Bonus affitti 2022, aumenta la platea dei beneficiari

Bonus affitti 2022 si amplia la platea dei possibili beneficiari, ecco chi potrà ottenerlo e tutte le informazioni in merito.

Bonus affitti 2022, i mesi per i quali richiederlo

Il bonus affitti 2022 è una misura che è piaciuta a coloro che svolgono attività di impresa e pagano l’affitto per poterla svolgere. Così secondo quanto stabilito dal Governo ci sono delle belle novità. Infatti la platea degli aventi diritto al bonus affitti 2022 si amplia. Lo scopo è quello di aiutare le imprese che messe in difficoltà dalle restrizioni dovute al Covid- 19.

Per i mesi di gennaio, febbraio e marzo il contributo erogato dallo Stato non è monetario. Si tratta di un credito d’imposta del 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione, previsto dal contratto. Ma rientrano anche i canoni di leasing o di cessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento di un’attività. Una misura importante soprattutto visto la difficoltà che devono affrontare le imprese quando non hanno il locale in cui svolgerla di proprietà.

Bonus affitti 2022, la platea di allarga

Con emendamento proposto ed introdotto al Senato, l’accessibilità al bonus è stata estesa anche al settore della gestione delle piscine. Tuttavia il requisito principale per richiederlo è aver registrato una riduzione del 50% del fatturato rispetto al 2021. In altre parole occorre dimostrare che l’attività ha registrato una grande perdita che deriva proprio delle chiusure o restrizioni imposte durante il periodo di pandemia da Covid-19.

Per accedere al contributo, gli operatori economici devono presentare un’apposita domanda presso l’Agenzia delle entrare. Dunque occorre attestare ufficialmente il possesso dei requisiti e il rispetto delle condizioni che sono previste per l’accesso. Ma i termini, le modalità e i criteri di presentazione non sono ancora stati indicati dall’Agenzia delle entrate.

Il beneficio non è uguale per tutti

Come abbiamo detto il credito d’imposta è pari al 50% del canone previsto dal contratto di locazione. Però ci sono alcuni casi in cui il credito d’imposta si abbassa al 30%. E’ il caso dei contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda. Ma attenzione se l’affitto d’azienda rientra però nel campo delle attività turistico- ricettive l’imposta rimane del 50%. Hanno sempre il credito al 30% coloro che svolgono attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo.

Infine il Decreto Sostegni Ter ha riproposto per le imprese turistiche il contributo previsto dall’articolo 28 del Decreto Rilancio. L’obiettivo è quello di sostenere le aziende messe in difficoltà dalle restrizioni legate al Covid. Anche perché il settore turistico- alberghiero è uno di quelli maggiormente colpiti dalle restrizioni e dalla pandemia che ha colpito il mondo in questi due ultimi anni.

Esenzioni Irpef coltivatori diretti, detrazioni fiscali e bonus edilizi: chiarimenti Agenzia delle entrate

L’Agenzia delle entrate ha provveduto a illustrare, con la circolare 9/E del 1° aprile 2022, le novità relative alla legge di Bilancio 2022 (legge numero 234 del 2021) inerenti l’esenzione Irpef dei coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, le detrazioni per il risparmio energetico e i vari bonus su affitti e lavori edilizi. Per varie misure di detrazione fiscale, l’Agenzia delle entrate chiarisce la data di scadenza della fruizione. Ecco quali sono i chiarimenti nel dettaglio.

Esenzione Irpef dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali fino al 31 dicembre 2022

La legge di Bilancio 2022 ha prorogato l’esenzione dalla tassazione delle detrazioni relative all’Irpef e alle addizionali, dei redditi dominicali e agrari per i terreni dichiarati dagli imprenditori agricoli professionali (Iap) e dai coltivatori diretti. La proroga opera fino al 31 dicembre 2022. I soci che abbiano scelto la tassazione fondiaria nelle società di persone, invece, sono esclusi dalle agevolazioni fiscali. Rientrano nella detrazione fiscale, inoltre, i soci delle società semplici ai quali viene attribuita la quota del reddito fondiario.

Bonus facciate e bonus verde: quali sono le detrazioni spettanti?

Per il bonus facciate, l’Agenzia delle entrate chiarisce che solo fino al 31 dicembre 2022 si potrà beneficiare della detrazione inerente il rifacimento delle facciate degli edifici. Il comma 219 dell’articolo 1 della legge numero 160 del 2019 ha introdotto la misura in oggetto. Ma, per i lavori del 2022, la percentuale di detrazione scende dal 90%, applicato fino al 31 dicembre 2021, al 60%. Analogamente, anche il bonus verde è stato prorogato fino a tutto l’anno 2024. La misura consiste nella sistemazione del verde dei giardini secondo quanto prevede il comma 12 dell’articolo 1 della legge numero 205 del 2017.

Detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia, efficientamento energetico e bonus mobili

Inoltre, tutti i più importanti bonus per le detrazioni dei lavori edilizi sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2024. Nei bonus rientrano gli interventi di ristrutturazione edilizia, di efficientamento energetico e le detrazioni spettanti per i bonus mobili disciplinati. La disciplina delle detrazioni fiscali è descritta agli articoli 14 e 16 del decreto legge numero 63 del 2013.

Bonus mobili, quando spetta la detrazione e quali sono le condizioni?

Si può beneficiare dell’agevolazione fiscale acquistando mobili e grandi elettrodomestici per i costi sostenuti nei tre anni dal 2022 al 2024 ma con delle novità:

  • l’acquisto dei mobili deve essere correlato alla fruizione dei bonus per gli interventi di edilizia indicati nell’articolo 16 bis del decreto del Presidente della Repubblica numero 917 del 1986;
  • la misura della detrazione risulta ridotta rispetto allo scorso anno (16 mila euro di acquisti mobili) a 10 mila euro per l’anno in corso e alla metà per gli anni 2023 e 2024.

Bonus affitti, in cosa consiste la detrazione a favore dei giovani?

Per tutto il periodo di imposta 2022 si può beneficiare del bonus affitto. La misura è riservata ai giovani dai 20 ai 31 anni di età che abbiano un reddito complessivo non eccedente i 15.493,71 euro. Il beneficio fiscale consiste nella detrazione dell’Irpef per i giovani che stipulino un contratto di affitto di una unità abitativa oppure di una sua parte destinando in essa la propria residenza. L’unità immobiliare presa in affitto deve essere diversa dalla casa principale dei genitori del soggetto beneficiario.

 

Bonus affitto turismo, il credito di imposta copre anche i canoni da gennaio a marzo 2022

Il bonus affitti delle imprese operanti nel settore del turismo copre anche i canoni versati a gennaio, a febbraio e a marzo 2022. Il credito di imposta, infatti, spetta se c’è stata una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi calcolata in almeno il 50% rispetto allo stesso periodo del 2019. È quanto prevede il decreto legge numero 4 del 2022. L’articolo 5, allunga infatti il credito di imposta sul costo delle locazioni sugli immobili che non siano a utilizzo abitativo.

Credito di imposta sui canoni di affitto delle imprese turistiche: come calcolarlo?

Pertanto, il bonus sui canoni di affitto degli immobili non a uso abitativo sono allungati ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022 se l’impresa turistica ha subito la diminuzione dei corrispettivi o dei fatturati di non meno del 50% rispetto agli stessi mesi del 2019. Con la legge di conversione del decreto legge numero 4 del 2022, inoltre, sono state incrementate le risorse per la misura a sostegno delle imprese del settore turistico di un milione di euro.

Bonus affitti, al credito di imposta del 50% concorrono anche le piscine

Tra le altre novità della legge di conversione del decreto legge anche quella che include, nel bonus affitti, anche le imprese che gestiscono piscine. Il codice Ateco di riferimento di queste imprese è il 93.11.20. Pertanto, secondo quanto prevede il comma 1 dell’articolo 5, del decreto legge numero 4 del 2022, sono ammesse al credito di imposta sull’affitto le imprese del turismo, incluse quelle che gestiscono le piscine, che abbiano pagato canoni nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022 e abbiano subito la riduzione dei corrispettivi o del fatturato di non meno del 50% rispetto agli stessi mesi del 2019.

Quali imprese turistiche possono chiedere il bonus affitti 2022?

Rispetto al decreto legge numero 34 del 2020, risulta ampliata la platea delle imprese del turismo che possono richiedere il bonus affitti per il 2022. Infatti, il provvedimento di due anni fa ammetteva al credito di imposta solo le imprese ricettive, i tour operator e le agenzie di viaggio. Concorrono pertanto al bonus “le imprese del settore turistico”, ivi comprese quelle che gestiscono le piscine.

Credito di imposta sulla seconda rata 2021 Imu delle imprese operanti nel turismo

Peraltro, le imprese del turismo possono beneficiare del credito di imposta per la seconda rata Imu versata nel 2021. Lo prevede il decreto legge “Ucraina” (il numero 21 del 2022) che, all’articolo 22 stabilisce che le imprese del comparto turistico possono richiedere un contributo in termini di credito di imposta nella misura del 50%. Ammesse al bonus sono:

  • le imprese turistiche e ricettive;
  • quelle che gestiscono agriturismi e strutture all’aria aperta;
  • quelle congressuali e fieristiche;
  • i parchi tematici e i complessi termali.

Imprese turistiche, come beneficiare del credito di imposta Imu 2022?

Per beneficiare del credito di imposta è necessario che il beneficio venga calcolato sugli immobili di classificati come D/2 presso i quali viene svolta l’attività turistica. Inoltre, occorre che i proprietari degli immobili siano anche i gestori delle attività turistiche. Infine, il calo dei corrispettivi o del fatturato deve attestarsi a non meno del 50% calcolato come rapporto tra il secondo trimestre del 2021 e lo stesso periodo del 2019.

 

Bonus locazioni in arrivo per i canoni da gennaio a marzo 2022: chi lo può richiedere?

È in dirittura di arrivo il bonus locazioni per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022 a favore delle imprese operanti nel settore turistico. Il relativo provvedimento è contenuto nel decreto “Sostegni ter”, ma dovrà avere l’ok della Commissione europea. Infatti, come già successo per le modifiche dell’articolo 77 del decreto legge numero 104 del 2020, il credito di imposta sui canoni di locazione verrà riconosciuto per gli immobili che non siano a uso abitativo. Ma il bonus locazioni, già introdotto dall’articolo 28 del decreto “Rilancio” (numero 34 del 2020), potrà essere utilizzato dalle imprese interessate solo dopo l’ok dell’Unione europea.

Bonus locazioni nel decreto ‘Sostegni ter’: si attende il via libera della Commissione europea per l’utilizzo

Il che significa che, anche dopo l’entrata in vigore del decreto “Sostegni ter”, il bonus locazioni rimarrà temporaneamente in stand by. Se le imprese dovessero utilizzare il bonus prima del via libera della Commissione europea, verrebbero penalizzate ai sensi del comma 4, dell’articolo 13 del decreto legislativo numero 471 del 1997. La pena pecuniaria prevista in questi casi ammonta al 30% del credito di imposta utilizzato.

Bonus locazioni 2022, quali imprese potranno richiedere il credito di imposta?

Il bonus locazioni del 2022 potrà essere richiesto dalle seguenti imprese operanti nel turismo:

  • le imprese turistiche e ricettive;
  • i tour operator;
  • le agenzie di viaggio.

Le imprese richiedenti dovranno avere un volume di compensi o di ricavi che non eccedano i 5 milioni di euro riferiti all’anno 2019. Rispetto al decreto “Sostegni bis” del 2021, si tratta di un volume di ricavi ridotto a un terzo (15 milioni di euro lo scorso anno).

Bonus locazioni, quali sono le novità del 2022 per le imprese del turismo?

Il decreto “Sostegni ter” provvede a modificare il bonus locazioni 2022 nella sua struttura. Le modifiche riportano il credito di imposta all’impianto delineato dall’articolo 28 del decreto legge 34 del 2020. Infatti, per la richiesta del bonus locazioni, le imprese operanti nel settore del turismo dovranno dimostrare un calo dei corrispettivi o del fatturato da gennaio a marzo 2022 pari a non meno del 50% rispetto allo stesso trimestre del 2019. La misura del credito di imposta è pari al 60% rispetto all’importo mensile dei seguenti canoni:

  • quello di locazione;
  • il canone di leasing;
  • la concessione dell’immobile a utilizzo non abitativo.

In ogni caso, gli immobili devono essere destinati a svolgere le attività commerciali, industriali, agricole, artigianali o di interesse turistico. Nel caso in cui si tratti di lavoro autonomo, l’immobile deve essere adibito all’esercizio abituale della professione.

Bonus locazioni, cosa cambia rispetto al credito di imposta del 2021?

Rispetto al bonus locazioni del 2021, disciplinato dal decreto “Sostegni bis”, cambia dunque il sistema di calcolo del credito di imposta. Nel provvedimento dello scorso anno, infatti, era previsto il calcolo su base annuale. E, pertanto, il calcolo si basava sull’importo medio mensile di fatturato o dei corrispettivi relativi al periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 in rapporto al periodo annuale precedente, ovvero dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020. Rispetto all’edizione 2021, il bonus locazioni ha aumentato la percentuale di perdita del fatturato al 50% rispetto al 30% applicato un anno fa.

Bonus affitto 2022 per il turismo: questo e altri aiuti nel Sostegni Ter

Il decreto Sostegni Ter prevede misure importanti per il settore del turismo, in particolare il credito di imposta pari al 60% dei canoni di locazione per le imprese del settore turismo, anche conosciuto come Bonus Affitto 2022. Ecco come richiederlo.

Bonus Affitti 2022 per il settore turismo

Il Bonus Affitto 2022 per il settore turismo è legiferato all’interno del decreto Sostegni Ter e comprende i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022. Prevede il riconoscimento in forma di credito di imposta del 60% del canone di locazione versato dalle imprese che operano nel settore del turismo.

Affinché si possa ottenere questo riconoscimento è però necessario rispettare dei requisiti, in particolare, occorre una riduzione del fatturato almeno del 50% rispetto al 2019, cioè l’anno precedente all’inizio dell’emergenza Covid che ha comunque ridotto di molto le entrate di questo settore particolarmente colpito.

Il Ministro del Turismo aveva in realtà richiesto il provvedimento per almeno 6 mesi, ma il Consiglio dei Ministri ha riconosciuto tale beneficio solo a metà. Nel provvedimento viene sottolineato che la misura rientra nel quadro degli aiuti di Stato e di conseguenza i beneficiari devono comunicare all’Agenzia delle Entrate l’autodichiarazione sul rispetto dei limiti e delle condizioni stabilite nella relativa disciplina. La Commissione Europea dovrà quindi dare l’autorizzazione alla fruizione del Bonus Affitto 2022 per le imprese del settore turismo.

Dal comunicato del Ministero del Turismo emerge che il fondo stanziato è di 128 milioni di euro.

Altri aiuti del decreto Sostegni Ter per il settore Turismo

Nel comunicato si possono trovare anche altre novità in favore di questo settore fortemente provato dall’emergenza Covid.

Sono stanziati 40 milioni di euro per garantire la decontribuzione dei lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali. Gli imprenditori del settore turismo che sono costretti a mettere in cassa integrazione i dipendenti saranno esonerati dal versare il contributo addizionale fino al 31 marzo 2022. Questa misura riguarda tutti i rami del comparto turistico, ad esempio B&B, alberghi, agenzie di viaggi, tour operator, ristorazione, parchi tematici, terme, impianti di risalita, bar turistici. Per i parchi tematici inoltre sono stanziati ulteriori 20 milioni di euro.