A Roma il 48esimo Congresso Nazionale del Notariato

Manca poco, ormai, alla 48esima edizione del Congresso Nazionale del Notariato, che si svolgerà, infatti, a Roma, nei giorni 22 e 23 novembre presso lo Sheraton Roma Hotel & Conference Center.

La tematica che verrà affrontata insieme ai numerosi partecipanti sarà relativa a “Proprietà dell’abitazione: risparmio familiare, tutela dei diritti e ripresa economica”.

Ai lavori prenderà parte anche il Ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, mentre l‘apertura al pubblico avverrà il 23 novembre tra le 9 e le 14.30.

Con questo convegno, il Notariato vuole offrire il proprio contributo al Paese con proposte,
soluzioni e nuove tecniche contrattuali finalizzate al rilancio del settore immobiliare e in particolare dell’acquisto della casa d’abitazione con tutte le garanzie della funzione pubblica.

Interverranno Maurizio D’Errico, Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato; Mario Mistretta, Presidente della Cassa Nazionale del Notariato e i Presidenti del Comitato Ordinatore del Congresso Enrico Maria Sironi, Consigliere Nazionale del Notariato e Cesare Felice Giuliani, Presidente del Consiglio notarile di Roma Presidente del Consiglio Notarile di Roma, Velletri e Civitavecchia.

Vera MORETTI

Lettera del CNF al ministero della Giustizia

Il Consiglio Nazionale Forense ha inviato una lettera al ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri contenente la proposta di nuovi Parametri forensi, secondo il nuovo ordinamento professionale degli avvocati.

Guido Alpa, presidente del CNF, ha accompagnato il documento con una lettera nella quale ha auspicato che il primo colloquio istituzionale con il guardasigilli, avvenuto il 21 maggio scorso, “indichi la via per la costante e proficua collaborazione” ed ha avanzato concrete proposte di collaborazione anche in merito all’amministrazione della giustizia.

Per quanto riguarda i parametri destinati alla liquidazione dei compensi da parte del giudice, la lettera spiega le ragioni per le quali è necessario superare gli attuali parametri “particolarmente vessatori ed iniqui”, tenendo conto anche della grave crisi economica che investito i giovani ma anche gli avvocati di provata esperienza: “Una situazione che appare palesemente in contrasto con il dettato costituzionale della dignità della retribuzione”.

La proposta si basa in particolare su principi di semplificazione e trasparenza, per creare un rapporto più diretto tra gli operatori del diritto e per i cittadini che potranno avere uno strumento di immediato orientamento, ma anche avere effetti benefici per l’accelerazione dei tempi processuali.

Il presidente del CNF ha anche articolato l’offerta di collaborazione istituzionale in diversi punti relativi alla previsione di modalità di cooperazione con un coinvolgimento diretto dell’Avvocatura nella organizzazione della amministrazione della giustizia.
Il progetto riguarda anche il disegno di legge sulla negoziazione assistita, con la quale gli avvocati possono raggiungere intese transattive e autenticare le sottoscrizioni delle parti e del progetto, in corso di elaborazione da parte del CNF, per coinvolgere gli avvocati nella istituzione dell’ ufficio del giudice e nello smaltimento dell’arretrato giudiziario.

Guido Alpa ha inoltre affrontato il problema della geografia giudiziaria, sottolineando la incongruità del riordino sulla base di criteri astratti e dannosi, atti a un aumento dei costi più che ad effettivi risparmi.
Un problema che si è acuito per l’imminenza della pronuncia della Corte costituzionale, che richiederebbe un differimento del termine di entrata in vigore della riforma; e per la sostanziale anticipazione dell’ attuazione della riforma, che già “si realizza in forme occulte o striscianti con lo svuotamento degli uffici giudiziari per i trasferimenti a domanda dei magistrati e per la sistemazione degli uffici e delle sedi”.

Vera MORETTI

Riforma delle professioni in dirittura d’arrivo

L’incontro con Annamaria Cancellieri, svoltosi il 22 maggio insieme alle maggiori categorie professionali del Paese, si è concluso con l’auspicio che presto si possa arrivare ad una definitiva definizione della riforma delle professioni.

Armano Zambrano, presente all’incontro in veste di coordinatore del Pat, l’organismo dell’area tecnica che raggruppa ingegneri, geologi, periti industriali, geometri, periti agrari, chimici, tecnologi alimentari, dottori agronomi e forestali, e di presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ha voluto ringraziare il ministro ed ha accolto positivamente anche la decisione di istituire un tavolo permanente tra gli Uffici del Ministero e le rappresentanze delle professioni, al fine di agevolare “l’emanazione dei provvedimenti ancora necessari alla piena attuazione del disegno di riforma è stato una delle priorità affrontate”.

La riforma viene considerata indispensabile anche per regolamentare le professioni ed offrire servizi di trasparenza ai cittadini.

Andrea Sisti, segretario del Pat, ha voluto aggiungere: “Rimangono ancora aspetti fondamentali da definire quali la riorganizzazione degli ambiti territoriale degli ordini professionali di categoria alla luce dell’abolizione delle province, ma anche l’emanazione del regolamento relativo alla determinazione dei corrispettivi a base di gara per l’affidamento dei contratti pubblici di servizi attinenti l’architettura e l’ingegneria come anche l’aggiornamento dei compensi dei periti e consulenti tecnici nominati dal giudice”.

I membri del Pat hanno dimostrato di sapere esattamente cosa vogliono, come ha confermato anche Giuseppe Jogna, vicepresidente del Pat: “Siamo fortemente interessati a contribuire allo sviluppo della società tanto più in un momento di crisi come quello attuale. Stiamo già lavorando, in collaborazione con tutte le categorie tecniche, ad alcune proposte di legge orientate a creare nuova occupazione e possibilità di sviluppo economici a costi sostenibili dalla finanza pubblica”.

Vera MORETTI