vendita dall’immagine fresca ed accattivante, in grado di accontentare un target ampio ed eterogeneo con prodotti che soddisfano un’alimentazione sana, equilibrata e naturale”.

Dettagli

Superficie media del punto vendita: almeno 30 mq

Bacino d’utenza: almeno 10mila abitanti

Investimento iniziale: da 20mila a 100mila euro

Fatturato medio annuo: da 160mila a 600mila euro

Fee d’ingresso: nessuna

Royalties: 1300 euro

Durata del contratto: non specificata

Per maggiori informazioni: Yogorino

Anche a Sanremo uno sportello franchising

Aperto un altro sportello franchising sul territorio italiano. Questa volta tocca alla Liguria e alla città di Sanremo dove, nella sede della locale Confcommercio (corso Cavallotti 14), è stato attivato un sportello franchising in collaborazione con Assofranchising, per dare consulenza e assistenza a quanti vogliono aprire un’attività in franchising.

Come gli altri aperti in altre città italiane, lo sportello franchising di Sanremo, grazie al supporto di Confcommercio della provincia di Imperia, offrirà agli aspiranti franchisee che ne faranno richiesta supporto in ambito contrattuale e legale, sul fronte del credito, per la redazione del business-plan e così via.

Come spiega Paolo Anfossi, responsabile dello sportello franchising sanremese, “l’obiettivo è fornire un servizio di consulenza specifica a chiunque desideri aderire a questa formula commerciale. Oltre alla consulenza iniziale con le informazioni di base, lo sportello franchising mette a disposizione un servizio di assistenza gratuito durante tutte le fasi che devono consentire al potenziale interessato di arrivare ad un primo incontro con il/i franchisor che avrà scelto adeguatamente informato”.

Franchising, franchisor e franchisee

Durante il recente Salone Franchising Milano sono state presentate ricerche e offerti spunti interessanti per esplorare l’evoluzione del mondo del franchising. Una indagine tra le più significative è sicuramente “Franchising 2.0: come cambia la relazione tra affiliante e affiliato”, promossa da Confimprese in collaborazione con Salone Franchising Milano con la rivista Largo Consumo.

Uno studio interessante, che ha messo in luce il modo un cui cambia e si evolve il rapporto tra franchisor e franchisee. Dall’indagine emerge che il 54% dei franchisor intervistati ha dichiarato di avere la maggior parte dei propri affiliati con alle spalle un’esperienza consolidata da imprenditori, mentre il 17,6% ha sostenuto di avere come partner ex lavoratori dipendenti che sono passati all’autoimprenditorialità grazie alla scelta del franchising.

Inoltre, il 30% dei franchisor intervistati dichiara che la maggior parte dei propri franchisee ha il diploma di maturità e il 23,5% un diploma tecnico. La fascia di età che va per la maggiore tra coloro i quali scelgono di aprire un’attività in franchising è quella 36-45 anni (53%), mentre sul genere stravincono gli uomini (35%) contro le donne (8%). Interessante notare anche che il 60% delle reti in franchising del campione intervistato ha monoaffiliati, contro un 40% che ha pluriaffiliati con in media 2 o 3 punti vendita.

Altre evidenze interessanti riguardo le tendenze del franchising in Italia sono emerse sul ruolo del Mezzogiorno e sulla visione che franchisor e franchisee hanno del fenomeno e-commerce.

Per quanto riguarda il ruolo del Sud nel mercato del franchising, è confermato che gode di ottima salute ed è in ascesa, in un territorio nel quale vi è fame di autoimprenditorialità date le scarse possibilità che offre il mercato del lavoro. Sul rapporto tra e-commerce e franchising è invece interessante notare come il commercio elettronico non sia visto come uno strumento da utilizzare per incrementare vendite e fatturato ma come una minaccia per il retail classico. Nulla di più sbagliato in un’economia che sta virando con costanza verso il digitale.

La sicurezza sul lavoro è il tuo chiodo fisso? 81fad.com Point fa per te

La sicurezza sul lavoro è una cosa seria, anzi, serissima. Lo dimostrano le battaglie che ogni giorno si combattono per diminuire sempre di più le morti e gli infortuni sul lavoro, grazie all’opera di sensibilizzazione e prevenzione.

Una tematica, questa della sicurezza sul lavoro, che da qualche tempo affronta anche il mondo del franchising, con iniziative imprenditoriali legate propria alla prevenzione degli infortuni e alla sicurezza sul lavoro, sia in termini di procedure che di implementazioni fi sistemi di protezione.

Va in questo senso il franchising 81fad.com Point, che, come comunica l’azienda, “ha come obiettivo principale quello di creare figure professionali che, con un investimento minimo e adeguato alle reali opportunità del settore, dia la possibilità di entrare nel settore della ‘sicurezza sul lavoro’ in completa autonomia ed efficienza”.

Dettagli

Superficie media del punto vendita: non specificato

Bacino d’utenza: non specificato

Investimento iniziale: da 7900 a 14550 euro

Fatturato medio annuo: da 50mila a 75mila euro

Fee d’ingresso: nessuna

Royalties: nessuna

Durata del contratto: 3 anni

Per maggiori informazioni: 81fad.com Point

Salone Franchising e internazionalizzazione

La 30esima edizione del Salone Franchising Milano si è chiusa il 26 ottobre in linea con l’aumento del comparto registrato nel primo semestre 2015 (210 franchisor espositori e 13.500 visitatori) e nel segno della internazionalizzazione, con i focus su Cina, Turchia ed Emirati Arabi Uniti.

Una delegazione cinese, composta da 20 persone tra funzionari governativi e imprenditori di Pechino e Shanghai, ha siglato un accordo per realizzare a Shanghai nel 2016 “Italian Franchising Week”, una mostra mercato di aziende franchisor italiane.

Da quando i cinesi hanno scoperto la formula del franchising, hanno dato vita a diverse fiere del franchising e orientato una parte significativa del commercio all’affiliazione. La delegazione turca ha invece trasferito l’interesse di gruppi finanziari del proprio Paese a investire nelle aziende del franchising italiane, mentre quella degli Emirati Arabi ha sviluppato sinergie in vista di Expo2020 in programma a Dubai.

Esperti provenienti da Francia, Spagna, Brasile, Olanda, Finlandia hanno partecipato al workshop “Go International”, ricordando che esportare una attività in franchising all’estero può portare molti vantaggi e che la percentuale attuale delle aziende italiane all’estero (il 17% del totale dei franchisor) può aumentare nel giro di pochi anni.

L’internazionalizzazione, anche per aprire un franchising, garantisce infatti, oltre a nuovi proventi, una minore dipendenza dal mercato nazionale, una valorizzazione automatica del marchio e un aumento del patrimonio di know how e brevetti.

Le aziende franchisor operanti in Italia sono 940, meno che in Francia (1700) e Spagna (1080) ma più che in Olanda (743) e Finlandia (250). Le nazioni che hanno i più grandi numeri sono il Brasile (2942) e gli Usa (2500).

L’ultima giornata del Salone Franchising Milano ha anche fatto registrare l’incontro tra centri commerciali e aziende franchisor interessate ad aprire punti vendita in quelle strutture. Il Consiglio Nazionale Centri Commerciali ha portato in fiera una rilevante rappresentanza di leasing manager dei centri commerciali, che hanno incontrato numerose aziende franchisor per vagliare novità, proposte e servizi da inserire nella gallerie commerciali in Italia.