Siglato a Palermo il Patto per la Legalità

E’ stato sottoscritto lo scorso 4 luglio a Palermo, un patto per la legalità tra il Presidente della Camera di Commercio, Roberto Helg, il Presidente del Consiglio Notarile, Renato Caruso, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati, Francesco Greco, il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Fabrizio Escheri, il Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Vincenzo Barbaro, il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Giovanni Margiotta e il Presidente dell’Ordine degli Architetti, Isidoro Mendola.

Questo accordo ha lo scopo principale di promuovere iniziative volte a contrastare fenomeni di criminalità creare una rete tra le imprese e i professionisti che operano sul territorio, per rendere più trasparente e lineare l’attività della Magistratura e delle Forze dell’Ordine.

Ma non è tutto, perché la piaga della criminalità va combattuta facendo leva sulle coscienze, e quindi facendo capire alle vittime la necessità di denunciare e collaborare con le autorità, per far venire allo scoperto le azioni torbide di estorsori ed usurai.

Tali iniziative risultano essenziali per affermare la supremazia della cultura della legalità in opposizione alla cultura criminale, nonché per rendere patrimonio comune la consapevolezza che il condizionamento mafioso costituisce una grave minaccia alla libertà degli operatori economici e dei professionisti, agli equilibri del mercato, al rispetto delle normali regole di convivenza civile, compromettendo gravemente lo sviluppo economico del territorio, ostacolando la crescita complessiva di tutto il sistema sociale e produttivo.

Secondo questo accordo, i sottoscrittori del patto dovranno svolgere periodicamente una verifica collegiale sui risultati conseguiti e, se del caso, apporteranno eventuali modifiche finalizzate alla maggiore efficacia ed incisività del presente accordo.

Da tempo la Camera di Commercio di Palermo ha avviato una collaborazione con la Prefettura, per tutelare gli imprenditori della provincia, che dal 2005 possono rivolgersi allo Sportello Legalità.
A questo proposito, nel progetto sono stati coinvolti anche gli Ordini Professionali del territorio, in una prospettiva di consolidamento delle attività di collaborazione per la promozione di iniziative volte a contenere la diffusione dei fenomeni criminali e, nel contempo, a favorire l’incremento delle denunce dei fatti di estorsione e di usura, nonché a diffondere la conoscenza degli strumenti di sostegno alle piccole e medie imprese ed ai professionisti in momentanea difficoltà finanziaria.

Renato Caruso, presidente del Consiglio Notarile di Palermo, ha dichiarato a proposito: “Non è la prima volta che gli Ordini professionali si incontrano. I notai hanno sempre fatto il controllo di legalità sugli atti da stipulare e sulle operazioni che transitano dai loro studi e, tra i professionisti, sono quelli che effettuano il maggior numero di comunicazioni di operazioni sospette all’Antiriciclaggio. Auspichiamo che si possa attuare una forma di interscambio che possa migliorare la comunicazione e l’informazione tra il mondo notarile, le altre professioni e le Forze dell’Ordine e la Magistratura”.

Dal canto suo, Francesco Messineo, procuratore capo della Repubblica a Palermo, ha detto: “La mafia cerca collaboratori raffinati ed è in questo momento che entrano in gioco i professionisti che devono negare le loro intelligenze alle attività mafiose. Da parte nostra siamo disponibili ad uno scambio delle informazioni”.

Vera MORETTI

La Gran Bretagna sbarca in Sicilia

Esiste un filo diretto tra la Sicilia e il Regno Unito, che è stato sancito dal congresso che si è svolto a Palermo il 12 ottobre, dal titolo: “La promozione degli scambi economici tra la Sicilia e il Regno Unito – Le reti di imprese: profili giuridici, economici e fiscali”.

Lo hanno organizzato la British Chamber of Commerce for Italy (Bcci), il Consolato generale britannico di Milano e Ukti (UK Trade & Investment), con lo scopo di promuovere il confronto tra imprenditori e professionisti e per approfondire le opportunità e le modalità per avviare forme di collaborazione economica tra Sicilia e Regno Unito.

La mattinata è stata caratterizzata dall’intervento di Vic Annells, console generale britannico di Milano e direttore generale per il commercio e gli investimenti in Italia, che ha presentato la relazione “Quali settori economici per la collaborazione imprenditoriale Sicilia – Regno Unito”.

Di seguito, John J.Law, presidente della British Chamber of Commerce for Italy, ha trattato “ Il ruolo della British Chamber of Commerce for Italy nella promozione del business tra Italia e Regno Unito”.

E’ stata poi la volta di Corrado Vergara, ordinario di economia aziendale nell’Università di Palermo, che ha presentato “I vantaggi economici delle reti di imprese”; Salvatore Malandrino, Responsabile Network F&SME Sicilia UniCredit s.p.a., che ha parlato de “Il ruolo della banca nella finanza di una rete di imprese”; il notaio Maurizio Citrolo, che ha illustrato i “Profili civilistici del contratto di rete”; Alessandro Dagnino, BCCI Honorary Regional Secretary for Sicilia e avvocato tributarista, che è intervenuto con “Il regime fiscale delle reti di imprese”.

A chiudere i lavori, Mauro Farina, Capo Ufficio fiscalità generale dell’Agenzia delle Entrate della Direzione Regionale della Sicilia che ha illustrato “Le agevolazioni fiscali per le reti di imprese e il ruolo dell’Agenzia delle entrate”.

Il convegno è servito anche per siglare un protocollo d’intesa utile a promuovere i rapporti e gli scambi commerciali tra le imprese operanti nel territorio del palermitano e quelle in terra britannica. Secondo tale protocollo, notai e professionisti devono collaborare e unire le proprie competenze.
Ma non solo, perché è prevista un’ulteriore collaborazione tra Camera di Commercio di Palermo e Bcci per la realizzazione di un evento congiunto ogni due anni.

Vera MORETTI

Sicilia: approvato codice etico per le imprese

di Vera MORETTI

E’ stato approvato il codice etico a cui dovranno attenersi artigiani e piccole e medie imprese di Confartigianato Sicilia, che prevede, in primo luogo, una applicazione rigorosa dei contratti di lavoro e, di conseguenza, rapporti corretti con la pubblica amministrazione e la politica.
Il via libera è stato dato dalla giunta regionale della confederazione e presentato alla Camera di Commercio di Palermo.

Alla firma era presente anche Valeria Grasso, l’imprenditrice “coraggio” che ha denunciato i suoi estorsori, a dimostrazione che il codice vuole essere uno stimolo per osservare la legalità.

Le imprese, però, che si impegneranno ad osservare l’eticità del codice, dovranno sentire l’appoggio delle istituzioni, come ha sottolineato anche Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato: “Noi vorremmo che anche nelle rappresentanze politiche e istituzionali ci fosse un’adesione concreta e fattiva a questo codice per sviluppare l’economia in un ambiente sano“.

L’iniziativa “virtuosa” presto raggiungerà altre regioni d’Italia.