La Cina in tour nei distretti italiani dell’arredo

Una delegazione cinese appartenente ad importanti aziende del settore real estate ha effettuato in Italia un tour tra i più conosciuti distretti dell’arredo e del design Made in Italy.

Si tratta di nomi già noti, anche agli appassionati di sport, come Suning, ma anche Greentown Property Group e Hainan Jianfeng Group. Questa delegazione è stata accompagnata da Federlegno Arredo Eventi che ha organizzato l’iniziativa in collaborazione con Ice.

L’obiettivo è quello di far conoscere le realtà produttive italiane e favorire lo sviluppo dei rapporti commerciali, non solo per le aziende già conosciute e ben consolidate anche in Cina, ma anche per quelle che si addentrano in questo mercato per la prima volta.

Il tour è partito da Milano e Brianza, con la visita allo showroom di Visionnaire e alla fabbrica-museo di Molteni&C. E’ poi proseguito in Veneto dove, oltre a due aziende del mondo dell’arredo, Atmosphera e Caccaro, il gruppo ha avuto modo di conoscere Secco Sistemi, azienda produttrice di sistemi integrati per serramenti e facciate, e Citco, azienda del veronese produttrice di superfici in marmo. La terza tappa è sbarcata prima in Emilia Romagna con Sicis, e poi a Pesaro-Urbino con Scavolini. L’ultima tappa del tour è stata la Toscana dove la delegazione è stata in ben quattro aziende: Formitalia, Tosconova, Maggi Massimo e Savio Firmino.

Questo progetto sarà seguito da un altro importante evento, ovvero la seconda edizione del Salone del Mobile Milano. Shanghai, che si svolgerà dal 23 al 25 novembre allo Shanghai Exhibition Center con il meglio della produzione del Made in Italy con oltre 100 marchi in un’area espositiva molto estesa.
In quell’occasione, torneranno il Salone Satellite dedicato ai giovani designer emergenti e le Master Classes, che offriranno notevoli possibilità di incontro e di confronto tra le due culture.

Vera MORETTI

Il Made in Italy alla conquista dell’Africa

Nonostante si tratti ancora di cifre contenute, perché in divenire, l’Africa Subsahariana rappresenta un enorme potenziale, anche se ad oggi la classe medio-alta rappresenta una fetta di popolazione molto ridotta. Si tratta, però, di numeri destinati ad aumentare in maniera esponenziale, poiché gli abitanti, 880 milioni in 47 diversi Paesi, sono per il 41% di età inferiore ai 15 anni e la classe borghese è in rapida ascesa.
Per questo, gli investimenti a cui pensare potranno dare i loro frutti a medio-lungo termine.

Attualmente, il mercato dell’arredamento vale 9,6 miliardi di dollari e, considerando gli 11 Paesi più dinamici e interessanti, che sono Sud Africa, Nigeria, Costa d’Avorio, COngo, Kenya, Ghana, Senegal, Etipia, Angola, Camerun e Tanzania, il valore dell’export di mobili italiani è aumentato del 132,2% dal 2009 al 2015, passando da 67 a 158 milioni di euro.

Il presidente di Assarredo, Claudio Feltrin, ha dichiarato in proposito: “Ci vorrà del tempo perché in quest Paesi si consolidino le giuste condizioni economiche e il gusto adatti ai prodotti del design italiano. Ma è opportuno farlo ora, per essere pronti quando, tra 5-10 anni, queste condizioni si presenteranno“.

Per questo occorre investire in modo continuativo, appoggiandosi a partner locali affidabili, con i quali avviare una collaborazione, cominciando da quei Paesi che dimostrano di avere un contesto economico già piuttosto stabile.

In questo senso, Federlegno Arredo ha avviato un anno fa un progetto pilota, con l’apertura di uffici Ice in Paesi strategici come Sud Africa, Angola, Ghana, Etiopia e Mozambico.

Potenzialità enormi derivano sia dalle fasce più economiche, con prodotti destinati ai progetti di Social Housing, sia a quelle medio-alte, soprattutto nel residenziale e nel contract, quest’ultimo già abbastanza sviluppato. In questo ambito, infatti, i prodotti Made in Italy sono utilizzati nei complessi residenziali ma anche negli hotel di categoria più alta o nelle sedi delle multinazionali.

Il retail al contrario sembra ancora ostico, e in futuro da sviluppare solo nelle capitali come punto d’appoggio specialmente per i professionisti.

Considerando i Paesi, ovviamente il Sud Africa è quello che si differenzia da tutti, per la sua situazione culturale, ma anche sociale ed economica, molto simile all’Europa. E infatti, vi sono già presenti le principali aziende di design che rappresentano un punto di riferimento per l’intero continente.

Vera MORETTI