Incentivi blockchain e intelligenza artificiale dal MISE: domande dal 14 settembre

La legge di bilancio del 2019 ha istituito il “Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things” che prevede per il 2022 uno stanziamento di 45 milioni di euro destinati alle imprese che applicano nuove tecnologie come blockchain, intelligenza artificiale e internet of things. Il MISE ha ora reso noto che la piattaforma per l’inoltro delle domande per accedere agli incentivi blockchain e intelligenza artificiale sarà accessibile dal 14 settembre 2022.

A chi sono rivolti gli incentivi blockchain e intelligenza artificiale del MISE?

Per poter accedere ai fondi è necessario presentare progetti volti a :

  • favorire lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (25 milioni di euro);
  • sostenere lo sviluppo della tecnologia Blockchain (10 milioni di euro);
  • favorire lo sviluppo di Internet of things (10 milioni di euro).

Potranno accedere ai fondi imprese di qualunque dimensione e di vari settori, tra cui agro-alimentare, salute, manifatturiero, ambiente e infrastrutture, cultura e turismo, aerospazio, logistica, sicurezza e tecnologia dell’informazione.

Leggi anche: Intelligenza artificiale, blockchain e internet of things: perché servono alle imprese?

Come e quando presentare la domanda per incentivi Blockchain?

Per accedere ai contributi previsti per gli incentivi blockchain, intelligenza artificiale (IA) e Internet of Things è necessario proporre la domanda attraverso la piattaforma messa a disposizione da Intratel (www.infratelitalia.it). Sarà possibile accedere alla piattaforma dal giorno 14 settembre 2022. In questa fase però si potrà solo compilare la stessa e allegare i vari documenti, mentre dal giorno 21 settembre sarà possibile accedere nuovamente all’area personale sul sito e quindi procedere all’inoltro vero e proprio della domanda. La piattaforma dal 21 settembre sarà disponibile dal lunedì al venerdì, dalle ore 10:00 alle ore 18:00, fino ad esaurimento dei fondi. Proprio per questo motivo è bene provvedere a caricare i documenti fin dal momento in cui sarà possibile accedere alla piattaforma e poi procedere il giorno 21 solo all’inoltro.

Per conoscere tutti i dettagli degli incentivi per blockchain, intelligenza artificiale e internet of things, leggi l’approfondimento: Intelligenza artificiale e blockchain: incentivi dal Mise. Guida

Intelligenza artificiale, blockchain e Internet of things: perché servono alle imprese?

Si sente sempre più spesso parlare di blockchain, intelligenza artificiale e internet of things e non si tratta solo di termini strani, ma di tecnologie che possono fare la differenza e soprattutto tecnologie alle quali sono connessi benefici fiscali e aiuti alle imprese che decidono di investirvi e allora diventa essenziale provare a capire di cosa si sta parlando.

Intelligenza artificiale benefici e limiti per le imprese

Sicuramente tra i 3 termini visti il più conosciuto e utilizzato è “Intelligenza Artificiale”, la cui sigla internazionale è  AI.

La definizione ufficiale è: capacità di una macchina di mostrare capacità umane, quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività. L’Intelligenza Artificiale non è una novità, trova applicazione da decenni, ma negli ultimi anni il consumo è diffuso e praticamente quotidiano da parte di imprese e persone. L’intelligenza artificiale è divenuta particolarmente “sensibile” nel senso che è in grado di analizzare in millesimi di secondi quantità enormi di dati e fornire soluzioni efficienti.

Si è arrivati al punto che qualche settimana fa un ingegnere di Google ha dichiarato che l’intelligenza artificiale di una macchina (LaMDA) avrebbe sviluppato la coscienza di un bambino di 8 anni. Questo gli è costato abbastanza caro, considerato che molti di un’intelligenza artificiale senziente hanno paura, infatti Google ha concesso all’ingegnere Blake Lemoine il congedo retribuito, insomma è stato allontanato. Blake Lenoine ha definito la macchina un ragazzo dolce che vuole solo aiutare il mondo a essere un posto migliore.

Campo di applicazione dell’Intelligenza Artificiale

Fatta questa breve digressione, l’intelligenza artificiale è ormai alla base di molti processi produttivi. Si usa in tutti gli uffici pubblici e privati ed è in grado di velocizzare molte operazioni, renderle più economiche e soprattutto gli errori sono praticamente inesistenti e questo agevola molto le operazioni più complesse.

L’intelligenza artificiale si divide in due settori, il primo è quello della robotica, che un po’ affascina tutti, ed è applicata in veicoli autonomi, droni, in questo caso si parla anche di intelligenza incorporata. Il secondo settore comprende i software, come gli assistenti virtuali, i software di riconoscimento facciale, con impronte o vocali, si tratta solo di alcuni esempi naturalmente, ma si capisce subito che tutti noi ogni giorno facciamo un massiccio uso di AI.

Cos’è la tecnologia Blockchain e come trova applicazione?

La nozione forse più difficile da comprendere è quella di blockchain a cui però sono legati maggiori investimenti pubblici e quindi maggiori possibilità per le imprese di ottenere agevolazioni a fronte di investimenti nel settore. Per blockchain si intende una catena di blocchi che va a formare un registro digitale condiviso e immutabile. In questa catena ci sono diversi utenti e in questa rete ci sono dei nodi di rete dai quali è possibile immettere dati che però devono essere validati.

Generalmente la tecnologia blockchain viene utilizzata per le transazioni in criptovalute le cui transazioni sono validate da una rete decentralizzata e non da autorità centrali. Il sistema dei nodi di rete dovrebbe garantire la sicurezza delle transazioni, il blockchain assicura la tracciabilità di tutte le operazioni, il contenuto sempre visibile del registro assicura invece trasparenza. Una volta formato il registro, i dati sono immutabili e solo con il consenso della rete dei nodi possono esservi modifiche. Le imprese che più di tutte possono avvalersi della tecnologia Blockchain sono quelle che operano nel campo delle assicurazioni e della finanza. Sempre più spesso  le aziende impegnate nella registrazione dei dati la usano, ad esempio Coca Cola utilizza le tecnologie blockchain per una migliore gestione della distribuzione del prodotto tra i vari fornitori.

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Internet of Thing: l’internet delle cose a uso quotidiano

L’ultimo concetto è Internet of Things (IoT) internet delle cose. Può sembrare una locuzione strana, in realtà è la tecnologia che ad oggi tutti noi utilizziamo di più. L’internet of Things si basa sul concetto di dispositivi connessi tra loro, che comunicano in modo che possano scambiare informazioni ed elaborare dati. Una delle applicazioni più comuni riguarda la casa domotica, il cloud, la condivisione di piattaforme di lavoro tra vari dispositivi.

Perché lo sviluppo di queste tecnologie è importante per le imprese?

L’insieme di queste tecnologie portano ad agevolazioni come credito di imposta, oppure accesso a finanziamenti nel momento in cui il loro sviluppo porta a un miglioramento dei processi produttivi. I finanziamenti arrivano soprattutto dal Ministero dello Sviluppo Economico ( MISE)

Per conoscere le opportunità che possono arrivare dagli investimenti in Blockchain, intelligenza artificiale e Internet of Things, leggi i relativi articoli.

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Intelligenza artificiale e blockchain: incentivi dal Mise. Guida

La dotazione iniziale è di 45 milioni di euro: prende il via il fondo del Mise ( Ministero dello Sviluppo Economico) per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale (AI), blockchain e Internet of Things (IoT).

Decreto Mise: dal 14 settembre è possibile presentare domande per accedere ai fondi Blockchain, intelligenza artificiale e Internet of Things

Dal 14 settembre 2022 sarà possibile accedere alla piattaforma per la pre-compilazione della domanda, mentre la richiesta delle agevolazioni prenderà il via il 21 settembre 2022. Possono ottenere il beneficio:

  • le imprese che esercitano attività contemplate nell’articolo 2195 del codice civile;
  • imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
  • imprese che esercitano attività ausiliarie;
  •  i centri di ricerca.

Tali soggetti sono ammessi al beneficio sia che svolgano attività in forma singola, sia in forma associata. L’obiettivo è realizzare progetti di ricerca che cadano all’interno del programma transizione 4.0.

Leggi anche Piano di transizione 4.0 per ricerca e sviluppo: come accedere ai fondi

Come sono divisi i fondi destinati a blockchain, intelligenza artificiale e Internet of Things

Il ministro Giorgetti ha dichiarato che l’obiettivo è favorire la modernizzazione dei sistemi produttivi italiani andando a dare supporto anche alle imprese che da sole non riescono a sostenere i costi legati alle nuove tecnologie informatizzate. Ricordiamo che in Italia il panorama imprenditoriale è formato soprattutto da PMI e sono proprio queste per le loro ridotte dimensioni ad avere maggiori problemi e che allo stesso tempo se non si modernizzano rischiano di scomparire dal mercato ormai caratterizzato da un’elevata globalizzazione.

I 45 milioni di euro del fondo stanziato per il 2022 sono così ripartiti:

  • 25 milioni per lo sviluppo di tecnologie a Intelligenza Artificiale AI;
  • 10 milioni di euro per progetti destinati allo sviluppo di blockchain;
  • 10 milioni di euro per progetti di Internet of Things IoT.

Il 34% delle risorse sarà inoltre destinato al Mezzogiorno.

Le spese agevolabili sono quelle sostenute per l’acquisto di strumentazione, spese per il personale, spese di ricerca, acquisizione di brevetti e licenze e spese supplementari. Le spese per il personale non potranno superare il 60% del totale.

In base a quanto già ora è noto saranno agevolate spese ammissibili per un importo compreso tra 500 mila e 2 milioni di euro. I settori interessati saranno:

  • industria e manifatturiero;
  • sistema educativo;
  • agroalimentare;
  • salute;
  • ambiente ed infrastrutture;
  • cultura e turismo;
  • logistica e mobilità;
  • sicurezza e tecnologie dell’informazione;
  • aerospazio.

Quali imprese possono accedere ai fondi del Mise?

Nel frattempo un decreto del 24 giugno 2022 ha provveduto a indicare i requisiti che devono avere le imprese e i centri di ricerca che vogliono ottenere gli incentivi per blockchain, internet of things e intelligenza artificiale.

Possono ottenere gli incentivi le imprese:

  • regolarmente costituite sotto forma di società e iscritte nel Registro delle Imprese;
  • che si trovino in contabilità ordinaria con almeno due bilanci approvati;
  • imprese che siano nel pieno esercizio dell’attività quindi non sottoposte a procedure concorsuali, liquidazione volontaria essere imprese in difficoltà in riferimento al Regolamento GBER;
  • che non siano tra le imprese tenute alla restituzione di aiuti risultati illegali o incompatibili;
  • in regola con le somme da restituire in seguito a provvedimenti di revoca delel agevolazioni concesse dal Ministero.

I progetti di ricerca dovranno essere avviati successivamente alla presentazione della domanda per l’accesso ai fondi e comunque non oltre tre mesi dalla data del decreto di concessione.

La domanda dovrà essere presentata esclusivamente per via telematica utilizzando la procedura che sarà disponibile al sito www.infratelitalia.it

Le domande sono accolte nei limiti della disponibilità finanziaria e di conseguenza diventa importante affrettarsi alal presentazione ed è consigliato provvedere alla predisposzione già dal 14 settembre in modo da inoltrare il 21 senza ulteriori perdite di tempo.

Per conoscere tutte le condizioni per l’accesso al fondo del Mise per blockchain, intelligenza artificiale e Internet of Things scarica il decreto.

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Dal MISE in arrivo 45 milioni di euro per innovazione tecnologica

Il Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE), attraverso il ministro Giorgetti, ha annunciato in investimento di 45 milioni di euro per progetti innovativi in seno al programma Piano di Transizione 4.0.

Istituito il Fondo da 45 milioni di euro per innovazione tecnologica

Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha istituito il Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things . L’obiettivo è sostenere progetti innovativi attraverso finanziamenti agevolati che saranno destinati a soggetti privati e soggetti pubblici anche in forma congiunta. Il decreto ministeriale è stato firmato lo scorso 9 dicembre 2021, non è però immediatamente operativo, infatti è necessario il decreto attuativo. Per ora quindi possiamo solo indicare le linee generali del provvedimento, mentre si aspettano nei prossimi mesi le indicazioni per presentare le domande e per un’indicazione dettagliata dei soggetti che potranno accedere.

Il fondo, che è parte del Piano di Transizione 4.0, è istituito con una dotazione iniziale di 45 milioni di euro che potranno però essere incrementati attraverso risorse europee e di altri soggetti pubblici o privati che vorranno aderire. La parte più consistente degli aiuti andrà verso le Regioni del Sud, generalmente più svantaggiate. Si tratta di Molise, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata e Calabria. Per i primi sei mesi nei quali sarà effettivamente attivo il Fondo e sarà possibile inoltrare le istanze per poter accedere ai finanziamenti agevolati, solo i soggetti privati o pubblici di queste Regioni potranno presentare dei progetti e ottenere i finanziamenti agevolati. Successivamente il bando sarà aperto a tutti.

Al fine di monitorare lo stato di realizzazione dei progetti, il Ministero dello Sviluppo economico si avvarrà del supporto di Infratel.

Se vuoi maggiori informazioni sul Piano di Transizione 4.0, puoi trovarle nell’articolo: Piano di Transizione 4.0 per ricerca e sviluppo: come accedere ai fondi

Quali progetti potranno essere finanziati con il Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things?

Per capire chi potrà effettivamente beneficiare del sostegno attraverso il Fondo, è necessario partire proprio dal nome dello stesso, infatti si intendono agevolare i progetti di sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di:

  • Intelligenza artificiale: quando si parla di intelligenza artificiale si fa riferimento a un settore ampio, infatti per intelligenza artificiale si intende l’abilità di una macchina a replicare capacità umane, come la capacità di ragionamento, pianificazione creatività e apprendimento. Ad esempio potranno ottenere aiuti i progetti volti a sviluppare la robotica. Per saperne di più puoi leggere l’articolo sul programma strategico sull’intelligenza artificiale: linee guida;
  • Blockchain: si tratta di sistemi che si basano su un registro distribuito che può essere modificato da più punti appartenenti a una rete, naturalmente le modifiche possono avvenire solo da parte di soggetti autorizzati e devono essere validati attraverso sistemi di identificazione univoci. Il termine blockchain infatti indica proprio una catena di blocchi. L’obiettivo è rendere procedure complesse sempre più semplici senza però perdere in sicurezza. Le tecnologie Blockchain sono spesso utilizzate nel mercato dei Bitcoin, ma in realtà possono essere usate in molti settori, tra cui anche nel pubblico. Nel mercato dei Bitcoin infatti ogni transazione deve essere legittimata.
  • internet of things, o internet delle cose, conosciuto anche con l’acronimo di IoT, si tratta di oggetti intelligenti, tra cui i più conosciuti sono sicuramente gli smartphone, i computer, i tablet e dispositivi simili, ma non solo, infatti si fa riferimento anche a tutti quegli oggetti che sono nelle nostre case e nei nostri uffici che funzionano tramite una connessione internet e di fatto facilitano le operazioni quotidiane. Si tratta ad esempio di progetti di domotica cablata, auto connesse, lampioni che regolano la luminosità in base alla luce presente.

L’Italia che nasce

In sintesi si potranno ottenere finanziamenti a tassi agevolati per lo sviluppo di progetti che mirano ad aumentare l’uso delle nuove tecnologie. Per le imprese si tratta di un importante novità, ma vi è il rischio di lasciare indietro tutte quelle attività che non riescono a inserirsi in questo nuovo filone che mira a creare aziende sempre più evolute e che quindi hanno bisogno di personale altamente specializzato. Si prospetta quindi una vera rivoluzione nel nostro settore industriale e non solo, ma le aziende e la Pubblica Amministrazione saranno in grado di sostenere il grande passo? Le nostre infrastrutture saranno in grado di sostenere in totale sicurezza (senza perdita e diffusione di dati) l’evoluzione tecnologica?