Nel Canton Ticino il nuovo quartier generale del Made in Italy

E’ stata inaugurata il 18 giugno in Svizzera la nuova sede di Luxury Goods International che, dal Cantoni Ticino, controllerà e smisterà il Made in Italy diretto in tutte le zone del mondo.

I marchi di alta moda che passeranno da lì sono Gucci, Bottega Veneta, Yves Saint Laurent, Balenciaga, Alexander McQueen, McQ, Stella McCartney, Brioni e Tomas Maier, tutti appartenenti al Gruppo Kering.

La struttura occupa 20.000 m2 di superficie e 300.000 m3 di cubatura complessiva, e rappresenta uno dei poli logistici più grandi d’Europa: fino a 19 milioni di pezzi spediti all’anno, 2.300 colli preparati all’ora e spazio per 2 milioni di pezzi a stock.

Michele Buttazzoni, amministratore delegato di LGI, ha dichiarato: “Lo stabilimento di Sant’Antonino rappresenta un ulteriore passo nell’ottica di uno sviluppo strategico che il Gruppo ha portato avanti in Canton Ticino fin dal 1996. Oggi non basta più creare un prodotto magnifico, ma bisogna essere in grado di renderlo disponibile al cliente nel minor tempo possibile e nel luogo e nelle modalità in cui il cliente lo richiede. I nostri clienti sono in tutto il mondo e si aspettano da noi il massimo livello di servizio. Lo stabilimento di Sant’Antonino, attraverso il consolidamento degli stock, assume il ruolo di centro nodale del business a livello mondo per la maggior parte dei marchi del Gruppo“.

Il nuovo centro logistico di Sant’Antonino ha una vera e propria collezione di certificazioni: ottenute in ambito di Qualità (ISO9001), Ambiente (ISO14001), Sicurezza (OHSAS18001), Responsabilità Sociale (SA8000) oltre alla recente e molto rara certificazione LEED come edificio conforme all’ambiente secondo i parametri stabiliti dalla U.S. Green Building Council.
Sant’Antonino è il primo centro logistico nel settore del lusso ad aver ottenuto il livello Platino, il più elevato di questa certificazione.

Ha voluto aggiungere Jean-Francois Palus, Group Managing Director del gruppo Kering: “Siamo molto orgogliosi di inaugurare ufficialmente la nuova sede di Sant’Antonino che rappresenta un ulteriore passo del Gruppo Kering verso il pieno controllo della catena di valore dei marchi del lusso da noi gestiti. Kering ha investito in maniera significativa in questo centro logistico all’avanguardia e siamo sicuri che grazie ad esso garantiremo un servizio più efficace ed efficiente per i nostri punti vendita in tutto il mondo“.

Vera MORETTI

In Abruzzo la tradizione rappresenta il futuro

di Vera MORETTI

Tradizione ed artigianalità stanno vivendo una seconda giovinezza, almeno in Abruzzo.

Paolo Gatti, assessore al Lavoro della Regione Abruzzo, crede molto nella tradizione tessile ed artigianale della regione, anche perché, negli ultimi anni, ha saputo imporsi in modo convincente nel difficile settore della moda.
Vi dice niente Brioni? Per chi non lo sapesse, arriva proprio da là, e precisamente dalla provincia di Pescara.

Per combattere, inoltre, la spietata concorrenza cinese e vietnamita, ma soprattutto per difendere il patrimonio e la qualità del Made in Italy, sta per partire il corso triennale di Operatore dell’abbigliamento – Sarto confezionista di alta moda maschile, percorso formativo finanziato dalla Regione Abruzzo. Il corso si terrà presso la Fondazione ForModa, ente morale che ha lo scopo di promuovere e diffondere la cultura e il management delle imprese operanti nell’ambito della moda.

L’opportunità di frequentare questo corso sarà data a 15 allievi under 18, disposti ad imparare un mestiere che vanta un’importante tradizione nell’alta moda sartoriale artigianale.
Oltre alla possibilità di avviarsi verso una professione creativa e versatile, coloro che parteciperanno al corso sono coloro che, in possesso di licenza media ma usciti dal sistema scolastico, si trovano in condizioni di difficoltà e incertezza nei confronti del futuro.

Portare a termine il corso significherà, per gli studenti, ricevere la qualifica professionale di operatore di abbigliamento ma anche rientrare nel sistema dell’istruzione per il conseguimento del diploma quinquennale.
Ciò sarà possibile grazie agli accordi che la Fondazione ForModa ha stretto con gli istituti professionali Pomilio di Chieti e Bellisario di Avezzano.

Ma quali sono le materie previste per chi parteciperà al corso? Fondamentali saranno le conoscenze in fatto di merceologia applicata al settore, ma anche fondamenti di comunicazione, teoria della sartoria, storia dei costumi e della moda, inglese; linguaggio informatico e basi di disegno tecnico, fasi della lavorazione dei capi di abbigliamento; consistenza e valore di stoffe e accessori; tabelle delle varie taglie e funzionalità dei macchinari. Teoria, ma soprattutto pratica, dunque, perché si imparerà a cucire tasche, toppe, accessori, e molto altro; confezionare e applicare le tele del capo spalla; il collo e le maniche; confezionare il pantalone ed effettuare prove di vestibilità. E, ancora, riconoscere le criticità dei capi e rispettare i canoni manifatturieri/artigianali.

Dopo la formazione, la regione Abruzzo ha pensato di integrare il corso con un ulteriore percorso biennale, da farsi in un Its (istituto tecnico superiore), per garantire una specializzazione tecnica di alta qualità.

Paolo Gatti, a questo proposito, ha affermato: “mettere insieme il mondo della scuola e il mondo della moda, costruendo i percorsi sulle esigenze territoriali; per questo è logico puntare sulla moda a Pescara. Parliamo di alta professionalizzazione tecnica perché si presume che, dopo aver portato a termine il percorso, gli allievi abbiano un’alta formazione tecnica e, dunque, la certezza di occupazione. In questo modo, inoltre, le imprese hanno la possibilità di reperire professionalità competenti“.