Cibi Made in Italy per le Feste e gli italiani risparmiano

Feste all’insegna della tradizione quelle che stanno caratterizzando questo periodo a cavallo fra 2010- 2011.

Da Natale a Capodanno, e in anticipo su quanto verrà proposto nel menù delle famiglie italiane per la prossima Festa della Befana, il Made in Italy e i suoi prodotti enogastronomoci più tipici sono quelli più gettonati per pranzi e cenoni.

A stabilirlo, la ricerca della Cia-Confederazione italiana agricoltori, che ha compiuto un’indagine sulla base dell’andamento della compravendita nei vari passaggi della filiera agroalimentare e dei dati relativi al commercio estero. In accordo con i dati emersi, infatti, la crisi ha scoraggiato le spese folli per manicaretti troppo complicati; sulle tavole italiane sono diminuiti salmone, ostriche, caviale e frutta esotica; lo spumante nostrano ha trionfato sullo champagne e gli italiani si sono dimostrati più attenti al bilancio familiare.

Come a dire: meno soldi, più made in italy e circa 5 miliardi di euro spesi per celebrare le festività del Natale (lo 0,5 per cento in più rispetto ai dati del 2009). Pochi sono coloro che hanno degustato, nei giorni delle Feste, i cibi di ‘fascia alta’; in molti invece hanno scelto il prodotto tipico legato al territorio e maggiore è stata l’attenzione rivolta ai tantissimi mercatini allestiti dagli agricoltori nei giorni delle feste, al punto che è stata segnata una crescita delle vendite del 5 per cento rispetto allo scorso anno per un risparmio complessivo tra il 10 e il 15 per cento.

Una seconda indagine, questa volta della Coldiretti, ha poi rilevato che gli italiani hanno acquistato per Natale e fine anno prodotti alimentari tipici per un valore di più di 2 miliardi di euro e che il regalo enogastronomico è stato tra gli adulti quello più gradito e soprattutto meno riciclato.

Insomma, sembra proprio che in Italia si sia affermato uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola e siamo tornati alla preparazione ‘fai da te’, quella fatta di ricette personali per serate speciali o omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. Quello italiano, che orgogliosamente possiamo definire il migliore e più ricco al mondo.

Paola Perfetti

Cenoni Natale e Capodanno? Un trionfo di Made in Italy

Tempo di feste e trionfano sulla tavola le specialità della tradizione italiana, quelle più apprezzate dalle famiglie che amano riunirsi intorno alle tavole imbandite per assaporare i gusti più genuini di una volta. Le feste natalizie, infatti, sono un momento d’oro per assaporare il vero ‘Made in Italy’.

Secondo i dati di Confartigianato Imprese Ancona, solo nella propria provincia sono state 744 le aziende artigiane attive nel settore alimentare e che hanno coinvolto nella produzione un totale di 2.803 addetti.

E se è vero che non è Natale senza addentare una deliziosa fetta di panettone, è altrettanto corretto dire che i dolci sono l’espressione più ghiotta della tradizione natalizia. Anche al momento del dessert, infatti, trionfano sulla tavola degli italiani i prodotti tipici del territorio: insaccati e specialità diverse, inoltre, sono spesso “quell’oggetto di scambio” tanto atteso. Insomma, un regalo che anche quest’anno si è dimostrato molto gradito.

E non è finita: passato il Natale, anche in questo periodo a cavallo fra anno vecchio e anno nuovo, intenso è il lavoro soprattutto delle imprese artigiane del comparto alimentare le quali, per l’importante occasione, mettono mano a impasti e ricette,accendono i fuochi nel forno e danno vita a capolavori di delizia.

Prendiamo ancora i dati emersi dalla Provincia di Ancona: dicevamo che sono 744 le aziende artigiane attive nel settore e che coinvolgono nella produzione un totale di 2.803 addetti. Di queste 744 imprese, 311 sono le attività che vendono cibi da asporto -una soluzione spesso scelta da chi non ha tempo di cucinare, o non si trova a suo agio tra i fornelli; 263 sono invece i laboratori specializzati nella lavorazione di forme di pane, pasticcini e gelati – il loro consumo non viene meno neanche nel periodo invernale; mentre sono 102 i pastifici e 27 le aziende che si occupano di prodotti a base di carne e della loro conservazione. Infine: ben 12 le distillerie che producono vini, birre e altre bevande per accompagnare pranzi e cenoni senza contare le numerose micro realtà iperspecializzate in cacao, tè , caffè,  latte e formaggi.

Insomma, un “Buon Anno” in tutti i sensi!

Paola Perfetti