Benzina verde, previsto un sensibile calo sul prezzo

La benzina verde continua ad avere un sensibile calo sul prezzo. Ecco cosa sta succedendo e la notizia sembra piacere a tutti.

Benzina verde, ecco cosa è successo nelle ultime settimane

Sensibile calo del prezzo della benzina verde nelle ultime due settimane. E questa è una di quelle belle notizie che piacciono anche ai consumatori. Del resto è proprio il periodo in cui ci si sposta per andare a mare, in montagna o i luoghi di villeggiatura. Pertanto riuscire ad avere un prezzo della benzina non alle stelle è importante, anche per le imprese agricole e di trasporto.

Nelle ultime due settimane la benzina verde è scesa a 1,770 euro al litro (da 1,830 dell’otto agosto) con una variazione del 3,30% (-6,03 centesimi) calcolata nella media settimanale dei prezzi dall’ otto al quattordici agosto scorso. O per lo meno questo è quanto comunicato dal Mise nella rilevazione del 15 agosto.

Perché i prezzi stanno scendendo?

A livello mondiale si sta assistendo ad una diminuzione dei prezzi della benzina che derivano da un calo delle quotazioni dei prodotti petroliferi. Gli indicatori Wti (riferimento per il mercato petrolifero americano) e Brent (per il petrolio estratto nel mare del nord sono al ribasso. Il termine brent caratterizza oggi il petrolio di riferimento europeo, un prodotto molto leggero, risultato dell’unione della produzione di 19 campi petroliferi situati nel Mare del Nord. Mentre il termine  West Texas Intermediate, è definito anche Texas Light Sweet (dolce), perché ha una quantità bassa di zolfo che lo rende più facile da raffinare rispetto ad altre tipologie di greggio.

Il wti, quotato a 90,22 dollari al barile, perde lo 0,59 per cento, il Brent a 96,19 dollari al barile scende dello 0,48 per cento. E’ in frenata la domanda di greggio. La Cina importa petrolio, ma meno di quanto atteso e incide anche l’incertezza sui mercati, con gli investitori che tirano il freno in attesa degli sviluppi dello scenario internazionale.

Benzina verde, scende anche un pò anche il gasolio

Il gasolio è indicato a 1,756 euro al litro con una variazione di -3,02% pari a 5,47 centesimi rispetto a 1,811 dell’8 agosto scorso. Il prezzo medio del GPL si attesta tra 0,826 a 0,842 euro al litro (no logo 0,813 euro al litro). Il metano, infine, si colloca tra 2,054 e 2,343 euro (no logo 2,150 euro).

Tuttavia si ricorda che lo sconto sulle accise è prolungato fino al 20 settembre 2022, almeno questo secondo il Decreto Aiuti Bis. Pertanto almeno fino a quella data la benzina verde dovrebbe avere un prezzo inferiore e fare il pieno dovrebbe essere meno costoso.

Carburanti giù nei mercati internazionali ma stabili in Italia

Il calo dei prezzi dei carburanti sui mercati internazionali prosegue e, per il quarto giorno consecutivo, benzina e diesel sono vedono scendere le loro quotazioni.
Questo trend, però, non si fa sentire sui listini delle compagnie petrolifere, almeno in Italia.

Se, infatti, la benzina, in una sola settimana, ha perso l’equivalente di 3,8 centesimi al litro, seguita dal diesel con -2,2 centesimi, questa variazione, che ha riportato i carburanti raffinati ai prezzi di un mese fa, non si è fatta sentire sui listini dei prezzi al dettaglio.

La quotazione della verde è scesa ieri a 611 euro per mille litri (-15), quella del diesel a 631 euro per mille litri (-6), mentre le medie nazionali tra le diverse compagnie in modalità servito restano per la benzina a 1,884 euro/litro, per il diesel a 1,788 euro/litro e per il Gpl a 0,844 euro/litro. Lieve aumento per il metano a 0,990 euro/kg (+0,1 centesimi).

Vera MORETTI

Prezzi della benzina ancora in calo

La benzina continua la sua discesa verso prezzi più bassi.

La situazione è comune per tutte le compagnie e vede una media nazionale della benzina che si assesta, in modalità servito, a 1,822 euro al litro (-0,2 centesimi), mentre il diesel scende a 1,735 euro.

I listini di Esso, Tamoil e TotalErg sono stati ritoccati, al ribasso, anche questa mattina.
Meno 5 millesimi sia per Esso, con benzina a 1,822 euro e diesel a 1,745, ma anche per la compagnia libica, che ha portato il prezzo della benzina verde a 1,830 euro e il gasolio a 1,729.
Per TotalErg, invece, -0,4 centesimi su benzina, a 1,830, e -0,7 su diesel, arrivato a 1,737.

I prezzi più cari sono quelli praticati da Q8: 1,839 la benzina e 1,740 il diesel

Vera MORETTI

Leggero calo della benzina nel week-end

Il fine settimana si è concluso con un lieve calo dei prezzi della benzina, con il diesel, invece, in leggero aumento.

A praticare i prezzi più bassi sia di benzina sia di gasolio è stato Eni, a quota rispettivamente 1,834 e 1741, quest’ultimo in comune con Esso. Si trattava di prezzi raccomandati, variati solo da TotalErg (giù di 0,5 cent euro/litro su benzina e diesel) e Tamoil, che, però, ha fatto diminuire dello 0,5 solo la verde e che, per quanto riguarda la benzina normale, ha praticato il prezzo più caro del week-end: 1,857. Diesel più caro, invece, da Q8: 1,749.

Ovviamente, le stazioni no-logo rimangono le più competitive e propongono benzina a 1,735 euro/litro e gasolio a 1,609, così come le massicce promozioni sul self, davvero vantaggiose rispetto al “servito”.

A livello Paese il prezzo medio praticato della benzina, con servizio, va dall’1,832 euro/litro di Eni all’1,847 di Tamoil. Per il diesel si passa dall’1,735 euro/litro di Esso all’1,742 di Q8. Il Gpl e’ tra 0,819 euro/litro di Eni e 0,860 di TotalErg.

Vera MORETTI

Il week end nero dei carburanti

Benzina alle stelle. Non sarà meglio andare sull’eco e sull’elettrico?

Dopo gli ultimi rialzi di oggi (da parte di Eni, Esso, Ip e Q8) la verde si avvicina alla soglia degli 1,9 euro al litro: in particolare Ip (che ha alzato i listini di un centesimo) e Q8 (+0,5 cent) consigliano un prezzo di 1,896 euro al litro. E’ quanto emerge dalle rilevazioni di Staffetta Quotidiana, secondo le quali non si registrano movimenti sulla rete del diesel.

A causa dell’incremento della tassazione che si è verificato sui carburanti (scattato tra marzo 2011 e marzo 2012) lo Stato incasserà, da oggi in avanti, 9,8 miliardi di euro in termini annui. E’ quanto emerge dalle stime di Federconsumatori e Adusbef, considerando i rialzi di accise e iva su benzina e gasolio.

Il rincaro della benzina, accumulato dal primo marzo 2011 al 23 marzo 2012, quindi in poco più di un anno, è pari a 43 centesimi al litro, corrispondente ad una ricaduta di 516 euro in termini annui per automobilista. Per il gasolio la stangata è di 504 euro annui.

Il peso delle tasse sulla benzina è arrivato al 58%, rappresenta oltre un euro sul un litro di verde. E’ quanto fanno sapere Adusbef e Federconsumatori. Elio Lannutti, presidente di Adusbef, sottolinea che “in Italia abbiamo i costi della benzina più alti d’Europa. Sono una dozzina le tasse una tantum che pesano sui carburanti, dall’Abissinia ai terremoti”. Per Rosario Trefiletti, numero uno di Federconsumatori, “se scatterà un ulteriore aumento dell’iva il problema assumerà una dimensione mostruosa”.

Fonte | Ansa.it

Benzina alle stelle: quasi 2 euro al litro

di Vera MORETTI

La quota dei due euro sta per essere raggiunta: con un picco di 1,861 euro, presso i distributori IP, la benzina ha raggiunto un nuovo record, che certo non piace a nessuno. Il rialzo è notevole, di ben 4 centesimi, e la verde è sotto 1,8 euro soltanto in Veneto e Lombardia.
La media nazionale è salita a 1,826 euro/litro per la benzina (+0,8 centesimi) e a 1,761 euro/litro per il diesel (+0,2 centesimi).

La rilevazione, di Staffetta Quotidiana, informa inoltre che il market leader Eni stamattina ha effettuato il diciassettesimo rialzo dell’anno: +0,7 centesimi sulla benzina e +0,4 centesimi sul diesel (media a 1,766 euro/litro).
Rialzi anche da Esso, con prezzi che sono comunque al di sotto della media di mercato, ma che fa registrare +0,6 centesimi sulla benzina a 1,813 euro/litro.

Per quanto riguarda IP viene messo in evidenza che la compagnia del gruppo Apié in questo momento la più esposta agli umori dei prezzi e dei mercati internazionali, priva, fra l’altro, di attività di estrazione di idrocarburi“.