Milano piange Carlo Maria Martini, Zeman bastona Milano

Ad accogliere i lavoratori italiani con dei begli scrosci di benvenuto c’è Poppea: peccato però non si tratti di una morbida divinità greco-romana, quanto più di vorace pioggia che spazza via anche gli ultimi ricordidelle vacanze. Una Milano avvolta dalle tinte ormai autunnali, ha invece dato l’ultimo saluto al Cardinale Carlo Maria Martini, scomparso lo scorso 31 agosto.

IERI

Alonso illeso: quando si dice tagliare le gambe all’avversario. Incidente da brivido, ieri, per Fernando Alonso, sul circuito di Spa in Belgio. Il pilota si è visto letteralmente piombare sulla sua Ferrari l’avversario della Lotus Romain Grosjean. Attimi di paura, ma solo qualche contusione alla schiena per lo spagnolo.

Inter sconfitta: la vittoria della Roma, ieri sera a San Siro, brucia ancora tra le file degli allievi di Stramaccioni. “E’ un’esperienza negativa, ma può essere utile”, ribatte il Presidente Massimo Moratti. Intanto la febbre Zeman infiamma il campionato.

Vogliamo Vivere: parola di Emilio Fede. L’ex direttore del Tg4 si è dichiarato pronto a scendere in politica con un partito tutto suo, pardon un ‘movimento di opinione’, che si chiamerà per l’appunto “Vogliamo Vivere”.  Tra le sue fila Fede vorrebbe già arruolare un uomo d’opinione: Roberto Saviano.  Primo punto all’ordine del giorno:  riaprire le case chiuse. L’importante, dice l’ex direttore, “è che paghino le tasse, di sicuro guadagnano più di me”.

OGGI

I funerali di Martini: quasi 200mila i credenti e non che si sono messi in fila per visitare la camera ardente del Cardinale allestita in Duomo. I funerali oggi alle 16 alla presenza del premier Monti, Romano Prodi, dei ministri Ornaghi, Balduzzi e Riccardi, del sindaco di Milano Giuliano Pisapia e del presidente della regione Roberto Formigoni. Ad officiare la cerimonia il Cardinale Angelo Scola. Grande assente: Benedetto XVI.

L’omaggio al Generale Dalla Chiesa: il 3 settembre del 1982 alle 21.15, l’auto sulla quale viaggiava il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e la moglie, viene affiancata da un BMW in via Carini, a Palermo. Una raffica di colpi di kalashnikov uccide il prefetto di Palermo, sua moglie e l’agente della scorta, Domenico Russo. “Quello di mio padre è stato un omicidio politico”, ha dichiarato oggi Rita Dalla Chiesa, figlia del Generale che ha deciso che si trasferirà a vivere a Palermo.

J’accuse di Beppe Grillo: l’odio esplode in 2 minuti per il leader del Movimento 5 stelle, che dal suo blog lancia la sua personale invettiva “Il rito quotidiano dell’odio da parte di aizzatori di professione nei miei confronti, nei confronti degli appartenenti al M5S e dei miei collaboratori sta diventando fragoroso, insopportabile, indecente”. Grillo accusa media e politici di “creare mostri da abbattere”.  Ma soprattutto da sbattere in prima pagina. Grillo docet.

Minatori del Sulcis: sospesa l’occupazione della miniera di Nuraxi Figus, i minatori possono finalmente respirare una boccata d’aria. L’impianto non chiuderà a dicembre, assicura il Governo.

DOMANI

Renzi a stelle e strisce: lo aveva preannunciato la settimana scorsa sulla pagine del Corriere. Matteo Renzi, sindaco di Firenze e neocandidato alle primarie del Pd, è pronto a volare a Charlotte, in North Carolina, per presenziare alla Convention dei Democratici, che si aprirà domani e sancirà l’inizio ufficiale della campagna di Barack Obama.  Matteo si farà passare gli appunti da Obama prima di iniziare le sue lezioni il prossimo 13 settembre?

Fiori d’arancio al Lido: nozze in vista per Gabriele Muccino, che ha sfilato sul red carpet della 69ma Mostra d’arte cinematografica di Venezia insieme alla sua promessa sposa Angelica Russo, che di professione fa la costumista. Dopo più di 10 anni dal suo film d’esordio, il regista romano è pronto a dare il suo ‘ultimo bacio’?

Alessia CASIRAGHI

Dall’alto o dal basso, ora fuori i tagli veri

di Davide PASSONI

E adesso applaudono a scena aperta. Dopo aver sfiorato il ridicolo la scorsa settimana, quando in fase di presentazione della spending review e del commissario per l’acquisto di beni e servizi della pubblica amministrazione, Enrico Bondi, hanno chiesto aiuto ai cittadini per segnalare online gli sprechi e i cespiti da tagliare, i signori del governo snocciolano soddisfatti i dati dell’iniziativa digitale a una settimana dal suo lancio. Oltre 95mila segnalazioni, di cui più di 24mila solo nel weekend. Un messaggio ogni due secondi, dicono loro. Una mole di roba che ha obbligato a costituire un gruppo di lavoro all’interno dell’Ufficio stampa e del Portavoce di Palazzo Chigi per leggere tutti i messaggi e archiviarli in categorie. Dieci funzionari dieci, che hanno esaminato e catalogato il 20% del totale delle segnalazioni. Diciannovemila circa, 1900 a testa diciamo noi.

Bene. Infatti, dice la nota del governo, “la partecipazione degli italiani al progetto di revisione della spesa pubblica è stata particolarmente elevata e dalle numerose mail giunte vi è un sollecito al governo a intervenire in modo tempestivo per cancellare le inefficienze. A scrivere sono in prevalenza cittadini, e tra questi molti giovani, ma anche dipendenti delle pubbliche amministrazioni e liberi professionisti, ricercatori, professori universitari, oltre a imprenditori, associazioni di categoria, enti no-profit, think-tanks. Circa un sesto dei messaggi contiene il medesimo testo e, quindi, ciò lascia pensare a una campagna organizzata“.

Bene. E gli italiani, dove suggeriscono di intervenire in maniera più o meno pesante? Enti locali, auto blu, stipendi pubblici, risparmio energetico, consulenze, pensioni. Ma dai! Rispettiamo ciascuna delle 95mila segnalazioni e ciascuna delle persone che le hanno inviate, ma pensiamo davvero che la banda Monti non sapesse da sé dove, come e che cosa tagliare? Se proprio il premier e l’Esecutivo avessero voluto far sentire protagonista la gente, perché non spendere una parola di vicinanza a quanti sono in difficoltà per le troppe tasse, il poco lavoro, la pochissima speranza? Tutti fattori di cui sono responsabili loro in prima persona. Loro e i governi che li hanno preceduti.

Perché non dire subito quanto e che cosa avrebbero tagliato? Un tecnico come Giarda ci è dentro da anni in queste problematiche, sa che cosa non va e sa come raccontarlo al presidente del Consiglio perché prenda le misure necessarie. E invece no, facciamo i fighi, usiamo internet, muoviamo le cose “dal basso“, ascoltiamo ciò che dicono i nostri cittadini. E se poi scopriamo che sapevamo già tutto, che ci dicono solo cose già sentite? Beh, che c’è di strano, noi siamo i professori, no?

Ma intanto i cittadini e le imprese aspettano i tagli veri, non i proclami. Ma intanto i cittadini affondano i partiti e votano Grillo. “Dal basso“. E Monti pare non accorgersene, o meglio, si accorge che per il governo “non c’è più la sintonia con il Paese che c’era a inizio mandato. Dobbiamo recuperare“. Che sia già finita anche la Seconda Repubblica? Beh, se fosse così la crisi qualche effetto positivo lo avrebbe pure…