I 10 lavori più richiesti attualmente

Nel mese di maggio 2022 saranno 444 mila le assunzioni programmate dalle imprese secondo quanto emerge dalla ricerca Unioncamere Anpal, Sistema Informativo Excelsior. In particolare, sono evidenti i segnali di indebolimento della domanda di lavoro delle imprese dei settori del manifatturiero e delle costruzioni. La tenuta delle offerte del lavoro è garantita dalla ripresa dei settori del turismo e dei servizi alle persone. Le prospettive di impiego, in ogni modo, risentono sempre più delle incertezze dovute alla crisi in Ucraina e alle conseguenze della crisi delle materie prime ed energetica.

Quali settori risentono maggiormente della crisi in Ucraina nel mercato del lavoro a maggio 2022?

La ricerca di Unioncamere e Anpal, nel dettaglio, mostra che rispetto al mese di aprile le imprese manifatturiere richiederanno 3 mila unità di personale in meno rispetto ad aprile scorso, pari al – 4,4%. La riduzione è particolarmente evidente se confrontata a quella di un anno fa (- 18,8%, pari a 15 mila unità in meno). Analogamente, la contrazione si registra anche per il settore delle costruzioni: – 0,9% rispetto ad aprile scorso e – 27,5% rispetto alle assunzioni di un anno fa.

Quali settori avranno una crescita di assunzioni a maggio 2022?

Diversamente, salgono le assunzioni nei settori dei servizi (+ 30,2% rispetto al mese scorso e + 31,5% rispetto a maggio del 2021). A far da traino è soprattutto il turismo. A fronte dei dati positivi di crescita del mercato delle assunzioni si registra, come già avvenuto nelle precedenti rilevazioni, la difficoltà delle imprese di reperire i profili giusti e gli skill adeguati nel personale ricercato. Per il mese di maggio si calcola che le imprese avranno difficoltà a coprire i posti da assegnare nel 38,3%. Le difficoltà hanno come giustificazione quella della mancanza dei candidati ideali.

Offerte di lavoro: quali sono i settori professionali che avranno maggiori le maggiori opportunità di impiego?

Per quanto concerne i numeri sui lavoratori in entrata per gruppi professionali, la maggiore richiesta sarà tra gli impiegati, i professionisti commerciali e gli addetti ai servizi, per un totale di 176.470 assunzioni, quasi il 40% del totale. In particolare, saranno ricercati gli impiegati (40.110 nuove assunzioni), ma soprattutto gli addetti qualificati alle attività commerciali e nei servizi (136.360 nuove assunzioni). A seguire, si farà sentire la richiesta di operai specializzati e di conduttori di impianti e di macchine (104.060 assunzioni totali). Nel dettaglio, saranno 55.080 le assunzioni tra gli operai specializzati e 48.980 quelle dei conduttori di impianti e gli operai di macchinari fissi e mobili.

Quante assunzioni sono previste tra le professioni a elevata specializzazione e non qualificate?

A seguire le assunzioni riguarderanno le professioni non qualificate. Le imprese avranno bisogno di personale, soprattutto per lo spostamento di merci e nei servizi di pulizia, per un totale di 83.780 nuove unità. Infine, nei numeri, i dirigenti e le professioni con elevata specializzazione saranno richiesti per 79.990 nuove unità, delle quali 1.270 dirigenti, 23.110 professionisti intellettuali, scientifici e con alta specializzazione e 55.610 tecnici.

Offerte di lavoro, ecco le 10 professioni più richieste a maggio 2022

Ecco, dunque, quali sono le 10 professioni più richieste dalle imprese nel mese di maggio 2022:

  • cuochi, camerieri e altre specializzazioni nei servizi turistici con 76.980 nuove opportunità di lavoro;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone per 52.880 nuove assunzioni;
  • commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all’ingrosso con 25.860 nuove opportunità di lavoro;
  • operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici con 25.300 nuove assunzioni;
  • conduttori di mezzi di trasporto con 20.790 nuove opportunità di lavoro;
  • personale di amministrazione, di segreteria e dei servizi generali con 20.290 nuove offerte di lavoro;
  • tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione con 19.200 nuove offerte di lavoro;
  • operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche con 17.170  nuove opportunità di lavoro;
  • personale addetto all’accoglienza, alle informazioni e all’assistenza dei clienti con 16.730 nuove assunzioni;
  • personale non qualificato nella logistica, facchini e corriere per 15.360 nuove offerte di impiego.

Quali altre professioni saranno richieste a maggio 2022?

Pur non rientrando tra le prime 10 professioni più richieste, altre specializzazioni avranno buone opportunità di assunzioni nel mese di maggio 2022. In particolare:

  • tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione per 12.660 nuove opportunità di impiego;
  • operai nelle attività metalmeccaniche richiesti per altri settori con 12.070 nuove offerte di lavoro;
  • operatori dell’assistenza sociale in istituzioni o domiciliari per 11.050 nuove assunzioni;
  • commessi e altro personale qualificato nella grande distribuzione per 8.510 nuove assunzioni;
  • operai specializzati e conduttori di impianti nell’industria alimentare per 7.800 nuove opportunità di lavoro;
  • conduttori di macchinari mobili per 7.490 nuove offerte di impiego;
  • tecnici amministrativi, finanziari e della gestione della produzione con 7.240 nuove assunzioni;
  • personale non qualificato nelle attività industriali e assimilati per 7.150 nuove offerte di lavoro;
  • personale non qualificato nelle attività commerciali e nei servizi con 6.630 nuove assunzioni;
  • operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, abbigliamento e calzature con 6.150 nuove assunzioni previste.

Quali saranno i profili con le maggiori difficoltà per le imprese di assunzione?

Circa quattro profili su dieci saranno di difficile reperimento per le imprese, soprattutto per la mancanza di candidati ideali. Ecco quali saranno i 10 lavori per i quali mancheranno i giusti candidati e la percentuale di difficoltà o di posti che rimarranno vacanti rispetto alle assunzioni previste:

  • dirigenti e direttori con il 70,1% di difficoltà;
  • farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita con il 59,7% di difficoltà;
  • operai specializzati nelle industrie del legno e della carta con il 59,4% di difficoltà;
  • gli operai specializzati nelle industrie del legno e della carta con il 59,4% di difficoltà;
  • operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche con il 58,3% di difficoltà;
  • operatori della cura estetica con il 58% di difficoltà;
  • operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, abbigliamento e calzature con il 56,7% di difficoltà;
  • medici e altri specialisti della salute con il 55,5% di difficoltà;
  • specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche con il 55,3% di difficoltà;
  • operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori con il 54,6% di difficoltà.

I 10 lavori più cercati dalle imprese

Ad aprile 2022 saranno 368 mila circa le nuove assunzioni programmate dalle imprese. Il dato, però, inizia a risentire del caro prezzi delle materie prime e dell’energia. In particolare, il settore che mostra la riduzione delle assunzioni più evidente è quello della manifattura. Rispetto al mese di marzo, infatti, sono previste 6 mila assunzioni in meno. La riduzione è evidente anche rispetto a marzo del 2021: -5,9% delle offerte di lavoro nel settore. Pesano, infine, le difficoltà delle imprese a trovare i profili giusti. La mancanza degli skill ricercati causerà la condizione per la quale circa il 40% dei posti disponibili rimarranno vacanti. I dati sono stati elaborati da Unioncamere in collaborazione con Anpal nell’ambito del Sistema Informativo Excelsior.

Assunzioni previste ad aprile impiegati e addetti ai servizi e attività commerciali

Ad aprile 2022 sono 367.720 le entrate previste nel mondo del lavoro. Di questi, una prima grande classificazione porterà alla ricerca soprattutto di impiegati, di addetti alle professioni commerciali e nei servizi di 132.910 unità. In particolare, gli impiegati ricercati saranno 30.790, rispetto alle professioni commerciali e nei servizi che richiederanno assunzioni per 102.130 posti. Altri 104.390 saranno le assunzioni tra gli operai e i conduttori di impianti e di macchine.

Operai e professioni non qualificate, quante assunzioni servono?

Nel dettaglio, gli operai specializzati ricercati ammontano a 54.730, più dei conduttori di impianti e gli operai di macchinari fissi e mobili (49.660 assunzioni previste dalle imprese). Le professioni più elevate offriranno oltre 72 mila nuove opportunità di impiego. In particolare, le imprese avranno bisogno di assumere in professioni tecniche per 49.010 unità; le professioni intellettuali, scientifiche e ad alta specializzazione per 22.120 nuove unità; i dirigenti per 960 unità. Infine, le professioni non qualificate saranno ambite per 58.320 nuove unità.

Offerte di lavoro, quali sono le 10 professioni più cercate dalle imprese?

Tra le offerte di lavoro delle imprese, è possibile stilare una classifica dei 10 lavori più ricercati dalle imprese ad aprile 2022. Nel dettaglio:

  • cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici offrono 57.590 opportunità di lavoro;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone per 34.220 nuovi posti di lavoro;
  • operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici per 23.660 nuove offerte di lavoro;
  • conduttori di mezzi di trasporto per 21.740 nuovi posti;
  • commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all’ingrosso con 20.140 nuove opportunità di lavoro;
  • operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche per 18.210 nuove offerte di lavoro;
  • tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione per 16.860 nuove opportunità di lavoro;
  • personale di amministrazione, di segreteria e dei servizi generali per 16.200 nuovi posti di lavoro;
  • i tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale per 13.750 nuove offerte di lavoro;
  • operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori per 13.130 nuove opportunità di lavoro.

Quali sono gli altri profili più ricercati nelle offerte di lavoro?

Altre professioni risultano, inoltre, maggiormente richieste dalle imprese. Tra queste:

  • personale non qualificato nella logistica, facchini e corrieri con 12.950 nuovi posti di lavoro;
  • gli addetti all’accoglienza, alle informazioni e all’assistenza della clientela con 11.530 nuove offerte di lavoro;
  • gli operatori dell’assistenza sociale, in istituzioni o domiciliari con 10.820 nuove opportunità di lavoro;
  • tecnici amministrativi, finanziari e della gestione della produzione con 7.540 nuove offerte di lavoro;
  • commessi e altro personale qualificato nella grande distribuzione con 6.910 nuovi posti;
  • operai specializzati e conduttori di impianti nell’industria alimentare con 6.620 nuove offerte di lavoro;
  • conduttori di macchinari mobili con 6.510 offerte di lavoro;
  • operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, nell’abbigliamento e nelle calzature con 6.170 offerte di impiego;
  • progettisti, ingegneri e professioni assimilate con 5.800 nuove offerte di lavoro;
  • personale non qualificato nelle attività industriali e assimilati con 5.530 nuove opportunità di lavoro.

Offerte di lavoro, quali sono i profili che le imprese hanno più difficoltà a trovare?

Accanto ai posti di lavoro e alle offerte di impiego, le imprese lamentano le difficoltà nel trovare i profili ricercati. Ragione per la quale, in molti settori, quattro, cinque o sei nuovi posti di lavoro rimarranno vacanti sia per mancanza di candidati che per la preparazione inadeguata degli stessi. Nel dettaglio, ecco le professioni per le quali le imprese hanno le maggiori difficoltà a trovare gli skill ricercati:

  • dirigenti e direttori con il 70,3% dei posti vacanti;
  • farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita con il 68,10% dei posti che rimarranno vacanti;
  • operai elle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche con il 60,1% di difficoltà;
  • medici e altri specialisti della salute con il 58,7% di difficoltà nel reperire i profili adeguati;
  • conduttori di mezzi di trasporto con il 58,5% di difficoltà;
  • specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche con il 55,7% di difficoltà;
  • operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici con il 54,6% di difficoltà;
  • tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione con il 54,1% di difficoltà;
  • operai specializzati nelle industrie del legno e della carta con il 54,1% di difficoltà;
  • tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione con il 54% di difficoltà.
  • operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori con il 52,9% di difficoltà.

Offerte di lavoro, in quali parti d’Italia ci sono più possibilità?

L’indagine di Unioncamere e Anpal offre anche informazioni relative alle parti d’Italia dove è presente il maggior numero delle offerte di lavoro. Nel dettaglio, dei 367.720 nuovi posti di lavoro calcolati nel mese di aprile 2022:

  • 108.770 sono offerte di lavoro provenienti dalle regioni del Nord Ovest;
  • 94.360 provengono dalle regioni del Sud e dalle Isole;
  • 91.820 offerte di lavoro sono situate nelle regioni del Nord Est;
  • 72.770 dal Centro Italia.

Quali sono le città italiane con più offerte e posti di lavoro?

Milano si conferma la provincia con le maggiori opportunità di lavoro (31.070), seguita da:

  • Roma con 25.960 nuove offerte di lavoro;
  • Napoli con 16.550 nuove opportunità di lavoro;
  • Torino con 12.080 nuovi posti di lavoro;
  • Brescia con 10.460 nuove opportunità di lavoro;
  • Venezia con 10.580 nuovi posti di lavoro.
  • Verona con 9.070 nuove offerte di lavoro;
  • Firenze con 7.430 nuove opportunità di lavoro;
  • Bari con 7.380 nuovi posti di lavoro.

I 10 lavori più richiesti a marzo: imprese cercano 359mila lavoratori

Segnali di ripartenza nel mercato del lavoro per il mese di marzo 2022. Le imprese sono alle prese con 359 mila nuove assunzioni. Ma non mancano i profili che latitano delle giuste competenze: il 41% dei lavoratori ricercati dalle imprese andrà deserto a causa del disallineamento tra la domanda e l’offerta. È quanto emerge dall’indagine di Unioncamere – Anpal, Sistema Informativo Excelsior per il mese in corso. Dall’indagine si ricavano anche quali sono i 10 lavori più richiesti dalle imprese.

Offerte di lavoro marzo 2022, come andrà la richiesta di lavoratori da parte delle imprese?

Segnali di ripresa nel mercato del lavoro per marzo 2022. Secondo l’indagine di Unioncamere e Anpal, in questo mese la crescita delle assunzioni previste dalle aziende sarà di 359 mila lavoratori. Si tratta del 13% fabbisogno lavorativo in più rispetto al mese di febbraio (41 mila posti di lavoro in più). Ma sono alti anche i numeri dei posti di lavoro che andranno deserti per mancanza di candidati ideali. Il 41,1% delle nuove assunzioni non avverrà perché le imprese non riusciranno a reperire le competenze richieste.

Lavoratori in entrata nel mondo del lavoro, quali categorie andranno meglio a marzo 2022?

Dei 359 mila posti di lavoro richiesti dalle imprese nel mese di marzo 2022, le maggiori offerte di lavoro si concentrano tra le categorie di impiegati, di professionisti nei settori commerciali e dei servizi con 115.660 nuove assunzioni. A seguire, le imprese cercheranno operai specializzati e conduttori di impianti di macchine e di impianti (per 111.610 posti) e dirigenti, professionisti ad alta specializzazione e tecnici (75.020 le figure richieste). A chiudere le professioni non qualificate (servizi di pulizia e consegna merci) per 56.710 posti.

Quali sono i settori dove ci sono maggiori opportunità di lavoro a marzo 2022?

Tra i settori dove vi è la maggiore richiesta di lavoratori e il maggior numero previsto di assunzioni, primeggia l’area della produzione di beni e di erogazione dei servizi con 162.300 richieste di lavoratori da parte delle imprese. A seguire le aree commerciali e delle vendite con 62.850 offerte di lavoro; le aree tecniche e della progettazione con 54.660 opportunità di impiego; le aree della logistica con 45.280 offerte di lavoro; l’area amministrativa, finanziaria, di controllo di gestione e legale con 17.500 offerte di lavoro. Infine, le aree di direzione e dei servizi generali richiederanno 16.420 nuove assunzioni.

Quali sono i 10 lavori più richiesti dalle imprese a marzo 2022?

Più nel dettaglio, la ricerca stima anche quali sono le figure professionali più richieste sul mercato del lavoro. Ecco quali sono i 10 lavori con più possibilità di assunzione a marzo 2022:

  • cuochi, camerieri e altre professioni nei servizi turistici con 43.550 assunzioni previste;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone con 30.070 offerte di lavoro;
  • operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici con 27.730 nuove offerte di lavoro previste;
  • operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche con 20.930 nuove opportunità di impiego;
  • commessi e altro personale qualificato nei negozi e negli esercizi all’ingrosso con 19.670 nuove assunzioni previste;
  • tecnici nel campo dell’informatica, dell’ingegneria e della produzione con 19.590 nuove opportunità di lavoro;
  • conduttori di mezzi di trasporto con 19.500 offerte di lavoro;
  • personale di amministrazione, di segreteria e dei servizi generali con 16.620 nuove opportunità di lavoro;
  • tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale con 15.260 nuove offerte di lavoro;
  • personale non qualificato nella logistica, corrieri e facchini con 14.660 nuove assunzioni previste.

Altre figure professionali ricercate dalle imprese e offerte di lavoro di marzo 2022

Oltre alle 10 figure professionali maggiormente richieste dalle imprese per il mese di marzo 2022, altre occasioni di lavoro sono presenti tra:

  • gli operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori con 13.540 nuove offerte di lavoro;
  • addetti all’accoglienza, alle informazioni e all’assistenza dei clienti con 9.900 nuove assunzioni previste;
  • gli operatori dell’assistenza sociale, in istituzioni o domiciliari con 9.360 nuove offerte di lavoro;
  • i tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione con 8.890 nuove opportunità di lavoro;
  • tecnici amministrativi, finanziari e della gestione della produzione con 8.380 nuovi lavoratori richiesti;
  • i conduttori di macchinari mobili con 8.160 nuove offerte di lavoro;
  • gli operai specializzati e conduttori di impianti nell’industria alimentare con 6.600 nuovi lavoratori;
  • i commessi e altro personale qualificato nella grande distribuzione con 6.050 nuove assunzioni previste;
  • il personale non qualificato nelle attività industriali e figure assimilate con 5.940 nuove opportunità di lavoro;
  • gli operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, abbigliamento e calzature con 5.530 nuove offerte disponibili;
  • i progettisti, ingegneri e professioni assimilate con 5.340 nuove figure da assumere.

Offerte di lavoro, quali sono le figure più difficili da reperire a marzo 2022?

Poco più del 41% delle offerte di lavoro provenienti dalle imprese andrà deserta. Ciò significa che le imprese non riusciranno a reperire candidati con le competenze richieste. Sarà così per i tecnici della gestione dei processi produttivi dei beni e dei servizi per i quali il 67,2% dei posti di lavoro rimarrà vacante. A seguire gli artigiani e gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni con il 67,1% dei posti vacanti; i fonditori, i saldatori, i lattonieri, i calderai, i montatori di carpenteria metallica per i quali il 65,8% delle offerte di lavoro non troverà il candidato ideale; i tecnici informatici, i telematici e i tecnici delle telecomunicazione (61,1% dei profili introvabili); i meccanici artigianali, i montatori, i riparatori e i manutentori di macchine fisse e mobili (il 61% delle offerte di lavoro non troverà il profilo ideale).

Offerte di lavoro marzo 2022, i settori produttivi nei quali ci saranno più assunzioni

Più nello specifico, i settori che hanno programmato il maggior numero di assunzioni a marzo 2022 risultano:

  • l’industria, con 112 mila nuove assunzioni a marzo, in crescita del 2,2% rispetto a febbraio 2022. Tra le industrie si menzionano quelle della meccatronica con 20 mila nuove assunzioni nel mese; quelle metallurgiche e dei prodotto in metallo (18 mila assunzioni previste); quelle alimentari, delle bevande e dei tabacchi (9 mila nuove assunzioni);
  • il manifatturiero con 75 mila nuove assunzioni a marzo, il 2,3% in più rispetto a febbraio 2022 e il 5,9% in più rispetto al 2021;
  • le imprese di costruzioni avranno bisogno di assumere 37 mila nuove figure, in aumento dell’1,9% rispetto a febbraio 2022 ma in flessine del -4,6% rispetto al 2021.

Assunzioni nel settore dei servizi, dove ci sono maggiori opportunità di lavoro?

Il settore dei servizi avrà bisogno di 246 mila nuove assunzioni. Le offerte di lavoro crescono del 18,8% rispetto al mese scorso e di ben il 35,5% rispetto allo scorso anno. Maggiori opportunità di lavoro saranno presenti nei servizi di alloggio, di ristorazione e nei servizi turistici con circa 64 mila nuove assunzione nel mese. A seguire il settore del commercio con circa 44 mila nuove assunzioni e i servizi alla persona con 40 mila nuove offerte di lavoro.

Quali tipologie di contratto offrono le imprese per le assunzioni?

Nella maggior parte dei casi, le assunzioni delle imprese nel mese di marzo avverranno mediante contratto di lavoro a termine. Per questa tipologia le assunzioni saranno 184 mila, oltre la metà rispetto alle 359 mila nuove assunzioni previste dalle imprese. A seguire i contratti a tempo indeterminato (78 mila) e quelli in somministrazioni (circa 41 mila). A chiudere, gli apprendisti che verranno assunti saranno circa 16 mila.

Le 10 qualifiche professionali che daranno più lavoro dal 2022 al 2026

Nel quinquennio dal 2022 al 2022 in Italia si prevede un fabbisogno di nuovi lavoratori complessivo tra 4,1 e 4,5 milioni di unità. Di questi, un numero variabile tra 1,3 e 1,7 milioni di lavoratori costituirà la componente di crescita aggiuntiva dettata dalle nuove misure rientranti, soprattutto, nel Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Un surplus stimato, in termini occupazionali, compreso tra il 31% e il 38% che, probabilmente, non ci sarebbe stato senza le misure rientranti nei fondi di ripresa dalla pandemia Covid-19 del programma Next Generation Eu.

Di quanti laureati, diplomati e giovani con qualifica professionale avranno bisogno le imprese e la Pa tra il 2022 e il 2026?

Dei nuovi occupati che il monto delle imprese e la Pubblica amministrazione avrà bisogno, tra il 2022 e il 2026 l’offerta di lavoratori sarà data da:

  • 1,1-1,2 milioni di lavoratori in possesso del titolo di laurea;
  • 1,6-1,8 milioni di giovani in possesso del diploma di maturità;
  • 1,2-1,4 milioni di giovani che posseggono al massimo di una qualifica professionale.

I dati sono stati diramati dall’indagine congiunta di Unioncamere e Anpal grazie alla ricerca Excelsior.

Fabbisogno di giovani con qualifica professionale delle imprese e Pubblica amministrazione e offerta di lavoro

Come per i laureati e i diplomati, anche per i giovani in possesso della sola qualifica professionale è importante fare una generale premessa. Le richieste di giovani con qualifica professionale segnerà una differenza tra la domanda, ovvero il fabbisogno delle imprese e della Pubblica amministrazione di giovani con questo grado di istruzione, e l’offerta, ovvero quanti saranno i giovani alla ricerca di lavoro con i requisiti richiesti. In generale, l’offerta formativa complessiva è in grado di soddisfare solo all’incirca il 60% della potenziale domanda, con fabbisogno maggiore nei settori dell’edilizia, della logistica e della meccanica.

Quali saranno i settori nei quali serviranno di più i giovani con qualifica professionale?

Per quanto attiene all’istruzione e alla formazione professionale regionale (IeFP), il fabbisogno maggiore negli anni dal 2022 al 2026 si riscontra, infatti, negli indirizzi della meccanica, dell’edilizia e dell’elettrico. Si tratta, essenzialmente, della domanda proveniente soprattutto dalle filiere delle costruzioni e delle infrastrutture. È interessante notare che l’indagine Unioncamere e Anpal prevede due scenari nel calcolo delle stime del fabbisogno e dell’offerta lavorativa. Un primo scenario, più ottimistico, è dato da tassi di Prodotto interno lordo elevanti, connessi soprattutto agli ottimali investimenti del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Il secondo scenario è sì positivo, ma meno rispetto al primo. Si discosta al massimo di qualche punto di Pil, soprattutto nei primi anni (2022, 2023 e 2024) del quinquennio.

Quali sono le 10 qualifiche professionali che daranno maggiori opportunità di lavoro tra il 2022 e il 2026?

Dalle stime della ricerca Unioncamere e Anpal, le 10 qualifiche professionali che daranno le maggiori opportunità di lavoro tra il 2022 e il 2026 saranno:

  • la qualifica professionale in meccanica. Nello scenario migliore le imprese avranno bisogno ogni anno di 27.200 nuove unità, in quello peggiore di 23 mila unità. Alla richiesta delle imprese si contrappone offerta di neoqualificati. Mediamente, infatti, saranno disponibili sul mercato del lavoro appena 6.400 neoqualificati all’anno;
  • la qualifica al secondo posto per le richieste delle imprese è quella legata agli indirizzi dell’edilizia e dell’elettrico. Nello scenario peggiore serviranno alle imprese 21 mila nuovi qualificati, in quello migliore 23.900. Tuttavia, l’offerta di neoqualificati in media all’anno si fermerà ad appena 5.500 nuove unità;
  • al terzo posto della qualifica professionale si trovano gli indirizzi legati alle segreterie amministrative e ai servizi di vendita. Serviranno, nello scenario peggiore 18.600 nuovi qualificati, in quello migliore 20.400. Tuttavia, l’offerta annua media di nuovi qualificati si fermerà a 5.900.

Le 10 qualifiche professionali con più offerte di lavoro tra il 2022 e il 2026: quali sono?

Si ribalta la situazione al quarto posto delle qualifiche professionali con più offerte di lavoro tra il 2022 e il 2026 in merito alla domanda e offerta di nuovi qualificati. Infatti, il settore della ristorazione registrerà un fabbisogno di nuovi lavoratori di 17 mila unità nello scenario peggiore e di 19.900 all’anno in quello migliore. L’offerta di nuovi qualificati sarà maggiore rispetto ai posti di lavoro a disposizione e si attesterà a 21.700 nuovi qualificati medi per ogni anno. A seguire:

  • la logistica, i trasporti e le riparazioni di veicoli. La qualifica professionale sarà ricercata per un fabbisogno di 12.100 nuove unità nello scenario peggiore e per 13.600 in quello migliore. Ma mancherà l’offerta di nuovi qualificati. La stima indica appena 6 mila nuovi qualificati all’anno tra il 2022 e il 2026;
  • a seguire le qualifiche per i servizi di promozione e di accoglienza, settore nel quale le imprese cercheranno di assumere 6.600 lavoratori qualificati nello scenario peggiore e 7.200 unità in quello migliore. L’offerta di neoqualificati ogni anno si fermerà a meno della metà, mediamente a 3.200;

Quali qualifiche professionali saranno richieste maggiormente dal 2022 al 2026?

A seguire tra le 10 qualifiche professionali più richieste dalle imprese per il quinquennio dal 2022 al 2026 si ritrovano:

  • la qualifica agraria e agroalimentare. Nello scenario peggiore le imprese avranno bisogno di 4.600 nuovi occupati con questa qualifica. In quello migliore di 5.000. L’offerta media annuale sarà maggiore rispetto ai posti alle richieste delle imprese e si attesterà sui 6.900 nuovi qualificati ogni anno;
  • all’ottavo posto nella classifica delle 10 qualifiche più richieste dalle imprese, si ritrovano i candidati provenienti dalla formazione in grafica, in cartotecnica e nel legno. La richiesta delle imprese sarà di 4.000 unità nello scenario peggiore e di 4.600 in quello migliore. Più o meno in linea sarà la risposta dei candidati neoqualificati che si attesterà a 4.300 nuove unità di media all’anno.

Tessile, benessere, calzature e benessere sono tra le qualifiche professionali più richieste dalle imprese dal 2022 al 2026

La qualifica professionale dei settori del tessile, dell’abbigliamento e delle calzature occupano la nona posizione tra i qualificati richiesti dalle imprese dal 2022 al 2026. Nello scenario peggiore, infatti, i qualificati in queste mansioni saranno richiesti dalle imprese per 2.900 unità, nello scenario migliore per 4.100 unità. Più alta sarà l’offerta proveniente dai nuovi qualificati mediamente all’anno, pari a 5 mila. A chiudere la classifica i qualificati nel settore del benessere, richiesti dalle imprese in numero di 3.900 in entrambi gli scenari. Ma ci sarà molta concorrenza tra i candidati dal momento che, per ogni anno, mediamente si qualificheranno 10 mila unità.

Le altre qualifiche professionali richieste dalle imprese tra il 2022 e il 2026

Tra le altre qualifiche professionali richieste dalle imprese tra il 2022 e il 2026 figurano i candidati per gli impianti termoidraulici (3.000 o 3.400 le richieste rispettive tra scenario peggiore e migliore). L’offerta media annua si fermerà ad appena mille nuovi qualificati. A seguire sarà richiesta la qualifica in elettronica (tra le 2.300 e le 2.500 nuove richieste dalle imprese nei due scenari). L’offerta di nuovi qualificati media all’anno sarà più o meno bilanciata e stimabile in 2.200 neoqualificati. Gli altri indirizzi varieranno sulla richiesta delle imprese tra 1.700 e 1.900, ma mediamente i neoqualificati saranno appena 700 all’anno. In linea complessiva, le imprese avranno bisogno, dal 2022 al 2026, di 120.700 nuovi qualificati nello scenario peggiore e di 137.600 in quello peggiore. Molto ridotta sarà l’offerta di nuovi qualificati: mediamente, all’anno, la ricerca stima appena 78.800 neoqualificati.

 

Le 10 lauree che daranno maggiori opportunità di lavoro dal 2022 al 2026

Per gli anni dal 2022 al 2026 le previsioni Excelsior di Unioncamere e Anpal sottolineano un fabbisogno occupazionale complessivo tra i 4,1 e i 4,5 milioni di lavoratori. Della cifra, tra 1,3 e 1,7 milioni di unità costituiranno l’incremento dell’occupazione determinato dalla crescita economica. Un contributo, rispetto al totale del fabbisogno occupazionale, che varia dal 31% al 38%.

Cosa determinerà la crescita occupazionale dal 2022 al 2026?

La crescita occupazionale dipenderà, per buona parte, dagli investimenti del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) nell’ambito dei fondi del Next Generation Eu. Per quanto attiene al mercato del lavoro, il rapporto Excelsior evidenzia una significativa accelerazione della composizione professionale, in particolare dei lavoratori laureati.

Mercato del lavoro per i laureati, cosa succederà tra il 2022 e il 2026?

Nel dettaglio, tra il 2022 e il 2026 il mercato del lavoro in Italia potrebbe avere la necessità di immettere 1,1 o 1,2 milioni di laureati. La media annuale delle immissioni potrebbe variare tra le 230 mila e le 246 mila unità. Confrontando i dati relativi ai lavoratori in possesso di laurea, si osservano numeri di crescita in tema di assunzioni soprattutto nei campi:

  • medici e sanitari;
  • nei differenti ambiti Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica);
  • nelle aree economiche.

Assunzioni laureati, ci saranno più chance nella Pubblica amministrazione o nel privato dal 2022 al 2026?

Nel fabbisogno di laureati per le assunzioni in Italia, stimabile tra 1,1 e 1,2 milioni nel periodo 2022-2026, si prevede che il 60% sarà a vantaggio del settore privato (tra dipendenti e lavoratori autonomi) e il 40% della Pubblica amministrazione. Inoltre, l’accesso e le assunzioni nella Pubblica amministrazione dal 2022 al 2026 sarà a vantaggio dei candidati in possesso di un titolo di laurea per il 58,5%.

Neolaureati, offerte di lavoro e fabbisogno di laureati: cosa significa?

Inoltre, si prevede che la quantità di candidati in possesso di un titolo universitario che entreranno nel mercato del lavoro nei prossimi cinque anni sarà pari a 191 mila unità per ciascun anno fino al 2026. I dati sugli ingressi effettivi vanno poi confrontati con il fabbisogno. Quest’ultimo rappresenta la necessità di unità in possesso del titolo di laurea espresso dal sistema economico.

Offerte di lavoro dalle imprese e Pubblica amministrazione: gli scenari dei prossimi anni

In termini di offerte di lavoro espresse dal sistema economico, ovvero di candidati ricercati dalle imprese private e dalla Pubblica amministrazione, è possibile fare una classifica delle lauree che avranno più opportunità di entrare nel mondo del lavoro. È importante sottolineare che la ricerca Excelsior di Unioncamere e Anpal prevede due scenari. Il primo molto positivo, con valori del Pil molto alti per i prossimi cinque anni (o almeno fino al 2024). Il secondo scenario è pur sempre positivo, ma meno ottimistico rispetto al precedente.

Richiesta di laureati nel mondo del lavoro dal 2022 al 2026: quali saranno le 10 lauree con più opportunità?

Detto che il fabbisogno previsto dal 2022 al 2022 di candidati in possesso di laurea varierà da un fabbisogno di 230 mila a uno scenario più ottimistico di 245.700 laureati (per un’offerta effettiva media di laureati per ogni anno di 191 mila neolaureati), i 10 titoli di studio che daranno maggiori opportunità di lavoro sono i seguenti:

  • lauree in materie economiche e statistiche, con 40.100 laureati in entrata nel mondo del lavoro nello scenario peggiore e 44.500 nello scenario migliore. L’offerta effettiva di neolaureati per ogni anno in questa materia sarà di 31.200 unità;
  • titolo giuridico e politico sociale, con richieste per 40.500 (scenario peggiore) o 42.200 (scenario migliore). L’offerta media dei laureati per ogni anno sarà di 28.800 unità;
  • al terzo posto si trovano le lauree mediche e sanitarie con 31.300 unità richieste nello scenario peggiore e 31.400 in quello migliore. L’offerta sarà di 23.200 unità con questo titolo di studio.

Laureati in insegnamento, formazione, architettura, ingegneria civile, letteratura: quanto sono ricercati nel mondo del lavoro?

A seguire nella classifica delle 10 lauree che daranno maggiori chance di trovare un lavoro nei prossimi cinque anni, si ritrovano i titoli di studio di ingegneria, a esclusione di ingegneria civile. Nello scenario migliore sono previste 27.300 assunzioni, in quello peggiore 30.400. L’offerta di neolaureati per ogni anno sarà di 20.200. A proseguire:

  • laureati in insegnamento e formazione, comprese scienze motorie. Sono previste 25.300 nuove unità tra il 2022 e il 2026 nello scenario peggiore e 27.100 in quello migliore. L’offerta di neolaureati per ogni anno sarà di 25.100 unità;
  • al sesto posto si ritrova la laurea in architettura, urbanistica e territorio, comprendendo anche ingegneria civile. In totale, nello scenario migliore saranno richiesti 14 mila nuove immissioni, in quello peggiore 15.100. L’offerta di neolaureati per ogni anno sarà di 25.100 unità;
  • a seguire i laureati in ambito letterario, filosofico, storico e artistico con 13.900 immissioni all’anno nello scenario peggiore e 14.500 in quello migliore. L’offerta di neolaureati per ogni anno sarà di 9.100 unità.

Laureati in lingue, scienze matematiche e biologiche, quante opportunità di lavorare ci saranno dal 2022 al 2026?

Continuando la classifica delle lauree più richieste dal 2022 al 2026, si ritrovano:

  • all’ottavo posto i laureati in lingue straniere, traduttori e interpreti. Ci sarà bisogno di 10.500 unità nello scenario peggiore o di 11.600 in quello migliore. L’offerta di neolaureati per ciascun anno dal 2022 al 2026 sarà di 9.700 unità;
  • la laurea in scienze matematiche, fisiche e informatiche sarà richiesta per  8.300 immissioni nel mondo del lavoro (8.900 nello scenario migliore). L’offerta di neolaureati per ogni anno sarà mediamente di 5.400 unità;
  • infine il titolo in scienze biologiche e biotecnologie sarà richiesto per 5.900 nuove unità (nello scenario peggiore) o per 6.300 in quello migliore. L’offerta di neolaureati media annuale sarà di 7.800 unità.

Quali altre lauree saranno richieste dal 2022 al 2026 per lavorare?

Oltre alle prime 10 posizioni delle lauree che saranno le più richieste dal 2022 al 2026, nello stesso periodo potranno trovare buone occasioni di occupazioni i seguenti titoli universitari:

  • i posti di lavoro per i laureati in psicologia saranno 4.900 nello scenario peggiore e di 5.100 in quello migliore. L’offerta media annuale sarà di 7.400 nuove unità;
  • laureati in chimica e farmaceutica, con posti di lavoro pari a 4.400 nello scenario peggiore e a 4.800 in quello migliore. L’offerta di neolaureati per ciascun anno sarà di 5.800 unità;
  • titolo di laurea in campo agroalimentare, con 3.600 nuove opportunità di lavoro (scenario peggiore) o di 3.800 in quello migliore. L’offerta media annuale di neolaureati sarà di 4.500 nuove unità.

I 10 settori dove ci saranno più assunzioni nel 2022-2026 col il Pnrr

L’effetto del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) favorirà anche le assunzioni. Nello scenario più favorevole, ovvero di pieno utilizzo delle risorse del Piano, si prevede una crescita occupazione fino a 1,7 milioni di posti di lavoro in più. È quanto emerge dall’indagine di Unioncamere e Anpal sulle previsioni di crescita delle assunzioni e sui fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine nel periodo tra il 2022 e il 2026. Nello scenario meno favorevole, le assunzioni potrebbero crescere di 1,3 milioni di euro.  L’impatto del Pnrr sarà, in ogni modo positivo, pienamente positivo o meno favorevole. Nella ricerca si possono individuare i 10 settori che daranno il maggior contributo, in termini di posti di lavoro, all’occupazione italiana.

Gli scenari dell’occupazione a seconda del Pil: ecco le previsioni dei prossimi 5 anni

Nell’indagine sull’occupazione, Unioncamere e Anpal immaginano due scenari dei prossimi 5 anni. Uno più ottimistico, previsto dal Nadef di settembre 2021 del governo italiano, che stima una crescita del Prodotto interno lordo (Pil) nel 2022 del 4,7% e un incremento più contenuto nei due anni successivi (2,8% nel 2023 e 1,9% nel 2024). Il secondo scenario, positivo ma meno ottimistico, stima un Pil variabile tra il 4,2% e il 4,7% nel 2022 (Fmi, Oecd, Istat e Banca d’Italia) e una crescita meno accentuata nel 2023 (dall’1,6% al 2,6%), per poi stabilizzarsi su stime più basse dal 2024 al 2026 (1% calcolato dal Fondo monetario internazionale).

Assunzioni 2022-2026, quali sono i settori dove ci sarà maggiore bisogno di nuove immissioni?

Con la spinta del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr), nei prossimi cinque anni l’occupazione potrebbe crescere con cifre tra 1,3 e 1,7 milioni di nuovi posti di lavoro a seconda dello scenario economico che si realizzerà. La stima varia da un minimo di 260 mila a un massimo di 340 mila nuove posizioni per ciascun anno dal 2022 al 2026. Il livello di occupazione pre-Covid verrà raggiunto nel 2023. A far da traino i settori dei servizi che avranno tra i 976 mila e 1,2 milioni di occupati in più nei prossimi cinque anni.  Nell’industria le cifre si stimano più ristrette: si va dai 293 mila ai 438 mila occupati in più. È importante rilevare che i dati sono già decurtati dalle uscite fisiologiche dal mondo del lavoro, prevalentemente per i pensionamenti. Il fabbisogno reale di nuove assunzioni da parte delle imprese è di gran lunga superiore, pertanto, ai numeri indicati.

Nuove assunzioni, quanti in entrata nel 2022-2026 tra lavoratori privati, Pubblica amministrazione e autonomi?

Infatti, considerando che 2,8 milioni di lavoratori dovranno essere sostituiti tra il 2022 e il 2026 per la fisiologica uscita dal lavoro, si stima che nei 5 anni il fabbisogno complessivo di nuove assunzioni sarà compreso tra i 4,1 e i 4,5 milioni di lavoratori. Nello scenario meno ottimistico, il fabbisogno di dipendenti privati dovrebbe attestarsi sui 2.260.000 lavoratori (nello scenario migliore, 2.571.700 nuove entrate sul mondo del lavoro); la Pubblica amministrazione farà entrare nei comparti 770 mila nuove unità (in entrambi gli scenari); i lavoratori autonomi in entrata sul lavoro saranno 1.091.600 (nello scenario migliore 1.205.100). L’agricoltura avrà un fabbisogno di 136.500 lavoratori (154.500 nello scenario più favorevole); l’industria tra i 913.100 e 1.057.900 nuovi lavoratori; i servizi tra 3.072.200 e i 3.334.400 nuovi lavoratori.

Assunzioni dal 2022 al 2026, quali saranno i 10 settori dove le imprese avranno più bisogno di immissioni?

Entrando nel dettaglio del fabbisogno occupazionale delle imprese, il commercio e il turismo avranno i numeri più alti in termini di assunzioni. Infatti, il fabbisogno del settore varierà da un minimo di 748.300 (scenario meno ottimistico) e 860.800 (scenario più ottimistico) unità. La crescita occupazionale per effetto dell’espansione economica nei 5 anni, decurtata anche delle uscite dal mondo del lavoro, sarà compresa tra 242.800 (scenario meno ottimistico) e 355.400 (scenario più ottimistico) nuove assunzioni. A seguire il settore degli altri servizi pubblici e privati (con una forbice di fabbisogno, a seconda degli scenari, tra 563.400 e 586.000 unità). Lo stock occupazionale per effetto dell’espansione economica nei 5 anni sarà, tuttavia, più basso rispetto ad altri settori e compreso tra 134.300 e 156.800 nuove assunzioni. Al terzo posto per fabbisogno, la formazione e la cultura: si andrà da 515.00 a 552.600 a seconda dello scenario nei prossimi 5 anni. Più contenuto sarà il numero di crescita delle assunzioni, decurtate delle uscite dal mondo del lavoro: tra 167.900 e 205.500 nuove unità.

Previsioni assunzioni settori salute, finanza, costruzioni, infrastrutture e altre filiere industriali tra il 2022 e il 2026

In termini di fabbisogno, il settore della salute farà registrare numeri da quarto posto, anche se la forbice tra i due scenari sarà molto contenuta. Si va da 498.200 a 501.600 unità di fabbisogno, mentre la crescita delle nuove assunzioni sarà pari a 126.600 (130.100 per lo scenario più favorevole). A seguire, la finanza e i servizi di consulenza che avranno necessità di reperire e di sostituire un numero di unità variabile tra 490.100 e 546.900 a seconda degli scenari. Al netto delle uscite, il settore crescerà dal punto di vista occupazionale con numeri tra 211.700 e 268.600 unità. Il settore delle costruzioni e delle infrastrutture farà segnare numeri elevati. Si va dalle 339.400 alle 375.700 unità di fabbisogno, mentre le nuove assunzioni si attesteranno tra 168.500 e 204.900 immissioni, facendo segnare un +1.9% (o +2,3%) nel rapporto percentuale in media annua tra domanda di espansione e stock di occupati. A seguire, le altre filiere industriali segneranno un fabbisogno tra 229.800 e 267.000 unità, con un numero di assunzioni previsto tra 60 mila e 97 mila immissioni.

Crescita assunzioni dal 2022 al 2026: i settori della meccatronica, robotica, informatica e telecomunicazioni

Al nono posto del fabbisogno di unità occupazionali nel periodo tra il 2022 e il 2026 il settore della meccatronica e della robotica. Si va da un minimo di 157.900 unità dello scenario meno favorevole a 185.600 dello scenario più favorevole. Le previsioni di crescita delle assunzioni, a seconda degli scenari, varierà da. minimo di 32.300 a un massimo di 60.000 nuovi immessi. A chiudere, il settore dell’informatica e delle telecomunicazione. Si va intorno alle 100 mila unità (da 99.400 a 107.900) con stime di crescita delle assunzioni previste tra 51.500 e 60.100 nuove immissioni a seconda dei due scenari.

Dove si avrà la maggiore crescita occupazionale in Italia dal 2022 al 2026?

Secondo l’indagine Unioncamere e Anpal, la maggiore crescita occupazionale, in termini di espansione delle offerte di lavoro, si avrà nell’Italia del Nord Ovest con una forbice, a seconda degli scenari più o meno favorevoli, compresa tra 489.100 e 626.600 nuove assunzioni. A seguire il Nord Est con 302.900 nuove assunzioni (o 402.800 nel caso di scenario più favorevole); il Sud e le Isole con 331.400 nuove assunzioni (429.900 nello scenario più favorevole); a chiudere il Centro con la crescita di 170.500 nuove immissioni (259.700 nello scenario migliore).

I 10 lavori più richiesti a gennaio 2022: imprese alla ricerca di 458mila profili

Saranno 457.650 i profili ricercati dalle imprese nel mese di gennaio 2022. La stima arriva dal rapporto di Anpal e Unioncamere che, come di consueto, riporta i dati sul mercato del lavoro. Nell’intero primo trimestre dell’anno, da gennaio a marzo 2022, i profili ricercati dalle imprese supereranno abbondantemente il milione di unità (1.158.150 ingressi previsti nel mondo del lavoro).

Assunzioni gennaio 2022: quali sono le aree aziendali con maggiori opportunità di lavoro?

Le aree dove si concentreranno le maggiori opportunità di lavoro nel mese di gennaio 2022 riguarderanno:

  • l’area di produzione di beni e di erogazione di servizi con 185.850 entrate previste, pari al 41,4% del totale delle oltre 457 mila assunzioni;
  • le aree commerciali e di vendita con 87.050 nuove assunzioni;
  • l’area tecnica e della progettazione (ricerca e sviluppo, installazione e manutenzione, certificazione e controllo della qualità, della sicurezza e dell’ambiente) con 70.630 assunzioni;
  • le aree della logistica con 60.970 assunzioni;
  • aree direzioni e servizi generali con 28.770 assunzioni previste;
  • le aree amministrative co 24.380 assunzioni.

Quali sono le categorie lavorative più ricercate a gennaio 2022?

Tra le categorie lavorative più ricercate dalle imprese a gennaio 2022 troviamo:

  • le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi con 259.240 profili ricercati;
  • gli operai specializzati con 203.590 opportunità di lavoro;
  • le professioni tecniche (tra cui i tecnici informatici, i tecnici in campo ingegneristico, quella salute, dell’organizzazione delle attività produttive, della formazione professionale) con 186.700 opportunità di lavoro;
  • i conduttori di impianti e gli operai di macchinari fissi e mobili con 175.570 opportunità di impiego;
  • le professioni non qualificate nei servizi di pulizia e nello spostamento e consegna delle merci con 156.640 opportunità di lavoro;
  • gli impiegati (alla segreteria, all’accoglienza, alla gestione amministrativa della logistica, alla gestione contabile, finanziaria ed economica) con 96.560 offerte di lavoro;
  • le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione con 77.350 opportunità di lavoro;
  • i dirigenti con 2.510 offerte di lavoro.

Quali sono i 10 profili più cercati dalle imprese a gennaio 2022?

In termini assoluti, i 10 lavori (o profili) più ricercati dalle imprese a gennaio 2022 risultano:

  • gli addetti alle attività di ristorazione con 111.300 opportunità di lavoro;
  • gli addetti alle vendite con 87.690 opportunità di impiego;
  • il personale non qualificato nei servizi di pulizia con 78.730 occasioni di lavoro;
  • i conduttori di veicoli a motore con 70.470 offerte di lavoro;
  • gli artigiani e gli operai specializzati delle costruzioni e nel mantenimento delle strutture edili con 54.660 opportunità di lavoro;
  • il personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna delle merci con 47.850 occasioni di lavoro;
  • gli impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali con 44.370 opportunità di lavoro;
  • i tecnici dei rapporti con i mercati con 42.010 offerte di lavoro;
  • i meccanici artigianali, i montatori, i riparatori e i manutentori di macchine fisse e mobili con 30.830 opportunità di impiego;
  • i tecnici della salute con 30.050 offerte di lavoro.

Le altre opportunità di lavoro tra le più ricercate a gennaio 2022

Tra le altre opportunità di lavoro con maggiori richieste da parte delle imprese troviamo:

  • gli artigiani e gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni con 29.900 offerte di lavoro;
  • gli impiegati addetti all’accoglienza e alle informazioni della clientela con 23.800 offerte di lavoro;
  • i conduttori di macchine per il movimento della terra, il sollevamento e il maneggio dei materiali con 23.660 opportunità di lavoro;
  • i tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni con 23.490 opportunità di lavoro;
  • le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali con 23.410 offerte di lavoro;
  • i fonditori, i saldatori, i lattonieri, i calderai, i montatori di carpenteria metallica e professioni assimilate con 20.190 opportunità di impiego;
  • gli artigiani e gli operai specializzati di installazione e manutenzione delle attrezzature elettriche ed elettroniche con 16.290 offerte di lavoro;
  • gli operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali con 16.130 opportunità di lavoro;
  • i tecnici in campo ingegneristico con 15.860 offerte di lavoro;
  • i tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive con 15.400 opportunità di lavoro.

Quali sono i 10 profili più introvabili delle imprese a gennaio 2022?

Molti dei posti di lavoro per i quali le imprese cercano candidati rimarranno vacanti per la difficoltà nel reperire il profilo giusto. Nel dettaglio, i 10 lavori con maggiori possibilità di non veder coprire tutte le necessità di impiego delle imprese risultano essere:

  • i tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni che rischiano di lasciare vacante il 68,1% dei 23.490 addetti ricercati;
  • gli attrezzisti, gli operai e gli artigiani del trattamento del legno e professioni assimilate con il 67,9% di difficoltà a reperire le 5.370 figure ricercate dalle imprese;
  • i fonditori, i saldatori, i lattonieri, i calderai, i montatori di carpenteria metallica e professioni assimilate con il 62,4% di difficoltà a reperire i 20.190 profili ricercati;
  • gli artigiani e gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni con il 62,3% di difficoltà a reperire i 29.900 profili ricercati;
  • gli specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali con il 61,9% di difficoltà a reperire i 13.470 profili ricercati;
  • i fabbri ferrai, i costruttori di utensili e professioni assimilate con il 58,5% di difficoltà a reperire i 10.180 profili ricercati dalle imprese.

Quali altre professioni risultano introvabili a gennaio 2022?

Tra le altre professioni che risultano introvabili in base alle necessità delle imprese troviamo:

  • i meccanici artigianali, i montatori, i riparatori e i manutentori di macchine fisse e mobili con il 56,4% di difficoltà a reperire i 30.830 profili ricercati;
  • i tecnici della salute con il 56,3% di difficoltà a reperire i 30.050 profili ricercati;
  • gli artigiani e gli operai specializzati nelle installazioni e installazione di attrezzature elettriche ed elettroniche con il 55,1% di difficoltà a reperire i 16.290 profili ricercati;
  • tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e di servizi con la difficoltà del 53,2 su 14.280 profili ricercati;
  • gli artigiani e gli operai specializzati delle costruzioni e nel mantenimento delle strutture edili con il 53,1% di difficoltà a reperire i 54.660 profili ricercati;
  • i tecnici in campo ingegneristico con il 53,1% di difficoltà a reperire i 15.860 profili ricercati;
  • gli ingegneri e le professioni assimilate con il 52,9% di difficoltà a reperire i 15.280 profili ricercati.

 

Funzionario commerciale, cercano te!

Un’azienda che opera nel settore dell’edilizia nella zona di Roma è alla ricerca di un funzionario commerciale che abbia maturato esperienza nel medesimo ruolo.

Tra i requisiti richiesti, infatti, il candidato deve dimostrare di essere capace di lavorare in completa autonomia, e quindi conoscere bene il settore nel quale si troverà ad operare.

Le zone di lavoro in cui la risorsa si troverà a svolgere la sua mansione sono Roma e provincia, Latina e provincia, Rieti, Viterbo e Frosinone.

Per saperne di più, InfoJobs.it.

Programmatori PHP/Drupal, vogliono voi!

Un’azienda di Firenze è alla ricerca di un programmatore PHP/Drupal che abbia le seguenti caratteristiche:

  • Esperienza almeno biennale nella programmazione in PHP/Drupal;
  • Conoscenza PHP, CSS3, HTML5;
  • Javascript (JQuery);
  • CMS (Drupal, WordPress, con sviluppo dei relativi plugin), SugarCRM .

Le risorse necessarie sono tre, alle quali è richiesta massima autonomia nello svolgere il proprio lavoro e capacità di lavorare in un team.

Per saperne di più, Lavoro.org.

Vuoi lavorare all’estero? Ecco l’occasione per te!

Un’azienda di Udine affermata nel settore calzaturiero è alla ricerca di tre international agents high fashion shoes, ai quali saranno assegnate, come aree di competenza, USA, Sud America ed Asia.

Ai candidati sarà richiesto di occuparsi dell’acquisizione, dello sviluppo e della gestione dei clienti nelle aree assegnate, gestendo trattative, preventivi e offerte, partecipando attivamente alle fiere del settore.

Le risorse verranno coinvolte nell’attività di marketing e nella promozione dei prodotti aziendali e dovranno possedere le giuste competenze per risolvere eventuali problematiche relative al territorio di competenza.

Tra i requisiti indispensabili:

  • Consolidata esperienza nel settore dell’alta moda uomo.
  • Ottima conoscenza della lingua inglese e possibilmente anche di una seconda lingua.
  • Possesso della Partita Iva e iscrizione Enasarco.

Per saperne di più, BiancoLavoro.it.