Gli appuntamenti della settimana dal 12 al 18 settembre 2022

Si apre una settimana importante per tutti gli italiani, ecco gli appuntamenti da non perdere che ci porteranno a metà settembre.

Ritorno a scuola per gli studenti italiani: senza mascherina e con il compagno di banco

Nella settimana dal 12 settembre al 18 settembre la maggior parte degli studenti di ogni ordine e grado ricomincerà la scuola. Dopo due anni di pandemia, si ritorna a scuola senza mascherina, i banchi potranno di nuovo accogliere due alunni: superiamo il distanziamento. C’è forte apprensione, nonostante i numeri siano in calo, sono in molti a temere una nuova ondata. Aumento previsto anche per traffico e stress.

Conversione Aiuti Bis e messa a punto del decreto Aiuti Ter

Mancano ormai due settimane al voto del 25 settembre, i partiti e i mass media non possono più rendere noti i sondaggi per non influenzare il voto. La campagna elettorale diventerà probabilmente più feroce.

Questa è la settimana decisiva anche per il decreto Aiuti Ter. Il valore dovrebbe essere di circa 12-13 miliardi di euro. Dovrebbe aiutare famiglie e imprese a far fronte al caro energia e quindi evitare nuovi stop alle produzioni che mettono a rischio numerosi posti di lavoro. Nella relazione presentata al Parlamento ci sono anche maggiori entrate per lo Stato pari a 6,2 miliardi di euro. Le maggiori entrate dovranno però essere approvate dal Parlamento di cui molto esponenti politici sono impegnati nella campagna elettorale. I maggiori esponenti hanno già dichiarato che lasceranno la campagna elettorale per andare in Parlamento per un forte senso di responsabilità nei confronti degli italiani.

Nel frattempo il Parlamento è anche impegnato con la conversione del decreto Aiuti Bis che ha raccolto numerosi emendamenti, tra cui quello che prevede il taglio dell’Iva sul pellet. La sensazione è che si voglia far slittare la conversione al dopo voto per non esporsi troppo. Non mancano però critiche a questo atteggiamento visto che molte delle risorse messe a disposizione con il decreto legge sono state già utilizzate per aiutare gli italiani. Il nodo cruciale sarà il Superbonus che il M5S vuole salvare a tutti i costi, ma il Premier Draghi ha reso noto che un eventuale nuovo finanziamento ricadrà sulle tasche di tutti gli italiani.

Tra i nodi da sciogliere ancora ci sono anche la tassazione degli extraprofitti, l’ampliamento del bonus sociale e una nuova rateizzazione delle bollette.

Addio definitivo alla Regina Elisabetta II, scadenze fiscali guerra in Ucraina

Questa settimana ci porterà anche al funerale della Regina Elisabetta II e sicuramente tutti i passi della Famiglia Reale saranno attenzionati dalla cronaca, non mancheranno pettegolezzi. Così come non mancheranno sulla royal family tutta italiana: Ilary – Totti. Autunno caldo anche per loro.

Molto caldo anche il fronte ucraino, da cui derivano molti aumenti, infatti sembra che i militari dell’Ucraina stiano nuovamente avanzando e recuperando territori.

Settimana calda anche per le scadenze fiscali del 16 settembre.

Sarà una settimana importante per le imprese che dovranno rispettare numerosi appuntamenti, infatti per alcune attività si apre la possibilità di presentare istanza per crediti di imposta, ad esempio per le edicole, per le imprese che fanno innovazione tecnologica  e autotrasporti. Inoltre è ancora possibile richiedere il Bonus Fiere.

Incentivi rinnovo parco mezzi imprese trasporto, domande dal 2 maggio 2022

Al via dal 2 maggio 2022 le domande per il rinnovo del parco mezzi delle imprese operanti nel settore dei trasporti con gli incentivi previsti dal decreto del ministero delle Infrastrutture. Le imprese che vorranno sostituire i propri mezzi per il trasporto di merci per conto terzi avranno più di un mese per richiedere gli incentivi. L’acquisto può essere effettuato anche in leasing per beneficiare degli ecoincentivi. Altrimenti, le imprese interessate dovranno attendere l’apertura della seconda tranche di domande per il 2022, in partenza a ottobre. In tutto, per gli anni 2022 e 2023 sono stati stanziati 50 milioni di euro, 25 milioni di euro per ogni anno.

Quali veicoli commerciali beneficiano degli incentivi statali per il rinnovo del parco?

Le domande per rinnovare il parco mezzi delle imprese operanti nel settore dei trasporti in conto terzi dovranno avere come obiettivo:

  • l’acquisto di mezzi commerciali nuovi di fabbrica a trazione alternativa tra diesel, ibrido (diesel ed elettrico) o 100% elettrico;
  • la massa complessiva dei veicoli commerciali deve di almeno 3,5 tonnellate di peso e non oltre le sette tonnellate;
  • il limite delle 7 tonnellate può essere superato per i veicoli commerciali a trazione elettrica.

Quali sono gli importi degli incentivi per l’acquisto di veicoli commerciali?

Gli incentivi legati al rinnovo del parco veicoli commerciali delle imprese interessati ammontano a:

  • acquisto di veicoli diesel Euro 6 solo a fronte di una contestuale rottamazione di automezzi commerciali vecchi di almeno sette tonnellate (da un minimo di 7 mila euro a un massimo di 15 mila euro);
  • l’acquisto di veicoli commerciali leggeri Euro 6 D Final ed Euro 6 di massa complessiva a pieno carico di almeno 3,5 tonnellate fino a sette tonnellate, con contestuale rottamazione dei veicoli della medesima tipologia (3 mila euro di incentivo);
  • acquisto di veicoli a trazione alternativa ibridi, elettrici, CNG e LNG (da un minimo di 4 mila a un massimo di 24 mila euro, a cui si aggiungono mille euro in caso di rottamazione contestuale di un mezzo obsoleto);
  • l’acquisto di rimorchi e semirimorchi adibiti al trasporto combinato ferroviario o marittimo;
  • acquisizione di semirimorchi, rimorchi ed equipaggiamento per autoveicoli speciali eccedenti le 7 tonnellate allestiti per trasporti ATP e sostituzione delle unità frigorifere/calorifere.

Incentivi imprese di trasporto merci per conto di terzi per rinnovo parco veicoli: quali sono le scadenze delle domande?

Rientrano negli incentivi del decreto ministeriale numero 155 del 12 aprile 2022 gli investimenti fatti dalle imprese di autotrasporto merci per conto di terzi a decorrere dal 16 dicembre 2021. Sono previste  due finestre per poter inoltrare le domande di contributo:

  • primo periodo, dalle ore 10:00 del 2 maggio 2022 alle ore 16:00 del 10 giugno 2022;
  • secondo periodo, dalle ore 10:00 del 3 ottobre 2022 alle ore 16:00 del 16 novembre 2022.

Come inviare domanda di richiesta incentivi per i veicoli commerciali?

Le domande per richiedere gli incentivi per i veicoli commerciali devono essere inoltrare, in via esclusiva,  attraverso l’indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) ram. investimenti2022@legalmail.it. La documentazione richiesta, a pena di inammissibilità, consiste:

  • nel modello di domanda compilato in ogni parte e firmato in modalità digitale dal legale rappresentante o dal procuratore dell’impresa. Il modello di domanda si trova all’indirizzo web https//www.ramspa.it/ contributi-gli-investimenti-vii-edizione;
  • la copia del documento di identità in corso di validità del legale rappresentante o del procuratore dell’impresa;
  • la copia del contratto di acquisto dei beni oggetto d’incentivazione avente data successiva a quella di entrata in vigore del decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti numero 459 del 18 novembre 2021. Pertanto, la data di validità da considerare per gli acquisti è a decorrere dal 16 dicembre 2021. La copia deve essere debitamente sottoscritto dalle parti;
  • la firma digitale sul contratto da parte del legale rappresentante o del procuratore dell’impresa. Il contratto dovrà contenere anche l’indicazione del costo di acquisto dei dispositivi innovativi previsti dall’allegato numero 1 del decreto ministeriale 459 del 18 novembre 2021 se si tratta di semirimorchi e rimorchi.

Autotrasporti: arrivano gli incentivi e le agevolazioni dal 2022

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 gennaio 2022 il decreto del 18 novembre 2021 che prevede agevolazioni e incentivi per gli autotrasportatori. L’obiettivo è rinnovare il parco mezzi delle imprese italiane impegnate negli autotrasporti in modo da rendere il lavoro più sicuro e ridurre l’inquinamento ambientale.

Incentivi e agevolazioni per autotrasporti

Il settore degli autotrasporti è considerato strategico all’interno del PNRR, infatti questo può contribuire alla trasformazione ecologica del Paese, inoltre è essenziale nel sistema economico infatti il trasporto su gomma in Italia è ancora prevalente. Come dichiarato dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, si tratta però di un parco mezzi vetusto e di conseguenza è bene impegnare quote del PNRR anche per svecchiarlo e contribuire così alla transizione ecologica.

Proprio per questo il decreto per gli “Investimenti ad alta sostenibilità” mette a disposizione delle imprese di autotrasporto 50 milioni di euro distribuiti fino al 2026 per l’acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa, ecologici di ultima generazione e a carburanti di ultima generazione (CNG, LNG). A questi si aggiungono gli investimenti previsti dal decreto, per gli “Investimenti finalizzati al rinnovo e all’adeguamento tecnologico del parco veicoli” che mette a disposizione ulteriori 50 milioni di euro per il biennio 2021-2022.

A chi sono rivolti gli incentivi per gli autotrasportatori?

Gli incentivi per gli autotrasportatori prevedono contributi in favore di imprese che si occupano di trasporto conto terzi che decidono di investire in mezzi ibridi ed elettrici e che contemporaneamente abbiano provveduto alla rottamazione di veicoli di classe inferiore a euro VI. Vediamo però nel dettaglio quali imprese possono accedervi e come funzionano gli incentivi per gli autotrasportatori.

Le domande per accedere agli incentivi per gli autotrasportatori possono essere presentate da imprese di autotrasporto di cose per conto terzi e le società risultanti dall’aggregazione di tali imprese che si siano formate nel rispetto delle norme previste libro V, titolo VI, capo I, o del libro V, titolo X, capo II, sezioni II e II-bis del codice civile, iscritte nel Registro Elettronico Nazionale.

Come accedere agli incentivi del decreto “Investimenti ad Alta Sostenibilità”?

Il decreto “Investimenti ad Alta Sostenibilità” prevede che per poter prenotare il proprio incentivo le imprese e società che si occupano di autotrasporto conto terzi debbano presentare la copia del contratto di acquisizione dei veicoli.  Non è necessaria la trasmissione della copia della fattura da cui si evince il pagamento, quindi può trattarsi anche di veicoli ancora non pagati, ma per il quale il contratto di acquisizione abbia avuto perfezionamento.

In seguito alla prenotazione sarà però necessario dimostrare che l’investimento è stato perfezionato per poter accedere realmente ai fondi accantonati con la prenotazione. Tale fase si chiama di rendicontazione.  Se le risorse dovessero essere insufficienti a coprire le domande presentate, si viene ammessi con riserva e quindi in caso di eventuale scorrimento delle varie posizioni si potrà accedere al beneficio.

Questo implica che l’autotrasportatore presenta la domanda nella fase di accantonamento, se le risorse sono già terminate si viene ammessi con riserva. Parte quindi al fase di rendicontazione in cui entro i termini stabiliti deve essere presentata la rendicontazione dell’investimento perfezionato. Nel caso in cui l’acquisto non sia perfezionato, le somme inizialmente accantonate ritornano al fondo e vengono utilizzate a scorrimento della graduatoria con la possibilità quindi di recupero anche delle imprese ammesse con riserva.

Per le imprese per autotrasporti che dimostrino oltre all’acquisto di un veicolo di nuova generazione, anche la rottamazione di un veicolo di classe inferiore ad euro VI è previsto un ulteriore incentivo di 1.000 euro.

Autotrasporti: a quanto ammontano gli incentivi per l’acquisto di mezzi di nuova generazione?

Gli incentivi agli autotrasportatori sono di:

  • 4.000 euro per l’acquisto o la locazione finanziaria ogni veicolo CNG (gas naturale compresso) e a motorizzazione ibrida;
  • 14.000 euro per l’acquisto o la locazione finanziaria di veicoli elettrici di massa complessiva pari o superiore a 3,5 tonnellate e fino a 7 tonnellate;
  • 24.000 euro per veicoli elettrici di massa superiore a 7 tonnellate.
  • 9.000 euro per ogni veicolo fino a 16 tonnellate trazione alternativa ibrida (diesel/elettrico) e a  metano CNG;
  • 24.000 euro per ogni veicolo di massa superiore a 16 tonnellate trazione alternativa a gas naturale liquefatto LNG e CNG ed a motorizzazione ibrida(diesel/elettrico).

Occorre ricordare che oltre agli incentivi specifici per gli autotrasportatori, è possibile accedere ad altri fondi previsti per le PMI e per le grandi aziende, ad esempio è possibile accedere ai fondi della legge Nuova Sabatini

Decreto flussi 2022: ultime novità per le aziende che assumono immigrati

Il decreto flussi è un provvedimento che ogni anno determina il numero massimo di ingressi di stranieri regolari in Italia, deve trattarsi di cittadini non appartenenti all’Unione Europea. Vediamo ora cosa è previsto dal decreto flussi 2022.

Decreto flussi 2022: 69.700 nuovi ingressi

Il decreto flussi viene emanato al fine soprattutto di far fronte a determinate esigenze lavorative in Italia, quindi non si tratta semplicemente di un atto di solidarietà, ma è volto a far fronte al fabbisogno di manodopera prevalentemente in mansioni in cui è difficile trovare lavoratori italiani. Il decreto flussi per il 2022 è stato adottato il 21 dicembre 2021 con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in base alla legge 40 del 1998. Prevede l’ingresso regolare di 69.700 quote massime .

42.000 ingressi per agricoltura e settore turistico alberghiero

Del totale previsto, 42.000 sono ingressi per lavori stagionali nel settore dell’agricoltura e turistico-alberghiero. Le istanze per questa quota possono essere presentate dal 1° febbraio 2022. Tra le quote viste occorre ricordare che 14.000 sono a beneficio di associazioni come CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative, si tratta quindi di una particolare quota riservata alle aziende agricole.

27.700 lavoratori per autotrasporto, turismo ed edilizia

Il decreto flussi 2022 prevede anche l’ingresso di 27.700 lavoratori per il settore dell’autotrasporto, settore turistico-alberghiero e delle edilizia e quindi non nei lavori stagionali e questa rispetto al passato è una novità. Per il settore dell’autotrasporto di merci per conto terzi è previsto che per poter approfittare del decreto flussi è necessario essere in possesso di una patente di guida equivalente alla CE e convertibile in base agli accordi di reciprocità. Si tratta di patenti rilasciate da: Algeria, Marocco, Moldova, Repubblica di Macedonia del Nord, Sri Lanka, Tunisia, Ucraina. In questo caso le istanze possono essere presentate dalle ore 9:00 del 27 gennaio 2022.

Decreto flussi 2022: quote di provenienza

All’interno di queste fasce ci sono delle quote riservate, in particolare, il decreto flussi 2022 prevede che ci siano 17.000 ingressi da: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia – Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.

Ulteriori 3.000 quote sono riservate a Paesi che sottoscrivono accordi di migrazione con l’Italia. Si tratta quindi a ben vedere di un’immigrazione strettamente controllata.

Lavoratori autonomi

Il decreto prevede anche una quota di ingressi per i lavoratori autonomi, si tratta di 500 soggetti tra artisti di fama, imprenditori che vogliono investire almeno 50.000 euro, quindi si tratta in questo caso di creare nuove imprese che possano anche portare occupazione, amministratori e titolari di cariche societarie, liberi professionisti che però esercitino attività riconosciute a livello nazionale da associazioni che siano presenti in elenchi tenuti dalle Pubbliche Amministrazioni.

La conversione dei permessi di soggiorno

Il decreto flussi 2022 prevede anche la conversione di permessi di soggiorno, anche in questo caso però ci sono dei limiti numerici.

  • titolari di permesso di soggiorno stagionale da trasformare in non stagionale: 4.400;
  • permesso di soggiorno per studio, tirocinio e formazione professionale da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato in quota 2000 e permesso di lavoro autonomo con quota 370;
  • soggiornanti di lungo periodo con permesso rilasciato da un altro Paese dell’Unione Europea da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato con quota 200 e in permessi di soggiorno per lavoro autonomo con una quota di 30.

Come inoltrare la richiesta

La richiesta per assumere lavoratori stranieri in Italia oppure chiedere la conversione del permesso di soggiorno per i motivi prima visti, deve essere inoltrata telematicamente https://nullaostalavoro.dlci.interno.it c’è tempo fino al 31 dicembre 2022, ma visto che ci sono le quote prima citate, non è opportuno attendere tanto. Inoltre sono previste domande scaglionate per il 2022, la prima quota di domande deve essere presentata entro il 17 marzo 2022. Nonostante le specifiche date viste prima per l’inoltro delle domande, l’applicativo è disponibile già dal 12 gennaio 2022.

La domanda può essere presentata dal datore di lavoro che ha bisogno di assumere un lavoratore Extra UE, per poter accedere al sistema è necessario avere lo SPID. Il datore di lavoro può avere cittadinanza italiana, ma può essere anche un cittadino straniere regolarmente residente in Italia.

Autotrasportatori nelle mani del racket

La crisi è porca e colpisce tutti i settori produttivi nei modi più subdoli. Prendiamo gli autotrasportatori, per esempio, che con la crisi hanno visto un peggioramento deciso dei livelli di sicurezza e, ora, sono sempre più prede della criminalità organizzata. Calano le difese, aumentano i rischi.

Lo ha rilevato un’indagine realizzata da Confcommercio in collaborazione con Gfk Eurisko, realizzata sulle imprese che operano con autotrasportatori. Ebbene, secondo lo studio per la metà di queste imprese la crisi economica, da quando è partita fino a oggi, ha peggiorato i livelli di sicurezza: hanno infatti segnalato un aumento di furti (+65%) e dell’abusivismo tra gli autotrasportatori (+54%), indicando questi due crimini come quelli in maggior aumento.

Ben 6 imprenditori dei trasporti su 100 dichiarano nell’indagine di aver subito minacce o intimidazioni a fini estorsivi e 9 su 100 dichiarano di conoscere altre imprese di autotrasportatori oggetto di minacce o intimidazioni. Minacce che si manifestano soprattutto sotto forma di pressioni psicologiche (per il 62%), ma anche con danneggiamenti alle cose (44%).

Ciò che allarma di più però, è che secondo Confcommercio un imprenditore dei trasporti su due si è piegato alla minaccia subita. Tra gli autotrasportatori l’estorsione viene finalizzata più spesso con la consegna della merce (64%) rispetto al denaro (38%). Pur con i limitati mezzi che la crisi consente loro, tra le misure prese nei confronti del racket e degli criminali, le imprese di autotrasportatori impiegano soprattutto telecamere e impianti di allarme (29%), assicurazioni (17%) e vigilanza privata (15%).

E che cosa chiedono a loro tutela gli autotrasportatori? Soprattutto maggiore protezione sul territorio da parte delle forze dell’ordine (65%) e certezza della pena (53%). E solo il 17% delle imprese di autotrasportatori pensa che gli organismi di controllo garantiscano il rispetto delle regole nel settore. Segnale scoraggiante. 

Secondo Paolo Uggè, Vice Presidente di Confcommercio, questi dati “testimoniano la necessità e l’urgenza di dare attuazione ai contenuti del Protocollo di legalità, sottoscritto a suo tempo dal Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, con l’allora Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, per combattere le infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo dei trasporti. Del resto, i controlli sono gli unici strumenti idonei a prevenire la presenza della malavita organizzata nel settore”.

I lavori tipicamente maschili si tingono sempre più di rosa

Secondo un’indagine della Camera di commercio di Monza e Brianza cresce il numero di donne che ricoprono ruoli lavorativi considerati tipicamente maschili come camionista (1.800 donne), elettricista (400 donne), tappezziere (1.100 donne), fabbro (2.300), meccanico (700 donne), idraulico (140 donne), falegname e calzolaio (entrambi 300 donne). Ogni 18 nuovi elettricisti uno è donna, per quanti riguardo gli autotrasportatori uno ogni 13 è donna, mentre ancora più elevata è l’incidenza per il mestiere del tappezziere con un caso ogni 5.

Si tratta spesso di lavori tipici del territorio brianzolo, è stato così deciso di dare avvio al bando “Mi lauri in butega. Intervento promozionale a sostegno dei mestieri tradizionali“, promosso dalla Camera di Commercio e dalla Provincia. Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza ha dichiarato: “Abbiamo promosso questa iniziativa perché ben rappresenta il percorso storico e imprenditoriale delle imprese della Brianza, che sono nate in ‘butega’, nella fabbrichetta vicino a casa e poi si sono consolidate, ingrandite, fino a diventare grandi aziende ‘glocali’. In questo momento storico complesso, riteniamo fondamentale sostenere la ripresa anche attraverso la valorizzazione di quel saper pensare unito al saper fare, tipico dei mestieri tradizionali. Del resto, le piccolissime imprese rappresentano un valore economico per il territorio per la ricchezza e l’occupazione che generano ma anche perché contribuiscono alla tenuta e alla coesione del tessuto sociale“.

M. Z.