Bonus mobili anche per gli elettrodmestici

E’ stato approvato dal Senato un emendamento che estende la detrazione fiscale del 50% sull’acquisto di arredamento per la casa anche agli elettrodomestici. Questo provvedimento ha valore retroattivo, poiché prevede che il rimborso entri in vigore per gli acquisti effettuati dal 6 giugno 2013.

Inizialmente, tale provvedimento riguardava solo i mobili, ma ora sono stati inclusi gli elettrodomestici, spesso parte integrante, e necessaria, dell’arredo di casa. Per questo, la validità coincide con l’entrata in vigore del bonus mobili, avvenuta, appunto, il 6 giugno scorso.

Ciononostante, la detrazione sugli elettrodomestici diverrà operativa solo quando terminerà l’iter parlamentare della legge di conversione (entro il 5 agosto).
Nel bonus, quindi, sono compresi i grandi elettrodomestici di classe minima A+, per le apparecchiature che prevedono etichetta energetica, tranne i forni, per i quali si detrae partendo dalla classe A.
La detrazione, da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10mila euro.

Ciò che non risulta chiaro, però, è se i 10mila euro devono essere sommati ai 96mila che rappresentano il tetto massimo sui lavori di ristrutturazione effettuati su singola unità immobiliare, oppure se debbano essere ricompresi in questo tetto.
Il testo uscito da Palazzo Madama è identico a quello del decreto, mentre invece erano stati approvati emendamenti che specificavano lo scorporo di questa detrazione, lasciando intendere che i 10mila euro si sommassero ai 96mila.

Se si legge il testo, però, si evince che il contribuente che rientra nei requisiti per ricevere la detrazione, ha diritto ad analoga agevolazione (50%) sulle “ulteriori spese documentate” per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, per un massimo di 10mila euro. Ma ciò non chiarisce se questo importo è incluso o aggiuntivo rispetto al 96mila stabiliti in precedenza.

Per godere del bonus, si ricordano le istruzioni già impartite dall’Agenzia delle Entrate relativamente al bonus mobili: il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico bancario o postale, con le stesse modalità già previste per la ristrutturazione edilizia, indicando causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane SPA per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati, codice fiscale dell’acquirente, partita IVA o codice fiscale dell’intestatario del bonifico.

Vera MORETTI

Bonus mobili confermato e prolungato

Tra i bonus fiscali che sono stati prorogati, c’è anche il bonus mobili, rinnovato con la presenza, durante le audizioni delle Commissioni Finanze e Industria del Senato, di Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo.

Si tratta di una notizia che farà piacere alle famiglie italiane, poiché prevede la possibilità di detrarre dalla dichiarazione di redditi, e fino ad un massimo complessivo di € 10.000 euro, le spese sostenute per l’acquisto dei mobili da destinare ad immobili ristrutturati.
Anche in questo caso, la detrazione delle spese, come per il bonus ristrutturazioni, sarà ripartita in dieci quote annuali.
Valido anche per questo buono l’obbligo di conservare tutte le ricevute di acquisto, se si vuole beneficiare della detrazione.

I mobili acquistabili non sono solo quelli fissi ma, come si legge nel testo del decreto, si tratta di “mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione”, senza ulteriori specificazioni e senza riferimenti agli elettrodomestici.

Possono godere delle detrazioni i proprietari dell’edificio ristrutturato, ma anche i soci di cooperative divise e indivise, inquilini e comodatari, soci delle società semplici, imprenditori individuali, limitatamente agli immobili non strumentali o merce, familiari conviventi del possessore o detentore dell’immobile oggetto dei lavori.

A beneficiare di questo bonus, non solo le famiglie italiane, ma anche le imprese del comparto arredo, colpito duramente dalla crisi economica.

Vera MORETTI

Il Modello 730/2010: alcune novità e numerose proroghe.

Dallo scorso mese di gennaio, dal sito dell’Agenzia delle Entrate, è disponibile il nuovo modello 730/2010.

Le novità presenti nel modello sono costituite da:

  1. il bonus mobili per le spese sostenute nel 2009 per arredare immobili ristrutturati;
  2. la possibilità, per gli eredi o per i soggetti che hanno acquistato o ricevuto in donazione immobili oggetto di interventi di risparmio energetico, di rideterminare le rate annuali della detrazione del 55%;
  3. la detrazione per i lavoratori dipendenti del comparto Sicurezza, difesa e soccorso pubblico;
  4. l’imposta sostitutiva del 10% sulle sole somme erogate a titolo di incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa per i lavoratori dipendenti del settore privato con determinati requisiti;
  5. la colonna 5 del rigo F1 per riportare l’eccedenza di acconto Irpef versata a novembre e compensata nel modello F24;
  6. le agevolazioni per le popolazioni colpite dal sisma d’Abruzzo del 6 aprile 2009.

Il Mod. 730/2010 potrà essere presentato:

  • al proprio sostituto d’imposta (entro il 30 aprile 2010);
  • ad un Caf-dipendenti o ad un professionista abilitato (entro il 31 maggio 2010).