Fiat acquisisce VM Motori

Fiat ha rilevato quel che ancora le mancava del pacchetto azionario di VM Motori.
Già proprietaria del 50%, ora infatti, tramite un’operazione costata 34,1 milioni di euro, la divisione Fiat Group Automobiles ha acquistato anche l’altra metà.

Con questa mossa, che ha valenza sia finanziaria sia industriale, il gruppo automobilistico torinese potrà controllare tutta la produzione dei motori diesel destinati ai propri modelli. Infatti, fino a poche settimane fa, VM Motori figurava come fornitore delle motorizzazioni 2.8 TD e 3.0 TD, destinate ai brand Lancia e Jeep, ma soprattutto a Maserati. Quindi, il gruppo Fiat ha voluto salvaguardare il know how motoristico dei propri premium brand.

Non si sa ancora se avverrà l’integrazione con Fiat Powertrain Technologies, la divisione che si occupa della progettazione di motori e trasmissioni.

Di certo vi è che VM Motori porta a Fiat le tecnologie dei motosi diesel per auto ma anche l’esperienza maturata nei motori marini ed industriali, ma anche nel settore power generation.
Un nodo certamente da sciogliere riguarderà lo sviluppo dell’attuale gamma di VM Motori, composta da cinque unità.

Sicuramente, VM Motori rappresenta un ulteriore tassello della storia automobilistica italiana che entra nel “circuito” Fiat. La sua storia si era anche incrociata con quella di Finmeccanica, della quale aveva fatto parte prima di passare all’americana Detroit Diesel Corporation fino al 2003, poi affiancata da Daimler Chrysler che è entrata nell’azionariato cinque anni dopo.

Nonostante i numerosi avvicendamenti, comunque, il nome VM Motori è legato indissolubilmente ad Alfa Romeo, poiché la Casa del Biscione fu la prima ad adottare un motore turbodiesel prodotto dalla società italiana.
Con l‘acquisizione da parte di Fiat, dunque, si chiude un cerchio, sempre nel nome del Made in Italy.

Vera MORETTI

Aumento delle vendite e nuove assunzioni per Ferrari

Alla faccia della crisi, che ha pesantemente colpito il mercato automobilistico, le auto di lusso continuano a piacere, soprattutto se Made in Italy.
Esempio lampante di ciò è l’incremento delle vendite delle vetture Ferrari di 4 punti percentuali nei primi quattro mesi del 2013, pari a 1.800 automobili.

L’azienda di Maranello gode di ottima salute, dunque, tanto da prevedere l’assunzione di altri 250 lavoratori, 100 dei quali già collaboratori interni.
Luca Cordero di Montezemolo ha dichiarato, a proposito: “Avremo un incremento del 20% nell’area dei nostri occupati. Investiremo 100 milioni di euro in ulteriori miglioramenti degli stabilimenti e delle aree di lavoro“.

Tra i progetti del futuro più prossimo c’è una collaborazione stretta con Maserati per quanto riguarda le quattro porte, ma anche un rinnovato connubio con Alfa Romeo, non ancora definito del tutto.
Oltre alla conferma del legame con Pininfarina, il progetto che più sta a cuore a Montezemolo è di creare un centro design interno a Ferrari, per dare vita ad altre vetture come laFerrari, ideata e realizzata completamente a Maranello.

Nonostante i numeri tutti in positivo, però, la casa del Cavallino Rampante calerà la produzione, che scenderà a meno di 7.000 auto annue.
Montezemolo ha spiegato questa decisione: “Vogliamo essere un’azienda che può dimostrare che, producendo e vendendo meno, é in grado di portare anche utili maggiori. La nostra esclusività è fondamentale per il nostro valore sul mercato. Chi compra una Ferrari compra un sogno e deve avere la certezza, anche con i fatti, di esaudire un sogno di esclusività“.

Vera MORETTI

Ismo compie 40 anni

 

Un libro per raccontare i 40 anni di una lunga storia d’amore con tante imprese della Lombardia. Un volume che è anche un viaggio nel passato e un’antologia delle realtà industriali protagoniste del nostro ‘900, ‘di quella cultura ambrosiana che non era globale e neppure solo italiana‘.

Ci tiene a precisarlo Vito Volpe, il Presidente di ISMO, l’impresa di consulenza, formazione e aiuto alla persona, nata a Milano 40 anni fa, che in occasione del suo quarto decennio di vita ha presentato il volume “1972-2012…Al futuro che verrà”, dall’omicidio Calabresi che sconvolse Milano negli anni bui del terrorismo, al Governo Monti, fra luci e ombre, speranze e disillusioni post 21mo secolo.

E allora ecco che scorrendo le pagine del volume si incontrano e conoscono da vicino Adico, Alfa Romeo, Allevatori Lodigiani, Assidai, Campari, Eredi Gnutti, Fratelli Branca, Museimpresa, Nettare dei Santi, Rancilio, Sagsa, Triumph, tutte eccellenze del made in Italy

Il volume, scaricabile gratuitamente dal sito www.ismo.org, racconta la storia della nascita dell’impresa milanese: “Ismo è nata come incontro e convergenza di interessi culturali e intellettuali intorno alle questioni dei gruppi, dei comportamenti organizzativi, della partecipazione nel lavoro e non solo – racconta Vito Volpe, che la storia di Ismo l’ha fatta. – A ciò si è aggiunto un impegno professionale e, dunque, un’attività di impresa di consulenza nella formazione, nel cambiamento organizzativo”.

Il passato è sempre una buona occasione per costruire futuro.

 

Anche Fiat ha la sua App

I veicoli commerciali Fiat da ora hanno una applicazione gratuita.

Fiat Professional, infatti, approda su iTunes con Fiat Pro Mobile, a conferma che Fiat Group Automobiles vuole davvero essere vicina alle esigenze dei propri clienti, ed avere un filo diretto con loro.

Per coloro che utilizzano i veicoli Fiat per la loro professione, è sicuramente ancora più importante avere a disposizione, sul proprio smartphone, una tecnologia che sia sempre a portata di mano.
Questa nuovissima app sarà disponibile in 5 diverse lingue, e a breve anche su Google Play, come hanno già fatto, prima di Fiat, anche Alfa Romeo, Lancia e Jeep.

Tra le funzioni possibili ci sono Il tuo profilo, dove è possibile gestire le scadenze personali e quelle relative al proprio veicolo; Trova una concessionaria, per scoprire il dealer o l’officina più vicina; Contatta Fiat, che consente di rivolgersi direttamente al Servizio Clienti Ciao Fiat; Notizie sul traffico e Assistenza stradale per viaggiare tranquilli; News e promozioni, per essere sempre aggiornati; Libretto Uso e Manutenzione, una versione specifica del libretto informativo di Ducato e Fiorino e Trova il tuo veicolo, la funzione che, una volta parcheggiato il proprio veicolo, ne “registra” la posizione. Sarà quindi facilissimo ritrovarlo accedendo alla funzione “Trova” che indicherà anche il percorso da fare.

L’applicazione è dotata anche di un servizio specifico disponibile anche sul web: si chiama Guida Sincera Fiat Professional che raccoglie le recensioni dei ristoranti consigliati da persone che per lavoro viaggiano quotidianamente.
I locali selezionati non offrono solo piatti di qualità, ma riservano un occhio di riguardo per i lavoratori che, dunque, necessitano di tempi brevi, prezzi contenuti e ampi parcheggi.

Per i prossimi mesi è già prevista una nuova funzionalità, il servizio Pronta consegna per trovare subito il veicolo desiderato nelle concessionarie della propria zona.

Vera MORETTI

Operai Fiat: 50 mln di euro da Ferrari, nuove assunzioni ed un contratto nazionale…

 

Premi fino a 5.000 euro all’anno con un ulteriore aumento del 5 per cento per i metalmeccanici meno assenteisti; franchigie per 8 giorni di assenza concesse senza decurtazioni; assistenza sanitaria estesa anche ai figli dei dipendenti con finanziamenti agevolati per la casa; proiezioni gratuite di film, campi estivi, libri scolastici per i figli… sarà una piccola Pleasantville dell’automotive italiana la nuova linea politica intrapresa, per ora almeno sulla carta, da Ferrari Fiat. 

La casa di Maranello ha deciso di siglare un nuovo contratto integrativo con il Lingotto ed ha stabilito un investimento di 50 milioni di euro che fino al 2014 lo vedrà attivo nel gruppo Fiat Auto nella realizzazione di un’eccezionale linea produttiva di motori di alta gamma.

Secondo quanto trapelato da rumors e voci di corridoio, la casa di Maranello proporrà a Fiat questa cifra per produrre nuovi propulsori da installare sotto il cofano delle vetture di maggiori dimensioni e di fascia più alta dei listini di Maserati (Quattroporte, Maserati di segmento E Premium, Maserati GranTurismo, Maserati GranCabrio), della futura ammiraglia Lancia, del primo SUV Maserati e di Alfa Romeo.

Ma non è tutto. La Rossa imposterà una linea di produzione ad hoc destinata ad un propulsore V6 bi-turbo benzina capace di erogare circa 450 cavalli insieme ad un nuovo V8 benzina aspirato che andrà a sostituire gli attuali 4,3 litri e 4,7 litri (anch’essi di origine Ferrari), già in grado di superare i 500 cavalli.

Entrambi saranno pensati e progettati tenendo conto della politica di riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti attiva in tutto il mondo automobilistico” – dicono i ben informati, ed una buona parte della produzione dei nuovi comparti auto verrà affidata alla zona del torinese, sfruttando gli stabilimenti Maserati di Grugliasco, con la conseguente necessità di immettere nuova forza loro ed implementare le assunzioni nell’organico.

L’accordo è agli inizi ma si sa che ad un nuovo contratto collettivo nazionale verranno sottoposti i dipendenti del gruppo Fiat, che tuttavia manterranno le specificità di casa Ferrari.

Si tratta di un accordo “sulla partecipazione” e “per questo prevede anche l’introduzione di un modello partecipativo basato sui meccanismi bilaterali delle commissioni su temi come, per esempio, le pari opportunità e le iniziative per i giovani. Il nuovo integrativo avrà durata triennale fino alla fine del 2014. Per quanto riguarda il premio di competitività viene confermato il meccanismo del ‘gain sharing’, cioé che se l’azienda guadagna anche il singolo dipendente deve guadagnare” – viene spiegato a mezza stampa.

Questo significa che, sebbene Ferrari non voglia ipotizzare numeri o sbilanciarsi troppo, saranno inevitabili le ricadute occupazionali e presumibile l’assunzione di oltre un centinaio di persone.

Un bel vivere per gli operai del torinese? Non ne sono così conviti i sindacati di categoria come Fiom e Cgil ai quali ha risposto lapidario l’amministratore delegato di Ferrrari, Amedeo Felisa: “E’ da novembre che lavoriamo per fare questo integrativo”. 

Vorrà forse dire che nel pieno di giugno sarà cosa da ritenersi fatta e stabilita?

 

Paola PERFETTI

Dove vai, se l’auto non ce l’hai

Il mercato dell’auto non dà segnali di ripresa in Italia. Nel mese ottobre le immatricolazioni sono calate del -5,49%, per un totale di 132.703 autovetture nuove acquistate contro le 140.418 del 2010. In calo anche i trasferimenti di proprietà di auto usate, che hanno registrato un -7,22% rispetto ai dati dello scorso anno (376.080 nel 2011 contro le 405.331 del 2010).

Da gennaio sono state immatricolate 1.502.922 vetture nuove, con un calo del –10,76% rispetto ai primi dieci mesi del 2010. E’ la stessa Fiat a stemperare i toni allarmistici, parlando di un calo delle vendite del del 2,9%. Il Lingotto inoltre migliora la sua quota nel mercato italiano dove ottiene il 28,5% con quasi 37.900 immatricolazioni, in crescita rispetto al 27,8% dell’anno passato. Nel solo mese di Ottobre la casa automobilistica di Torino ha immatricolato 27 mila vetture e ha ottenuto una quota del 20,4%, stabile nel confronto con lo stesso mese del 2010. Da gennaio ad ottobre sono oltre 313 mila le Fiat vendute, per una quota del 20,8% allineata con quella ottenuta a settembre 2011. Le vetture più gettonate? la Panda seguita dalla Punto.

Registra buoni risultati di fatturato anche Lancia che nel periodo di ottobre ha immatricolato oltre 6.700 vetture, aumentando i volumi di vendita del 21,6%, per una quota del 5,1%, in crescita di 1,1 punti percentuali rispetto a ottobre 2010. Sempre in vetta alle vendite laYpsilon. Alfa Romeo ha immatricolato nel mese appena trascorso più di 3.300 vetture, con una quota del 2,5%. Per quanto riguarda il marchio Jeep ha aumentato i volumi di vendita del 56,1% ottenendo una quota dello 0,5%, +0,2 punti percentuali. Nei primi 10 mesi del 2011 il marchio ha immatricolato 7.300 vetture l’8,4% in più rispetto al 2010.

A. C.