Bonus per donne disoccupate, requisiti e vantaggi

Non è una novità assoluta perché ormai sono diversi gli anni di funzionamento della misura conosciuta come bonus donne disoccupate. Fatto sta che anche nel 2022 questo beneficio è appannaggio dei datori di lavoro che scelgono di ampliare l’organico dipendenti proprio assumendo nuove lavoratrici precedentemente disoccupate.

Vediamo nel dettaglio come funziona il bonus assunzioni che fu introdotto dalla legge Fornero del governo Monti nel 2012.

Bonus donne disoccupate 2022, perché?

Si tratta di un incentivo all’assunzione di donne disoccupate. Una misura che funziona da diversi anni e che per il 2022 resta potenziata così come lo è stata per il 2021. La misura come è evidente, nasce per limitare il fenomeno delle differenze di genere che il mondo del lavoro purtroppo presenta. Per questo come vedremo dopo, il bonus, pur se si parla di disoccupate, riguarda anche lavoratrici occupate in particolari settori lavorativi dove la disparità di genere come numero di addetti è sproporzionata a favore degli uomini.

Le donne erano e restano lo spaccato più penalizzato dal mondo del lavoro, oggettivamente spostato verso i maschi. Lo dimostrano i dati che parlando di una netta predominanza maschile nel mondo del lavoro. E lo dimostrano anche le carriere lavorative delle donne, raramente costellate da carriere lunghe e duratura come per i colleghi maschi.

Tetto massimo 6.000 euro per l’incentivo

Il bonus assunzioni per le donne nasce proprio per favorire l’occupazione al femminile, offrendo sconti sul costo del lavoro ai datori di lavoro che pensano al mondo femminile per ampliare l’organico dipendenti.

Entrando nel dettaglio del bonus, per il 2022 esso consta di uno sgravio dei contributi che il datore di lavoro deve versare a nomee per conto della lavoratrice. Uno sgravio al 100% fino alla soglia massima di 6.000 euro annui comprensivi anche dei versamenti Inail sugli infortuni sul lavoro.

Il bonus donne disoccupate nel dettaglio

Occorre rispettare determinate condizioni sia da parte del datore di lavoro che da parte della lavoratrice per completare la procedura di benefit. In primo luogo va sottolineato che l’assunzione incentivata deve essere a tempo indeterminato. Non è fattore discriminante la modalità di assunzione a tempo indeterminato che può essere a giornata intera o anche part-time.  L’assunzione a tempo indeterminato consente di godere a pieno dell’agevolazione, perché per le assunzioni a tempo determinato o per la trasformazione di un precedente rapporto di lavoro anche esso agevolato, l’incentivo viene drasticamente ridotto.

Va sottolineato che tale bonus può essere fruito anche su una lavoratrice a contratto di somministrazione. Parliamo di quei lavoratori che vengono assunti per il tramite della agenzie di lavoro interinale. In questo caso è evidente che il benefit spetta alla stessa agenzia di somministrazione e non all’azienda presso cui il lavoratore è mandato a lavorare proprio dall’agenzia.

Bonus assunzioni 2022

La durata di questo incentivo, sempre fino alla già citata soglia di 6.000 euro annui di sgravio, varia in base alla tipologia di assunzione applicata. Massimo 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato. Sempre di 18 mesi massimo è la fruizione del benefit nel caso di trasformazione di un contratto precedentemente a tempo determinato, in uno a tempo indeterminato. Ma occorre ricordare che la trasformazione del precario in lavoratore dipendente in pianta stabile, per essere agevolato per18 mesi deve sopraggiungere nei primi 12 mesi di continuità del rapporto di lavoro a tempo determinato.

La durata massima del beneficio è di 12 mesi invece, per le assunzioni a tempo determinato o pre le proroghe di assunzioni di questo genere.

Bonus donne disoccupate, i requisiti della lavoratrice

Per godere del beneficio la lavoratrice che si va ad assumere deve rispettare una serie di condizioni. La lavoratrice deve essere:

  • Disoccupata da almeno 6 mesi se proveniente da settori con una netta discriminazione in materia di rapporto uomo/donna come occupazione;
  • Occupata in determinati settori lavorativi come previsto dalla normativa vigente e dalle direttive ministeriali annuali;
  • Disoccupata da almeno 12 mesi;
  • Residente in una delle Regioni del Mezzogiorno.

Altre cose utili per le lavoratrici

I requisiti prima citati sono alternativi tra loro. Entrando nel dettaglio di questi vincoli, va sottolineato che lo status di disoccupazione non deve necessariamente passare per l’attestazione del Centro per l’Impiego competente territorialmente.

Da sottolineare infine che l’incentivo per le assunzioni spetta anche alle over 50, disoccupate da almeno 13 e iscritte all’Ufficio di Collocamento con DID (Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro) sottoscritta presso lo stesso centro. Se lo stato di disoccupazione è di lunga data, cioè almeno di 2 anni, non esistono limiti di età della lavoratrice per godere di questo beneficio.

I requisiti del datore di lavoro

Il bonus avvantaggia la lavoratrice facilitando la sua assunzione, ma agevola il datore di lavoro abbassando i costi del lavoro che avrebbe da sostenere. Per questo alla serie di requisiti che la lavoratrice deve detenere, se ne affiancano altri che riguardano il datore di lavoro. Ed anche in questo caso parliamo di requisiti fondamentali per la riuscita della richiesta di incentivazione all’assunzione.

In primo luogo serve che il datore di lavoro risulti in regola con i versamenti contributivi. In sostanza serve essere in regola con il Durc, appunto il documento unico di regolarità contributiva. Naturalmente non basta il Durc in regola.

Infatti il datore di lavoro deve essere in regola con il rispetto di tutte le normative previste dalla normativa vigente in materia di lavoro, nonché da tutti i vincoli di occupazione e assunzione imposti dal CCNL di categoria applicato. Inoltre, le assunzioni agevolate devono essere inserite in un piano di incremento occupazionale. In pratica, non si può ridurre personale e poi sfruttare le assunzioni agevolate sostituendo i fuoriusciti che non godevano di incentivi, con i nuovi lavoratori agevolati in materia di versamento dei contributi.