I 15 modelli auto più vantaggiosi da acquistare con prezzi e sconti ecoincentivi 2022

Come utilizzare al meglio gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche, ma anche di auto ibride e a bassa emissione di CO2 nel 2022, 2023 e 2024? Per quest’anno, gli ecobonus stanno per arrivare. Dopo tanta attesa, il provvedimento arrivato al governo lo scorso 6 aprile, è atteso per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. L’aggiornamento della piattaforma per la richiesta degli ecoincentivi avverrà dunque nelle prossime settimane. In ballo ci sono 650 milioni di euro di bonus sia per quest’anno che per ciascuno dei prossimi due anni. Vediamo insieme come funzionano gli ecobonus e quali sono i modelli di auto che si possono acquistare sfruttando maggiormente gli sconti.

Quali sono gli incentivi del 2022 per l’acquisto di auto elettriche e a bassa emissione di CO2?

Gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche e a bassa emissione di CO2 prevedono sconti di:

  • 3 mila euro per comprare auto della fascia da 0 a 20 g/km di emissioni più 2 mila euro se si dà un’auto in rottamazione;
  • 2 mila euro per l’acquisto di un’auto con emissioni di C02 da 21 a 60 g/km più altri duemila euro nel caso in cui si dà un’auto in rottamazione;
  • duemila euro per acquisti di auto da 61 a 135 g/km di incentivo. L’ecobonus è previsto solo se si dà un’auto in rottamazione inferiore a Euro 5. La vettura deve essere di proprietà da almeno un anno dell’intestatario della nuova auto o a un suo familiare convivente.

Quali sono i tetti massimi di prezzo delle auto nuove per avere gli incentivi sulla rottamazione?

Sono stati fissati dal decreto anche i tetti massimi dei prezzi per l’acquisto del nuovo per beneficiare degli incentivi per le basse emissioni di CO2. nel dettaglio:

  • 35 mila euro è il prezzo massimo per le vetture della prima fascia e della terza fascia (42.700 euro aggiungendo l’Iva);
  • 45 mila euro è il limite di prezzo per le vetture della seconda fascia (da 21 a 60 g/km). Con l’aggiunta dell’Iva il prezzo è di 54.900, compresi gli optional.

Come beneficiare degli incentivi per l’acquisto di un’auto nuova a basse emissioni di CO2?

L’ordine con il quale si chiederanno gli incentivi per l’acquisto di una vettura nuova, dando in rottamazione una già posseduta, farà la differenza nell’accaparrarsi le risorse messe a disposizione dal governo. Si chiama “click day”, ovvero la giornata di apertura (e molte volte anche di chiusura) dell’accesso alla piattaforma telematica messa a disposizione dal governo per prenotare gli ecoincentivi. Le previsioni sono per un particolare afflusso di domande per la classe di emissioni di CO2 da 61 a 135 g/km. Si tratta, infatti, della categorie nella quale sono presenti i modelli di autovetture più tradizionali e con alimentazione a diesel, Gpl e benzina.

Ecoincentivi 2022, quali modelli di auto acquistare?

Ecco, dunque, 15 modelli di auto che si possono acquistare con le tre tipologie di incentivi del 2022 (5 mila euro euro per la classe da 0 a 20 g/km; 4 mila euro per la classe da 21 a 60 g/km; 2.000 euro per la classe da 61 a 135 g/km), dando un’occhiata al prezzo e alla convenienza dell’auto, anche in base al modello che si sta cercando. Partiremo la rassegna delle auto da quelle che danno i maggiori incentivi, pari a 5 mila euro.

Ecobonus auto 2022, quali vetture si consigliano per avere lo sconto di 5 mila euro?

Sono vari i modelli di auto che danno diritto allo sconto di 5 mila euro. Partendo dalla Citroen C4, versione Shine, che ha un prezzo di listino pari a 38.500 euro, esclusi gli ecoincentivi. Il modello dell’auto ha una motorizzazione elettrica Euro 6 a trazione anteriore, potenza massima di 100 kW e 136 cavalli. Anche la Fiat 500 elettrica permette di ottenere incentivi sul prezzo di acquisto pari a 5 mila euro. Sono tre i livelli di personalizzazione dell’auto. La versione La Prima ha un prezzo di 36.100 euro, motorizzazione elettrica Euro 6, con potenza massima di 87 kW e 118 cavalli.

Auto elettriche, quali modelli comprare per avere il massimo degli sconti con rottamazione?

Tra le auto elettrica si segnala la Honda E, con 5 mila euro di incentivi con rottamazione. Le versioni disponibili sono due, una da 136 cavalli e l’altra da 154 cavalli. La versione Honda E Advance ha un prezzo di listino di 38.900 euro, a esclusione degli ecoincentivi. la trazione è posteriore.

Incentivi e sconti auto fino a 5 mila euro con gli ecobonus: quali modelli comprare?

Tra i modelli acquistabili con gli ecoincentivi auto pari a 5 mila euro si segnala anche l’MG MG5 Electric. Si tratta di una station wagon 100% elettrica con autonomia di carica fino a 400 chilometri. La versione Long Range Luxury ha un prezzo di 39.490 euro, esclusi gli sconti per gli ecoincentivi rottamazione. Con 5 mila euro di sconto in caso di rottamazione si può acquistare anche la Skoda Enyaq. Si tratta di un suv elettrico al 100%, che nella versione IV 60 ha un prezzo di 42 mila euro, esclusi gli sconti. La potenza massima è pari a 132 kW e 179 cavalli. La trazione è posteriore e la velocità massima è di 160 km/h.

Ecoincentivi auto 2022, quali modelli comprare con lo sconto di 4 mila euro?

Con 4 mila euro di sconto per gli ecoincentivi auto, si può acquistare l’Audi A3 Sportback 40 Tfsi-e. Si tratta di una vettura plug in hybrid con emissioni di CO2 pari a 31 grammi a km. Nella versione 40 Tfsi e S tronic Sportback il prezzo di listino è pari a 41.450 euro, esclusi gli incentivi per la rottamazione. La velocità massima è di 227 km/h.

Auto a basse emissioni di CO2, quali modelli con lo sconto di 4.000 euro?

Con lo stesso sconto si può acquistare con rottamazione la Jeep Renegade 4 Xe. Ha emissioni di 52 grammi per km, è il prezzo di listino, nella versione 1.3 Turbo T4 4 Xe Upland è di 42.400 euro, con rottamazione ed esclusi gli ecoincentivi. Velocità massima di 182 km/h, peso di 1.770 chili e accelerazione da 0 a 100 in 7 secondi e mezzo. Con lo stesso sconto di 4 mila euro si può pensare anche alla Renault Captur, nella versione Plug in hybrid E Tech. Il prezzo di listino è di 32.950 euro con rottamazione di precedente auto ed escluso lo sconto.

Acquistare l’auto nuova con gli ecoincentivi: quali modelli danno lo sconto di 2 mila euro?

Numerose sono le occasioni di acquisto di auto con rottamazione e 2 mila euro di ecoincentivi perché appartenenti alla fascia da 61 a 135 grammi per chilometro di CO2. A partire dalla T Roc 2.0 Tdi della Volkswagen. Ha emissioni pari a 123 gr/km, è un prezzo di listino di 37.400 euro, sconti per la rottamazione esclusi, nella versione 2.0 Tdi Scr Dsg Style.

Ecobonus, quali modelli con 2 mila euro di sconto?

Duemila euro di sconto anche per la Maxda CX 30 2.0 Skyactive, con emissioni di 128 gr/km. Si tratta di una via di mezzo tra un city crossover (CX 3 della stessa casa automobilistica) e un suv (Cx 5). Il prezzo di listino per la versione 2.0 L Skyactiv X M Hybrid 100 th Anniversary è pari a 36.500 euro in caso di rottamazione e con gli sconti da applicare. Lo stesso sconto si può applicare alla Ford Puma 1.0 EcoBoost Hybrid, con emissioni di CO2 di 99 gr/km. La versione 1.0 EcoBoost Hybrid Start & Stop St Line ha un prezzo di listino pari a 24.250 euro, con gli sconti da applicare in caso di rottamazione.

Quali altre auto sono scontate di 2 mila euro per gli ecobonus del 2022?

Tra gli altri modelli che hanno lo sconto di 2 mila euro per l’applicazione degli ecobonus 2022 in caso di rottamazione c’è la Dacia Jogger Gpl. L’auto, da cinque a sette posti in base a una delle tante configurazioni disponibili, ha emissioni pari a 122 gr/km. Il prezzo di listino per la versione TCe 110 cv Gpl 7 p Extreme è di 18.050 euro, con sconto in caso di rottamazione.

Urban suv e utilitarie con 2 mila euro di sconto con gli incentivi auto 2022

Tra gli urban suv si segnala la Hyundai Bayon 1.0 Gdi, con emissioni pari a 125 gr/km. Il prezzo di listino, nella versione 1.0 T GDI 48 V iMT X Line è pari a 21.800 euro. Duemila euro anche per la Bmw X1 diesel 16d sDrive, con emissioni di 115 gr/km. Nella versione 16d sDrive il prezzo di listino, escluso gli sconti, è di 33.750 euro. Infine, tra le utilitarie si segnala la Lancia Ypsilon 1.0 FireFly hybrid (112 gr/km di emissioni di CO2), con prezzo nella versione 1.0 Fire Fly Hybrid Gold pari a 16.900 euro, sconti per la rottamazione esclusi.

Ecoincentivi auto e moto, domande al via dalla prossima settimana: tutti i nuovi bonus

Al via la prossima settimana i nuovi ecoincentivi per le auto e le moto. In tutto le risorse stanziate sono pari a 670 milioni per le vetture. I nuovi bonus andranno alle auto elettriche e plug in ma anche ai motori termici. Altri 30 milioni di euro sono in palio per le moto e gli scooter. Delle risorse, 250 milioni andranno per l’acquisto di auto elettriche con bonus variabile da 4 mila a 6 mila euro; altri 250 milioni andranno a favore dell’acquisto di auto plug in con bonus da 2 a 4 mila euro; infine 170 milioni di euro (con incentivi di 2 mila euro) ai motori termici. Sul prezzo di listino c’è una stretta a seconda della categoria di auto da acquistare.

Ecobonus acquisto auto e moto a bassa emissione di CO2: a che punto è il Dpcm e quando arrivano?

I nuovi ecoincentivi per l’acquisto di auto e moto arriveranno con la versione definitiva del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Il provvedimento è attualmente all’esame della Presidenza del Consiglio che deciderà se apportare ulteriori correttivi in collaborazione con il ministero delle Infrastrutture e con il dicastero dello Sviluppo Economico. Con molta probabilità, già dalla prossima settimana si potranno richiedere i nuovi bonus per l’acquisto di auto poco inquinanti o a impatto zero.

Ecoincentivi acquisto di auto elettriche, quali sono i bonus?

In ogni caso, da quanto si legge nella bozza del provvedimento del governo, gli importi degli ecoincentivi saranno ridotti rispetto a quelli degli scorsi anni. Nella fascia degli ecoincentivi per l’acquisto di auto elettriche, ovvero di vetture con emissioni di CO2 da zero a 20 grammi per chilometro, il bonus derivante dai 250 milioni di euro messi a disposizione del governo è pari:

  • a 6 mila euro in caso di rottamazione;
  • a 4 mila euro senza rottamazione;
  • il prezzo di listino massimo dell’auto non deve superare i 35 mila euro, Iva esclusa;
  • l’auto da rottamare deve essere di classe inferiore a Euro 6 e intestata al beneficiario da non meno di un anno. Può essere intestata anche a un familiare che deve essere convivente;
  • nel 2021 gli ecoincentivi erano di 10 mila euro in caso di rottamazione.

Incentivi acquisto auto plug in con i nuovi ecobonus: quali auto si possono acquistare?

Per acquistare le auto nuove plug in, rientranti nella fascia da 21 a 60 grammi per chilometri di CO2 sono stati stanziati altri 250 milioni di euro. Gli ecoincentivi sono pari a:

  • 4 mila euro per acquisti con rottamazione;
  • 2 mila euro senza rottamazione;
  • il prezzo di listino dell’auto non deve superare i 45 mila euro, Iva esclusa;
  • nel 2021 gli incentivi per le auto plug in erano pari a 6.500 euro.

Ecoincentivi per acquisto di auto da 61 a 135 g/km di CO2: quali bonus sono a disposizione?

Per l’acquisto di auto da 61 a 135 g/km di CO2 sono a disposizione 170 milioni di euro. Si tratta dei modelli più richiesti e diffusi. Le risorse appaiono insufficienti, tanto è vero che i 250 milioni di euro messi a disposizione nel 2021 andarono esauriti nel giro di tre mesi. Il bonus per l’acquisto di queste auto è accordato solo in caso di auto data in rottamazione ed è pari a 2 mila euro. Il prezzo di listino massimo dell’auto è pari a 35 mila euro, Iva esclusa.

Incentivi acquisto auto in arrivo: ecobonus fino a 6.000 euro

In arrivo i nuovi incentivi per l’acquisto dell’auto 2022. Gli ecobonus riguarderanno soprattutto le auto elettriche e green. L’intesa sul provvedimento ancora non c’è, ma il ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) spinge per un decreto in tempi rapidi. L’effetto del rinvio degli incentivi, infatti, starebbe ulteriormente danneggiando il mercato delle auto. Le risorse a disposizione saranno pari a 700 milioni di euro per il 2022 e a un miliardo di euro a partire dal 2023 per ogni anno fino al 2030.

Ecobonus acquisto auto nuove, in arrivo 700 milioni per le auto elettriche e ibride

Il provvedimento sugli ecobonus per l’acquisto di auto nuove è atteso nel mese di marzo. Sarà un provvedimento interministeriale tra lo Sviluppo Economico, il ministero dell’Economia e delle Finanze, quello della Transizione ecologica e il dicastero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile. I 700 milioni di euro che verranno messi a disposizione andranno soprattutto ad agevolare le auto elettriche nuove e quelle a bassa emissione di CO2.

Ecobonus per l’acquisto di auto elettriche, ecoincentivi fino a 6mila euro

Il provvedimento atteso per gli incentivi sull’acquisto di auto nuove elettriche e a basse emissioni dovrebbe ricalcare i decreti degli scorsi anni. L’ecoincentivo più alto spetterebbe ai consumatori per l’acquisto di auto elettriche, quelle della fascia di emissioni da 0 a 20 grammi di CO2 per chilometro. L’ecobonus arriverebbe a 6 mila euro se si rottama un’auto appartenente alla categoria inferiore all’Euro 5. Se non si hanno auto da rottamare, l’incentivo scende a 4 mila euro. Il limite del prezzo di acquisto dovrebbe fermarsi a 35 mila euro, esclusa l’Iva.

Incentivi acquisto auto a basse emissioni o ibride: quali ecobonus sono in arrivo?

Sull’acquisto delle auto ibride, nella fascia di emissioni da 21 a 60 grammi di CO2 per chilometro, gli incentivi dovrebbero arrivare a 2.500 euro. Si tratta delle auto plug in che assicurano l’incentivo più alto solo in caso di rottamazione. In caso di acquisto senza rottamazione, lo sconto sarà di mille euro. Per le plug in il tetto di spesa massimo consentito è pari a 45 mila euro, esclusa l’Iva.

Ecobonus per acquistare auto da 61 a 135 grammi CO2 per chilometro: quali incentivi sono previsti?

La fascia più controversa degli ecoincentivi per l’acquisto di auto nuove è quella con emissioni da 61 a 135 CO2 per chilometro. In questo caso, dalle prime indiscrezioni sugli incentivi, il bonus si fermerebbe a 1.250 euro e verrebbe riservato solo agli acquirenti che hanno un’auto da rottamare. Inoltre, il tetto di spesa massimo si allineerebbe alle auto nuove elettriche, ovvero a 35 mila euro, più l’Iva.

Quante risorse verranno stanziate per gli incentivi per l’acquisto di un’auto elettrica, ibrida o con emissioni da 61 a 135 gr/CO2?

L’intesa sugli incentivi per l’acquisto delle auto è, in ogni modo, ancora da trovare. La bozza dei ministeri, al momento, favorirebbe soprattutto l’acquisto delle auto elettriche, penalizzando quelle ibride e, soprattutto, quelle con emissioni di CO2 da 61 a 135 grammi per chilometro. In questa fascia rientrano i modelli di Fca, dalla Renegade alla 500X, alla Panda.

Decreto in uscita per gli incentivi auto, i prossimi passaggi del 2022

Nella bozza, infatti, gli ecoincentivi auto del 2022 sarebbero distribuiti soprattutto per le prime due fasce di consumi, ovvero per CO2 fino a 60 grammi per chilometro, alle quali andrebbero 450 milioni di euro. Per la terza fascia sarebbero previsti incentivi per un totale di 150 milioni di euro. Ma il bilanciamento delle risorse non è ancora definitivo. Un ulteriore decreto del Presidente del Consiglio dei ministri potrebbe rivedere la ripartizione dei fondi.

 

Le auto che possono fa scattare le verifiche dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate da quando sono entrate in funzioni le banche dati, gli incroci, il redditometro, lo spesometro e perfino il risparmiometro, ha mano libera nel poter quasi “vivisezionare” dal punto di vista fiscale un contribuente.

Esiste un paniere dei beni che possono portare a ricevere un controllo fiscale. Infatti la regola, non scritta ma insita nelle nuove procedure, è che un contribuente deve avere spese, risparmi e redditi coincidenti.

Sarà una cosa che fa storcere il naso, ma con la tolleranza zero contro l’evasione fiscale, vera o presunta, i contribuenti ormai non possono più disporre liberamente del proprio denaro. Tutto deve essere collegato ed in linea. Così alcuni gesti che prima erano effettuati senza problemi e quasi di inerzia, come il semplice prelievo di danaro da un bancomat, può essere pericoloso dal punto di vista dei controlli da parte del nostro Fisco.

Per quanto detto, è assai facile immaginare come il comperare una auto possa far scattare i controlli del fisco, soprattutto se si tratta di un a auto costosa o di fascia alta. Ma non c’è solo l’acquisto a finire sotto osservazione, perché si guarda eventualmente al superbollo ma anche alle spese ordinarie di manutenzione e gestione del veicolo.

Fisco e  auto: cosa succede in sede di verifica

Nel settore delle auto, quelle di potenza superiore a 185 kW o 251 CV, sono assoggettate al Superbollo. Quando si acquista una auto di questo genere, oltre a mettere in preventivo una spesa ingente per l’acquisto stesso, occorre mettere in conto una serie di spese aggiuntive. Parliamo per esempio del Superbollo. Ma anche delle maggiori spese di manutenzione e gestione che una auto del genere prevede rispetto ad una auto “normale”.

Va ricordato che un contribuente può finire sotto la lente di ingrandimento del Fisco se tra uscite ed entrate si supera la fatidica soglia del 20%. Immaginare un contribuente che guadagna 20.000 euro all’anno, comperare una Supercar da 100.000 euro è strano sia nella vita normale, figuriamoci per il Fisco.

L’Agenzia delle Entrate infatti, avendo accesso alle banche dati anche della Motorizzazione, ha facoltà di andare a verificare le auto possedute. E se soggette a Superbollo, queste causano quasi per automatico, il controllo del Fisco atto a verificare se il proprietario effettivamente ha redditi in linea con quelli che servirebbero per poter comperare e mantenere un veicolo di questo genere.

Controlli su auto, le regole dei Agenzia delle Entrate

Se il controllo scattasse solo sull’acquisto, il problema sarebbe meno grave. Una donazione di un parente, oppure i risparmi di una vita. Le giustificazioni ad un acquisto potrebbero essere molteplici e tutte perfettamente attendibili. Ma come detto, non conta solo l’acquisto. Una auto di un certo livello prevede spese di gestione elevate. Basti pensare all’assicurazione nettamente più costosa di una auto “semplice”.

Del Superbollo abbiamo già detto. Ma occorre fare i conti con cambio gomme, tagliandi, manutenzione ordinaria e straordinaria che diventano spese esorbitanti . Anche queste finiscono con il fare accendere al Fisco la luce rossa di allarme se la corrispondenza con i redditi dichiarati e le spese sostenute siano sfalsata a vantaggio delle spese.

Incentivi auto rimasti per il 2021 solo per usato ed emissioni 61-135 g/km, in arrivo i bonus 2022

Fino alla fine del 2021 gli incentivi auto rimasti riguardano solo i modelli più tradizionali. Ovvero le vetture con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km. Sono andati esauriti i fondi per i modelli ibridi plug in e per le auto elettriche. Rimangono a disposizione anche gli incentivi sulle vetture usate. Intanto sono arrivate le prime cifre per gli incentivi del 2022: i dettagli sono nella bozza del decreto fiscale all’esame in queste settimane del Consiglio dei ministri.

Quali incentivi auto sono rimasti per il 2021?

Chi voglia usufruire degli incentivi per le auto a bassa emissione di CO2 dovrà attendere il 2022. Infatti, gli incentivi sulle vetture fino a 60 g/km sono andati esauriti. Rimangono ancora da terminare i fondi per gli incentivi relativi alle auto con emissioni di CO2 tra 61 e 135 g/km. Si tratta di auto nuove che potranno essere acquistate entro il 31 dicembre 2021, salvo esaurimento anticipato delle risorse.

Chi può usufruire degli incentivi sulle auto meno inquinanti?

Per poter usufruire degli incentivi sulle auto meno inquinanti, fino al 2021 solo per la classe media di emissioni da 61 a 135 g/km e auto usate, è necessario in ogni caso la rottamazione di una vecchia vettura. Più nello specifico, per l’acquisto di una vettura nuova è necessario rottamare un’auto da Euro zero a Euro 5. Per l’acquisto di un’auto usata, invece, è necessario che la vettura da rottamare abbia almeno 10 anni e debba essere intestata a chi richiede l’incentivo da almeno 12 mesi. Si può utilizzare, per la rottamazione, anche l’auto intestata a un familiare convivente.

Quanto spetta di incentivo auto dando una vettura in rottamazione?

Gli incentivi per l’acquisto di un’auto variano a secondo di auto nuova o di una usata. Per l’acquisto di una vettura nuova è previsto l’incentivo di 1500 euro di contributo dello Stato più 1000 euro di sconto del venditore. Il contributo del concessionario è comunque necessario, altrimenti non si ha diritto all’incentivo statale. Il prezzo dell’auto non deve superare i 40 mila euro, considerando anche gli optional e il pacco batterie, quando necessario. Dal tetto dei 40 mila euro deve essere esclusa l’Iva e la messa su strada, ovvero i costi di immatricolazione, l’Ipt e il trasporto. L’auto nuova deve corrispondere allo standard Euro 6.

Incentivi sulle auto usate, quanto spetta?

Per quanto concerne gli incentivi sulle auto usate, l’importo dell’incentivo varia in base alle emissioni di CO2. Nel dettaglio:

  • per l’acquisto di auto usate da zero a 60 g/km l’incentivo è di 2 mila euro. Si tratta di auto che si trovano difficilmente corrispondenti alle elettriche o alle ibride plug in;
  • le auto da 61 a 90 g/km permettono un incentivo di 1000 euro;
  • 750 euro per le auto da 91 a 160 g/km.

Ulteriori requisiti dell’auto usata da acquistare corrispondono al prezzo, non superiore ai 25 mila euro, la classe di emissione (sempre Euro 6, senza distinzioni tra le varie categorie 6A, 6B, 6C, 6D e 6D Temp) e il non aver avuto già incentivi sulla stessa vettura da acquistare, ovvero precedenti ecobonus ottenuti sul nuovo.

Incentivi acquisto auto del 2022: le novità della bozza del decreto Fiscale

Emergono già le novità sugli incentivi per l’acquisto di auto nuove e usate del 2022. Le risorse che il governo dovrà stanziare a tal proposito e le varie modalità saranno riportate dal decreto della Legge fiscale. Nella bozza delle misure che compongono lo stesso decreto, sono state iscritte risorse per 300 milioni di euro totali. Di questi, 200 milioni dovrebbero andare all’acquisto di auto nuove e meno inquinanti, corrispondenti alla fascia da zero a 60 g/km. Si tratta, in pratica, delle auto elettriche ed ibride plug in.

Quali incentivi per acquistare auto Euro 6 nel 2022?

Altri 30 milioni di euro dovrebbero andare alla fascia di auto da 61 a 135 g/km. Si tratta delle auto ibride semplici e le auto Euro 6 a benzina e a gasolio. Ulteriori 60 milioni dovrebbero andare ai veicoli commerciali e 10 milioni alle vetture usate. Tuttavia, il pacchetto delle misure è ancora in discussione e non è escluso che le risorse possano essere ridimensionate, nella globalità, a 150-250 milioni di euro.

Acquisto auto con IVA agevolata: non basta il riconoscimento della 104

L’acquisto auto con IVA agevolata è un beneficio previsto per coloro che hanno ottenuto il riconoscimento dell’invalidità, molti però ritengono che basti il riconoscimento della 104 per poter accedere, in realtà non sempre è così perché non tutte le patologie aprono la strada a tale diritto. Vediamo in quali casi si può ottenere tale agevolazione.

La legge 104 del 1992: quadro generale

La legge 104 del 1992 regola diritti e agevolazioni spettanti a coloro che sono colpiti da disabilità, è rubricata “legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e diritti delle persone handicappate” e disegna un quadro abbastanza meticoloso, ma soprattutto cerca di dare a ogni disabile, in base alla gravità della condizione e alla tipologia di limitazione, un supporto adeguato, cioè mirato. Non tutti i benefici e le agevolazioni previste vengono riconosciute a tutti indistintamente, ma si procede in base alla condizione del singolo.

Per chi vuole conoscere le varie tipologie di aiuto per i disabili c’è la guida: Acquisti agevolati per invalidi con legge 104: quali sono e a chi spettano

Acquisto auto con IVA agevolata per disabili

In questo caso ci occuperemo in modo dettagliato dell’acquisto auto con IVA agevolata. Il beneficio prevede la possibilità di acquistare un veicolo con il pagamento dell’IVA al 4% e non al 22% (aliquota ordinaria), come si può notare il risparmio è davvero notevole, inoltre si può beneficiare dell’esenzione dal pagamento del bollo auto e la detrazione IRPEF al 19%. Questi benefici però non sono automatici , cioè non vengono riconosciuti a tutti i soggetti con legge 104, ma solo per alcune patologie, si tratta di:

  • non vedenti, tra cui ciechi totali, parziali e ipovedenti gravi;
  • sordità congenita o preverbale;
  • soggetti con handicap fisico o mentale per i quali è prevista anche l’indennità di accompagnamento;
  • soggetti pluriamputati o con gravi limitazioni alla capacità di deambulare;
  • disabili con ridotte o limitate capacità motorie, in questo caso l’agevolazione è riconosciuta solo nel caso in cui sia necessario effettuare degli adattamenti al veicolo.

C’è comunque un’altra condizione per poter accedere al beneficio, cioè il veicolo deve essere utilizzato in via esclusiva o prevalente per il trasporto del disabile.

A ben vedere si tratta quindi di soggetti che hanno capacità di movimento gravemente limitate, in assenza di gravità non si può accedere a questi benefici. Per valutare se si ha diritto a ottenere il riconoscimento del diritto all’acquisto auto con IVA agevolata per disabilità si deve fare riferimento al verbale redatto dalla commissione che ha riconosciuto il diritto al riconoscimento della legge 104. Se in esso è scritto che il paziente ha una capacità di deambulazione sensibilmente ridotta, non c’è spazio per ottenere i benefici previsti.

Chi può ottenere l’acquisto auto con IVA agevolata

Dal punto di vista soggettivo, il beneficio può essere richiesto dal disabile o dal familiare che lo ha in carico. Il disabile è a carico di un familiare quando è minorenne oppure se maggiorenne con reddito inferiore a 4.000 euro, se di età inferiore a 24 anni e 2.840,51 euro annui, se di età inferiore.

Quali veicoli si possono acquistare

Non tutti i veicoli possono beneficiare dell’acquisto auto con IVA agevolata, deve infatti trattarsi di vetture con cilindrata non superiore 2.000 cc se a benzina o 2.800 cc con alimentazione diesel.

Per i veicoli elettrici non è possibile ottenere l’IVA agevolata in quanto la stessa è subordinata ai limiti di cilindrata, mentre si può usufruire per le vetture ibride, quindi con doppia alimentazione. L’agevolazione non è prevista neanche per le minicar, che possono essere guidate anche senza patente. Si può invece ottenere per le motocarrozzette, da intendersi come veicoli a tre ruote destinati al trasporto di persone, con massimo 4 posti, compreso quello del conducente ed equipaggiati con idonea carrozzeria. Un’altra particolarità sta nel fatto che si può ottenere l’IVA agevolata per l’acquisto anche di autocaravan per il trasporto massimo di 7 persone compreso il conducente.

L’acquisto può riguardare un’auto nuova o usata, inoltre non si può godere dello stesso più di una volta nell’arco di 4 anni. Ci sono però deroghe a tale limitazione, infatti se il precedente veicolo viene demolito, è possibile ottenere l’agevolazione anche prima dei 4 anni. In caso di furto, si può ottenere il beneficio prima del quadriennio dal precedente acquisto.

Disabilità: IVA agevolata per le modifiche al veicolo

Naturalmente può capitare che un disabile abbia bisogno di apportare delle modifiche sul veicolo acquistato al fine di rendere possibile il trasporto del disabile, oppure per far in modo che possa guidare nonostante le menomazioni. In questo caso l’IVA agevolata si estende anche a tali “optional” o modifiche. L’IVA agevolata si estende quindi alle sue riparazioni degli adattamenti. Ad esempio se si adatta il cambio per rendere possibile la guida al disabile, si può ottenere l’IVA agevolata e la detrazione al 19% su tale modifica, se lo stesso è danneggiato e va riparato, i benefici si ottengono anche sull’intervento di riparazione, ma se si rompe a un’altra componente che non sottoposta ad adattamento, non si può usufruire dell’IVA agevolata.

Documenti da presentare per l’acquisto auto con IVA agevolata legge 104

Il venditore applica in modo diretto l’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di auto a uso prevalente o esclusivo del disabile, ma ci sono delle procedure da espletare, in particolare è necessario consegnare al venditore la documentazione che prova la disabilità, quindi il verbale di accertamento da cui emerge la tipologia e la gravità della patologia.

Occorre inoltre presentare:

  • autocertificazione con cui si dichiara che nei precedenti 4 anni non si è usufruito del beneficio;
  • Se l’acquisto è effettuato dal soggetto a cui il fiscalmente a carico occorre fornire l’autocertificazione di tale status.

Chi vende deve emettere la fattura da cui emerge l’agevolazione applicata e comunicare all’Agenzia delle Entrate (sede territorialmente competente) la vendita indicando anche le generalità dell’acquirente, la targa del veicolo e la data dell’operazione.