Una sola Banca per l’Europa

 

IERI

Berlusconi indeciso: mossa del cavallo o ennesimo coup de théatre per il Cavalier Berlusconi? Ieri l’ex Premier, durante la presentazione del libro di Bruno Vespa, ha fatto sapere che se “Monti si candidasse a fare il leader farei il passo indietro. Non credo che gli convenga, ma se volesse fare il leader di un rassemblement dei moderati io mi occuperei del mio partito” , pavantando poi l’eventualità che “se Monti decidesse di aderire a questa richiesta vi aderirebbe tutto lo schieramento moderato”. Insomma prima Monti no, poi Monti si, poi la svolta: c’è già chi vede nella mossa del Cavaliere di ieri il tentativo di impedire l’avvento della più pericolosa delle fronde, quella dell’ampia area dei moderati del suo partito, pronti a sostenere la candidatura di Monti in contrapposizione alla sua. Ma, e qui è proprio il caso di dirlo, domani del resto è un altro giorno.

Il primo cinguettìo del Papa: “Cari amici è con gioia che mi unisco a voi su Twitter“. Nel giorno in cui i Maya profetizzarono la fine del mondo (o era il 21?!) il Santo Padre compone i suoi primi 140 caratteri: niente passi biblici, niente messaggi evangelici ma solo una benedizione cinguettante.

OGGI

Una sola Banca per l’Europa: dal 1 marzo 2014 la Bce avrà il potere di monitorare 100 banche della zona euro. La decisione è stata presa questa notte dopo 17 ore di consiglio nei Palazzi di Bruxelles. Si tratta del primo fondamentale passo verso l’unione bancaria in Europa: fra le 100 banche monitorate rientrano quelle con asset per almeno 30 miliardi di euro o che rappresentano il 20% del Pil del Paese; a queste si aggiungono gli istituti di credito dei Paesi fuori dalla zona euro che aderiranno alla Ue. Una manovra che ha l’obiettivo di “restaurare la fiducia nel sistema e interrompere il circolo vizioso tra banche e crisi dei debiti”, ha detto Michel Barnier, commissario Ue al mercato Interno. L’accordo finirà quest’oggi sul tavolo dei 27 capi di Stato e di Governo per ottenere il placet finale, prima di approdare al Parlamento europeo. La supervisione unica aprirà la strada alla ricapitalizzazione diretta delle banche da parte del fondo salva-Stati Esm: si tratta di un passo fondamentale per non far pesare sui debiti pubblici le operazioni di sostegno alle banche in difficoltà,dal momento che oggi gli aiuti finanziari sono destinati agli Stati e non direttamente alle banche.

Al Madison Square per Sandy: ad aprire il concerto storico ospitato questa notte al Madison Square Garden di New York non poteva che essere lui: The Boss, Bruce Springsteen sulle note di ‘Land of hope and dreams’. A raggiungerlo sul palco gremito di star della musica internazionale, prima Jon Bon Jovi, anche lui del New Jersey, per il duetto ‘Born to Run’, poi è stata la volta di Roger Waters, fondatore dei Pink Floyd che si è esibito in ‘Another Brick in the Wall’. Ma il momento più atteso della serata è stata l’esibizione di Mick Jagger e dei suoi Rolling Stones sulle note di ‘Crossroads’, insieme alla performance dei Nirvana, con un inedito Paul McCartney nei panni di Kurt Cobain. E ancora Alicia Keys, i The Who e Eddie Vedder dei Pearl Jam, per un evento unico che è riuscito a raccogliere oltre 30 milioni di dollari da destinare al ‘Robin Hood Relief Fund’, un fondo creato per aiutare le persone colpite dall’uragano.

Arnaldo Pomodoro premiato a New York: lo scultore italiano più apprezzato ha ricevuto il “Grand Award of Merit”, il premio che l’American Society of the Italian Legions of Merit assegna a italiani e italo-americani che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo. A ricevere il riconoscimento sono stati anche Fabrizio Michelassi, primario chirurgo al Presbyterian/Weill Cornell Medical Center di New York, Antonin Scalia, giudice della Suprema Corte degli Stati Uniti, Ronald Spogli, ex ambasciatore degli Usa in Italia.

DOMANI

Il futuro delle Generali: l’ad Mario Greco ha convocato per domani il consiglio di amministrazione delle Generali, giocando d’anticipo sul piano industriale a 3 anni per la società che verrà presentato a Londra il prossimo 14 gennaio, in occasione dell’investor day. L’ad del Leone varerà domani, nel cda convocato nel pomeriggio a Milano, lo schema del piano di rilancio e investimenti del gruppo assicurativo triestino: secondo le prime indiscrezioni Greco ha previsto di sfruttare in primis il brand Generali, affiancato da quelli di Alleaenza e Genertel. Lo scopo è anche quello di procedere alla semplificazione anche degli assetti societari del gruppo entro il 2015, con riferimento a Ina-Assitalia, Toro e Fata.

Niente sciopero per venerdì 14 dicembre: salta l’agitazione sindacale che avrebbe compromesso i trasporti pubblici nelle principali città italiane prevista per domani. Lo sciopero generale dei trasporti sarà rinviato all’8 febbraio 2013. “Riteniamo positiva l’istituzione di un fondo nazionale per il Tpl – ha commentato Giovanni Luciano, segretario generale della Fit-Cisl – la destinazione “blindata” delle risorse per il trasporto, la definizione di una progressività dell’incremento tra ricavi da traffico e costi operativi”. Il tram prende la strada dell’accordo?

 

Alessia CASIRAGHI

Italia in campo, Prandelli si fa in quattro

 

Esplode la violenza ieri sera a Milano: una sparatoria in pieno centro, zona Porta Romana, lascia sul suolo due vittime, un uomo e una donna. E mentre la politica sembra, almeno per oggi, farsi di parte, protagonisti della giornata sono gli azzurri, che scenderanno in campo questa sera a Modena contro la squadra di Malta per il match di qualificazione Mondiale. Chi schiererà in campo il ct Prandelli?

IERI

Milano Calibro 9: sparatoria ieri sera attorno alle 20 in via Muratori a Milano. Le vittime sono un imprenditore incensurato di 43 anni, Massimiliano Spelta, morto sul colpo e la compagna, Carolina Pajaro, di 22 ani, che è deceduta in ospedale nella notte dopo due arresti cardiaci. Ha riportato solo qualche contusione, dovuta alla caduta, la figlia della coppia di soli 2 anni. La bambina si trovava in braccio alla madre durante l’agguato: la donna ha tentato la fuga prima di cadere a terra, raggiunta da un colpo di pistola alla nuca. La polizia indaga sul movente, che ha portato due spietati killer a freddare in pieno centro – via Muratori si trova in una zona centrale di Milano, Porta Romana – la coppia, ma la dinamica dell’esecuzione lascia pensare a un agguato in piena regola.

Miss Italia in corsia: si chiama Giusy Buscemi, ha 19 anni ed è in attesa di sapere se ha passato il Test di Medicina. Nel frattempo, se le statistiche parlano di 1 studente ammesso ogni 7 alla facoltà di Medicina, Giusy può dire di aver sbaragliato le statistiche delle Miss, sfidando 100 concorrenti e portandosi a casa la corona da Miss Italia 2012. Bionda, cappelli ricci foltissimi e occhi verdi, e un altro sogno nel cassetto: diventare attrice. Chissà se Giusy rinuncerà a camice e bisturi per cedere al fascino della macchina da presa? La soluzione: recitare nella prossima stagione di Terapia d’Urgenza. Peccato che la serie sia già stata cancellata da un pezzo.

OGGI

11 settembre 2012: a 11 anni dall’attacco alle Twin Towers di New York, l’America e il mondo appaiono assopiti nella memoria dell’evento che ha spezzato la storia e le vite di migliaia di persone. In Italia latitano cerimonie o dichiarazioni istituzionali, mentre in America Barack Obama ricorderà con un minuto di silenzio da Washington (e non da New York) l’attentato alle Torri Gemelle. Per non dimenticare.

Italia- Malta: azzurri in campo questa sera alle 20.45 allo stadio Braglia di Modena, per la partita di qualificazione ai Mondiali di Brasile 2014. La squadra di Prandelli nel frattempo è stata accolta nello stadio di Medolla, comune emiliano colpito dal sisma della scorsa primavera, per il consueto allenamento pre-partita. Tantissimi bambini, aspiranti fuoriclasse del domani, ad accogliere gli azzurri.

Occupy Alcoa: dopo la marcia su Roma, conclusasi ieri con un nulla di fatto, se non la leggera posticipazione temporale nello spegnimento dell’impianto, i lavoratori dell’Alcoa del Sulcis traducono in parole lo slogan ‘la rabbia è più forte della rassegnazione’ e occupano il traghetto della Tirrenia che da Civitavecchia li riportava a Olbia. L’orologio però del Governo e dell’azienda pare deciso a non fermarsi.

Renzi Ballerino: dopo l’avventura negli Usa, la pioggia di polemiche sulla sua candidatura (che si parli bene o si parli male, basta che si parli di me) e da ultimo l’attacco a Walter Veltroni, che dovrebbe, secondo il Sindaco di Firenze, dedicarsi con maggior profitto all’attività di scrittore -“i successi maggiori Veltroni li ha avuti come romanziere, gli auguro tanti romanzi belli per il futuro” – il rottamatore fa tappa a Ballarò, su Rai3, questa sera. Anche se, a rigor del vero, non si tratta della prima apparizione mediatica della stagione del candidato del Pd, che proprio una settimana fa, appariva nelle vesti di Cicerone, accanto a un più antico Pippo Baudo, nella sua Firenze, per il programma ‘Il viaggio’. Un dubbio? Che il camper usato nella trasmissione da Baudo, sia lo stesso di Renzi?

DOMANI

Primo giorno di scuola: suona la campanella dal Nord al Sud dell’Italia. Mentre i primi della classe, a Bolzano, sono già in aula da lunedì, domani sarà la volta di Veneto, Toscana, Piemonte, Lombardia, Marche, Friuli. Gli ultimi a infilare zaino e grembiule? Gli studenti del Sud (Sicilia esclusa) e quelli di Liguria e Emilia Romagna.

Verdetto finale: la Corte Costituzionale tedesca e il Presidente Angela Merkel confermano che domani sarà resa nota la decisione sui ricorsi contro il fondo salva-stati ESM e contro l’adozione dell’accordo europeo sul rigore di bilancio del Fiscal Compact. Europa avvisata.

Milano Film Festival: a pochi giorni dalla conclusione della Mostra del Cinema di Venezia, nuovo appuntamento cinefilo in vista. Si apre domani infatti la kermesse milanese che trasformerà la città della Madonnina in capitale del cinema fino al 23 settembre. In programma un omaggio dedicato a Woody Allen e una rassegna incentrata sul cinema svedese.

Alessia CASIRAGHI

Monti incontra Hollande, vertice nella città eterna

 

La politica è protagonista quest’oggi da Roma a Bruxelles, fin oltreoceano. E’atteso tra qualche ora infatti il rendez-vous nella città eterna fra il Presidente del Consiglio Mario Monti e Monsieur Le Président François Hollande. Mentre da Bruxelles Mario Draghi infiamma le Borse di mezza Europa. Barack Obama si prepara invece a occupare la sua sedia, quella di candidato presidente, in quel di Charlotte, North Carolina. Riuscirà il democratico Obama a superare l’esame? Intanto, a combattere tra quiz e domande impossibili ci pensano oggi 77mila aspiranti dottori pronti ad affrontare il temuto test d’ingresso a Medicina.

IERI

Alemanno hic et nunc: il sindaco di Roma non molla la poltrona. Gianni Alemanno smentisce la notizia diffusa da Repubblica secondo cui l’ex premier Silvio Berlusconi lo avrebbe invitato a non ricandidarsi a sindaco della Capitale. ‘Hic manebimus optime’, ‘qui staremo benissimo’ o meglio ‘la poltrona non si molla’, recita la scritta sotto lo scatto pubblicato ieri su Twitter da Alemanno, che si è fatto ritrarre nel suo ufficio, di spalle, seduto sulla sua poltrona da sindaco, imitando il celebre scatto di Barack Obama in risposta alla sedia vuota di Clint Eastwood.

Draghi infuoca le Borse: chiusura in positivo e spread in discesa per le Borse Europee dopo le parole Mario Draghi. “Gli acquisti di titoli di Stato fino a 3 anni non costituiscono un finanziamento monetario agli Stati” aveva sentenziato il Presidente della BCE a porte chiuse davanti ad alcuni parlamentari. Quando il pettegolezzo salva l’Euro.

Bobo, l’uomo da 1 milione di …: “se telefonando io potessi di…ventare milionario”. Incasso a 6 zeri per l’ex attaccante dell’Inter Bobo Vieri, che ha ricevuto 1 milione di euro di risarcimento da Telecom e dal club Nerazzurro per la vicenda riguardante le intercettazioni e lo spionaggio dei tabulati telefonici a suo danno. Domanda: facendo due conti, quanto finirebbe allora nelle tasche dell’ex premier Berlusconi?

OGGI

Monti – Hollande: tȇte à tȇte romano alle 13 per i due Presidenti (maschi) più influenti dell’Eurozona. Si tratta del secondo incontro bilaterale fra Francia e Italia in pochi mesi, lo scorso 31 luglio Monti è stato infatti ospite di Hollande all’Eliseo. Non perde tempo nemmeno la cancelliera tedesca Angela Merkel, che incontrerà proprio quest’oggi a Berlino il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, lo stesso che domani pomeriggio sarà a Parigi da Hollande. Quando si dice: siamo tutti una grande famiglia.

Test di Medicina: 77mila per (solo) 10mila e 173 posti. Sono gli aspiranti chirurghi, pediatri, oculisti, odontoiatri etc. di tutta Italia che oggi tenteranno di realizzare il proprio sogno. O di vederlo infranto. Un ammesso ogni 7. Nemmeno il tempo di restare sotto osservazione. Perché in Italia si è dentro o fuori. E se facessimo come in Francia dove gli studenti vengono tutti ammessi al primo anno, ma sopravvivono solo quelli in grado di superare gli esami per arrivare al secondo?

Obama in rosa: sarà lei, la First Lady Michelle Obama, ad aprire questa sera la Convention del Partito Democratico a Charlotte, in North Carolina. Domani sera Michelle cederà invece il palco all’ex presidente Bill Clinton, mentre occorrerà attendere giovedì per vedere Barack Obama. Il Presidente in carica ha scelto però, per la sua investitura ufficiale, un luogo dal nome un poco infausto: Bank of America Stadium. Odiatissimo dai ragazzi di OccupyWallStreet, lo stadio si prepara ad essere invaso dagli OccupyCharlotte.

DOMANI

Del Piero fra i canguri: è quasi fatta. Rumors confermati riguardo al possibile trasferimento dell’ex capitano bianconero a Sidney. Gol a segno entro giovedì?

Manuel de Oliveira: 103 candeline spente (pardon quasi 104,  il prossimo dicembre), e una passione immutata per la macchina da presa. Il regista portoghese presenterà domani alla Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia il suo nuovo film “O Gebo e a Sombra”. Protagonisti? Due grandi dive del passato: Claudia Cardinale e Jeanne Moreau. D’accordo, non giocate a fare la somma delle età dei tre.

Sciopero Treni: preannunciato per domani uno stop di 8 ore per le tratte ferroviare gestite da Trenord. Lo sciopero si svolgerà dalle 9 alle 17. A quando lo sciopero dei pendolari?

Alessia CASIRAGHI

In calo le vendite dei veicoli commerciali

di Vera MORETTI

Il centro studi dell’Unrae, l’Associazione delle case automobilistiche estere in Italia, ha reso noto i dati delle vendite dei veicoli commerciali, che non dicono nulla di buono.
Nel primo bimestre del 2012, infatti, il settore ha registrato una flessione del 30,1%, pari a 22.410 immatricolazioni, rispetto alle 32.062 del gennaio-febbraio dello scorso anno.

La recessione e la stretta creditizia sono indicate come le maggiori responsabili di questo vertiginoso calo che, se si considera solo il mese di febbraio, ha registrato l’immatricolazione di 11.435 veicoli, il 28,3% in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

Il direttore generale dell’Unrae, Romano Valente, ha dichiarato : ”I veicoli commerciali risentono fortemente della situazione economica generale e dello stato di recessione in corso. In particolare le problematiche legate al credit crunch incidono pesantemente sul settore e sulle capacità di investimento delle piccole e medie imprese clienti, acquirenti tipici di veicoli commerciali“.

Per questo motivo, si auspica che si dia ascolto alle raccomandazioni provenienti dai governatori della Banca d’Italia e della Bce, rispettivamente Ignazio Visco e Mario Draghi, di “introdurre sul mercato finanziario i 139 miliardi di euro erogati al tasso dell’1% al sistema bancario italiano“.

Secondo Valente, questo è l’unico modo per assistere ad una ripresa nei mesi futuri.

Dal Trentino 150 milioni di euro per le PMI

Cassa del Trentino ha dato il via ad una nuova operazione finanziaria per favorire l’accesso al credito delle Pmi e delle imprese del territorio: a disposizione un plafond di 150 milioni di euro per sostenere le aziende che vogliono uscire dalla crisi.

Il monte complessivo dei contributi è costituito per più della metà da un fondo messo a disposizione da Cassa del Trentino, che ha avviato la sottoscrizione di bond per 77 milioni di euro, al quale vanno sommati i fondi messi a disposizione dagli istituti di credito. L’operazione si concretizzerà nel corso della prossima asta Bce del 29 febbraio.

L’obiettivo primario è quello di sostenere la liquidità delle piccole e medie imprese, duramente compromesse dall’aumento dei tassi di interesse e dalla difficoltà ad ottenere finanziamenti dagli istituti di credito. Il nuovo fondo stanziato garantirà i pagamenti delle commesse pubbliche dei contributi alle imprese: “Sui tre anni i tassi Bce sono assolutamente concorrenziali – ha sottolineato Lorenzo Bertoli, direttore di Cassa del Trentino . – Oggi anche grosse banche che emettono titoli non scendono sotto i 300 punti base a 18 mesi, cioè 500-600 a tre anni ovvero più del 5%, contro l’1% della Bce. Con una provvista da restituire all’inizio del 2015, però, non si possono finanziare le aziende con scadenze più lunghe di quella data”.

10 anni di euro, 10 anni di mazzate

Ma chi ci crede più alla favola dell’inflazione che sta intorno al 2%? Sorpresa sorpresa… la Bce. Si vede che i signori di Francoforte non vanno molto spesso a fare la spesa o che, in Germania, i panieri sono calcolati in modo differente. Fatto sta, che secondo un articolo pubblicato sul bollettino mensile della Banca centrale Europea, i beni energetici, soprattutto i carburanti, e gli alimentari hanno subito la maggiore impennata dei prezzi dal 2002, anno dell’introduzione dell’euro.

La scoperta dell’acqua calda. Sì, come sa bene ogni persona che fa la coda in cassa al supermercato o al distributore. Ma la sorpresa viene dalle percentuali. Se l’inflazione tendenziale nell’area è stata in media del 2,1% (ma dove???), il rincaro medio annuo dei prezzi dei prodotti energetici è stato invece del 5,4%: +9,6% per i carburanti liquidi. I prezzi degli alimentari trasformati, invece, sono aumentati in media annua del 2,8%.

I prezzi degli alimentari freschi hanno registrato un incremento medio dell’1,9%: 2,4% per il pesce, 2,2% per la frutta, 1,8% per la carne e 1,4% per la verdura. Per quanto riguarda i prezzi dei servizi, rileva la Bce, il tasso annuo di crescita dall’introduzione del contante in euro si è collocato al 2,2%, sostanzialmente in linea con l’inflazione media.

Nei dieci anni dell’euro, nella voce ‘saloni di parrucchiere e istituti di bellezza’ i prezzi sono aumentati del 2,2% all’anno, mentre nella categoria ‘ristoranti, bar e simili’ sono aumentati del 2,8%. Ditelo ai poveri cristi che 10 anni fa per pizza e birra spendevano 10mila lire e oggi se se la cavano con 30 euro possono accendere un cero di ringraziamento…

Complessivamente, dall’introduzione del contante in euro, i prezzi dei singoli prodotti e servizi nell’area, sottolinea la Bce, “hanno seguito andamenti fortemente divergenti. A fronte dell’impatto al rialzo dei prezzi dei beni energetici e alimentari dovuto agli shock sulle quotazioni mondiali delle materie prime, c’è stato l’effetto frenante dei prezzi dei beni Tlc, determinato dai progressi tecnologici in questo settore. Nel contempo, la dinamica dei prezzi dei servizi è rimasta sostanzialmente in linea con il tasso di inflazione armonizzata“. Signori della Bce: che film avete visto in questi 10 anni?

Una buona notizia: Draghi taglia i tassi d’interesse

È caldissima la notizia che la Banca Centrale Europea ha deciso di tagliare tutti i tassi di interesse di un quarto di punto, cioè dello 0,25%. Quindi il tasso fisso di rifinanziamento scende all’1% mentre quello sui depositi passa allo 0,25% e quello marginale all’1,75%. Un piccolo taglio che permetterà una maggiore liquidità per aziende e famiglie.

Sembra però certo che a brevissimo, lo stesso Mario Draghi, dovrebbe annunciare ulteriori misure per favorire la liquidità e i prestiti bancari.

Il taglio dei tassi effettuato oggi dalla Bce è il secondo da parte della presidenza Draghi, che già nel giorno del suo insediamento decise, a sorpresa, il primo taglio dei tassi.

Stanziati 3000 miliardi per salvare l’Euro

Nell’ipotesi di un default della Grecia, stando alle  rivelazioni del Sunday Times, avrebbe preso forma durante i lavori del Fondo Monetario Internazionale l’idea di potenziare il fondo “salva Stati” che passerebbe cosi’ da 440 a 3 mila miliardi. In questo modo, sarebbe possibile sia ricapitalizzare le banche europee vulnerabili sia pilotare il default della Grecia limitandone il contagio.

Nessuna conferma ufficiale e’ arrivata a questa ipotesi, eccetto le indicazioni fornite da Gerard Lyons, capo economista della Standard Chartered: “La questione non è  più se la Grecia andrà in default, quanto assicurare che ci sia la potenza di fuoco finanziaria per far fronte a un default e assicurare che il contagio non si diffonda attraverso l’Eurozona quando succederà”.

Su questa linea, anche il capo del dipartimento europeo dell’Fmi, Antonio Borges, secondo cui è  “molto importante” che la Bce e il Fondo ‘salva-Stati’, l’Efsf, agiscano congiuntamente, mentre il membro del board della Bce Lorenzo Bini Smaghi ha sottolineato la necessità di rafforzare il ruolo del Fondo europeo ‘salva Stati’ e far si’ che diventi uno “strumento efficace” per garantire liquidita’ sui mercati.

Marco Poggi

Draghi? Troppo in gamba, meglio alla Bce che a Palazzo Chigi

di Gianni GAMBAROTTA

Non si conoscono ancora le ragioni che hanno spinto l’11 febbraio scorso Axel Weber a dimettersi dalla sua carica di Presidente della Bundesbank, l’istituto centrale tedesco, di gran lunga la più importante fra tutte le analoghe istituzioni europee. La decisione di lasciare è stata giustificata con “motivazioni personali”, ma alcuni autorevoli giornali tedeschi hanno parlato di divergenze fra il banchiere e il ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, e soprattutto con Angela Merkel, la Cancelliera che sta guidando il suo Paese con grande intelligenza ed eccellenti performance.

Qualunque sia stato il motivo, quello che conta è il risultato che ha prodotto e sta producendo e che riguarda molto da vicino le vicende di casa nostra. Weber, proprio in quanto presidente della Bundesbank, era in corso per succedere nel giugno prossimo al francese Claude Trichet alla guida della Banca centrale europea (Bce). Era anzi il candidato con maggiori probabilità di successo visto che rappresenta l’economia leader dell’Unione europea, il Paese che viene indicato come modello virtuoso e non solo sul scala continentale. La sua uscita dalla banca centrale tedesca lo toglie dalla corsa; anzi lui stesso, parlando con i giornalisti, ha spiegato di non aver interesse per quel ruolo e, in sovrapprezzo, il governo di Berlino ha detto di non voler candidare né lui, né alcun banchiere tedesco.

Dunque la rosa dei papabili è da rifare. Al momento il nome cui vengono attribuite le più solide possibilità di affermazione nella corsa, è quello di Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, ex direttore generale del ministero del Tesoro all’epoca delle grandi privatizzazioni, e molto apprezzato a livello internazionale anche nella sua funzione di presidente del Financial stability board.

Draghi ha qualche chance effettiva di riuscita perché l’Europa incomincia a guardare con una certa diffidenza a un’Unione totalmente di segno tedesco (con l’appoggio, più che altro ancellare, di una Francia che si comporta come se fosse importante quanto la Germania). Quindi un candidato percepito come diretta espressione del Cancellierato potrebbe incontrare serie opposizioni.

Draghi è giudicato un banchiere di assoluta esperienza e di primissimo livello professionale; l’aver militato anche nella Goldman Sachs lo rende gradito ai poteri forti della finanza che predicano il primato del marcato a tutti i costi. Se salisse lui ai vertici della Bce, argomentano i malpensanti, sarebbe comunque un presidente molto sensibile alle indicazioni del Paese guida, la virtuosa Germania, per farsi perdonare la sua appartenenza a un Paese peccatore (qui si parla solo di conti pubblici, e non di altro) qual è l’Italia.

L’ipotesi Draghi, inutile dirlo, ha una ricaduta sulle vicende interne italiane. Il governatore è stato ed è indicato come uno dei personaggi di spicco di quella cosiddetta riserva della Repubblica cui si potrebbe affidare l’incarico di costituire un governo tecnico nel caso la situazione politica diventasse ingestibile. E’ ovvio che la sua partenza verso Francoforte lo escluderebbe da questa partita. Con grande soddisfazioni per tutti quanti vedono in lui un candidato difficile da contrastare. Sarà un caso che il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, abbia subito dichiarato che appoggerà senza esitare la candidatura di Draghi alla Bce?

L’Italia ai vertici della finanza europea: Mario Draghi candidato alla presidenza della BCE

Si avvicina il momento dell’avvicendamento alla Presidenza della anca Centrale Europea, e la faccenda acquista sempre più evidenza sul piano internazionale. Pare che tra i papabili (forse tra i più papabili) ci sia anche il nostro Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi. Questa possibilità inorgoglisce tutti, perché senza ombra di dubbio Draghi è un vero protagonista della vita economica ed istituzionale del Paese. Ovviamente tra i primi sostenitori non poteva che esserci il ministro degli esteri Frattini, che commenta “lo dicono tutti gli osservatori internazionali: l’Italia è onorata che la candidatura di un italiano sia stata formulata per un posto così importante”. Allora, forza Draghi, anche infoiva tifa per lei!