Occhi puntati sugli Isa, pubblicate le nuove regole

Occhi puntati sugli Isa, indici sintetici di affidabilità fiscale. L’ Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 12 aprile 2024 ha dettato le linee guida per titolari di partita Iva e intermediari abilitati incaricati della trasmissione dei dati.

Concordato preventivo e Isa, ulteriori dati da indicare

Gli Isa sono alla base della proposta di concordato preventivo biennale e con il provvedimento del 12 aprile si è provveduto a indicare gli ulteriori dati che è necessario acquisire in riferimento all’anno di imposta 2023 al fine di determinare correttamente il punteggio Isa e di conseguenza effettuare la proposta della base imponibile ai contribuenti. Gli ulteriori dati da indicare sono previsti nel note tecniche e metodologiche allegate ai relativi decreti di approvazione. Tali dati se ritenuti non corretti possono essere modificati.

Delega per accesso agli elenchi dei dati Isa

Nel provvedimento del 12 aprile l’Agenzia delle Entrate ricorda che gli intermediari già delegati all’accesso al cassetto  fiscale, per ottenere l’acquisizione massiva dei dati devono accedere a Entratel, canale telematico dell’Agenzia delle Entrate per i professionisti, e inviare l’elenco dei clienti per i quali si chiede di accedere ai dati Isa. In assenza di delega è, invece, necessario garantire l’effettivo conferimento della delega. Devono quindi acquisire le deleghe insieme alla copia di un documento di identità valido in formato cartaceo o elettronico. Nella delega devono essere indicati:

  • codice fiscale del delegante;
  • codice fiscale dell’eventuale rappresentante legale;
  • numero e data della delega;
  • tipologia e numero del documento di identità allegato.

Infine, devono essere indicati gli elementi di riscontro nella dichiarazione Iva 2023 relativa all’ anno di imposta 2022.

Con un secondo provvedimento l’Agenzia delle Entrate provvederà a indicare la data a partire dalla quale sarà possibile inoltrare le richieste in oggetto, quindi non è ancora possibile procedere alle richieste. Trascorsi 5 giorni dal momento della richiesta, sarà possibile visionare gli elenchi dei dati richiesti in riferimento ai contribuenti per i quali è stata inoltrata la richiesta.

Ricordiamo che ciascun contribuente può prelevare i dati dal proprio cassetto fiscale a cui si accede con:

  • Cie;
  • Spid;
  • Cns.

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MEF e INT al lavoro per gli indici di affidabilità fiscale

Ha avuto luogo a Roma una riunione relativa alla presentazione dell’elenco delle attività economiche interessate dalla fase di elaborazione degli indici di affidabilità fiscale per il 2017, e all’aggiornamento sulle attività di elaborazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale ISA, che rappresentano gli ex studi di settore, convocata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dalla Commissione Esperti per gli Studi di Settore.

L’Istituto Nazionale Tributaristi era presente con il Vice Presidente Vicario Giorgio Del Ghingaro, membro della Commissione, che ha voluto evidenziare due aspetti davvero innovativi, come la finalità premiante degli indici e la possibilità di analizzare i contenuti di banche dati.
Queste le sue parole in merito: “E’ da apprezzare lo sforzo dell’Amministrazione Finanziaria, di trasformare il rapporto col contribuente da coercitivo e sanzionatorio a collaborante e premiante. L’evoluzione dallo studio di settore all’ISA, ci auguriamo permetta un cambiamento culturale, nei rapporti fisco-imprese-professionisti, nell’ottica di un miglioramento dei servizi offerti, con l’incrocio delle banche dati non fiscali e con la valorizzazione del sistema premiante, vera novità dell’ISA”.

Riccardo Alemanno, Presidente nazionale INT, ha voluto dal canto suo garantire il proprio impegno a collaborare nell’ambito dei lavori della Commissione e ovviamente nei rapporti con Agenzia delle Entrate e MEF: “Mi auguro che, al di là della capacità di meglio analizzare le varie attività d’impresa o di lavoro autonomo e della premialità, gli indici di affidabilità comportino per i contribuenti e gli intermediari fiscali, che li assistono, una effettiva semplificazione rispetto agli studi di settore, la cui compilazione ha creato non poche problematiche per reperire dati che in molti casi erano ininfluenti sul risultato dell’elaborato. Confido pertanto nei vertici e nei tecnici del MEF e dell’Agenzia delle Entrate affinché la semplificazione di tale adempimento si concretizzi effettivamente, parallelamente alla volontà di premiare i contribuenti virtuosi”.

Vera MORETTI