Centri estetici: nuove regole per gli apparecchi utilizzati dai professionisti

Il Governo ha dato il via libera in questi giorni alla pubblicazione del Decreto interministeriale che regolamenta gli apparecchi elettromeccanici utilizzati nell’attività di estetista, in attuazione della legge 4 gennaio 1990 n°1, che disciplina l’attività del settore, che comprende circa 30 mila imprese.

Professionisti, utenti e produttori saranno informati in modo più sicuro su quali strumentazioni sono usate nei centri estetici, conoscendo anche dati tecnici, modalità di impiego e cautela nell’utilizzo di ciascun apparecchio. Il decreto è in lavorazione dal 1990 e finalmente dopo 21 anni Confartigianato e CNA, che hanno collaborato alla sua stesura, sono felici di annunciare la sua entrata in vigore.

Anna Parpagiolla, Presidente nazionale di Confartigianato Estetica e Brigida Stomaci, Presidente nazionale degli estetisti CNA aggiungono: “per chiarire e meglio illustrare quanto previsto dal provvedimento, Confartigianato e CNA hanno elaborato le ‘Linee guida per l’acquisto e l’utilizzo informato delle apparecchiature’. Tale strumento, oltre a rappresentare una guida per gli operatori, sarà proposto alle aziende produttrici di apparecchiature nell’ambito di un incontro che si svolgerà il prossimo 6 giugno a Milano, al fine di instaurare tutte le più opportune sinergie nell’ottica della collaborazione e della trasparenza tra il mondo dell’estetica e quello della produzione, nel comune obiettivo della sicurezza dell’utente. Le Associazioni esprimono infine l’auspicio – concludono – che venga istituita al più presto in sede ministeriale la prevista Commissione tecnica per l’esame e la definizione dei nuovi apparecchi utilizzabili nei centri estetici e benessere“.

Mirko Zago

Confartigianato Estetica incontra il Sottosegretario alla Sanità: servono regole certe per la professione di estetista.

L’emanazione del decreto contenente l’elenco delle attrezzature consentite nell’attività di estetista (atteso da oltre vent’anni) e l’accelerazione dei lavori parlamentari relativi alla proposta di legge sulla disciplina dell’attività professionale di scienze estetiche e bionaturali. Sono queste le due priorità per la categoria che hanno indotto la presidente nazionale di Confartigianato Estetica, la padovana Anna Parpagiolla, a richiedere un incontro con il sottosegretario alla Sanità Francesca Martini. All’incontro, che si è tenuto la scorsa settimana, ha partecipato la delegazione di Confartigianato composta, oltre che da Parpagiolla, da Tiziana Chiorboli, presidente della categoria in provincia di Rovigo, Tiziana Angelozzi e Adriana Cestaro responsabili nazionale e regionale veneto di Confartigianato estetica. ”La professione di estetista sta vivendo una stagione straordinaria soprattutto se si tiene conto della profonda crisi congiunturale globale – spiega Anna Parpagiolla -. La mancanza di chiarezza e di regole certe sono una barriera alla nascita ed allo sviluppo dei nostri centri che non ha davvero senso. In Veneto operano 2.241 imprese artigiane di estetica (25mila a livello nazionale) e l’indice di crescita annuo si attesta vicino al 3%. La mancanza di un elenco delle attrezzature ed una legislazione non al passo con i tempi (la legge di settore datata 1990) ci stanno per creando grossissimi problemi”. ”Anche la salute del consumatore – sottolinea Parpagiolla – viene messa a repentaglio perchè la clientela oggi, spesso non nelle condizioni di capire chi veramente all’altezza di prestare servizi adeguati”. ”Abbiamo spiegato al sottosegretario – prosegue la presidente – che improcrastinabile ampliare i confini tradizionali del nostro mestiere disciplinando anche tutte quelle attività cosiddette bionaturali e innalzare il livello formativo di chi si appresta ad intraprendere questa professione”.

fonte: ANSA