Bonus prima casa under 36 si ottiene anche per gli immobili all’asta

Le agevolazioni sulla prima casa agli under 36 si applicano anche se l’acquisto dell’immobile avviene all’asta giudiziaria. Si è espressa in tal modo l’Agenzia delle entrate rispondendo all’interpello numero 808 del 14 dicembre 2021. Un interessato alle applicazioni delle agevolazioni previste dall’articolo 64 del decreto legge numero 73 del 5 maggio 2021 (decreto “Sostegni bis”) ha presentato il quesito.

Quali sono le agevolazioni previste dal decreto Sostegni bis per l’acquisto di una casa di un under 36?

In base alle agevolazioni previste dal decreto Sostegni bis, l’acquisto di un immobile da parte di un under 36 prevede l’esenzione dalle imposte ipotecarie, di registro e catastali, oltre all’attribuzione del credito di imposta pari al valore dell’imposta sul valore aggiunto inerente l’acquisto per gli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà dell’immobile.

Cosa chiede l’istante per l’acquisto della prima casa

L’istante ha fatto richiesta all’Agenzia delle entrate circa la possibilità che la normativa prevista dal decreto Sostegni bis possa trovare applicazione nei casi concreti in cui, trattandosi di prima casa, si possa usufruire delle agevolazioni anche se il trasferimento della proprietà immobiliare avvenga in forza di un provvedimento giudiziale. Due sono, in particolare, i requisiti richiesti per beneficiare delle agevolazioni:

  • il richiedente non dove aver compiuto ancora l’età di 36 anni nell’anno in cui viene fatto il rogito;
  • abbia un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) della famiglia del richiedente che non superi i 40.000 euro all’anno.

Per l’Agenzia delle entrate si può acquistare una casa all’asta con le agevolazioni per gli under 36

Nella risposta fornita dall’Agenzia delle entrate si fa riferimento alla circolare numero 12 del 14 ottobre 2021 (paragrafo 2.2). Il  documento ha chiarito che le agevolazioni previste dal decreto Sostegni bis agli under 36 per l’acquisto della prima casa trovano applicazione anche nelle ipotesi in cui il diritto sull’immobile si acquisisca in seguito a un decreto di trasferimento che venga emesso in seguito all’esito di un procedimento giudiziale.

Raccomandazioni dell’Agenzia delle entrate per l’acquisto di una prima casa con le agevolazioni del bonus under 36

La possibilità di beneficiare delle agevolazioni sulla prima casa degli under 36 si rifà, peraltro, anche a quanto chiarito sulla materia dalla notta II bis dell’articolo 1 della tariffa, parte I, allegata al decreto del Presidente della Repubblica numero 131 del 1986. Il richiedente, pertanto, potrà procedere con l’acquisto all’asta dell’immobile procedendo nella dimostrazioni della sussistenza dei requisiti richiesti tramite le dichiarazioni. Tali dichiarazioni, come ha ricordato l’Agenzia delle entrate, possono essere rese anche in un momento susseguente. In ogni modo, devono pervenire prima che venga registrato l’atto.

Come comprare una casa all’asta, tutto quello che bisogna sapere

Comprare casa all’asta incuriosisce molti italiani che sono sempre più attratti da questo modo di possedere un immobile, ecco perché.

Come comprare una casa all’asta, ecco come fare

Comprare casa all’asta vuol dire entrare in un processo di compravendita mediate offerte che si conclude con la vendita al migliore offerente dell’immobile. In questo caso esiste un prezzo mimino o di riserva, che viene anche detto base d’asta. Rappresenta il prezzo minimo richiesto per la cessione del bene.

Tuttavia è raro che un immobile venga venduto a questo prezzo, perché nel caso in cui vi sia la possibilità di rilancio, i contendenti di un immobile, fanno inevitabilmente alzare il prezzo. Ma andiamo con ordine spiegando come si partecipa ad un’asta.

Comprare casa all’asta, come si partecipa

Chiunque può partecipare ad un’asta immobiliare. Non ci sono caratteristiche stabilite, ciò che conta è capire e conoscere l’immobile che si vuol comprare. Ogni partecipante dovrà presentare un’offerta in busta chiusa e senza segni di riconoscimento, contenente l’indicazione del prezzo offerto. All’interno una cauzione pari al 10% di prezzo. E’ un valore orientativo perché l’annuncio dell’asta può indicare cose diverse.

Unitamente a copia dei documenti richiesti dal bando di vendita cui dovrà esser fatto riferimento. Occorre inoltre, munire l’offerta con una marca da bollo da €16,00 euro. Meglio anche indicare il modo in cui verrà effettuato il pagamento, in caso di aggiudicazione dell’immobile. E’ possibile anche indicare la pre- delibera di mutuo. In questo caso, se si pensa di aver bisogno di un istituto di credito per espletare la vendita, occorre farsi rilasciare dalla banca la pre delibera, cioè la sicurezza che si hanno a diposizione i soldi per comprare la casa. L’offerta è irrevocabile e tutte le buste verranno aperte durante l’asta.

Come si prendere conoscenza delle aste presenti sul un territorio

E’ possibile venire a sapere della presenza delle aste anche da molti quotidiani. Infatti molti giornali detengono al loro interno delle rubriche interamente dedicate agli avvisi d’asta. Ma non mancano anche i siti online. Il sito ufficiale dove è possibile consultare l’archivio nazionale è www.astegiudiziarie.it. A questo punto basta selezionare il tipo di asta a cui voler partecipare: immobili, aziende, immateriali e mobili e inserire i dati richiesti. Basta una semplice ricerca per luogo e prezzo che si vuole spendere per conoscere l’offerta immobiliare.

Per ogni singolo immobile ci sono tutte le informazioni necessarie. Tra queste le caratteristiche della casa, piano, condizioni, descrizione. Presente anche la perizia che è stata fatta sulla casa e la documentazione visibile. Importante anche l’avviso di pubblicazione che contiene:

  • indirizzo dove si trova l’immobile;
  • luogo, data ed ora in cui si terrà l’asta;
  • prezzo base;
  • rilancio minimo;
  • termine di presentazione delle offerte;
  • modalità di vendita

E’ possibile vedere un’immobile prima di comprare all’asta?

La risposta è si. Un immobile viene affidato alla figura custode giudiziario.  Il custode giudiziario, secondo quanto stabilito dall’articolo 559 c.p.c., è quel professionista che ha il compito di gestire e amministrare le case pignorate fino al momento della loro vendita, per garantirne l’integrità e la conservazione in uno stato ottimale.

Pertanto la vista presso l’immobile è sempre possibile, ma dietro un appuntamento stabilito. Anche sull’avviso è indicato il modo per richiedere il servizio, che può essere fatto dal custode, dal debitore o dall’occupante. Occorre stabile data ed ora e la visita è possibile. I recapiti e il nominativo del custode sono contenuti sull’avviso di vendita.

I tipi di asta esistenti

L’asta può essere con o senza incanto. L’incanto è quello nell’immaginario, ma anche nella realtà in cui vi è il banditore d’asta e i partecipanti rilanciano per accaparrarsi l’immobile. Una gara di offerte tra i potenziali acquirenti presenti all’apertura delle buste. E così, secondo le regole del rilancio minimo, ogni partecipante cerca di aggiudicarsi la casa. Al vincitore verrà dato il decreto di trasferimento, che contiene:

  • il trasferimento della proprietà;
  • la descrizione completa dell’immobile;
  • la relativa documentazione urbanistica;
  • le formalità che gravano sull’immobile e la relativa cancellazione dopo 20 giorni dal decreto;
  • la fiscalità inerente all’acquisto;
  • eventuale tassazione

La vendita invece è senza incanto quando non vi sono i rilanci. Ad esempio il giudice può valutare le proposte fatte dai vari partecipanti, e se ve ne è una che soddisfa i criteri stabili dal giudice, si può passare all’assegnazione. Pertanto comprare casa all’asta è possibile, non è difficile, ma attenzione perché il più del gioco è fare la giusta offerta e che rispetti quanto stabilito dall’avviso.

 

 

Case all’asta, quali siti consultare per la ricerca e come partecipare

Come cercare gli avvisi relativi alla vendita di case all’asta? A cosa serve la perizia? Come partecipare all’acquisto e quali sono i tempi necessari per prendere possesso della casa? Sono varie le domande che si pongono i potenziali acquirenti di una casa all’asta alle quali diamo delle risposte.

Dove trovare gli avvisi delle case all’asta?

Innanzitutto è da chiarire che gli avvisi relativi alle aste sulle case sono pubblici. Per reperire gli avvisi è necessario andare sui siti dei singoli tribunali. Ma ci sono anche molti siti specializzati sulle aste. Un’ulteriore modalità di reperire avvisi sulle aste pubbliche è quella di andare sul sito delle vendite pubbliche del ministero della Giustizia. All’interno vi si trovano avvisi di aste relative a tutti i tribunali.

Quali documenti è necessario visionare prima di partecipare a un’asta immobiliare?

Prima di partecipare a un’asta immobiliare è indispensabile prendere informazioni sull’immobile di interesse. Il documento più importante per arrivare a questo obiettivo è la perizia. All’interno del documento è possibile trovare tutte le informazioni indispensabili sull’immobile, in particolare:

  • la planimetria;
  • i dati catastali;
  • la stima del valore di mercato;
  • se l’immobile è libero oppure occupato;
  • lo stato nel quale si trova l’immobile.

Si può visionare un immobile prima di partecipare all’asta?

Prima di partecipare a un’asta per l’acquisto di una casa, l’interessato può prenderne visione. Per visionare l’immobile è necessario contattare il custode giudiziario. Per reperirlo, è necessario far riferimento ai contatti riportati sulla perizia. Dopo aver preso un appuntamento e aver visionato la casa di persona, si può prendere in considerazione la possibilità di partecipare all’asta. Questo passaggio non è indispensabile ma è consigliato: infatti spesso si trovano appartamenti che necessitano di profonde ristrutturazioni. È altresì necessario verificare se vi siano difformità catastali e urbanistiche. Nel caso le spese necessarie per sanare le difformità sono a carico di chi acquista.

Come partecipare all’asta per acquistare una casa?

Per partecipare all’asta per l’acquisto di una casa è necessario presentare l’offerta e la cauzione. In particolare, l’asta tradizionale prevede che la persona si presenti nel luogo e nei giorni che sono riportati nell’avviso. Qui gli interessati possono presentare l’offerta in busta. Nell’offerta deve essere compresa la cauzione che, in genere, è del 10% dell’importo a base dell’asta. Per la cauzione è necessario utilizzare l’assegno circolare. All’interno della busta è necessario anche inserire la fotocopia del documento di identità e quella del codice fiscale. Tuttavia, il bando può prevedere anche che vengano inseriti ulteriori documenti.

Di quanto deve essere l’offerta nel caso di un’asta per l’acquisto di un immobile?

In un’asta per l’acquisto di una casa l’offerta non deve essere meno del 25% dell’importo alla base dell’asta stessa. A titolo di esempio, se la base è di 80 mila euro, l’offerta non può essere inferiore di oltre il 25%. Pertanto, l’offerta deve essere di almeno 60 mila euro. Nel momento in cui si aprono le offerta, non vince subito quella più alta. Sono previsti infatti dei possibili rilanci al rialzo da parte degli altri partecipanti all’asta.

Cosa avviene se c’è una sola offerta a un’asta immobiliare?

Nel caso in cui si sia un’unica offerta la casa oggetto di asta viene assegnata subito a chi ha fatto l’offerta. L’unica condizione è che l’offerta deve essere almeno di pari importo (se non superiore) a quello dell’asta. Nel caso sia inferiore, invece, è nella facoltà del giudice stabilire un’altra seduta di asta.

Chi vince un’asta, dopo quanto tempo può abitare nella casa?

Una delle criticità che possono presentarsi nel momento in cui si compra una casa all’asta è quella dei tempi di attesa. Ovvero del lasso di tempo che può passare affinché la casa sia effettivamente libera dai precedenti inquilini. Si tratta dunque del periodo di tempo successivo alla vincita dell’asta e al pagamento dell’importo da parte dell’acquirente. A tal proposito è importante far riferimento all’articolo 560 del Codice di procedura civile. In base alla norma, lo sfratto del precedente inquilino non può avvenire fino al decreto di trasferimento. Successivamente, il custode può procedere con il far liberare l’immobile al termine dei 60 giorni dell’istanza del proprietario. In precedenza tale termine era fissato in 120 giorni.

Aste per acquisto immobili, quale differenza tra quelle tradizionali con le telematiche?

L’asta per l’acquisto di un immobile può essere svolta anche in maniera telematica. In questo caso è necessario che il compratore potenzialmente interessato a un immobile si debba registrare preventivamente al portale che gestisce la procedura di asta. In tal caso, le operazioni che si svolgono tramite presentazione della busta nell’asta tradizionale vanno fatte on line. E pertanto, se si dovesse decidere di presentare un’offerta per un immobile, è necessario presentare la cauzione in anticipo tramite il bonifico. Per la documentazione, l’invio lo si fa a distanza.

Asta telematica: cosa significa sincrona e asincrona?

Lo svolgimento dell’asta telematica per l’acquisto di un immobile può avvenire in modalità sincrona e asincrona. Nel primo caso, gli interessati all’asta possono proporre gli eventuali rilanci in diretta nell’ora e nel giorno che sono stati stabiliti dal giudice. Nel caso di asta telematica asincrona, invece, chi desidera presentare un’offerta potrà poi effettuare i rilanci in un lasso di tempo che normalmente si risolve nel giro di qualche giorno. È possibile che l’asta telematica assuma anche una modalità che è una via di mezzo tra quella sincrona e quella asincrona.

Come partecipare ad un’asta immobiliare

Per chi sta cercando casa ma non vuole seguire l’iter dell’agenzia immobiliare, un’ottima alternativa è rappresentata da un’asta immobiliare, nella quale i prezzi degli immobili che potrebbero essere interessanti sono decisamente più bassi da quelli di mercato. Dov’è il trucco? Quando il costo di vendita di una qualunque cosa può fare gola, la domanda è d’obbligo: “Dove sta la fregatura?”.

Senza alcun dubbio, la prima cosa da fare è informarsi e, nel caso specifico, chiedersi come funziona un’asta immobiliare, come partecipare e, perché no, come vincerla. Premesso che, non si ha alcuna voglia di perdersi in mille carte né di perdere troppo tempo, come può capitare rivolgendosi ad un’agenzia immobiliare dove le visite agli immobili d’interesse possono essere innumerevoli e dislocati nel tempo, è lecito domandarsi come partecipare ad un’asta immobiliare di cui è sentito solo parlare, senza mai informarsi sulla possibilità di parteciparvi. Si sa, come si osservano dei capi di abbigliamento che piacciono, messi in saldo od offerti a prezzi stracciati, così quando si vedono abitazioni di nostro gradimento offerti a prezzi bassi, non si vede l’ora di capire come fare per entrarne in possesso. Ovviamente, il paragone con il negozio d’abbigliamento non regge, visto che l’accesso è consentito a tutti i clienti e consumatori, mentre ancora sei all’oscuro di come partecipare ad un’asta immobiliare e se soprattutto se ci sono buone possibilità di aggiudicarsi l’immobile.

A questo punto, urge una spiegazione di tipo generale per chi non ha idea di cosa sia o di come partecipare ad un’asta immobiliare.

Cos’è un’asta immobiliare

Partiamo dalla base, cos’è un’asta immobiliare? Come si evince anche dal nome, non è altro che la vendita di un immobile al migliore offerente. All’asta possono partecipare tutti i maggiorenni, in quanto pubblica, ma è necessario avere a disposizione una determinata somma di denaro.

Quando si parla di asta giudiziaria e l’immobile viene inserito in essa a seguito di pignoramento, gli ex proprietari non possono partecipare presentando una prima offerta. Essi sono tenuti al riscatto dell’immobile in questione, pagando prima di debiti che hanno portato la casa al pignoramento comprensivi di interessi, e solo allora poter fare annullare l’asta per ritornare in possesso dell’immobile. Quanto tempo debba intercorrere tra quest’ultimo e il precedente pignoramento lo stabilisce il tribunale.

Quando va una casa all’asta?

Partiamo dall’assunto che una casa viene inserita ad un’asta immobiliare, solo dopo l’avvenuto pignoramento effettuato dal creditore al proprietario dell’immobile. Per recuperare i soldi, il creditore è tenuto a vendere la casa all’asta, ma quando? Solo se l’immobile appartiene a un ente pubblico. In quanto tale, esso deve dimostrare di aver ceduto l’immobile al miglior prezzo possibile tramite un’agenzia specializzata. In questo caso, il miglior prezzo è riferito al venditore che non vuole perderci molto denaro rispetto al reale valore dell casa.

Una volta deciso di vendere la propria casa ad un’asta immobiliare, spetta al tribunale o all’ente organizzatore porre un avviso pubblico di vendita. Questi è obbligatorio affiggerlo sul portale del Ministero della Giustizia, alla sezione Portale delle vendite pubbliche, di cui si occuperà di pubblicizzare il relativo avviso al posto dell’affissione di pubblici manifesti.

L’avviso di vendita va pubblicato in tutti e due i modi, ma a seguito di un avviso di vendita già annunciato su siti Internet autorizzati dal Ministero della Giustizia entro 45 giorni prima del termine della presentazione delle offerte o della data di incanto. In via facoltativa, si può pubblicare l’avviso sulla stampa locale e nazionale, sia cartacea che su Internet, anche come inserzione pubblicitaria.

Come funziona un’asta immobiliare

Innanzitutto, il giudice dell’asta immobiliare fa effettuare una perizia per stimare la casa. Quest’ultima, costituirà il prezzo base di partenza dell’immobile. La stima viene effettuata in base a tante variabili, dal valore della casa, alle informazioni e ai documenti relativi riguardanti non solo lo stato dell’immobile che può esser anche locato al momento della perizia, ma anche di eventuali pendenze e vincoli. Inoltre, la modalità e le date concernenti il deposito cauzionale, chiusura delle offerte e saldo dell’immobile. Se è prevista la presenza del custode giudiziario, si può provare a organizzare una visita.

Asta immobiliare senza incanto

Si tratta della modalità più usata: in caso di asta immobiliare senza incanto, si deve inserire un assegno circolare non trasferibile in una busta pari al 30% del prezzo d’offerta, di cui il 10% a titolo di cauzione. In caso di mancato aggiudicazione dell’immobile, ti verrà restituito. L’offerta deve risultare anonima e inviata con largo anticipo rispetto alla data di scadenza indicata sull’avviso.

Nella busta, va aggiunta la domanda di partecipazione all’assegno, corredata dei dati anagrafici, richiesta di partecipazione, somma di denaro offerta, marca da bollo da 16 euro, stato civile, regime patrimoniale, data e firma.

Nelle aste con incanto, gli offerenti fanno a gara nel rilancio delle offerte, dopo tre minuti dall’ultima effettuata, si considera valida la cifra più alta che si aggiudica l’immobile.

Asta immobiliare giudiziaria

L’asta giudiziaria è definita dal Codice Civile, è il secondo passaggio dopo l’esecuzione di un pignoramento. Il giudice può procedere alla vendita all’asta anche dopo il fallimento di un’azienda, magari, verificando prima chi sono i creditori personali o aziendali. Dopo la vendita, dispone il pagamento dei debiti con i relativi interessi ai creditori che ne hanno diritto.

Con l’asta giudiziaria, si cancellano le eventuali ipoteche presenti sugli immobili. Anche la pendenza del pignoramento si cancella. Quando l’immobile viene aggiudicato, non serve andare dal notaio, perché gli atti sono disponibili al tribunale. Questo procedimento automatico si chiama effetto purgativo del diritto di trasferimento.

Asta immobiliare con unico offerente

Se in un’asta immobiliare c’è una sola persona interessata, quindi: unica busta, l’offerta verrà accettata. Tuttavia, se il denaro non è sufficiente a soddisfare tutti creditori, puoi decidere di alzare l’offerta. Se il creditore non cede, su richiesta il giudice può rimettere all’asta l’immobile, nel tentativo di spuntare un prezzo migliore. A quel punto, è il giudice a decidere se conviene fare un’altra asta o no. Se decide di sì, per ottenere l’immobile si dovrà attendere una seconda asta.

Asta immobiliare al ribasso

Se un’asta è deserta, il giudice può far partire un’asta al ribasso. Si parte con un nuovo prezzo di base, del 25% più basso rispetto al valore indicato nell’asta precedente. Dopo 4 aste deserte, il ribasso arriva al 50% del valore indicato nella prima asta. Se anche l’ultima asta non va bene, l’immobile torna al proprietario, che dovrà trovare un altro modo per pagare i creditori.

Se vuoi partecipare con un’offerta al ribasso, offri un prezzo con il 25% in meno rispetto al prezzo indicato nella prima asta e inserisci nella busta un assegno con il 10% di cauzione.

Asta immobiliare deserta

Si dice asta immobiliare deserta quando non ci sono offerte. Il tribunale mette a disposizione altri 45 giorni dopo la data della prima scadenza di presentazione delle domande per far arrivare nuove offerte. Il tribunale può anche decidere di fare un’asta al ribasso.

Come si fa a sapere se un immobile va all’asta?

Se cerchi un’immobile che è stato messo all’asta, le possibilità di venirne a conoscenze sono molteplici. Infatti, al momento non esiste alcuna legge che impedisce di pubblicizzare la vendita di una casa all’asta, in quanto sottoposta ad esecuzione immobiliare.

La pubblicizzazione di un’immobile all’asta

Qualora volessi sapere se un immobile sia stato messo all’asta, esiste una pubblicità legale rappresentata dalla pubblicazione dell’annuncio sul sito di un tribunale e sui siti accreditati presso il Ministero della Giustizia. Ma nel frattempo, è sempre più presente la cosiddetta pubblicità commerciale.

Quando un immobile pignorato passa alla vendita all’asta, non si può che passare per un avviso di vendita del medesimo. Per prima cosa, si procede con una procedura di pubblicità che passa per canali legali. Come già anticipato, gli strumenti sono rappresentati dai portali web dei tribunali e al sito delle Vendite Pubbliche del Ministero di Giustizia, oltre a centinaia di siti accreditati dallo stesso Ministero.

La pubblicazione di un annuncio di vendita all’asta di un immobile deve avvenire entro 45 giorni prima della presentazione delle offerte, necessariamente contenente anche copia dell’ordinanza co cui è disposta la vendita e la perizia di stima effettuata dall’esperto incaricato dal Tribunale. Ormai, la relativa pubblicità su siti legali è diventato un grande business, in quanto sono gli stessi tribunali ad autorizzare il curatore di ciascuna asta a pubblicare gli annunci che vengono poi pagati proprio dal creditore precedente, come può essere una banca.

La procedura di vendita all’asta di un immobile fino alla sua conclusione corrisponde con l’aggiudicazione, dura circa quattro anni, ciò vuol dire che gli annunci pubblicitari sono spesso rinnovati e di conseguente portano elevati introiti ai portali legali.

L’accesso a questo mercato non è alla portata di tutti, in quanto è necessario disporre di una licenza e seguire una specifica procedura con la presenza, in alcuni casi, di persone presenti nei tanti tribunali italiani che si occupano della gestione dei nuovi immobili, della scansione della documentazione e del conseguente caricamento sul portale. In parole povere, servono i giusti agganci.

Per accedere ai tribunali che propongono vendite di immobili all’asta, serve l’autorizzazione della Corte d’Appello di ciascun tribunale, impresa affatto facile.

La pubblicità commerciale

Se la pubblicità è l’anima del commercio, certamente non fa eccezione quella relativa alle aste immobiliari, d’altronde, la legge consente la pubblicazione degli annunci delle aste anche sui portali immobiliari. A curarsene è un consulente in esecuzioni immobiliari, solitamente, ma non sempre, si tratta di un agente professionista. Quest’ultimo, se vuole svolgere al meglio il suo lavoro, deve raccogliere gli annunci presenti sui siti dei tribunali che riguardano gli immobili all’asta, ma anche dai tribunali legali o gestionali, allo scopo di pubblicare tutto sul sito della propria agenzia immobiliare o sui portali. L’importante, è non incorrere nel reato di turbativa d’asta.

Le caratteristiche di un annuncio commerciale per un immobile all’asta

Occhio al plagio, mai copiare gli annunci presenti su altri siti legali. Inoltre, essere espliciti nel precisare che si tratta di un immobile messo all’asta, in quanto sottoposto a esecuzione immobiliare. La relativa omissione costituisce frode. Assolutamente da evitare il riporto delle foto allegate all’annuncio di un tribunale, esse devono essere personalizzate con l’ausilio degli strumenti che fornisce anche Google.

Per evitare una marea di domande simili, è preferibile effettuare una descrizione quanto mai accurata dell’immobile all’asta. In ogni caso, come qualsiasi agente immobiliare non certamente sprovveduto farebbe, è opportuno mettere in pratica una strategia commerciale. A tal proposito, si potrebbe evitare di indicare l’offerta minima, ossia il prezzo base dell’asta.

La differenza tra un’immobile normale posto in vendita e uno messo all’asta, sta nel fatto di dover essere molto pignoli nelle informazioni e indicazioni, compreso il prezzo base dell’asta, ovviamente specificando che si tratta solo di un valore di partenza. Tuttavia, è preferibile evitare di scendere in particolari poco rilevanti, citando, invece, sempre il numero dell’esecuzione immobiliare con l’immobile proposto come oggetto.

Il consulente in esecuzioni immobiliari

Come già accennato poc’anzi, tale consulente non deve essere per forza un agente immobiliare, anche perché conta essere soggetto a responsabilità civili e penali. Pertanto, l’annuncio deve seguire tutti i criteri del caso, evitando sanzioni ma allo stesso tempo incuriosendo la clientela. Il consulente deve fare le veci del notaio se assente, in quanto deve accertarsi che non ci siano pendenze sull’immobile. Non è sufficiente essere un semplice perito, a cui può sfuggire il controllo di un eventuale preliminare di compravendita, omettendolo così nella perizia.

Il consulente deve essere in grado di guidare il cliente in tutti i suoi passi nell’iter che lo porta ad acquistare il suddetto immobile all’asta. D’altronde, è ciò che si aspetta un cliente dal consulente, preferendolo al tribunale che lo potrebbe mettere a disagio. Meglio pagare una parcella, anche se non bassa, in cambio di una completa consulenza. A volte, il consulente chiede un anticipo al cliente per sostenere dei costi che verranno scalati poi, all’ammontare finale della parcella.