Automotive Dealer Day, a Verona in fiera l’industria dell’auto

Da martedì 20 a giovedì 22 maggio a Veronafiere si terrà la dodicesima edizione dell’Automotive Dealer Day, l’evento B2B leader in Europa per il settore della distribuzione automobilistica. Digitalizzazione, due ruote, case-study, post vendita e multibrand, saranno molti i temi trattati nella 3 giorni di eventi organizzati da Quintegia.

Al Dealer Day in programma 25 workshop, 8 masterclass, 18 fast workshop da 20 minuti, 3 eventi serali e 18 meeting di associazioni, case auto e aziende della filiera. Spazio inoltre al Convegno di Federauto I Concessionari, il Governo e le Case e all’esposizione dei risultati del DealerSTAT 2014, (l’indagine sulla soddisfazione dei concessionari nel rapporto con la casa madre, di cui abbiamo anticipato le principali conclusioni ieri) coordinato da Leonardo Buzzavo di Quintegia. Nella città scaligera verrà presentata anche la nuova sezione Moto Industry Business dedicata al mondo delle due ruote. Nell’area espositiva di oltre dodicimila mq saranno presenti inoltre più di settanta aziende e quindici brand automobilistici.

Jacopo MARCHESANO

Automotive: volano i concessionari (che sono sopravvissuti)

Secondo gli ultimi dati resi noti Quintegia, che presenterà la propria analisi completa all’Automotive Dealer Day in programma a Veronafiere dal 20 a 22 maggio prossimi, i punti vendita nel settore dell’automotive sono diminuiti dell’11,9% negli ultimi dodici mesi, a fronte di una diminuzione complessiva delle immatricolazioni del 7,3%. E a beneficiarne sono le concessionarie sopravvissute alla crisi, che nel primo trimestre di quest’anno hanno registrato una crescita media in termini di vendite per mandato del 16%.

Il netto calo delle reti distributive riguarda anche il numero degli imprenditori (-12,4% nel 2013) e ancora di più le ragioni sociali (-12,4% nel 2013 e -50% negli ultimi 12 anni). In diminuzione anche, seppur in modo minore, i franchise point. Per il manager Quintegia, Tommaso Bortolomiol: “Se da un lato la perdita di imprenditori e addetti è un dato molto negativo ed è l’effetto del perdurare della crisi, dall’altro stanno lievemente emergendo gli effetti positivi di una concentrazione delle reti per i concessionari che sono rimasti nel business. Nel primo trimestre di quest’anno infatti le vendite medie per punto vendita e per mandato riferite al canale privato sono aumentate di circa il 10% mentre complessivamente (privati e business) la crescita è del 16%, a fronte di un incremento del mercato immatricolazioni del 5,8%”. Il mutamento della rete distributiva si attesta oggi, secondo le rilevazioni del Centro ricerche Quintegia a 1.434 imprenditori, 3.273 sedi fisiche e 4.555 franchise point.

Jacopo MARCHESANO