Superbonus 110%, si possono sostituire finestre e infissi?

Si può utilizzare il superbonus 110% per la sostituzione di finestre e infissi? La risposta è positiva ed è stata chiarita dall’interno dell’Agenzia delle entrate che ha risposto a un interpello, il numero 369 del 2022. Il chiarimento dell’Agenzia prevede, tuttavia, la condizione essenziale che la sostituzione delle finestre e degli infissi debba riguardare parti e componenti già esistenti. In altre parole, non è ammessa ai fini del superbonus 110% la nuova installazione.

Sostituzione finestre e infissi con il superbonus 110%: il quesito

Il chiarimento dell’Agenzia delle entrate sugli interventi alle finestre e agli infissi parte dall’agevolazione del superbonus 110% per la sostituzione dei serramenti, delle chiusure oscuranti e dell’installazione di schermature solari, come previsto dall’articolo 119 del decreto 34 del 2020. Il quesito sul quale si è espressa l’Agenzia delle entrate deriva dalla richiesta di un istante che intende realizzare, nell’abitazione di residenza, la sostituzione dell’impianto termico con un impianto a pompa di calore. L’intervento si configura come “trainante” di altri interventi (“trainati”) al fine di realizzare il miglioramento di 2 classi energetiche dell’abitazione.

Superbonus 110%, il quesito di sostituzione di finestre e infissi all’Agenzia delle entrate

Le finestre e gli infissi oggetto di sostituzione da parte dell’istante sono già esistenti, senza alterazione della superficie e della geometria dell’abitazione per due serramenti. Per altri due, invece, la superficie totale dell’immobile si amplierà. Inoltre, l’istante vorrebbe installare anche due velux nel sottotetto, ex novo. L’istante ritiene di poter effettuare i lavori in superbonus 110% sulla base delle risposte già fornite dall’Agenzia delle entrate numero 524 e 780 del 2021. Il bonus, secondo l’istante, spetterebbe per le due sostituzioni che non comportano ampliamento della superficie.

Quando si possono sostituire infissi e finestre in superbonus 110%?

In riferimento al quesito posto, l’Agenzia delle entrate chiarisce che, secondo il comma 2, dell’articolo 119, del decreto legge numero 34 del 2020, la maggiore aliquota si applica se i lavori (“trainati”) sono eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi “trainanti”. Questi ultimi devono essere di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale o di isolamento termico. Nel caso specifico, il comma 2 del medesimo articolo precisa che gli interventi su “finestre e infissi delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno e verso vani non riscaldati” devono intendersi come sostituzione di componenti già esistenti e di loro parti.

Variazione superficie di finestre e infissi nel superbonus 110%

Si può utilizzare la detrazione del 110%, inoltre, anche se si sostituiscono le finestre e gli infissi esistenti, pure con spostamento e modifica delle dimensioni, purché la dimensione finale degli infissi abbia una superficie complessiva minore o uguale a quella inizialmente esistente.

Sostituzione finestre con bonus edilizi se aumentano la superficie dell’immobile o dell’unità abitativa

Dunque non è ammissibile, ai fini del superbonus 110%, la nuova installazione. Eventuali spese sostenute per comportino un incremento della superficie complessiva iniziale dell’immobile o dell’unità abitativa, possono essere oggetto di ulteriori bonus che prevedano la detrazione sul recupero del patrimonio edilizio. La misura della detrazione fiscale per detti interventi è pari al 50%. Inoltre, ai sensi del successivo comma 3 dello stesso articolo, è necessario che detti interventi producano un miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’immobile.

Quali lavori si possono effettuare in superbonus 110% su finestre e infissi?

In definitiva, il chiarimento dell’Agenzia delle entrate prevede che, per la sostituzione degli infissi e delle finestre senza che venga aumentata la superficie dell’immobile o dell’unità abitativa, si possa utilizzare il superbonus 110%. A tal fine, gli interventi devono configurarsi come sostituzione di finestre, infissi e componenti già esistenti o di loro parti. Non deve trattarsi, dunque, di nuova installazione.

Bonus infissi 2022, le regole per ottenerlo e le detrazioni

Bonus infissi 2022 tutte le misure da poter usare per sostituire i vecchi serramenti con dei nuovi. Come destreggiarsi tra i vari incentivi.

Bonus infissi 2022, arriva la bella stagione

Arriva la bella stagione e con essa molti si dedicano ai lavori di ristrutturazione in casa. Dalla pittura alle ripavimentazioni, è il momento in cui ci si dedica a cambiare la propria casa. Grazie al caldo delle giornate, si pensa anche a sostituire gli infissi, visto che l’inverno è già passato e ci si trova pronti al prossimo. Ci sono varie soluzioni di cui si sente sempre parlare, ma cerchiamo di fare il punto della situazione e capire quel’è la scelta migliore.

Mentre Ecobonus e Bonus ristrutturazione si potranno richiedere entro il 31 dicembre 2024, per i soggetti privati la scadenza del Superbonus 110% è fissata per il 31 dicembre 2025 con sistema a scalare (110% per spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, 70% per quelle effettuate entro la fine del 2024 e 65% dal 1° gennaio 2024).

Bonus infissi 2022, le regole per poter accedere all’Ecobonus

Una prima soluzione è quella relativa all’Ecobonus o bonus infissi 2022. Secondo quanto disciplinato dalla norma sarà possibile accedere all’Ecobonus solo se la sostituzione degli infissi apporterà un miglioramento in termini di prestazione energetica dell’immobile. In altre parole rende l’appartamento con una migliore efficienza termica. Ecco perché all’interno del bonus rientrano, le porte e le finestre, ma anche:

  • le persiane;
  • gli avvolgibili;
  • le tende da sole;
  • le tapparelle.

Altro elemento importante è che deve trattarsi di sostituzione o di modifica di serramenti già esistenti. In altre parole il bonus non vale per quegli appartamenti che istallano per la prima volta questi rivestimenti. Pertanto, più vecchio è l’infisso da sostituire, maggiore è la probabilità che l’appartamento migliori la sua efficienza termica. Così facendo l’aliquota dell’ecobonus è pari al 50% delle spese sostenute. Tuttavia il rimborso sarà possibile con 10 rate annuali dall’importo costante.

Le altre due regole per accedere all’incentivo

Le altre due condizioni per beneficiare della detrazione. La prima è che prevedono che le parti rimpiazzate delimitino un volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati. La seconda è che garantiscano un valore di conduttività termica minore o uguale al limite stabilito per le fasce climatiche delle differenti zone (il costo massimo detraibile dei serramenti al m2 varia da 550 euro nelle zone A, B e C a 750 euro dalla D alla F).

Inoltre si ricorda che il rimborso ha un tetto massimo di 60.000 euro per singola unità immobiliare. Ma vanno considerate le spese di manodopera e di eventuale muratura. Come tutti gli altri bonus, anche questo prevede che l’impresa che si occupa della sostituzione rilasci regolare fattura. Anche il pagamento deve essere tracciabile, come nel caso del bonifico bancario, assegno o altro mezzo tracciabile. Infine entro 90 giorni dalla fine dei lavori si dovrà trasmettere la “scheda descrittiva dell’intervento” all’ENEA, tramite il sito detrazionifiscali.enea.it.