Progetto green economy per le imprese torinesi

La green economy è al centro di un progetto pilota avviato da Confcommercio Torino, in collaborazione con iiSbe Italia, co-finanziato dalla Camera di Commercio di Torino e con il patrocionio di Regione, Provincia e Comune, che intende incentivare l’innovazione tecnologica in chiave sostenibile e aumentare la competitività delle imprese, aggiornandone le competenze.

Questa iniziativa coinvolge un campione rappresentativo di aziende che operano su territorio provinciale per valutare l’efficacia delle azioni proposte, che poi verranno estese, se valide, a livello nazionale.

A fine progetto, tutte le imprese partecipanti sosterranno un esame di valutazione sulle conoscenze acquisite, che permetterà loro di entrare nell’elenco nazionale Imprese Esperte Protocollo Itaca di iiSbe Italia.

Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino, ha presentato così l’iniziativa: “L’integrazione del sistema edificio-impianto in un’ottica di efficienza energetica, sostenibilità ambientale e sicurezza rappresenta un’evoluzione tecnologica in grado di apportare benefici sia al comparto della bioedilizia, sia alla clientela. Spesso, infatti, e’ nel risparmio offerto dalle nuove opportunità tecnologiche che si palesa un beneficio anche di carattere economico“.

Vera MORETTI

Calano le imprese a Torino e provincia

Anche al nord le imprese sono in crisi tanto da essere costrette a chiudere.
Un esempio è la città di Torino, dove attualmente sono più numerose di quelle che aprono.

Questo trend negativo è iniziato nel 2012 e, alla fine dell’anno scorso, ha fatto registrare un -0,11%, contro il +0,21% rilevato a livello nazionale.
Ma se le cessazioni registrate nel 2013 (15.868) sono sostanzialmente in linea con quelle dell’anno precedente (con un leggero miglioramento), sono le nuove iscrizioni che si riducono e scendono a 15.616.

Così ha commentato Alessandro Barberis, presidente della Camera di Commercio di Torino: “Pare quasi che di fronte alla crisi ci sia meno voglia di fare impresa“.

Per ovviare a questo problema, l’ente camerale ha deciso di sostenere gli aspiranti imprenditori con una serie di servizi gratuiti.
Intesa Sanpaolo, inoltre, ha deciso di sospendere il pagamento della quota capitale dei mutui per un anno, per dare l’opportunità di destinare risorse anche alle nuove attività.

Nonostante ciò, però, gli aspiranti imprenditori sono sempre più rari, e nei giovani ancora di più, tanto da essere calati del 10%.
Il 60% dei nuovi imprenditori sono lavoratori rimasti senza impiego, che hanno come maggiore motivazione un’alternativa alla mancanza di lavoro.

Ma la situazione non è uguale per tutti i settori, e infatti il turismo ha registrato un incremento delle imprese dello 0,7%, anche se gli alberghi hanno subito un calo, compensato da un aumento di rifugi e villaggi turistici.
Mentre il crollo delle imprese di catering viene compensato dalla crescita dei ristoranti e delle attività di ristorazione mobile e di take away.

Per quanto riguarda il commercio, le aziende all’ingrosso sono calate del 2,6%, quelle del commercio ambulante del 2,4% e quelle al dettaglio dell’1,8%.
Al contrario, sono aumentati i negozi di frutta e verdura, come anche le rivendite di pane e di bevande.

Anno positivo anche per chi opera nel settore della telefonia e dei servizi in internet, e anche per i negozi che commerciano in articoli di seconda mano.

Male sono andate le imprese industriali, -2,5%, e delle costruzioni, -2,4%, con un aumento, invece, delle attività legate ai servizi destinati alle imprese, come le attività immobiliari, i servizi di noleggio, le agenzie di viaggio, i servizi di pulizia, le copisterie, le imprese di volantinaggio e affissione, i call center.
In calo le attività professionali, scientifiche e tecniche, i servizi di trasporto e magazzinaggio. Anche in questo caso sembra prevalere l’attenzione per attività meno costose.

Nel settore della sanità, istruzione e dei servizi pubblici e personali si registra un incremento delle imprese che si occupano di corsi di formazione, di recupero e abilitazione.
Crescono i servizi di assistenza sanitaria e le strutture di assistenza sociale per le categorie deboli.
Male le vendite di auto e di moto, a conferma della crisi nera del comparto, mentre aumenta il lavoro per i riparatori di biciclette.

Vera MORETTI

Sarà anche semplificata, ma non piace…

di Davide PASSONI

In Italia, si sa, le cose semplici non piacciono. A nessun livello. Ecco perché, forse, è stato un boomerang affibiare alla nuova “Srl con 1 euro” l’aggettivo “semplificata”. Fatto sta che questa nuova forma societaria, che a noi di Infoiva aveva incuriosito molto una volta che era stata lanciata, pare non convincere.

Ci aveva incuriosito, dicevamo… Infatti, il focus della settimana appena trascorsa è stato proprio sulla Srls. E perché non convince? Se da un lato le camere di commercio la vedono come uno strumento utile per favorire l’imprenditoria giovanile (anche se già ne esistono altri, forse più efficaci), sono invece molto forti le perplessità dei commercialisti, docenti universitari, notai, consulenti del lavoro e altre categorie professionali. Il limite che un po’ tutti ci vedono? Va bene la costituzione della società, ma poi come fare affinché resti in piedi e abbia il credito necessario per poter operare?

Eppure non sono poche le persone che l’hanno aperta. Ecco perché non poteva mancare la voce di chi ha fondato la prima Srls a Milano.
Leggi l’intervista a Renato Mattioni, Segretario generale della Camera di commercio di Monza e Brianza

Leggi l’intervista a Maria Loreta Raso, dirigente dell’Area Anagrafe economica della Camera di Commercio di Torino

Leggi l’intervista ad Ahmad Choulak, fondatore della prima Srl semplificata del territorio milanese

Leggi l’intervista a Gaetano Presti, Docente di Diritto Commerciale all’Università Cattolica di Milano

Leggi l’intervista a Lorella Villa, commercialista milanese

Piemonte, terra fertile per le nuove imprese

Continua il focus di Infoiva sul mondo della Srl semplificata. Dalla Camera di commercio di Monza e Brianza, abbiamo visto come, in un territorio ad elevata densità produttiva, il debutto della nuova forma societaria “low cost” è visto con particolare favore.

Basta spostarsi di qualche chilometro e la situazione non cambia di molto. Siamo sempre al Nord, in una regione ad alta industrializzazione (il Piemonte) e la parola passa alla Camera di Commercio di Torino che ha, per questa nuova struttura societaria un occhio di riguardo. Un'”arma” in più da affiancare a quanto già la camera di commercio piemontese offre agli aspiranti imprenditori con il settore Nuove imprese, che fornisce da anni consulenza, formazione e informazione, in particolare ai giovani.

Leggi l’intervista a Maria Loreta Raso, dirigente dell’Area Anagrafe economica della Camera di Commercio di Torino

Sognare solo con 1 euro? Si può

 

Dopo il focus sulle Srl semplificate della Regione Lombardia, il viaggio di Infoiva prosegue alla volta del Piemonte, terra dove l’industria non è soltanto una vocazione ma una realtà sempre più feconda. Quarta provincia in Italia per numero di imprese, dopo Roma, Milano e Napoli, a Torino i giovani che decidono di fare impresa rappresentano oltre l’11% del totale delle aziende del territorio.

Per capire quali sono i vantaggi, i limiti e le prospettive future delle imprese cosiddette “a 1 euro”, Infoiva ha intervistato Maria Loreta Raso, Dirigente dell’Area Anagrafe economica della Camera di Commercio di Torino.

Srl semplificata: pensate sia una buona soluzione per incentivare l’imprenditoria in un momento così difficile?
La s.r.l. semplificata è una società la cui costituzione non richiede praticamente un impegno finanziario: l’obiettivo è quello di incentivare l’avvio di quelle attività, specie nei servizi, che si basano soprattutto sulle conoscenze e competenze dei soci, più che sull’investimento finanziario in impianti produttivi e merci. È dunque uno strumento utile per incentivare le società di servizi (es. settori della consulenza alle imprese) fra giovani che posseggono un forte capitale umano (talento) ma hanno poche risorse finanziarie (proprie o dei familiari); nei settori tradizionali (es. industria) il risparmio che si ottiene è invece limitato rispetto agli altri investimenti di start up (macchinari e/o scorte). Ricordo poi che lo strumento è stato anche concepito con l’obiettivo di far migliorare la posizione che l’Italia ricopre nella classifica mondiale sulla facilità di avviare un’impresa ( www.doingbusiness.org/rankings), in cui un parametro fondamentale riguarda proprio il capitale necessario all’avvio dell’ impresa. La classifica ha una forte ricaduta all’estero sull’immagine del sistema Paese.

Da alcune parti (notai, ma non solo) sono state sollevate alcune perplessità di fronte alla Srls. Voi ne avete?
La s.r.l. semplificata è indubbiamente una novità nel panorama societario italiano, soprattutto perché la sua costituzione è esente da onorari notarili: anche se il risparmio di cui si viene a beneficiare è modesto in termini assoluti, non va comunque sminuita la portata innovativa nel rapporto tra professionisti (in questo caso notai) e imprese; per questo sarà importante comprendere se con questa iniziativa sia stata aperta una strada nuova in questo ambito o si sia trattato di un’operazione isolata. Per quanto riguarda le perplessità, accade molto di frequente che una nuova norma susciti difficoltà tecniche di ordine interpretativo ed applicativo; tuttavia il Ministero dello Sviluppo Economico ha già diffuso circolari in materia, segno anche dell’importanza che si vuole dare a questo nuovo strumento per l’avvio delle imprese.

Come Camera di Commercio di Torino avete pensato a delle iniziative per favorire questo tipo di impresa, e in particolare per i giovani imprenditori che decidono di mettersi in gioco?
Al momento non abbiamo iniziative specifiche per questo tipo di natura giuridica, ma ci impegniamo da anni nel favorire l’avvio di impresa in ogni sua forma. La Camera di commercio di Torino, attraverso il settore Nuove imprese, fornisce da anni consulenza, formazione e informazione, in particolare ai giovani. Questo servizio è gratuito e si rivolge a tutti coloro che hanno un’intenzione concreta di mettersi in proprio e necessitano di approfondire i vari aspetti da considerare prima dell’avvio dell’attività.
In particolare:
• cogliere i pro e i contro delle diverse connotazioni possibili dell´impresa immaginata
• esaminare i costi amministrativi assicurativi e previdenziali di un’attività d’impresa
• venire rapidamente a capo dei vari adempimenti e requisiti amministrativi
• conoscere le opportunità di finanziamento pubbliche a supporto delle start up.
L’attività si svolge su appuntamento: www.to.camcom.it/nuoveimprese. Il Settore realizza inoltre ogni anno un programma di corsi di formazione e di incontri di aggiornamento per aspiranti imprenditori e piccole imprese sulle tematiche di maggior interesse, sempre con l’obiettivo di promuovere e sostenere l’imprenditorialità.

Se l’estrema semplicità di avvio di un’impresa semplificata è il suo punto di forza, la dotazione minima di capitale non potrebbe rivelarsi nel tempo il suo principale punto di debolezza? Parlo soprattutto per l’accesso al credito o la richiesta di prestiti alle Banche, non disponendo di un capitale.
L’elemento più innovativo della s.r.l. semplificata non è quello del capitale ridotto ma quello della gratuità dell’atto notarile. Questo è vero anche in relazione all’accesso al credito: per una banca fa poca differenza se la società ha il capitale di 1 euro o di 10.000 (soglia minima per le s.r.l. “normali”), le garanzie che chiede per un finanziamento sono superiori, e non si esauriscono certo nel capitale sociale, che peraltro è un capitale investito e non disponibile.

Negli auspici di chi ha ideato la Srls c’è quello che le imprese ricomincino a nascere: ma qual è il bilancio a Torino in termini di natalità/mortalità delle imprese?
Con 237.433 imprese registrate, la provincia di Torino si è confermata anche nel 2011 quarta in Italia dopo Roma, Milano e Napoli. Per la prima volta in 10 anni però il numero di imprese registrate è sceso: le nuove iscrizioni evidenziano il valore più basso dell’ultimo decennio (-4,9% rispetto al 2010), mentre le cancellazioni salgono del 7,6%. Il tasso di crescita, dunque, rallenta e si attesta allo 0,36% (era l’1,20% nel 2010). Nel lieve calo generale, spiccano però alcuni settori in crescita, come ad esempio il turismo (+ 2,9%) e i servizi alle persone (+ 2,1%). Cresce ancora l’imprenditoria straniera, mentre un’impresa su quattro 4 è femminile. Le imprese giovanili in provincia di Torino a fine 2011 ammontano a 27.290: l’11,5% del totale. Il 90,8% di queste imprese conta al suo interno solo under 35 (cosiddetta “presenza giovanile esclusiva”). Il 27,8% si dedica al commercio, il 25,4% è attivo nel settore delle costruzioni, mentre il 7,7% si occupa di attività dei servizi di alloggio e ristorazione. Spiccata la preferenza (79,1%) per l’impresa individuale (la quota media delle imprese torinesi che la scelgono è del 53,3%). Venendo all’anno corrente, le imprese registrate a fine giugno 2012 sono risultate 235.403 con una flessione dell’1,1% nei confronti dello stesso periodo dell’anno precedente.

Alessia CASIRAGHI

Ritorna il progetto Erbaluce, che celebra il vino piemontese

Anche quest’anno il progetto “Erbaluce, il vino del nostro territorio”, animerà l’autunno e l’inverno torinesi, a cominciare dal 18 settembre, quando, nel suggestivo Relais La Bella Rosina del Parco La Mandria a Fiano, si terrà una apericena musicale festosa e solidale.

Ascom e Epat torinesi, infatti, tornano a collaborare con Confagricoltura Torino, la Camera di Commercio e l’Associazione Sac à poche, e celebrano il vino di Caluso docg fino a gennaio 2013.

Gli appuntamenti, dopo la festa del 18 settembre che aiuterà a raccogliere fondi da destinare alle aziende agricole dell’Emilia Romagna colpite dal sisma, sono dal 25 al 28 ottobre, in occasione del Salone del Gusto, quando nello stand della Camera di Commercio di Torino sarà possibile degustare l’Erbaluce abbinato a prodotti tipici.

La Maison Massena di Ascom Confocommercio Torino ospiterà, invece, una serata di degustazione nel mese di novembre mentre, quando la neve sarà darà inizio alla stagione invernale, gli eventi clou si sposteranno nell’Alta Val di Susa: i locali di Sestriere, Bardonecchia e Sauze d’Oulx promuoveranno il celebre vino del Canavese in abbinamento alle specialità della valle.
Dall’8 dicembre al 31 gennaio, infatti, saranno molte le iniziative che coinvolgeranno i turisti amanti degli sport invernali, con cene a tema nei ristoranti più famosi e aperitivi nelle vinerie segnalate da Ascom.

Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino, ha dichiarato a proposito: “Ancora una volta e con piena disponibilità l’Ascom torinese alla promozione di un vino di assoluta eccellenza e peculiarità come l’Erbaluce di Caluso. L’iniziativa rientra infatti a pieno titolo in quegli obiettivi di promozione economico-turistica del territorio su cui da anni la nostra Associazione sta lavorando a tutto campo e che proprio nei prodotti più tipici dell’enogastronomia locale trova motivi concreti di successo e vetrina di ampia risonanza a livello nazionale e internazionale”.

Vera MORETTI

Cinque aziende agricole piemontesi in Russia in cerca di partnership

Da oggi a fino venerdì prossimo 5 aziende piemontesi saranno in missione in Russia, per incontrare le case costruttrici di trattori e macchine agricole Concern Tractor Plants e Petersburg Tractor Works, oltre a Kamaz, produttore di camion. L’iniziativa è organizzata da From Concept to Car, progetto della Camera di commercio di Torino gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) ideato per promuovere all’estero le eccellenze del settore auto piemontese che dal 28 al 31 agosto tornerà a Mosca con 4 imprese a Interauto, in Russia il più importante salone dell’auto e della componentistica. Negli stessi giorni, dal 27 al 30, sempre a Mosca e sempre accompagnate da Ceipiemonte su incarico della Camera di commercio di Torino, altre 7 imprese piemontesi saranno protagoniste ad Automechanika – Mims, una piattaforma che richiama nella capitale i protagonisti dell’aftermarket internazionale.

“Con il produttore di camion Kamaz abbiamo avuto modo di collaborare più volte dal 2008 ad oggi, con iniziative che hanno portato all’acquisizione di una commessa del valore di 2,5 milioni di euro, a 2 joint venture in fase di definizione e a 7 trattative in corso – spiega Alessandro Barberis, presidente della Camera di commercio di Torino – ora, per la prima volta, allarghiamo il raggio d’azione andando a coinvolgere anche i produttori di macchine agricole. Molte aziende infatti hanno diversificato la propria produzione ampliandola dai componenti per camion a quelli per il settore agricolo che mediamente è caratterizzato da dimensioni analoghe. Non si ferma poi l’attività più strettamente legata al mondo dell’auto sul mercato russo, con la partecipazione a 2 importanti saloni a fine agosto”.

“Oggi il comparto agroalimentare in Russia è oggetto di un costoso processo di ristrutturazione e ammodernamento e il Paese risulta tra quelli con il più alto fabbisogno di mezzi meccanici e attrezzature per lavorare la terra – precisa Giuseppe Donato, presidente di Ceipiemonte – secondo i dati di Rosagromasch, l’associazione dei costruttori russi di macchine agricole, nel 2011 le vendite di trattori sul mercato locale hanno raggiunto 37.000 unità, con un incremento del 76,3% rispetto al 2010. Uno scenario che apre interessanti opportunità ai nostri produttori di componenti”.

Torino: accordo Piemonte-Ict

Il 20 aprile (ore 11,30-13,00A presso la Camera di Commercio di Torino – Palazzo Birago – via Carlo Alberto, 16 – Torino) Balsam, società di consulenza e servizi specializzata nel fornire soluzioni software e hardware per il settore medicale in Arabia Saudita incontra le imprese del progetto Think Up e firma un accordo di distribuzione con la cuneese Tecnilab, leader europeo nella produzione e assistenza di macchine per la gestione automatizzata dell’immagazzinamento e della distribuzione delle confezioni di farmaci in ospedali e farmacie.

L’accordo nasce in seno a Think Up, progetto dedicato allo sviluppo internazionale del comparto ict piemontese, promosso dalla Camera di Commercio di Torino, gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) con il supporto dei partner Fondazione Torino Wireless e Polo Ict

Fonte: camcom.gov.it

Torino: presentato il nuovo distretto manifatturiero USA

Dopo il Michigan il mese scorso, si focalizza ora sulla Georgia, stato del Sud Est degli USA, l’attenzione della Camera di Commercio di Torino. Nell’appuntamento previsto questa mattina a Torino Incontra (fino alle 12.30), una delegazione di Atlanta presenta alle imprese piemontesi le soluzioni migliori per commerciare con gli Stati Uniti, gli aspetti giuridici e fiscali degli investimenti esteri, le strategie più efficaci per l’inserimento sul mercato nord americano. L’incontro è stato organizzato dalla Camera di Commercio di Torino, Confindustria, ICE, con la collaborazione del Georgia department of Economic development.

La rivista Forbes segnala che i maggiori beneficiari della ripresa della produzione industriale americana saranno sempre più localizzati proprio nell’area Sud Est. Produttori stranieri stanno già investendo in quello che è ormai considerato il nuovo distretto manifatturiero negli Stati Uniti: la Caterpillar ha recentemente annunciato l’avvio di una nuova sede produttiva in Georgia che prevede un investimento di 200 milioni di dollari e circa 1.400 nuovi addetti.

L’area è una base ideale per attività industriali e la piattaforma più adatta per realizzare magazzini e strutture produttive e distributive che servano tutto il territorio USA e i Paesi NAFTA: al crocevia delle Americhe, dispone di primari porti nazionali ed è servita da un sistema di trasporto ferroviario e su gomma tra i più validi degli Stati Uniti. L’aeroporto di Atlanta è tra i più frequentati ed efficienti al mondo. Non a caso l’intero South East ha già attratto centinaia di investitori italiani in settori che costituiscono la struttura portante del sistema economico del nord Italia. In particolare, nello stato della Georgia, sono arrivate aziende produttrici di macchine agricole, movimento terra e per l’edilizia, macchine per l’imballaggio, lavorazione del legno, telecomunicazioni, industria aeronautica civile e militare, componentistica auto, tessile, arredamento, motori, agroindustria.

La Camera di Commercio di Torino propone alle aziende piemontesi interessate a investire negli Stati Uniti due programmi: ASSIST IN, servizio di assistenza in ambito legale, fiscale, amministrativo in loco – a cui è ancora possibile iscriversi – e GAP, prestigioso programma di accompagnamento alle imprese per sviluppare una strategia di crescita internazionale. GAP è ideato dalla UCLA Anderson School of Managment – University of California e per il 2012 sono dieci, tre più del previsto, le aziende torinesi selezionate per parteciparvi.

Da quest’anno, poi, è a disposizione delle aziende piemontesi un desk della Camera di Commercio di Torino a Los Angeles, California, gestito operativamente da Ceipiemonte. A rafforzare ulteriormente i rapporti con gli USA sarà la prossima missione camerale, prevista a fine aprile, in occasione della tradizionale presenza al congresso mondiale del SAE di Detroit.

Fonte: camcom.gov.it

Piemonte: a Cannes per il Mipim

Il Sistema Piemonte è tra i protagonisti del più importante evento internazionale del settore immobiliare: il Mipim, che Cannes ospita dal 6 al 9 marzo. Coordinata dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte), su incarico della Camera di Commercio di Torino, la presenza regionale conta la Città di Torino, Finpiemonte Partecipazioni, Ance Piemonte (Associazione Nazionale Costruttori Edili Piemonte) e le imprese private De.Ga, Gefim, Giugiaro Architettura (Lerins Hall Pav. LR 4.04).

“Proseguiamo anche quest’anno il percorso di promozione del nostro territorio, dinamico e con vantaggiose opportunità di investimenti, sostenendo la partecipazione del sistema economico locale al Mipim, il luogo ideale per valorizzare i processi di trasformazione della città – spiega Guido Bolatto, segretario generale della Camera di Commercio di Torino – Ma non solo: siamo convinti che questo sia il modo migliore per aiutare concretamente le nostre imprese immobiliari ad essere presenti in un contesto internazionale altamente qualificato come il Mipim, dove da sole forse avrebbero difficoltà a partecipare.

“Appuntamento imperdibile per il Piemonte, che vi partecipa da oltre 10 anni, il salone francese riunisce gli attori decisionali del settore industriale internazionale, favorendo lo sviluppo di relazioni e collaborazioni, offrendo una prospettiva unica del mercato mondiale – commenta Giuseppe Donato, presidente di Ceipiemonte -. E’ quindi un’occasione immancabile per le autorità istituzionali che gestiscono le politiche territoriali”.

Lo stand piemontese il 7 marzo (ore 15.30) ospita il convegno “Think Global, Act Smart & Local”, organizzato da ANCE Piemonte e Finpiemonte Partecipazioni. Sarà l’occasione per discutere delle prospettive del Piemonte e delle opportunità di investimento che il territorio offre.

Fonte: camcom.gov.it