Salasso carburanti 2023: perché il prezzo sta aumentando?

Il governo Meloni non ha provveduto alla proroga del taglio delle accise sui carburanti. Prezzi in salita che portano a un vero salasso carburanti per tutti gli automobilisti.

Salasso carburanti: stop al taglio delle accise

Con il governo Draghi gli italiani hanno potuto beneficiare del taglio delle accise sui carburanti, lo stesso era pari a 30 centesimi a litro a cui si aggiunge l’ulteriore risparmio sull’Iva. Dal primo dicembre 2022 invece il taglio è stato dimezzato e quindi gli italiani hanno assistito a un aumento del prezzo di 12 centesimi a litro per effetto del decreto legge Aiuti Quater.

Leggi anche: Carburanti: quanto costano ora che il taglio delle accise è stato dimezzato?

A questo si è aggiunto che nel tempo i prezzi dei carburanti si sono stabilizzati e proprio questo fattore ha molto probabilmente portato il Governo a non confermare il taglio delle accise sui carburanti, quindi dal 1° gennaio 2023 i prezzi sono tornati “normali”, cioè senza alcun intervento di taglio.

Salasso carburanti: quanto costano a gennaio 2023?

Secondo le stime effettuate, dal primo gennaio 2023 il prezzo della benzina in modalità self service è in media 1,732 euro/litro e quello del diesel self- service di 1,794 euro/litro, prezzi più alti naturalmente con il servito. Nei mesi passati con il prezzo calmierato il costo di un litro di benzina era intorno a 1,60 euro, con giornate in cui gli italiani hanno potuto acquistare la benzina anche a 1,50 centesimi a litro. Il prezzo del diesel era invece leggermente più alto, ma sicuramente più conveniente rispetto ad oggi.

In Italia le accise sui carburanti pesano sul prezzo finale per circa il 40%, una cifra davvero elevata e che si è accumulata nel tempo, quasi tutti alla vigilia delle elezioni promettono una revisione o un taglio di questi oneri, ma alla fine c’è sempre un nulla di fatto. Ne è dimostrazione il fatto che in questi mesi si è andati avanti con misure temporanee, la cui adozione è iniziata quando il prezzo dei carburanti aveva abbondantemente superato i 2 euro al litro.

Automobilisti sotto pressione: aumenta anche il pedaggio autostradale

Per gli automobilisti questa non è l’unica brutta notizia, infatti dal primo gennaio sono aumentate anche le tariffe autostradali. Avevamo annunciato questo provvedimento nei giorni scorsi, nell’articolo Pedaggi autostradali: aumenti in vista dal 1° gennaio 2023

Ora si può dar conto anche di questi aumenti fissati nel 2% per tutta la rete gestita da Autostrade per l’Italia. Si tratta però di un aumento temporaneo visto che a questo da luglio si unirà 1,34%. Sono bloccate le tariffe sul tratto A24/A25 (Roma Teramo; Torano-Pescara).

L’unica buona notizia per gli automobilisti è data dal fatto che è stato sospeso l’aumento delle multe per le violazioni del codoce della strada che dovevano partire dal 1° gennaio 2022.

Decreto Aiuti Quater: già la prossima settimana potrebbero arrivare nuovi aiuti

Dalle prime indiscrezioni emerge che sarebbe in dirittura di arrivo il decreto Aiuti Quater che nasce dalla collaborazione tra il Governo uscente guidato da Draghi e il Governo in arrivo che dovrebbe ricevere l’incarico probabilmente nel corso della settimana. L’obiettivo è fare presto. Ecco cosa dovrebbe contenere.

Decreto Aiuti Quater con proroga degli interventi già in vigore

Il decreto Aiuti Quater dovrebbe avere due obiettivi: prorogare le misure introdotte con i decreti precedenti, ad esempio il taglio delle accise sui carburanti che con il decreto Aiuti Ter ha avuto la proroga ai mesi di ottobre e novembre. Ora l’estensione dovrebbe arrivare al 31 dicembre. Il bonus elettricità per le famiglie con reddito basso (probabilmente sarà innalzato il tetto Isee). Sono inoltre previste anche nuove misure.

Da quanto emerge la dote iniziale prevista per il decreto Aiuti Quater sarà dimezzata, infatti molto probabilmente il valore dovrebbe accostarsi ai 10 miliardi di euro, inizialmente si era ipotizzato un intervento più ampio, ma è probabile che questa decisione sia dovuta all’intenzione del nuovo Governo di tamponare le emergenze e poi occuparsi degli altri interventi potendo però usufruire di una ulteriore dote.

Nuovo bonus di 200 euro a dicembre? Ecco chi potrebbe percepirlo

Tra le notizie che appaiono più interessanti vi è un nuovo bonus di 200 euro che dovrebbe interessare lavoratori, pensionati percettori di reddito di cittadinanza con redditi fino a 35.000 euro, questo andrebbe a sommarsi alla tredicesima mensilità che molti percepiscono proprio nel mese di dicembre.

Il decreto Aiuti Ter ha invece previsto per le imprese non ernergivore un contributo in forma di credito di imposta per i mesi di ottobre e novembre, ora questo aiuto potrebbe essere esteso anche al mese di dicembre. Il credito di imposta per i consumi energetici per la prima volta con il decreto Aiuti Ter viene esteso alle imprese che hanno un fabbisogno energetico compreso tra 16,5 kilowatt e i 4,5 kilowatt. Con l’estensione anche al mese di dicembre queste imprese potrebbero tirare un altro sospiro di sollievo. Tra le ipotesi allo studio vi è anche la possibilità di introdurre la rateizzazione delle bollette o addirittura una moratoria, questo dovrebbe consentire alle imprese con maggiori difficoltà un po’ di liquidità in più.

Non sembra invece esserci spazio in questo decreto per la rottamazione delle cartelle fiscali . Molto probabilmente potrebbe rientrare nella legge di bilancio, anche questa con molta probabilità sarà scritta in accordo tra il vecchio Governo e il nuovo in modo da rispettare la scadenza naturale del 31 dicembre 2022 ed evitare l’esercizio provvisorio di bilancio.

Automobilisti: prorogato il taglio delle accise sui carburanti al 15 ottobre

Con il decreto interministeriale congiunto del MEF e del MiTE è stato prorogato il taglio delle accise sui carburanti fino al giorno 5 ottobre 2022, ora c’è un’altra importante novità, infatti la proroga si estende al 15 ottobre.

Proroga del taglio delle accise carburanti al 15 ottobre

Gli automobilisti possono tirare un sospiro di sollievo, infatti si è provveduto alla proroga ulteriore del taglio delle accise sui prezzi dei carburanti fino al giorno 15 ottobre 2022.

L’annuncio è arrivato a sorpresa con un comunicato sul sito del Ministero dell’economia e delle Finanze. La proroga inizialmente prevista fino al giorno 5 ottobre ha ottenuto un’ulteriore estensione di 10 giorni, cioè fino al giorno 15 ottobre. Sarà applicata sui carburanti per trasporto, quindi benzina, diesel, GPL e metano e permetterà di calmierare il costo dei carburanti e aiutare le famiglie a tirare un sospiro di sollievo.

L’obiettivo è probabilmente quello di aiutare le famiglie fino al momento in cui il nuovo Governo, che sarà formato dopo il giorno 25 settembre, ma sicuramente non prima dell’inizio di ottobre, sarà pienamente operativo. Il taglio è ancora di 30 centesimi, misura che dovrebbe aiutare a mantenere il prezzo di diesel e benzina sotto i 2 euro al litro.

Intanto si registra nuovamente il sorpasso del prezzo del diesel rispetto alla benzina.

Altre misure del decreto Aiuti Bis

Nonostante questo arriva comunque una buona notizia sul fronte prezzi, infatti il costo dei carburanti comunque sta avendo una lieve flessione verso il ribasso. In media la benzina al self costa 1,72 euro al litro, mentre il diesel 1,83 euro al litro.

Tra le altre misure del decreto Aiuti Bis approvato in Senato c’è la proroga dello smart working e lo sblocco del superbonus, ma purtroppo non c’è stata la tanto attesa proroga dei termini per le villette unifamiliari che avevamo anticipato nell’articolo: Proroga Superbonus unifamiliari: presentati gli emendamenti 

Cosa ci sarà nel decreto Aiuti Ter per famiglie e imprese?

Nel frattempo è atteso per il 16 settembre il nuovo decreto Aiuti Ter, fortemente richiesto anche dai partiti impegnati in campagna elettorale. Avrà un budget di circa 13 miliardi di euro e dovrebbe comprendere misure come l’estensione del bonus sociale per Isee fino a 15.000 euro, attualmente il tetto è di 12.000 euro. Tra le misure che dovrebbero essere ricomprese c’è anche la possibilità di rateizzare la fattura dell’elettricità e ulteriori crediti di imposta in favore delle imprese energivore.

Decreto Aiuti Bis: arriva l’aumento delle pensioni già a ottobre

Buone notizie in arrivo per i pensionati, infatti già dal mese di ottobre 2022 è previsto un anticipo dell’adeguamento delle pensioni all’inflazione che generalmente viene applicato a gennaio. Ecco cosa potrebbe cambiare.

Tutte le novità del decreto Aiuti Bis

Le novità sono nel decreto Aiuti Bis che dovrebbe aiutare gli italiani a far fronte alle conseguenze dell’inflazione che si sta registrando negli ultimi mesi. Tra le novità vi è un fondo di 900 milioni di euro destinato alla proroga del taglio delle accise sui carburanti di 30 centesimi. La misura è attualmente in vigore fino al 21 agosto e dovrebbe essere prorogata con il decreto Aiuti bis fino al 20 settembre 2022. Questa però non è l’unica novità prevista, infatti c’è anche il raddoppio del taglio del cuneo fiscale che dovrebbe essere in vigore per gli ultimi mesi dell’anno e diventare poi strutturale dall’anno 2023. Il taglio del cuneo fiscale arriva quindi all’1,8%. Infine, c’è il tanto atteso aumento delle pensioni. Fin da ora deve essere sottolineato che questa misura ha deluso i sindacati che si aspettavano un intervento più massiccio.

Aumento delle pensioni da ottobre 2022

Generalmente le pensioni aumentano nel mese di gennaio facendo riferimento all’inflazione registrata nell’anno precedente e all’inflazione prevista per l’anno in corso. A gennaio 2022 si è proceduto a un aumento dell’1,6% basato sui dati registrati a ottobre 2021 che comunque avevano come punto di riferimento gli aumenti dei costi, blandi, che si erano registrati tale anno. Nel mese di aprile vi è stato un leggero ritocco all’1,7% basato sui dati definitivi 2021, le previsioni per il 2022 non erano catastrofiche come poi si è rivelata la realtà, infatti si prevedeva un’inflazione all’1,9%.

Nel mese di luglio siamo ormai arrivati a un’inflazione intorno al 9% e naturalmente gli aumenti sulle pensioni di gennaio 2022 si sono rivelati irrisori e comunque insufficienti. Proprio per aiutare lavoratori e pensionati nel mese di agosto si è proceduto al riconoscimento di un bonus di 200 euro. Ora il Governo è a un bivio, cioè riconoscere nuovamente un bonus oppure provvedere a un aumento delle pensioni. Si è quindi provveduto a tale seconda strada, ma l’aumento degli importi pensionistici previsti nel decreto Aiuti Bis presentato dal ministro Franco è blando rispetto ai dati sull’inflazione, infatti è del 2%. Ad esempio chi ha un assegno di 1.000 euro, dovrebbe ricevere circa 20 euro in più al mese per l’ultimo trimestre dell’anno.

Dovrebbe però essere erogato anche una nticipo del conguaglio, ma per ora non è dato sapere l’ammontare.

Il costo previsto per questa misura, cioè l’anticipo dell’aumento delle pensioni dovrebbe essere di 2,38 miliardi di euro.

Il decreto Aiuti Bis dovrebbe essere pubblicato entro la fine della settimana, i partiti hanno concordato l’impegno a non presentare emendamenti al fine di facilitare l’iter di conversione del decreto che dovrebbe quindi arrivare prima della tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento del 25 settembre.

Bonus trasporti 2022: chi può riceverlo e a quanto ammonta?

Il decreto Aiuti 2022 porta molte novità per le famiglie e tra questi vi è il bonus trasporti che consente di avere fino a 60 euro per ogni componente della famiglia. Ecco come accedere.

Bonus Trasporti tra le misure per contrastare gli effetti dell’inflazione

Le famiglie in questi mesi sono in costante lotta contro l’aumento dei prezzi e sempre più spesso fanno fatica ad arrivare a fine mese. Proprio per questo il Governo sta mettendo a punto una serie di iniziative che tentano di aiutare le famiglie senza però andare a una svalutazione del denaro che sarebbe conseguente a un aumento generalizzato degli stipendi.

Nell’attesa che entro la fine del 2022 (come da previsioni) la corsa dei prezzi si arresti, sono diversi gli aiuti che arrivano alle famiglie, tra questi vi sono il taglio delle accise sui carburanti che continuerà fino all’8 luglio 2022, ne abbiamo già parlato nell’articolo: Taglio accise carburanti: proroga fino all’8 luglio e novità per il metano.

Inoltre nel mese di luglio pensionati e lavoratori potranno ricevere il bonus di 200 euro una tantum, si sta provvedendo a un nuovo bonus internet e a tanti aiuti alle imprese. Ricordiamo che ora è possibile richiedere il contributo per il commercio al dettaglio.

In cosa consiste il Bonus Trasporti?

Fatta questa lunga premessa, vediamo in cosa consiste il bonus trasporti e come richiederlo. Il Bonus è riservato alle famiglie che nel 2021 hanno dichiarato un reddito inferiore a 35.000 euro. Si parla di reddito corrente e non di reddito ISEE e si farà riferimentoi ai dati della CU o della dichiarazione dei redditi. Prevede la possibilità di richiedere un buono del valore massimo di 60 euro a rimborso dei costi sostenuti per l’abbonamento a servizi di trasporto pubblico locale, regionale o interregionale e per il trasporto ferroviario nazionale. Non è previsto il rimborso per trasporto aereo.

Ogni membro della famiglia può presentare la domanda per ottenere il bonus trasporti previsto nel decreto aiuti 2022. Questo implica che una famiglia di 4 persone potrebbe usufruire di uno rimborso fino a 240 euro. Deve essere però sottolineato che il Bonus Trasporti, da quanto trapela, dovrebbe essere utilizzabile per un solo acquisto. Ciò sicuramente limita il potenziale aiuto che dovrebbe arrivare da tale misura, ma con un po’ di furbizia si può riuscire comunque a sfruttarlo per intero. Ad esempio optando per l’acquisto di un abbonamento bimestrale e non mensile o addirittura annuale.

Posso già chiedere il Bonus Trasporti 2022?

Come le diverse misure previste in via urgente all’interno dei decreti legge, anche per il bonus trasporti sarà necessario attendere l’emanazione di un decreto attuativo. In esso saranno indicate le modalità operative che consentiranno di ottenere il beneficio. Molto probabilmente sarà attivata una piattaforma online a cui accedere con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS ( purtroppo alcune piattaforme sono accessibili solo con SPID) e la stessa dovrebbe essere gestita dal Ministero dei Trasporti. Il fondo messo a disposizione è di 100 milioni di euro per il 2022 e questo implica che le domande saranno esaminate in ordine di arrivo. Sono in molti ad attendere un clic day, infatti il limite del fondo fa immaginare una potenziale incapienza.

Seguiranno aggiornamenti appena il Governo indicherà le modalità operative per poter ottenere il Bonus Trasporti.

Taglio accise carburanti: proroga fino all’8 luglio e novità per il metano

Buone notizie per gli italiani, la proroga del taglio delle accise sui carburanti va oltre le aspettative. Sconti assicurati fino all’8 luglio 2022. Buone notizie anche per chi ha veicoli alimentati a metano.

Proroga fino all’8 luglio 2022 del taglio delle accise sui carburanti

Il prezzo dei carburanti non accenna a diminuire, anzi negli ultimi giorni ci sono stati ulteriori lievi incrementi di prezzo che hanno portato il Consiglio dei Ministri a prorogare dal 3 maggio 2022 fino al giorno 8 luglio 2022 il taglio delle accise sui carburanti. Il taglio è stato già prorogato una volta e proprio il 2 maggio era in scadenza la proroga. Prevede uno sconto di 25 centesimi, per effetto di questo taglio, vi è un’ulteriore riduzione del prezzo come conseguenza di una riduzione dell’IVA pari a 5,5 centesimi.

Il risultato di tale cumulo è uno sconto è 30,5 centesimi. Questo consente di mantenere il costo dei carburanti sotto la soglia dei due euro. Ad oggi al self service è possibile acquistare benzina a circa 1,79 centesimi, il diesel sta subendo aumenti maggiori e ora è il costo è di 1,81 centesimi al litro, sempre al self service. I costi aumentano di qualche centesimo per il servito, inoltre vi sono delle oscillazioni tra i vari distributori.

Novità anche per gli automobilisti che usano il metano

Con il nuovo provvedimento adottato dal Consiglio dei Ministri, oltre alla proroga del taglio delle accise sui carburanti, si adottano misure volte a tenere sotto controllo il costo del metano. In questo caso le accise sono pari a zero, inoltre è stata fissata l’IVA al 5%. Questa misura vede la luce perché il metano, pur avendo un costo inferiore rispetto ad altri carburanti, e proprio per questo negli ultimi anni c’è stato il boom degli impianti a metano sulle autovetture, sta comunque vedendo forti aumenti di prezzo.

Anche stavolta, come è già successo con le proroghe precedenti, il Governo ha reso noto che al fine di evitare manovre speculative, la Guardia di Finanza sarà attiva nel monitoraggio dei prezzi e in particolare controllerà l’assenza di aumenti anomali e non giustificati dall’aumento del costo della materia prima.

Proroga del taglio delle accise sui carburanti e altri aiuti alle famiglie

Il consiglio dei Ministri tenutosi il 2 maggio 2022 non ha previsto solo la proroga del taglio delle accise sui carburanti, ma anche un corposo pacchetto di aiuti alle famiglie. Il valore complessivo della manovra sarà di 6/7 miliardi di euro anche se qualcuno vocifera che potrebbero arrivare a 14 miliardi. Mentre alcuni sindacati mostrano soddisfazione, non manca chi, come Landini segretario della CGIL, continua a chiedere uno scostamento di bilancio, maggiori aiuti alle famiglie per contrastare i rincari dei prezzi e aumento degli stipendi. D’altronde c’è chi sostiene che un aumento degli stipendi potrebbe portare a una vera e propria svalutazione del denaro.

Novità in arrivo anche per il prezzo dell’energia, infatti il valore ISEE per poter accedere al Bonus Sociale vede un nuovo rialzo e dovrebbe arrivare a 15.000 euro. In passato era a 8.000 euro, poi innalzato a 12.000 euro.

Taglio accise sui carburanti: arriva la proroga. Ecco la nuova scadenza

Il ministro dell’Economia Daniele Franco insieme al Ministro per lo Sviluppo Economico Cingolani hanno firmato il decreto che proroga di ulteriori 10 giorni il taglio sulle accise dei carburanti.

Il taglio delle accise sui carburanti

Lo scorso 22 marzo del 2022 è entrato in vigore il decreto contenente misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della guerra in Ucraina. Lo stesso prevedeva diverse misure e tra queste l’abbattimento delle accise sui carburanti, sfruttando il sovra-gettito derivante dall’aumento delle entrate IVA, dovuto a sua volta all’aumento del prezzo della materia prima.

Lo sconto applicato sulla benzina era pari a 25 centesimi, a ciò si aggiungeva un’ulteriore riduzione dei prezzi di 5,5 centesimi dovuta alla conseguente riduzione dell’IVA applicata. Il totale della riduzione del prezzo alla pompa è di 30,5 centesimi. Questo ha consentito di acquistare carburante sotto la soglia psicologica dei 2 euro a litro. In queste settimane il prezzo è oscillato intorno a 1,70-1,80 €. Per quanto invece riguarda il gasolio il taglio delle accise è stato di 25 centesimi. Anche in questo caso il prezzo è nuovamente sceso sotto i 2 euro al litro.

Il decreto entrato in vigore il 22 marzo aveva una validità di un mese, questo vuol dire che dal 22 aprile, quindi appena dopo le festività di Pasqua, il costo del carburante sarebbe dovuto ritornare intorno ai 2 euro, nel frattempo infatti c’è stata una leggera flessione verso il basso dei prezzi del carburanti.

Proroga del taglio delle accise sui carburanti

Grazie però al nuovo decreto gli italiani possono avere il vantaggio di una proroga di 10 giorni del taglio delle accise sui carburanti. Di conseguenza fino al 2 maggio gli italiani potranno viaggiare sereni approfittando anche delle festività legate al 25 aprile e al 1° maggio.

Il meccanismo applicato viene definito di accise mobili. Permette di calibrare le tasse applicate sui carburanti facendo fronte al minore gettito derivante dalle accise ridotte con il sovra-gettito che deriva in modo naturale dall’aumento dei prezzi dei carburanti. Questo implica che nelle prossime settimane, se dovesse ancora generarsi un sovra-gettito IVA derivante dal prezzo della materia prima, non è escluso che il governo decida ulteriori proroghe.

E’ bene ricordare che nelle settimane appena trascorse c’è stata anche la riduzione delle accise sulla birra. per saperne di più leggi l’articolo: Taglio delle accise sulla birra e istruzioni per chiedere il rimborso