Unioncamere: un patto con Telecom per le imprese digitali

 

Se il Decreto Sviluppo, varato qualche giorno fa in Parlamento, ha focalizzato l’attenzione e gli interventi previsti su start up e Agenda Digitale, lo sviluppo delle imprese digitali in Italia sta a cuore a Unioncamere. L’Unione italiana delle camere di commercio ha infatti sottoscritto un accordo con Telecom Italia per supportare la massima diffusione delle infrastrutture di rete broadband e ultrabroadband su tutto il territorio nazionale.

Il protocollo d’intesa, siglato da Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere e Marco Patuano, Amministratore Delegato di Telecom Italia,  avrà durata triennale e mira a sensibilizzare le piccole e medie imprese italiane all’utilizzo efficiente dei servizi ICT resi disponibili dalla banda larga. Lo scopo del progetto è diffondere la cultura dell’innovazione digitale presso le micro e piccole imprese e nei distretti industriali di tutto il territorio nazionale, anche attraverso forme di cooperazione pubblico-privato.

L’obiettivo è di accrescere la competitività fra i sistemi d’impresa i sistemi territoriali, per avvicinarsi sempre più ai dettami dall’Agenda Digitale europea.

Le nuove tecnologie sono oramai uno strumento imprescindibile per la competitività delle nostre imprese – ha spiegato Ferruccio Dardanello, il Presidente di Unioncamere.  – Con questo accordo intendiamo richiamare l’attenzione di quegli operatori che ancora hanno scarsa familiarità con i servizi ICT sulle opportunità oggi disponibili, ma anche dare nuovo impulso agli investimenti in maniera da contribuire a colmare il digital divide che ancora incide sulle economie di tante aree del Paese”.

La realizzazione di infrastrutture broadband e ultrabroadband e soprattutto la diffusione dei servizi che esse abilitano – ha continuato Marco Patuano, Amministratore Delegato di Telecom Italia – daranno un forte impulso alla crescita economica delle piccole imprese e dei distretti industriali  La competitività di un sistema territoriale è infatti sempre più legata alla sua capacità di vivere in rete e di sviluppare i suoi nuovi usi. Siamo convinti che anche attraverso questa importante iniziativa, e con l’impegno concreto delle istituzioni locali, si possano traguardare gli obiettivi indicati dall’Agenda Digitale europeo”.

Alessia CASIRAGHI

Le PMI italiane prendono in largo in rete

La Mia Impresa Online.it piace sempre di più. Sono 27 mila le piccole e medie imprese italiane che hanno deciso di aderire al progetto che consente di creare il proprio sito internet in modo semplice, gratuito e senza avere conoscenze tecniche.

Le PMI conoscono e sfruttano le potenzialità del web, aprendosi alla ricerca di mercati oltre i loro abituali confini. Il 25% delle aziende entrate nel progetto di digitalizzazione “La Mia Impresa Online.it” ha dato il via a campagne pubblicitarie online, raggiungendo così fette di mercato nuove in tempo reale. L’11% delle aziende 2.0 ha invece puntato al commercio elettronico, abilitando la vendita di beni e servizi anche sul web.

Ma quali sono i settori che per primi hanno scelto di varcare i meri della rete? Secondo i dati raccolti da “La Mia Impresa Online.it” a prevalere sono i settori edili e immobiliari, seguiti dalla ristorazione. Strano ma vero, un’aziende su tre viene dal Sud, dove il Mezzogiorno è stato più reattivo rispetto al Centro ad imbarcarsi nella rivoluzione onlie.

Notevole l’interesse crescente da parte delle PMI nel lancio di campagne pubblicitarie tra il pubblico online, grazie a una collaborazione con Google, Seat Pagine Gialle, Register.it, Poste italiane. Anche se il cammino è ancora lungo: Agenda Digitale Europea rivela che appena il 4% delle aziende vende beni e servizi online, mentre il 16% compie acquisti. Dati che ci fanno sprofondare tutti al di sotto della media europea.

Alessia Casiraghi