Bonus internet per le famiglie per acquistare servizi veloci

Arriva il Bonus internet per le famiglie per tutti e senza Isee. Ecco come richiederlo e per quali servizi internet è ammesso.

Bonus internet per le famiglie, l’Italia sempre più connessa

Italia sempre più digitale e connessa con internet ultra veloce. Sembra uno dei punti su cui il Governo si impegna. E sembra che sia in arrivo un bonus internet per le famiglie. Dopo il bonus internet per le imprese, adesso c’è anche quello per le famiglie ed una serie di di agevolazioni che non prendono in esame il valore Isee. Ma occorre attivare dei servizi internet di almeno 30 Mbps di velocità in download.

Il budget stanziato per questa fase di diffusione della banda larga è di 407.470.769 euro. A fare questo importante annuncio è Infratel Italia S.p.A.. Una società  in-house del Ministero dello Sviluppo Economico e  fa parte del Gruppo Invitalia. Operativa dal 2005, è il soggetto attuatore dei Piani Banda Larga e Ultra Larga del Governo.

Inoltre, secondo quanto indicato nel sito della stessa azienda: “Il MISE, attraverso Infratel Italia S.p.A., implementa le misure definite nella Strategia Nazionale per la Banda Ultralarga con l’obiettivo di contribuire a ridurre il gap infrastrutturale e di mercato esistente, attraverso la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo integrato delle infrastrutture di telecomunicazione.

Bonus internet per le famiglie, come si può richiedere

Il bonus internet per le famiglie non è ancora attivo, quindi non si può richiedere. Ma sembra essere chiaro che se erogato, riguarderà solo le nuove attivazioni. Tuttavia il bonus sarà erogato sotto forma di sconto sul prezzo di attivazione oppure sull’importo dei canoni di erogazione del servizio. Lo sconto comprenderà anche la fornitura degli apparati elettronici.

Il bonus internet sembra non essere legato a nessuna soglia Isee. Ma l’elemento fondamentale sarà il nucleo familiare. Infatti sarà riconosciuto uno solo contributo per ogni singolo nucleo familiare presente all’interno della stesa un’unità abitativa.

L’iniziativa di consultazione di Infratel

Infratel Italia sta mettendo a disposizione del pubblico, sul proprio sito, la possibilità di raccogliere opinioni e richieste che derivino dal mondo degli operatori del settore e dagli  italiani. Ma al termine della consultazione pubblica sarà notificato alla Commissione europea ciò che verrà messo in essere attraverso un apposito decreto del Mise.

Per dare la propria opinione è possibile mandare una mail a voucher@infratelitalia.it. Infine sembra che non si esclude la possibilità di dare priorità alle famiglie che vivono nelle aree territoriali più svantaggiate, come i comuni che non sono ben serviti, quelli montanari o dell’entroterra.

 

 

Bonus banda ultralarga da 300 a 2500 euro, ammessi anche professionisti e partite Iva

Anche i liberi professionisti, gli autonomi e le partite Iva sono stati ammessi al bonus banda ultra larga. Il relativo decreto ministeriale sul bonus per la connettività, che consente di ottenere i contributi per l’adesione ai servizi di internet ultra veloce, è stato pubblicato nei giorni scorsi nella Gazzetta Ufficiale. Anche le partite Iva e i professionisti, dunque, potranno richiedere il voucher che va da un minimo di 300 euro a un massimo di 2.500 euro. Le partite Iva si uniscono, pertanto, alle micro e piccole e medie imprese tra i beneficiari dei contributi.

Voucher banda ultralarga, quali sono i requisiti per chiedere il bonus?

I professionisti e le partite Iva che vorranno richiedere il bonus per la banda ultra larga, dovranno avvalersi dei servizi di connettività veloce offerti dagli operatori di telecomunicazione. La velocità della banda dovrà attestarsi da un minimo di 30 megabit per secondo a connessioni che superano i gigabit per secondo. Anche le partite Iva dovranno rivolgersi agli operatori delle telecomunicazioni accreditati alla gestione dei voucher da parte di Infratel Italia. La società è deputata a gestire le risorse per conto del ministero per lo Sviluppo Economico (Mise).

Bonus banda ultra larga per i professionisti e partite Iva: passo avanti nella digitalizzazione

La possibilità di usufruire dei bonus per la connettività veloce rappresenta, dunque, anche per le partite Iva e i lavoratori autonomi un passo importante verso la transizione digitale. Inoltre, l’inclusione alla misura consente ai professionisti di cogliere un’importante opportunità sulla parità di accesso agli strumenti digitali e di ridurre il gap con le imprese in merito alla competitività sul mercato.

Voucher imprese per la connettività veloce, di cosa si tratta?

Già a partire dallo scorso 1° marzo le micro e le piccole e medie imprese possono richiedere il voucher per la banda ultralarga dall’importo minimo di 300 euro fino a un massimo di 2500 euro di aiuto. L’incentivo prevede l’erogazione del voucher alle imprese per gli abbonamenti a internet ultra veloce. I bonus sono erogati dal ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) sulla base del decreto del 23 dicembre 2021 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 33 del 2022), adesso modificato per includere anche le partite Iva e i professionisti. Il relativo comunicato di riferimento del Mise per l’attuazione della misura è quello del 28 febbraio 2022. Nel documento sono contenute tutte le informazioni per la richiesta del bonus.

Quali bonus possono richiedere le imprese e le partite Iva per le connessioni internet a banda ultra larga?

I voucher per la connessione internet a banda ultra larga hanno in importo minimo di 300 euro fino a un massimo di 2500 euro. Il contributo è previsto dalla Strategia nazionale di attuazione del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Gli abbonamenti alla banda ultra veloce delle micro e delle piccole e medie imprese devono avere una durata minima di 18 fino a una massima, ai fini del bonus, di 24 mesi. Il totale delle risorse messe a disposizione dal ministero per lo Sviluppo Economico ammontano a 608 milioni di euro. Per la domanda del voucher le micro e le piccole e medie imprese devono risultare regolarmente iscritte al Registro delle imprese.

Qual è l’importo del voucher per le connessioni a internet a banda ultra larga delle micro e Pmi?

Il voucher per gli abbonamenti alla banda ultra veloce può essere richiesto dalle micro e piccole e medie imprese, nonché dalle partite Iva e dai professionisti, a seconda delle necessità di connessione. Il servizio richiesto dovrà avere una velocità di download a partire da 30 megabit al secondo. Si può arrivare a velocità di un gigabit al secondo o anche di più. Il voucher base di 300 euro riguarda i contratti di abbonamento a internet ultra veloce da 30 megabit per secondo a 300 megabit per secondo (Voucher A1). Il Voucher A2 è richiedibile per velocità di connessione da 300 megabit per secondo fino a 1 gigabit per secondo. Si può richiedere un contributo anche per sostenere le spese di installazione del sistema di connessione.

Come si presenta la domanda per il bonus banda larga per le imprese e le partite Iva?

La domanda del voucher per la banda ultra larga può essere inoltrata dalle imprese dal 1° marzo 2022. Con la modifica del decreto, anche le partite Iva e i liberi professionisti potranno inoltrare richiesta di voucher. La scadenza è fissata al 15 dicembre prossimo. Le domande vengono inoltrate direttamente dagli operatori di telecomunicazione abilitati da Infratel Italia per realizzare gli interventi.

Bonus 300 euro per la banda larga famiglie: chi può ottenere il voucher?

Prende forma il bonus da 300 euro destinato alle famiglie per la fornitura di banda larga. Il ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) ha messo a disposizione 407,5 milioni di euro per la banda ultralarga delle famiglie e dei condomini. A gestire le risorse sarà Infratel, la società in house del ministero incaricata di portare a termine le operazioni di distribuzione di banda larga e fibra ottica, oltre alla fornitura di servizi cloud. Al momento, si attende il decreto del Mise che destinerà le risorse dopo le osservazioni degli operatori del settore.

Voucher banda larga e fibra, quante risorse sono state stanziate?

Le risorse per la banda larga di famiglie e condomini, pari a 407,5 milioni di euro, derivano dal Fondo nazionale di sviluppo e coesione. Per l’80% andranno alle regioni del Sud Italia, soprattutto alla Sicilia (81,5 milioni di euro), alla Campania (75,9 milioni di euro) e alla Puglia (32,8 milioni di euro). Secondo i dati Infratel, inoltre, le altre regioni riceveranno risorse pari a:

  • Sardegna, 32,8 milioni di euro;
  • Calabria, 30,8 milioni;
  • Abruzzo, 17,7 milioni;
  • Lombardia, 16,8 milioni;
  • Basilicata, 14 milioni;
  • Piemonte, 11,9 milioni;
  • Lazio, 10,7 milioni;
  • Toscana e Veneto, 10,2 milioni;
  • Emilia Romagna, 8,8 milioni;
  • Molise, 8,4 milioni;
  • Marche, 4,8 milioni;
  • Liguria, 4,1 milioni;
  • Umbria, 3,9 milioni;
  • Friuli Venezia Giulia, 3,1 milioni;
  • Provincia autonoma di Bolzano, 2,1 milioni;
  • P. A. Trento, 1,4 milioni;
  • Valle d’Aosta, 800 mila euro.

Voucher banda larga, in cosa consiste il bonus per internet veloce alle famiglie?

Il voucher per le famiglie avrà il valore di 300 euro e nella domanda non vi saranno limiti di Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), a differenza dei requisiti richiesti per il bonus precedente, erogato a partire da novembre 2020. L’importo del bonus, come calcolato da Infratel, è basato su una valutazione dei prezzi di mercato degli operatori e serve a coprire, mediamente, almeno la metà dei costi del servizio internet ultraveloce per i primi due anni.

Quali famiglie potranno richiedere il bonus 300 euro per la banda larga?

Il bonus 300 euro per la banda larga potrà essere richiesto dalle famiglie fino a esaurimento delle risorse. Sono due i criteri di assegnazione:

  • l’assenza, al momento della domanda, di un servizio di connettività;
  • il passaggio da una connettività non eccedente i 30 megabit per secondo a una più veloce.

Nel caso in cui nell’edificio arrivi più di una rete ultraveloce, il contributo potrà essere richiesto solo per il gestore che offra la velocità maggiore tra le offerte disponibili. In ogni caso, ciascuna famiglia potrà chiedere al massimo un solo voucher. Non vi sarà un vincolo contrattuale, ma se si cambia gestore durate i primi due anni di erogazione del bonus, si perderà la quota residua dell’incentivo.

Voucher banda larga, la novità 2022 dei condomini

La fase 2 del voucher 300 euro per la banda larga prevede la partecipazione alle risorse anche dei condomini. Si tratta del cablaggio verticale dei condomini e della richiesta di servizi cloud. I condomini potranno richiedere il voucher per la fibra ottica che dovrà essere messa a disposizione per ciascuna unità abitativa. Per i condomini non vi è ancora una cifra del bonus.

Bonus banda larga, come andarono le domande del 2020 legate a computer e tablet?

La fase 1 del voucher banda larga, riservata alle famiglie con Isee fino a 20 mila euro, non ha tenuto fede alle attese in termini di richiesta del bonus. A partire da novembre 2020, per un periodo di un anno, le richieste videro l’assorbimento di risorse per 107 milioni di euro rispetto ai 200 milioni di euro stanziati. I fondi residui vennero poi dirottati alle connettività delle piccole e medie imprese. L’erogazione dei bonus prevedeva anche la concessione di un computer o di un tablet. In questa tornata di domande saranno previsti anche servizi aggiuntivi come quelli cloud: si punterà a offrire alle famiglie tecnologie per la gestione e l’archiviazione dei contenuti digitali.

Bonus banda ultralarga, partite le domande: voucher fino a 2500 euro

Dal 1° marzo 2022 si può richiedere il bonus banda ultralarga per le imprese che vogliano ottenere il voucher da 300 a 2500 euro di aiuto. La misura prevede l’erogazione del bonus gli abbonamenti a internet ultraveloce. Gli aiuti sono erogati dal ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) che ha emanato il comunicato il 28 febbraio 2022 per contenente le informazioni per la richiesta del voucher. Il provvedimento di riferimento è il decreto ministeriale del 23 dicembre 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 33 del 2022.

Quali voucher le imprese possono richiedere per le connessioni internet a banda ultralarga

I contributi per le connessioni internet a banda ultralarga vanno da un minimo di 300 euro a un massimo di 2500 euro. Il bonus rientra nell’ambito della Strategia nazionale di attuazione del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Gli abbonamenti a internet delle micro, piccole e medie imprese devono avere durata da 18 a 24 mesi. Il totale dei fondi messi a disposizione sono pari a 608 milioni di euro. Per la richiesta del bonus le micro e le Pmi devono risultare regolarmente iscritte al Registro delle imprese.

Quanto spetta di voucher per le connessioni a internet a banda ultralarga per le imprese?

Il bonus per gli abbonamenti a internet a banda ultralarga può essere richiesto dalle imprese a seconda delle esigenze di connettività. Gli abbonamenti dovranno avere una velocità di download da 30 megabit al secondo fino a un gigabit o superiori. Il bonus minimo di 300 euro corrisponde a un contratto di abbonamento a internet tra i 18 mesi e i 36 mesi che garantisca il trasferimento a una connessione con una velocità di download compresa tra i 30 megabit per secondo e i 300 megabit per secondo (Voucher A1). Il Voucher A2 è previsto per connessioni da 300 megabit per secondo fino a un gigabit per secondo. È previsto un contributo anche per i costi di installazione delle connessioni.

Come presentare domanda per il voucher banda larga per le imprese?

La domanda per il bonus connessioni a banda larga può essere presentata dalle imprese dal 1° marzo 2022 fino al 15 dicembre 2022. Le istanze possono essere inoltrate direttamente tramite gli operatori di telecomunicazioni abilitati da Infratel Italia, gestore della misura per conto del ministero per lo Sviluppo Economico.

 

Bonus Internet 2022 per le imprese: da 300 euro a 2500 euro

Le aziende virano sempre più verso la digitalizzazione, ma questa rappresenta anche un costo, ecco perché anche per il 2022 è prevista l’erogazione del voucher MISE, anche conosciuto come Bonus Internet, che consente alle imprese di ottenere fino a 2500 euro. Ecco come si può ottenere.

Dal MISE 609 milioni di euro per la connessione veloce alle imprese

Il Bonus Internet 2022 per le imprese rappresenta la fase 2 rispetto al Bonus PC erogato alle famiglie fino al mese di novembre 2021. Le risorse messe a disposizione dal Ministero per lo Sviluppo Economico, MISE, ammontano a 609 milioni di euro. L’obiettivo del piano voucher è favorire la diffusione di connessioni veloci, in grado quindi di aiutare le aziende ad essere più efficienti e riuscire a svolgere tutte le funzioni in modo adeguato.

Il Decreto attuativo per il Bonus Internet rivolto alle imprese è uscito il 23 dicembre 2021, le aziende avranno 24 mesi di tempo per richiederlo.

La fase operativa sarà gestita da Intratel, società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico e parte del Gruppo Invitalia.

Il bonus Internet per le imprese è volto stimolare la sottoscrizione di contratti per la connessione a internet ad alta velocità. In base al contenuto del decreto attuativo del MISE le aziende potranno richiedere importi di valore compreso tra 300 euro e 2,000 euro che in alcuni casi possono essere elevati a 2.500 euro.

Bonus Internet 2022: caratteristiche

Per ottenere tali importi è necessario sottoscrivere un contratto per la connessione internet da 30 Mbit/s a oltre 1 Gbit/s . Il contratto deve avere una durata minima di 18 mesi e massima di 36 mesi. Il contributo massimo di 2.500 euro viene riconosciuto alle imprese che passano da una connessione “lenta” a una da 1 Gbit/s e sarà riconosciuto a copertura dei costi sostenuti e giustificati dagli operatori. Deve essere chiarito che attualmente non è possibile richiedere il Bonus Internet, infatti occorre attendere il piano operativo di Intratel, solo da quel momento inizieranno a decorrere i due anni per inoltrare la richiesta.

Secondo i calcoli effettuati dovrebbero accedere a questo importante aiuto un numero di imprese compreso tra 850.000 e 1.400.000, una platea quindi abbastanza ampia. In realtà lo stanziamento previsto per il Bonus Internet 2022 per le imprese è di 516 milioni di euro a cui si aggiungono 93 milioni di euro che erano stati stanziati per l’iniziativa Bonus PC e internet riconosciuto alle famiglie con ISEE inferiore a 20.000 euro e che non è stato completamente utilizzato mostrando così un parziale flop di quella iniziativa.

Proprio per questo motivo il Ministro Giorgetti ha reso noto che in questo caso sarà attuato un efficiente piano di comunicazione volto a informare le aziende circa la possibilità di usufruire di questo importante sostegno. Il piano di comunicazione e informazione è volto ad evitare che importanti fondi messi a disposizione delle imprese restino inutilizzati, come è avvenuto nel caso del Bonus PC che ha rappresentato la fase 1 verso il processo di digitalizzazione, ma lo hanno richiesto solo 200 mila famiglie, la maggior parte delel quali residenti in Lombardia. Per il Bonus Internet 2022 rivolto alle imprese non ci saranno limiti di fatturato.

Come saranno ripartite le risorse?

Gli importi saranno così ripartiti:

  • 300 euro per le imprese che installano una connessione compresa tra 30 Mbit/s e 300 Mbit/s;
  • 300 euro per le imprese che stipulano un contratto 300 Mbit/s e 1 Gbit/s, con contratto di durata minima pari a 18 mesi e massima pari a 36 mesi;
  • 500 euro per le imprese che stipulano un contratto con velocità di connessione tra 300 Mbit/s e 1 Gbit/s, con contratto di durata compresa tra 18 e 36 mesi
  • 2000 euro invece sono destinati alle imprese che scelgono una connessione con velocità superiore a 1 Gbit/s, in quest’ultimo caso l’importo può essere elevato a 2500 euro a copertura dei costi eventualmente sostenuti.