Casalesi, fermato Carmine Schiavone

Ancora un duro colpo inferto dalle forze dell’ordine al clan dei Casalesi. I Carabinieri di Casal di Principe hanno infatti fermato Carmine Schiavone, figlio di Francesco “Sandokan” Schiavone, ritenuto ormai il reggente indiscusso del clan da quanto il padre è stato arrestato nel 2008.

Carmine Schiavone è accusato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Al momento del fermo, Schiavone è stato trovato in possesso di 8mila euro in contanti. A tradirlo, la sua abitudine a frequentare i locali notturni. Al momento del fermo, avrebbe fatto i complimenti ai militari dell’Arma.

Casalesi, sequestati beni per 90 milioni

Duro colpo al clan dei Casalesi. Lo ha sferrato la Dia di Napoli, su disposizione del tribunale di Frosinone, che ha confiscato a personaggi vicini clan camorristico di Casal di Principe beni per l’ammontare di oltre 90 milioni di euro.

Il patrimonio era stato sequestrato a marzo 2011 a Gennaro De Angelis, 69 anni, di Casal di Principe (Caserta), Aladino Saidi, 35 anni di Sora (Frosinone) e ad Antonio Di Gabriele, 67 anni, di Crispano (Napoli), tutti accusati di riciclare il denaro della camorra attraverso la gestione di concessionarie d’auto. Ora, dopo il sequestro, la confisca.

Fra i beni confiscati dalla Dia figurano sono 20 società, beni strumentali, immobili, mobili registrati, due ditte individuali, fabbricati, terreni, veicoli, conti correnti, depositi e rapporti finanziari. I beni confiscati sono sparsi tra Roma, la provincia di Frosinone, a Gaeta (Latina) a Rocca di Mezzo (L’Aquila).

Napoli, in manette latitante camorrista

Il latitante Salvatore Esposito, ritenuto dagli inquirenti legato al gruppo camorristico della Vanella Grassi, clan in lotta con gli Abete-Abbinante-Notturno-Aprea per il controllo dello spaccio nei quartieri napoletani di Scampia e Secondigliano, è stato catturato dai carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli.

L’uomo, 40enne, già noto alle forze dell’ordine, era ricercato dal 26 settembre scorso, dopo essere sfuggito all’arresto nel corso delle indagini dei militari dell’Arma, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea, che portò al fermo di 14 persone, due delle quali minorenni, ritenute il braccio armato del gruppo criminale e responsabili di detenzione e porto illegale di armi aggravati dal metodo mafioso.

Spari contro l’hotel a Castellammare

 

Una raffica di spari in pieno giorno, esplosi da sicari che sfrecciano veloci, celati dietro il casco della loro moto, per le vie del centro di Castellammare di Stabia. Sono le 12, quando nel comune del napoletano, davanti all’Hotel Montil una raffica di proiettili fende l’aria, scatenando il terrore fra i passanti.

I sicari avevano preso di mira un uomo, che però è riuscito a sfuggire all’agguato. I vetri della porta dell’hotel sono deflagrati all’istante, mentre sull’asfalto sono stati rinvenuti i bossoli degli spari.

Il Cavaliere (oscuro) ritorna?

 

IERI

Agguato a Scampia: la camorra torna a colpire nel quartiere più difficile di Napoli: Scampia. Ieri mattina due sicari hanno freddato Luigi Lucenti, 50 anni, in via fratelli Cervi,  all’interno del cortile di una scuola materna, dove l’uomo di era recato per prendere il figlio all’uscita da scuola. All’improvviso due sicari con il volto coperto e a bordo di uno scooter hanno colpito il 50enne con una raffica di colpi di arma da fuoco. La pista più accreditata resta quella di un’esecuzione in piena regola nella lotta tra faide mafiose.

Tarak Ben Ammar non punta a La7: “Vi deludo ma non compro La7”. Ha smentito le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi circa la possibilità di una sua offerta per l’acquisto di La7 l’imprenditore franco-tunisino Tarak Ben Ammar. Non comprerà il canale in chiaro di Telecom Italia Media ma Ben Ammar ha annunciato ieri l’acquisto di On Tv, la più importante rete di all news in Egitto, dal magnate egiziano Naguib Sawiris. E per quanto riguarda l’affaire La7, Ben Ammar si è lasciato sfuggire la notizia che due offerte sarebbero già sul piatto per rilevare gli asset di Telecom Italia Media, anche se non ha svelato il nome degli offerenti.

Accordo Italia – Algeria: siglato nella giornata di ieri un accordo tra il vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Mario Ciaccia, e il ministro dell’Habitat e delle Politiche urbane algerino, Abdelmadjid Tebboune per la creazione di società miste o raggruppamenti d’imprese che si occuperanno della realizzazione in Algeria di 100 mila alloggi. Gli alloggi verranno edificati in quartieri residenziali integrati dotati di servizi e reti infrastrutturali, con particolare riguardo al sistema della mobilità. Si tratta solo del primo progetto di una collaborazione a lungo termine fra Italia e Algeria: il 23 e 24 gennaio 2013 infatti, una delegazione più folta di imprese italiane aderenti all’Anci, comprese le Pmi, si recherà in visita ad Algeri.

OGGI

Berlusconi torna in campo: “oggi l’Italia è sull’orlo del baratro” è con questo incipit che Silvio Berlusconi preannuncia la sua ridiscesa in campo alle prossime elezione. Il Cavaliere sentenzia che proprio ‘i suoi’ gli hanno chiesto di tornare alla guida del movimento politico, alla chiusura del vertice che si è tenuto ieri a Palazzo Grazioli. Per l’ex Premier “la situazione oggi è ben più grave di un anno fa, quando lasciai il governo per senso di responsabilità e per amore del mio Paese.  L’economia è allo stremo, un milione di disoccupati in più, il debito che aumenta, il potere d’acquisto che crolla, la pressione fiscale a livelli insopportabili. Le famiglie italiane angosciate perché non riescono a pagare l’Imu. Le imprese che chiudono, l’edilizia crollata, il mercato dell’auto distrutto. Non posso consentire che il mio Paese precipiti in una spirale recessiva senza fine”. E il segretario Alfano bruciato sul tempo? Angelino si affretta a commentare che l’annuncio di una ridiscesa in campo del Cavaliere va letta come “una tendenziale sfiducia al governo Monti”. Adesso tutto è chiaro: se Monti è Jocker, Berlusconi si prepara a salvare il destino di Gotham City.

L’alleanza Bersani Monti: e se c’è chi pensa a combattere Jocker, c’è chi è pronto invece a stringere un’alleanza. Il candidato del Pd Pierluigi Bersani ha dichiarato di essere pronto a mantenere la promessa fatta un anno fa all’attuale Premier “lealtà e sostegno al governo fino alla fine ed impegno a portare avanti le norme in Parlamento cercando anche miglioramenti». Il segretario del partito democratico ha incontrato ieri a Palazzo Chigi Mario Monti, per sancire la sua volontà a sostenere l’esecutivo fino alla fine della legislatura.

Addio a Niemeyer: quasi 105 anni declinati nel sogno di edifici avvenieristici che respirassero modernità e futuro. E’ scomparso a Rio il “Padre di Brasilia”, l’architetto Oscar Niemeyer che ridisegnò all’inizio degli anni ’60 la capitale carioca da capo a piedi.  “Non è l’angolo retto che mi attrae nè la linea diritta, dura, inflessibile creata dall’uomo. Quello che mi affascina è la curva libera e sensuale: la curva che trovo sulle montagne del mio Paese, nel corso sinuoso dei suoi fiumi, nelle onde dell’oceano, nelle nuvole del cielo e nel corpo della donna preferita”, scriveva Niemeyer. L’architetto poeta, che per oltre vent’anni fu costretto all’esilio a Parigi, sognò e realizzò il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, il Museo di Arte Contemporanea di Niteroi, sulla baia di Guanabara, lasciando la sua firma anche in Italia: sua la sede della Mondadori a Segrate e l’Auditorium di Ravello, inaugurato solo qualche anno fa.

Più libri, più liberi: si apre oggi e fino al 9 dicembre al Palazzo dei Congressi di Roma la rassegna dedicata ai libri della capitale. Numerosi gli appuntamenti dedicati all’universo degli eBook e dell’editoria online: Dalla parte del lettore digitale affronterà il tema dell’uso di nuovi modelli, servizi e media (Creative Commons, Finzioni, Storify), mentre il 7 dicembre la Fiera ospita Greg Sung, il fondatore di aNobii, la community online per gli appassionati di libri.

DOMANI

Prima della Scala: quest’anno tocca a Wagner aprire la stagione operistica della Scala di Milano. Il “Lohengrin” diretto da Barenboim (che rappresentò un epico fiasco alla sua prima scaligera nel 1873, ma che lanciò la carriera di Wagner in Italia) inaugurerà la stagione del Piermarini alla presenza di Ministri della Repubblica, attesissimo Mario Monti, ma con qualche defezione: il Presidente Napolitano ha già fatto sapere che non sarà presente per impregni istituzionali. Libretto in tedesco, durata di 5 ore e la possibilità di seguire l’opera anche attraverso i maxischermi dislocati in vari punti della città: il nobile guerriero ‘mandato da Dio’, custode di segreto inconfessabile, riuscirà a conquistare il cuore dei Milanesi? Ma il 7 dicembre, giornata dedicata a Sant’Ambrogio, rappresenta per Milano anche l’inaugurazione della tradizionale fiera natalizia degli Oh bej! Oh bej!, lungo il perimetro del Castello Sforzesco, dell’assegnazione degli Ambrogini, le 28 Medaglie d’oro che verranno consegnate ai cittadini più benemeriti, e dell’accensione dell’albero natalizio in Piazza Duomo.

Finale di X Factor: una finalissima che si gioca in due puntate e con due ospiti d’eccezione: il 6 e 7 dicembre sul palco di X Factor di sfideranno Chiara, Davide, Cixi e Ics (ovvero Morganx2, Elio e Simona, mentre Arisa è già rimasta a boccca asciutta). Per la puntata di giovedì è prevista l’apparizione di Kylie Minogue, che presenterà il suo ultimo disco The Abbey Road Session, mentre per la finalissima gli allievi del talent saliranno sul palco accanto a Eros Ramazzotti (che già aveva prestato la sua penna e la sua musica per l’inedito di Chiara), e poi ancora attese le incursioni di Mika, Skye dei Morcheeba e Lisa Hannigan. Previsto anche un omaggio (unplugged) a Lucio Dalla.

Maratona Telethon: partirà il 9 dicembre la 7 giorni dedicata alla raccolta fondi per finanziare la ricerca delle malattie genetiche in Italia. Appuntamenti e eventi in tutta Italia e sulle reti RAI: in 23 anni di maratone, Telethon ha raccolto 371 milioni per finanziare la ricerca, sostenendo 2.431 progetti che hanno studiato e mappato 445 malattie genetiche.

 

Alessia CASIRAGHI

Agguato a Scampia in una scuola materna

 

La camorra torna a colpire: in pieno giorno e all’interno di una scuola materna, quello che dovrebbe essere un luogo protetto per eccellenza. A Napoli questa mattina due sicari hanno freddato Luigi Lucenti, 50 anni, in via fratelli Cervi,  nel quartiere di Scampia, all’interno del cortile di una scuola materna.

L’uomo si era recato in via Cervi per prendere il figlio all’uscita da scuola, il Circolo didattico ‘Eugenio Montale’, quando all’improvviso, due sicari con il volto coperto e a bordo di uno scooter, gli hanno scaricato addosso una raffica di colpi di arma da fuoco.

Già avviate le indagini da parte di carabinieri e polizia scientifica, anche se la teoria più accreditata è che si sia trattato di un’esecuzione in piena regola, nella lotta tra faide mafiose.

ARRESTATO ZAGARIA, L’UOMO NERO DEL MATTONE

© ilMattino.it | Zagaria esce dalla Questura di Caserta

Caserta, arrestato il latitante Michele Zagaria. Super boss della camorra, appartenente al clan dei casalesi, controllava il business del mattone e del calcestruzzo. Latitante dal 1995 è stato trovato nascosto in un intrico di cunicoli nel sottosuolo di una villetta di via Mascagni, a Casapesenna, da sempre è il suo feudo criminale. Zagaria è apparso molto invecchiato e molto diverso rispetto agli ultimi identikit e alle foto diffusi nell’ultimo periodo.

Non sfondate più, avete vinto, sono io”: queste le parole del camorrista quando le forze dell’ordine stavano per buttare giù la parete del suo bunker. Intanto fuori si erano create due fazioni. Scarna la fazione pro-boss che fischiava ed insultava gli uomini della polizia, ben più folta la fazione dei cittadini che esultavano ed incoraggiavano i poliziotti che stavano liberando la loro terra da un re sbagliato, dall’uomo nero.

Zagaria, alleato prima con gli Schiavone e poi con gli Iovine, da tempo si era dedicato a ripulire imprenditorialmente i proventi criminosi del suo clan nel business dei rifiuti e del calcestruzzo e nonostante la latitanza negli ultimi anni è riuscito a controllare i più grandi appalti realizzati nella sua zona mettendo le mani su lavori come la Tav, grandissimi centri commerciali, la bonifica dei Regi Lagni. Ultimamente pare che realtà a lui collegate stavano addirittura lavorando alla costruzione di un nuovo carcere.

“È una bella giornata per la Campania e per tutte le persone oneste”, ha commentato il presidente del Consiglio, Mario Monti. E già, oggi è proprio una bella giornata. Viva lo Stato!