Microcredito a sostegno delle nuove Pmi: cos’è e come è stato esteso alle donne vittime di violenza

Il microcredito a sostegno della nascita delle nuove piccole e medie imprese sta diventando sempre più una realtà consolidata nel mondo dei finanziamenti. In più, il microcredito alle Pmi sta crescendo anche grazie alla stretta collaborazione tra soggetti pubblici e privati. Le banche offrono una serie di servizi a soggetti altrimenti “non bancabili“, ovvero che non potrebbero ricevere il necessario sostegno per la creazione di una nuova impresa. Infine, il recente protocollo di Microcredito di Libertà ha esteso la possibilità di finanziamenti che possono essere richiesti dalle donne vittime di violenze.

Microcredito a favore di imprenditori e Pmi, che cos’è?

Il microcredito a favore degli imprenditori e per la nascita di nuove piccole e medie imprese si configura, nell’ottica dei finanziamenti, come un mutuo chirografario. Le condizioni applicate possono avere nell’ordine:

  • una durata del mutuo che può arrivare a 84 mesi;
  • l’importo del credito fino a 40 mila euro;
  • un importo maggiore del mutuo, fino a 50 mila euro, nel caso in cui i pagamenti avvengano con puntualità. In particolare, si verificano quelli effettuati nelle ultime sei mensilità e i risultati raggiunti dalla nuova impresa.

Investimenti Microcredito alle Pmi e possibilità di accedere agli strumenti di garanzia

Le possibilità offerte dal microcredito alle piccole e medie imprese sono ampliate anche dall’accesso alla garanzia pubblica. Chi beneficia delle opportunità di finanziamento può accedere al Fondo di garanzia per le Pmi. La misura massima prevista dalla legge per la garanzia è pari al 90% del finanziamento. A sostegno delle piccole e medie imprese, l’Ente nazionale per il Microcredito non solo favorisce l’accesso al credito, ma offre anche vari servizi che vanno dalla ricerca alla formazione, dall’assistenza tecnica alle buone pratiche per potersi avvalere della rete di banche che offrono finanziamenti.

Microcredito di Liberà per le donne vittime di violenza: in cosa consiste?

Il 3 dicembre 2021, il ministro per le Pari Opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, l’Associazione bancaria italiana (Abi), la Federazione italiana delle Banche di Credito cooperativo e Casse Rurali (Federcase), l’Ente nazionale per il Microcredito e la Caritas Italiana hanno sottoscritto un protocollo di intesa per il Microcredito di Libertà.  Si tratta di uno strumento finanziario per l’emancipazione economica delle donne che abbiano subito violenza e che mira anche a favorire le richieste di finanziamento per far nascere nuove imprese a conduzione femminile.

Microcredito di Libertà delle donne, la garanzia offerta dallo strumento

Il Microcredito, inoltre, si propone come obiettivo quello dell’abbattimento del Taeg sui finanziamenti, sia che si tratti di microcredito di impresa, che di quello “sociale”.  In casi di finanziamento di Microcredito sociale, la garanzia sale al 100%. A prevederlo è un nuovo fondo di garanzia istituito dal Dipartimento delle Pari Opportunità con una dotazione di partenza di 3 milioni di euro (Fondo di Garanzia per il Microcredito di Libertà).

Microcredito, quali sono i sostegni offerti dalle banche alle piccole e medie imprese?

Partner del microcredito per il sostegno alle nuove piccole e medie imprese, sia nelle formule tradizionali che nel nascente aiuto alle donne vittime di violenza, sono gli istituti bancari. Il gruppo Intesa Sanpaolo offre la possibilità dello strumento Finanziamento Microcredito Imprenditoriale. Si tratta di finanziamenti erogati a favore delle nuove Pmi. Finora, nei numeri, lo strumento ha sostenuto circa 3.500 progetti per un totale di 78 milioni di euro erogati.

Microcredito, i servizi offerti da Unicredit a sostegno delle piccole e medie imprese

Il servizio Microcredito offerto da Unicredit è più recente ed è partito dallo scorso mese di settembre. Le possibilità di finanziamento mirano a realizzare progetti di micro imprese sociali. Finora sono stati concessi 4.819 prestiti per un complessivo di finanziamenti pari a circa 99 milioni di euro. Circa un terzo dei finanziamenti è andato a donne imprenditrici. I giovani under 35 risultano destinatari di una buona parte dei finanziamenti Microcredito. Bnl del gruppo Bnp Paribas sta erogando finanziamenti Microcredito soprattutto a giovani interessati ad aprire nuove attività nei settori dell’artigianato, del commercio, della ristorazione e dei servizi privati.

Quante opportunità offre il Microcredito per la nascita di nuove piccole e medie imprese?

Dai dati sulle richieste di microcredito per la nascita di nuove piccole e medie imprese relative all’anno 2021, emerge quale sia l’andamento della domanda di finanziamenti. In particolare:

  • in totale le richieste di Microcredito agli istituti bancari che aderiscono alla convezione nel 2021 sono risultate essere 9.704;
  • le consulenze fornite dagli sportelli territoriali e dagli agenti sono state 3.939;
  • nel 2021 le donne hanno chiesto crediti per far nascere nuove imprese nel 41% delle pratiche rispetto al 59% degli uomini;
  • la fascia di età per la quale le richieste siano state maggiori è quella dai 15 ai 39 anni (per il 62% delle domande). Il restante è di nuovi imprenditori dai 40 agli 83 anni;
  • la nazionalità dei richiedenti è per il 92% di cittadini italiani e per il restante estera.

Prestiti, come scegliere quello migliore e calcolare la propria capacità di restituzione?

Cosa verificare prima di firmare un contratto di prestito? Sono vari le condizioni del prestito da tener presente e da confrontare tra le varie società di finanziamento. Il confronto tra le tante offerte di prestito è pertanto fondamentale per arrivare sia alla soluzione più vantaggiosa, che per essere certi che si sta sottoscrivendo un regolare contratto.

Come scegliere il miglior prestito e cosa verificare prima di firmare un contratto di finanziamento

Per scegliere il miglior prestito vi sono nella Rete vari simulatori. Normalmente si inserisce l’importo del finanziamento da ottenere e il simulatore effettua una ricerca delle varie soluzione con determinate caratteristiche dei prestiti suggeriti. Tuttavia, prima di sottoscrivere il contratto di prestito, è necessario verificare alcune condizioni tra quelle proposte. In primo luogo è indispensabile fare un confronto sempre del Taeg, che comprende sia il tasso di interesse Tan che le altre spese applicate al prestito stesso. Risulta altresì importante leggere sempre tutte le caratteristiche del prestito sui fogli informativi.

Quali condizioni del prestito è importante verificare e come?

Tra le condizioni da verificare prima di sottoscrivere un contratto di prestito, rientra anche l’eventuale presenza di polizze accessorie. Spesso queste ultime non sono necessarie e, almeno, obbligatorie. La loro presenza va ad appesantire la rata a rimborso del prestito stesso. È importante che chi concede il prestito sia un soggetto autorizzato. In questo caso, è necessario verificarne gli estremi negli elenchi della Banca d’Italia. Tali estremi si possono reperire nella carta intestata del soggetto che concede il prestito e verificarli sul sito dell’Authority.

I controlli da fare prima di sottoscrivere un contratto di prestito: l’intermediario di credito

Anche nel caso in cui intervengano nel rapporto di prestito dei soggetti intermediari è necessario prestare attenzione e fare le dovute verifiche. In particolare, spesso gli intermediari sono degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi al servizio della società finanziatrice. Pertanto, la verifica va fatta se gli intermediari risultano iscritti all’Organismo degli agenti e dei mediatori. Gli estremi, per fare una verifica, devono essere riportati nella carta intestata.

Richiedere un prestito: quale rata è ottimale per il rimborso?

La richiesta del prestito deve sempre rispettare le reali capacità del soggetto richiedente di poter provvedere alla restituzione di quanto ottenuto e di pagare, quindi, regolarmente le rate di rimborso. Per questo motivo è importante muoversi e scegliere con cautela, verificando proprio la capacità di poter sostenere le rate. A questo proposito, ci si può affidare ad alcuni tool presenti nella Rete per poter monitorare la propria capacità di rimborso. Questi tool, dunque, se correttamente utilizzati, danno anche indicazioni su quale possa essere la soluzione più conveniente tra le offerte di prestiti. Pertanto, anche i dubbiosi a richiedere un prestito, potrebbero prendere una decisione nel momento in cui vengono a conoscenza di quale possa essere la rata periodica di rimborso.

Tool per calcolare la propria capacità di rimborsare un prestito

Un servizio per verificare la propria capacità di rimborso di un prestito è Monitorata di Assofin. Il tool si muove direttamente sulle informazioni richieste dal consumatore e su dei dati statistici. Entrando nella piattaforma, Monitorata chiarisce che la rata legata a un prestito deve essere adeguata alle condizioni finanziarie del richiedente. Per poter avere delle informazioni in tal senso, è necessario immettere l’importo del prestito da richiedere, la durata del finanziamento e il tasso di interesse. Il sistema restituisce come risultato la rata mensile che si dovrà andare a pagare per rimborsare il prestito.