Fiere di settore, contributi per le imprese partecipanti

Le fiere di settore, in Italia e all’estero, sono dei veicoli privilegiati e importanti per le piccole imprese italiane per la loro autopromozione. Ecco perché il sistema camerale è particolarmente attento a incentivare la partecipazione alle fiere di settore attraverso bandi e finanziamenti.

In questa direzione si sta muovendo la Camera di Commercio di Savona, che ha aperto un nuovo bando per la concessione di contributi alle imprese locali, per accrescere la loro propensione all’export favorendone la presenza alle fiere di settore internazionali più significative del 2015.

Il bando è indirizzato, alle micro, piccole e medie imprese, ai consorzi e alle reti con sede legale o unità operativa in provincia di Savona e che abbiano intenzione di partecipare, nell’anno solare 2015, a fiere di settore all’estero o in Italia, purché classificate come internazionali.

Il bando prevede, per la partecipazione delle imprese in forma individuale, un contributo massimo di 2.500 euro. Un tetto che non si applica, però, se nello stesso stand sono presenti almeno 3 imprese della provincia di Savona: un incentivo alla partecipazione alle fiere di settore in forma collettiva.

Le domande vanno inoltrate entro 30 giorni dalla conclusione delle fiere di settore cui si vuole partecipare e trasmesse solo in forma telematica attraverso la piattaforma Webtelemaco. I moduli sono disponibili su www.sv.camcom.gov.it. Anche chi ha partecipato a fiere di settore a gennaio o febbraio 2015 può chiedere di accedere ai finanziamenti, purché lo faccia entro il 31 marzo.

A Savona è partito il Bando Energia 2014

E’ partito ieri il bando presentato dalla Camera di Commercio di Savona, ovvero il Bando Energia 2014, che prevede una serie di agevolazioni per le imprese liguri che vogliono investire in campo energetico, e in particolare nel fotovoltaico.

A presentare il progetto è stato Gianni Carbone, membro della giunta camerale, il quale ha dichiarato: “Con questo incontro la Camera di Commercio intende fornire alle imprese del territorio un aiuto e informazioni utili per l’adesione ai bandi che richiedono procedure precise e offrire un’opportunità alle imprese che puntano sulle energie alternative”.

La differenza, tra questo e i precedenti bandi riservati alle energie rinnovabili, è che il bando 2014 è rivolto non solo a piccole e medie imprese, ma anche ai soggetti no profit.

Si tratta di un plafond di quasi 1,7 milioni di euro, da utilizzare per investimenti relativi alla produzione di energia da fonte rinnovabile fotovoltaica, anche finalizzati a migliorare la tutela ambientale, purché attuati da soggetti impegnati nella produzione di beni e/o servizi, iscritti al registro delle imprese e/o al Repertorio economico amministrativo e attive al momento della presentazione della domanda.

Il costo ammissibile è di 2.500 euro per kW di potenza installato (in un range compreso tra i 20 ed i 200 kWp). Il contributo a fondo perduto può coprire il 40% o il 50% della spesa a seconda del tipo di intervento.

Sono ammessi i finanziamenti gli impianti di attività produttive esistenti da realizzare su edifici esistenti; da realizzare a terra nelle aree di pertinenza; in caso di sostituzione di una copertura esistente contenente amianto; impianti fotovoltaici a terra collocati in aree già degradate o da riqualificare.

Aperto ieri, il bando rimarrà aperto fino al 25 marzo.

Vera MORETTI

Savona: si estende la “giustizia alternativa”

In attesa che la giustizia civile riduca i tempi biblici di definizione delle cause, i savonesi, dopo qualche iniziale diffidenza, guardano oggi con interesse alla giustizia alternativa, che consente di risolvere le controversie senza ricorrere all’intervento della magistratura, in modo rapido, poco costoso e rispettoso dei diritti delle parti. Mediazione che oggi ha una marcia in più: la procedura è diventata obbligatoria dal 20 marzo scorso, (oltre che per le materie già previste come obbligatorie dalla normativa vigente, fra le quali si evidenziano diritti reali, locazioni, contratti assicurativi, bancari e finanziari, responsabilità medica, successioni ereditarie, ecc.) anche per le liti condominiali e per il risarcimento del danno a seguito di incidenti della strada o in mare. Delicato e fondamentale è il ruolo della Camera di Conciliazione/Mediazione costituita presso la sede della Camera di Commercio di Savona, terreno “neutrale” per definizione e quindi ideale per ristabilire il dialogo tra le parti e giungere velocemente alla definizione condivisa di un conflitto, anche contando sul valore aggiunto dei mediatori professionali che l’Ente camerale mette a disposizione.

Su questo tema di fondamentale importanza per la vita sociale e la convivenza civile della comunità savonese, la Camera di Commercio di Savona, affiancata dalla struttura tecnica del Centro Provinciale di Formazione Professionale “Pastore” di Imperia, organizza nella giornata di venerdì 13 aprile un seminario di aggiornamento su “La mediazione nelle controversie condominiali e nella responsabilità derivante dalla circolazione di veicoli e natanti”, con specifica attenzione alle novità introdotte il mese scorso. L’incontro, introdotto dai saluti del presidente camerale Luciano Pasquale, si svolgerà nella Sala Magnano di Palazzo Lamba Doria con inizio alle 15. Nel corso delle 4 ore a disposizione, sono in programma relazioni affidate a esperti di livello nazionale: dal dottor Giancarlo Triscari, magistrato del ministero della Giustizia, all’avvocato milanese Filippo Martini, editorialista del “Sole 24 Ore”, dall’avvocato Massimo Ginesi della Spezia, segretario del centro studi Anaci all’avvocato genovese Vincenzo Nasini, presidente del centro studi di Gesticond. Agli iscritti sarà rilasciato un attestato di partecipazione valido ai fini del riconoscimento dei crediti formativi, così come concordato con gli Ordini Professionali.

Un servizio, quello della mediazione camerale, che si è occupato a Savona di più di 160 controversie, definendone già 129. In particolare, tra le procedure definite in cui la controparte si è presentata davanti al mediatore, si è raggiunto un accordo soddisfacente per entrambe le parti circa nel 40-50% dei casi.

Che la mediazione sia conveniente è inoltre dimostrato dal confronto tra il costo medio di una procedura di mediazione presso le Camere di Commercio e quello di una causa davanti al giudice. La Banca Mondiale stima che la mediazione incida per circa il 3,5% del valore della controversia, mentre nel caso del ricorso alla magistratura ordinaria ottenere giustizia costa il 29,9% del valore della causa. Questo significa che in media ogni conciliazione costa quasi dieci volte meno di una causa che finisca in tribunale. Risparmi destinati ad incrementare le procedure di mediazione che richiederanno l’intervento di mediatori sempre più preparati e specializzati per i quali è anche previsto un biennio di aggiornamento professionale.

Fonte: agenparl.it