Imprese toscane sempre più verso l’export

In occasione del convegno “Alla ricerca di una nuova politica industriale”, tenutasi a Firenze ed organizzata da Intesa Sanpaolo, Banca Cr Firenze e Confidustria Toscana, è stata presentata un’analisi del Servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo in cui si invitano le pmi toscane ad “aumentare la dimensione e adottare strategie cooperative” che possano garantire una ripresa dopo la crisi attraversata.

Poiché la ripresa economica si prospetta più lenta e faticosa di quanto ci si aspettasse, per ora il mercato estero rimane il principale obiettivo delle imprese toscane, perciò, per combattere la competitività sempre più feroce, occorre colpire i potenziali clienti con proposte sempre più innovative.

Questo è il motivo che ha portato alla crescita dell’export toscano del 22,9% verso i mercati extra Ue nel periodo 2007-2012, soprattutto per quanto riguarda la pelletteria, fiore all‘occhiello dei distretti di Firenze ed Arezzo.

Attualmente, la propensione all’export delle imprese toscane è del 34% ma i ricercatori stimano che nel 2015 crescerà al 35,7%, e sarà diffusa in tutti i settori dell’industria.

Si tratta di una politica industriale volta a sostenere lo sviluppo, con una programmazione integrata e tempi rapidi di attuazione contenuta nel documento Italia: obiettivo industria, presentato all’incontro.

Secondo i ricercatori, è necessario ripartire più chiaramente le competenze tra Ue, Stato e Regioni, adottare modelli di concertazione innovativi che coinvolgano più livelli istituzionali e più attori economici, puntare sullo sviluppo e sulle imprese emergenti, conciliare strategie di sviluppo e impulsi alla crescita nel breve periodo.

Nello stesso momento, è indispensabile ridurre la pressione fiscale sul lavoro e sulle imprese, qualificare il sistema pubblico riducendo i costi e semplificando, adottare politiche di filiera, costruire reti complesse tra gli attori della politica industriale, investire sui distretti, realizzare iniziative di allineamento sulle strategie e sulle linee di sviluppo di tutti gli attori delle filiere produttive, puntare sull’internazionalizzazione.

Particolare attenzione è dedicata alla piccola impresa: secondo “Italia: obiettivo industria” è necessario porre in atto programmi ‘cresci impresa’ per Pmi ad alto potenziale, investire sulla cultura e sulla creatività, rafforzare la cultura imprenditoriale e la propensione all’imprenditorialità, tutelare dalla crisi il patrimonio produttivo delle Pmi.

Vera MORETTI

Intesa tra Gucci e Banca CR Firenze

E’ stata firmata un’intesa storica ed innovativa tra Banca CR Firenze e Gucci, che ha lo scopo primario di rendere più fluido l’accesso al credito bancario per le imprese appartenenti alla filiera prodotto finito pelletteria Gucci.

La collaborazione si baserà sulla condivisione informativa tra banca e azienda leader di filiera, per favorire i fornitori e subfornitori della filiera stessa.

L’accordo è molto importante anche grazie al calibro dei due protagonisti, entrambi realtà di serie A nel territorio, e quindi in grado di dare una nuova spinta sul mercato locale ma anche globale.

A beneficiare di questo progetto saranno tutti i fornitori e subfornitori Gucci, compresi quelli che appartengono alla rete di imprese sponsorizzate dal marchio. Ciò permetterà di valorizzare ulteriormente la valutazione della qualità del fornitore effettuata da Gucci.

Il criterio qualitativo su cui Gucci si basa fa riferimento a diversi parametri, a cominciare dall’affidabilità del fornitore e la qualità delle sue performance, la capacità di rispettare gli standard quali/quantitativi fissati nel contratto di filiera e l’appartenenza ad un indotto produttivo di rilievo.

Banca CR Firenze si porrà come obiettivo quello di valorizzare questi aspetti, dai quali è impossibile prescindere, poiché costituiscono il primo patrimonio di un’azienda e rappresentano la sua migliore garanzia di successo per il futuro.

Alla firma dell’accordo erano presenti Patrizio di Marco, Presidente e Amministratore Delegato di Gucci e Luciano Nebbia, Direttore Regionale Toscana Umbria Lazio e Sardegna di Intesa Sanpaolo, insieme a Luca Severini, Direttore Generale di Banca CR Firenze.

Patrizio di Marco ha dichiarato a proposito: “Siamo molto soddisfatti di questa collaborazione che testimonia ancora un volta l’impegno autentico di Gucci per il territorio e la ferma intenzione di continuare a investire nel tessuto produttivo italiano, valorizzando quelle risorse e competenze straordinarie che rendono il distretto toscano della pelletteria un esempio di eccellenza italiana nel mondo e uno dei poli più importanti del sistema economico nazionale”.

Luciano Nebbia ha poi replicato: “La Toscana è una terra di aziende e marchi che il mondo ci invidia, con un patrimonio tangibile di abilità e conoscenze che oggi, grazie alla collaborazione tra Banca CR Firenze e Gucci, possono essere esaltate anche nella valorizzazione qualitativa delle aziende interessate. Da oggi il nostro Gruppo e Gucci intraprendono una nuova via di collaborazione, che rappresenta un esempio innovativo per le aziende di una filiera produttiva”.

A trarre beneficio dall’intesa saranno anche le aziende subfornitrici, le quali godranno di un facilitazione di approccio personalizzato con la Banca, che predispone un unico punto di accesso per tutte le imprese della filiera attraverso il rapporto diretto con i responsabili territoriali di Area.

L’offerta di Banca CR Firenze prevede inoltre finanziamenti per la gestione del capitale circolante, per investimenti produttivi o per la gestione dell’operatività, con anticipi per finanziamento degli ordini o anticipi su fatture, con tassi di interesse davvero concorrenziali.

Vera MORETTI

In Toscana si investe su giovani e donne titolari di pmi

di Vera MORETTI

La Regione Toscana crede nei giovani e nelle donne titolari di pmi ed investe sulle loro idee e sulla loro creatività.
Non è possibile, infatti, prescindere da questi soggetti che, lavorativamente parlando, spesso costituiscono una vera fucina di novità capaci di sbaragliare ogni concorrenza.

Per questo è stato pubblicato un bando per il finanziamento di progetti per un importo totale di 12 miliardi di euro da erogare nei prossimi 3 anni.

A partecipare alla campagna di promozione sono, oltre, ovviamente, alla Regione Toscana che finanzia il Fondo, Confartigianato Imprese Firenze, Banca CR Firenze, Fidi Toscana Spa, Camera di Commercio di Firenze, Provincia di Firenze.

Ma chi può partecipare al bando?
Innanzitutto i giovani under 40 titolari di impresa individuale o legale rappresentante almeno 50% dei soci che detengono almeno il 51% del capitale sociale, e poi le donne, sempre titolari di impresa individuale o legale rappresentante almeno 50% dei soci di società che detengano almeno il 51% del capitale sociale, senza limiti di età.
Ma possono partecipare anche i percettori di ammortizzatori sociali, senza limite di età.

Le domande possono essere avanzate qualora la propria impresa abbia un’età compresa tra i 6 mesi e i 3 anni e si può trattare di aziende appartenenti ad ogni settore, ad eccezione di quello agricolo.

Per quanto riguarda l’importo finanziato, comprenderà fino al 40% delle spese, che potranno essere relative ad acquisto o richiesta di macchinari, attrezzature e relative opere murarie necessarie, impiantistica aziendale, diritti di brevetto, licenze e marchi, avviamento, arredi, consulenze, promozione.
Non si accede, invece, al finanziamento, se si tratta di acquisti relativi a immobili aziendali, mezzi e attrezzature di trasporto di merci su strada, beni acquistati in contanti.

Il finanziamento verrà erogato tramite garanzia gratuita di Fiditoscana, che coprirà fino all’80% del rischio sul finanziamento bancario richiesto per avviare o sviluppare l’attività. Il limite massimo consentito per il finanziamento è di 312.500 euro da utilizzare nel medio–lungo periodo (5 e i 15 anni); oppure tramite rimborso a fondo perduto in un’unica soluzione fino al 70% degli interessi di finanziamento. Il tasso di interesse è convenzionato.

Gli interessati ad accedere al Fondo possono presentare la domanda entro il 30 aprile 2015, ma la concessione è limitata ad esaurimento scorte. In questo caso, dunque, conviene affrettarsi.