Buoni fruttiferi postali per i minori: convenienza e quanto si ricava dall’investimento

Quali potrebbero essere i migliori investimenti a favore dei figli o dei nipoti minorenni? Previdenza complementare a parte, che sicuramente offre delle soluzioni vantaggiose anche dal punto di vista della deducibilità fiscale, i buoni fruttiferi postali potrebbero avere la maggiore convenienza dal punto di vista dei rendimenti e della fiscalità. In generale, i tassi di rendimento non sono allettanti come nel passato, ma investire in buoni fruttiferi postali permette sicuramente l’investimento con i maggiori margini di guadagno.

Buoni fruttiferi postali dedicati ai minori: cosa sono?

I buoni fruttiferi postali sono uno strumento finanziario dedicato ai più giovani. Più esattamente possono essere sottoscritti a favore di beneficiari che abbiano da zero a 16 anni e sei mesi. Sono titoli emessi dalla Cassa depositi e prestiti (Cdp) e collocati sul mercato dalle Poste Italiane. Uno dei vantaggi è l’importo che si può sottoscrivere. L’investimento, infatti, parte da 50 euro al mese e non ci sono costi o commissioni né quando si va a sottoscrivere il buono e nemmeno per in fase di rimborso. La sottoscrizione può essere su carta oppure dematerializzata.

I rendimenti dei buoni fruttiferi postali

Per quanto concerne i rendimenti è da precisare che, in un mercato di strumenti finanziari che non offrono grandi risultati, quello dei buoni fruttiferi postali rappresenta senz’altro uno dei più allettanti. La serie attuale di collocamento (TF118A200128 datata 23 novembre 2020) ha un rendimento fisso che cresce nel tempo. La crescita dipende dagli anni mancanti per il compimento della maggiore età del beneficiario intestatario del titolo. Dunque è necessario verificare quanti anni manchino al compimento dei 18 anni del figlio o dei nipoti. Il rendimento minimo è dello 0,5% sul quale si applica la riduzione del 12,5% delle tasse. Il netto, pertanto, è dello 0,44%. Il massimo del rendimento all’anno è del 2,5%. Anche in questo caso, al netto delle tasse del 12,5%, il rendimento effettivo è del 2,24%.

Interessi che maturano sui buoni fruttiferi postali: quale tassazione?

Sugli interessi che maturano sui buoni fruttiferi postali è applicata la fiscalità agevolata pari al 12,5%. C’è da pagare l’imposta di bollo, ad oggi di 34,20 euro fissi annui, nel caso in cui il valore del rimborso del titolo sia maggiore di 5 mila euro.

Meglio i buoni fruttiferi postali o i Buoni del Tesoro pluriennali (Btp)?

Ad oggi il rendimento dei buoni fruttiferi postali supera quello dei Buoni del Tesoro pluriennali (Btp). Alla medesima durata dell’investimento , un Buono del Tesoro pluriennale è dell’1,5% al lordo delle imposte, pari all’1,30% netto. Circa un punto percentuale netto in meno rispetto al massimo che si può ottenere dai buoni fruttiferi postali che possono arrivare al 2,24%. Per i buoni intestati ai minori è necessario prestare attenzione nel caso in cui si chieda il rimborso prima della scadenza. Per incassarli prima bisogna rivolgersi al giudice tutelare.

Altre formule di risparmio per i figli: libretti di risparmio

Esistono altre formule di risparmio per i figli: si va dai piani di accumulo ai libretti di risparmio, dalle polizze alla pensione integrativa. I libretti di risparmio assicurano l’accumulo di somme alle Poste Italiane oppure in banca mediante depositi a favore dei minorenni. Il deposito nel libretto di risparmio può essere libero, e dunque senza vincoli di tempo per quanto concerne i prelievi, oppure vincolato. In questo ultimo caso, quanto depositato rimane bloccato fino a una determinata scadenza.

Vantaggi, svantaggi e rendimenti del libretto di risparmio

L’apertura di un libretto di risparmio permette a chi versa (di norma i genitori) di poter investire poco alla volta e senza una cadenza determinata. I vantaggi consistono nel fatto che non ci sono costi né per aprire un libretto di risparmio, né per la gestione. A fronte dei vantaggi, è importante dire che il tasso di interesse applicato al libretto di risparmio è relativamente basso. Non può essere considerato, pertanto, uno strumento dal quale attendere rendimenti simili a quelli dei buoni fruttiferi postali.

Piani di accumulo: strumento di risparmio che però ha dei costi

Si può optare per i piani di accumulo (Pac) a favore dei minorenni. Si tratta di strumenti finanziari con i quali si versano delle quote di capitale in maniera periodica. Tra i vantaggi c’è proprio quello di poter gestire i versamenti, anche partendo da piccole somme. E la gestione dello strumento permette anche di basare le proprie spese per arrivare a mettere da parte la somma da versare. Per i piani di accumulo, tuttavia, ci sono da pagare dei costi, come quello di apertura o di chiusura anticipata, e i diritti fissi sui versamenti effettuati.

Le polizze assicurative: i vantaggi dell’investimento per il futuro dei minorenni

Una delle possibilità offerte dal mercato finanziario per risparmi che andranno a vantaggio del minorenne sono le polizze assicurative. Gli strumenti, in ambito assicurativo, sono vari. Tra questi particolare importanza rivestono le polizze vita rivalutabili. Sono strumenti compresi nel ramo I. Le polizze, pur avendo dei costi di gestione, offrono vantaggi dal punto di vista del risultato, con relativa copertura assicurativa. Inoltre, i premi pagati per la polizza sono detraibili fiscalmente al 19%, fino al limite di 530 euro all’anno. Particolarmente mirati sono anche i vantaggi dell’impignorabilità della polizza e della detassazione ai fini della successione.

 

Buoni fruttiferi postali cointestati: attenti alle clausole

Tra le forme di risparmio più apprezzate vi sono i buoni fruttiferi postali cointestati, si tratta di un particolare titolo che però può avere diverse clausole, cioè può essere con pari facoltà di rimborso o meno e questo incide notevolmente sulla possibilità di riscossione.

Cosa sono i buoni fruttiferi postali cointestati

I buoni fruttiferi cointestati di Poste Italiane sono caratterizzati dalle presenza di diversi intestatari, fino ad un massimo di 4. Gli intestatari devono essere tutti maggiorenni, non è possibile la sottoscrizione di questi buoni da parte di minorenni, e neanche l’intestazione fatta da terzi, ad esempio come regalo. Certamente potrai ricordare che il nonno ti aveva regalato un buoni per la festa della prima comunione e che lo stesso era intestato a te sebbene fossi minorenne. Ciò è del tutto normale, infatti in passato era possibile sottoscrivere dei buoni fruttiferi postali intestandoli a un minore. Ora tale facoltà non esiste più, i buoni che erano stati sottoscritti restano validi e possono essere un vero tesoretto.

Poste Italiane ha creato degli strumenti specifici per i risparmi dei più piccoli. Puoi trovare un sunto nell’articolo: Buoni fruttiferi postali per minori: sono convenienti?

Fatta questa prima premessa viediamo cosa succede nel caso in cui i buoni fruttiferi postali siano cointestati con clausola di pari facoltà di rimborso o senza.

Come funzionano i buoni fruttiferi postali con pari facoltà di rimborso

I buoni fruttiferi postali con pari facoltà di rimborso possono essere riscossi per intero in qualunque momento da ciascuno dei cointestatari. Il caso tipo è quello di due coniugi che decidono di cointestare il buono, oppure di un genitore e un figlio, un genitore e più figli. Naturalmente la cointestazione può avvenire anche tra soggetti non legati da vincolo di parentela. In tutti questi casi qualunque soggetto che risulti titolare potrà “a vista” richiedere il rimborso senza previo consenso dell’altro e senza che l’altro si presenti all’ufficio postale. Per poter procedere gli basterà avere il Titolo il mano.

I vantaggi della clausola PFR

Questa tipologia di buono è molto scelto nelle famiglie perché in caso di difficoltà, ad esempio se uno dei coniugi è in ospedale e c’è bisogno di prelevare dei risparmi, può tranquillamente l’altro coniuge cointestatario riscuotere senza problemi.

I rischi della clausola PFR

Possono però verificarsi dei casi limite, cioè un coniuge che prima di chiedere la separazione, o comunque in qualunque momento, decida di prelevare i risparmi comuni senza farlo sapere all’altro, oppure il figlio che dilapidi i risparmi della famiglia. Si tratta di pro e contro da valutare prima della sottoscrizione dei Titoli.

Buoni cointestati PFR:  cosa succede in caso di morte

I buoni cointestati con pari facoltà di rimborso possono essere riscossi anche dal cointestatario sopravvissuto, quindi in caso di morte dell’altro titolare. In realtà Poste Italiane in molti casi ha preferito non rimborsare il buono cointestato ritenendo invece più opportuno che fosse prima aperta la successione con i coeredi del defunto. I tribunali non sono però d’accordo con tale tesi.

Per saperne di più sul destino dei buoni fruttiferi cointestati con pari facoltà di rimborso in caso di morte di uno degli intestatari, leggi l’articolo: Buoni fruttiferi postali cointestati: cosa succede in caso di morte.

Come funzionano i buoni fruttiferi postali cointestati senza PFR

Molto diverso è il caso dei buoni fruttiferi cointestati, ma senza la clausola della pari facoltà di rimborso. Se sottoscritti, i buoni possono essere riscossi, ma solo con il consenso di tutti gli intestatari che devono quindi recarsi presso un ufficio di Poste Italiane per riscuotere. In questo caso al verificarsi della morte di uno dei titolari, le sue veci saranno fatte dagli eredi di costui.

Come riconoscere se un Buono cointestato è con pari facoltà di rimborso?

La clausola della pari facoltà di rimborso deve essere inserita, o esclusa, al momento della riscossione, successivamente non sarà possibile modificare tale scelta. L’unica possibilità per chi cambia idea è riscuotere il buono e investire i proventi in altra forma.

Occorre ricordare anche che non è prevista l’imposta di successione sui buoni fruttiferi postali, mentre si applica sugli interessi l’aliquota del 12,50% .

Hai dei buoni e non ricordi se al momento della sottoscrizione hai optato per la pari facoltà di rimborso? In questo caso scoprirlo è molto semplice, infatti nei buoni con tale clausola è presente la sigla PFR.