Cade da un’impalcatura, operaio muore in cantiere a Foggia

Salvatore Carbone, operaio di 53 anni di Stornarella, nella periferia di Foggia, è morto dopo essere caduto da un’impalcatura alta 4 metri mentre stava lavorando in un cantiere edile della Edilmar, in via degli Aviatori. Mentre stava preparando la malta assieme da altri colleghi, l’uomo ha messo il piede in fallo e ha perso l’equilibrio cadendo nel vano ascensore. Il muratore è morto sul colpo.

Inutile l’intervento dei medici legali degli Ospedali Riuniti. Sul posto si è recata anche la polizia e gli ispettori dello Spesal, il Servizio di prevenzione e infortuni sui luoghi di lavoro della Asl. Sposato e con due figli, l’operaio era stato eletto anche assessore comunale a Stornarella nel 2009.

Rappresentante di gioielli spara in aria e manda in fuga i rapinatori

Tentata rapina stamattina in via Bonghi a Milano, dove un rappresentante di gioielli doveva incontrarsi con un grossista. L’uomo, un 48enne di Valenza, è stato avvicinato da due rapinatori in scooter, che lo hanno minacciato con una pistola di consegnare loro i gioielli.

Ma il rappresentante, che a sua volta detiene un regolare porto d’armi, non si è lasciato per nulla intimorire e per difendersi ha sparato in aria due colpi. Attimi di panico in strada, ma fortunatamente nessun passante è rimasto ferito. I due rapinatori sono fuggiti con il proprio mezzo e i carabinieri hanno aperto un’indagine.

Azienda in crisi, imprenditore si spara in ufficio

Il titolare di un’azienda produttrice di intimo a Santa Maria Maddalena di Occhiobello (Rovigo) si è suicidato lo scorso sabato sera sparandosi alla tempia, verosimilmente per via della crisi che stava attraversando. L’imprenditore, Nerino Solera di 72 anni, è stato trovato morto nel suo ufficio, con a fianco una pistola e non ha lasciato alcun biglietto.

A dare l’allarme è stato il nipote. Da qualche anno a questa parte, in particolare nell’ultimo anno e mezzo la situazione dell’azienda era diventata molto critica, il numero di occupati si era ridotto drasticamente a una quindicina. Nerino Solera lascia la moglie e due figli.

Rimuoveva lastre di Eternit, operaio macedone cade dal tetto e muore

Un tragico incidente sul lavoro è costato la vita a un operaio macedone di 43 anni sabato pomeriggio a Perugia. L’uomo, residente a Trento, stava rimuovendo alcune lastre di Eternit assieme ad altri due operai sul tetto di un capannone in via del Cipresso, lungo la zona industriale tra Ponte Valleceppi e Ponte Felcino, quando la struttura su cui era appoggiato ha ceduto improvvisamente e l’uomo è precipitato dal tetto, facendo un volo di 10 metri.

L’operaio è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia, dove è morto circa mezzora dopo il ricovero. Lascia la moglie e tre figli.

Schiacciato da un mezzo meccanico, operaio muore in fabbrica

Tragica fine di un operaio di 61 anni, che nella giornata di venerdì ha perso la vita in un incidente di lavoro. Pietro Monni era da poco andato in pensione dopo aver lavorato per trent’anni nella metalmeccanica Cemit di Bruino, nel torinese, ed era stato richiamato come collaboratore. Per una tragica fatalità, un mezzo meccanico si è sganciato dal carrello che lo stava trasportando, finendo per schiacciare l’uomo, deceduto poco dopo l’arrivo dell’elisoccorso per gravi traumi all’addome e al torace.

I lavoratori sono immediatamente scesi in sciopero, mentre i vigili urbani di Bruino e i tecnici dell’Asl si sono recati sul posto per verificare le norme infortunistiche. La ditta, del gruppo Cellino, ha poi infine deciso di sospendere ogni tipo di attività per volere della direzione, in segno di lutto per lo sfortunato operaio scomparso.

Imprenditore cade dal tetto del capannone e muore

Stava aiutando il figlio a sistemare la copertura dell’azienda di famiglia, quando ha perso improvvisamente l’equilibrio ed è caduto dal tetto, da un’altezza di 5 metri. E’ morto così, sabato mattina, un anziano imprenditore di 81 anni, Alessandro Campana, a Palazzolo sull’Oglio in provincia di Brescia.

L’uomo era proprietario della Elasticam, ditta che produce accessori e nastri rigidi per abbigliamento, situata in Via Vittorio Veneto. Inutile l’arrivo dell’ambulanza e ogni tentativo di rianimazione, l’imprenditore è morto sul colpo.

Rapina a mano armata in una gioielleria, la titolare vuole chiudere

Alla terza rapina subita in 40 anni di attività, vuole dire basta. Loredana Carlassare, titolare dell’omonima gioielleria in via Durando, a Vicenza, è stata rapinata venerdì mattina da due giovani italiani, che sono entrati pochi minuti dopo l’apertura del negozio, le hanno puntato una pistola alla tempia e poi l’hanno immobilizzata legandole mani e piedi con del nastro adesivo.

La donna non ha potuto che collaborare con i rapinatori, entrati in abiti eleganti, che hanno svuotato la cassaforte e i cassetti dal bancone portando via gioielli del valore non ancora stimato dai carabinieri, ma sicuramente di diverse migliaia di euro. “Ora basta, chiudo” ha detto la commerciante, non nuova purtroppo a subire rapine.