Carta di identità elettronica per accesso ai servizi PA senza SPID: guida

Il decreto Semplificazioni e Innovazione Digitale 120 del 2020 incentiva l’uso dell’identità digitale per l’accesso ai servizi pubblici e in vista di questo importante passaggio sarà dismesso l’uso dei vari PIN per sostituire gli stessi con un unico codice che identifica il soggetto nei confronti della Pubblica Amministrazione. Tra i vari sistemi di identificazione c’è la CIE Carta di Identità Elettronica: ecco come si può usare per avere accesso ai servizi della PA.

Per cosa si può utilizzare la Carta di Identità Elettronica

Sono oltre 20 milioni gli italiani che sono già in possesso di una carta di identità elettronica e in modo progressivo questa sostituirà la carta di identità cartacea, ma soprattutto potrà essere utilizzata per identificarsi con il la Pubblica Amministrazione e quindi accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione, ad esempio ai servizi INPS, INAIL, Pago PA, per partecipare a bandi e concorsi e andrà a sostituire ogni altro codice personale. Proprio in virtù di questa particolare rivoluzione digitale oggi è possibile richiedere la carta di identità elettronica anche prima della data di scadenza della vecchia carta di identità cartacea. La CIE può essere utilizzata anche da tutti coloro che non hanno lo SPID in sostituzione appunto di esso.

Vuoi accedere a tutti i servizi pubblici senza SPID? Se hai la carta di identità elettronica puoi!

Nei vari articoli presentati, ad esempio per accedere al bonus terme, bonus idrico, bandi Invitalia, abbiamo sottolineato che è necessario avere uno SPID oppure la CIE, vedremo ora come di può utilizzare.  Già dal primo ottobre 2021 è entrata in vigore una piccola rivoluzione nei rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione, infatti per accedere ai servizi pubblici non possono più essere utilizzati i vecchi PIN.

Se vuoi controllare il cedolino della pensione o accedere a altri servizi INPS, non potrai farlo con il vecchio PIN, ma dovrai utilizzare una Carta Nazionale Servizi, lo Spid, oppure la CIE che può essere richiesta all’ufficio anagrafe del proprio Comune di residenza proprio come una qualunque carta di identità, sarà poi stampata dalla Zecca dello Stato e rilasciata dal Ministero dell’Interno. A differenza degli altri dispositivi, cioè SPID e CNS, la CIE può essere attivata autonomamente da casa senza recarsi in alcun ufficio e senza pagare.

Ecco tutti i passi da seguire per utilizzare la Carta di Identità Elettronica per l’autenticazione

Per poter utilizzare la Carta di Identità Elettronica al fine di accedere ai servizi è necessario in primo luogo scaricare l’App CieID disponibile già sui sistemi Android (basta andare alla app PlayStore) e sui sistemi Apple ( in questo caso si accede tramite Apple Store). L’applicazione è comunque gratuita.

Una volta scaricata, sarà necessario inserire il codice PIN della propria Carta di Identità Elettronica, questo è composto da due parti, una consegnata dall’ufficiale di anagrafe al momento della richiesta della carta di identità elettronica e una seconda parte che si riceve a casa insieme alla Carta. Al momento della richiesta quindi si inseriscono prima le 4 cifre rilasciate dall’Ufficiale e in seguito le 4 arrivate a casa. A questo punto l’App Cie ID chiede di avvicinare la carta di identità al telefono per l’acquisizione della stessa. In pochi minuti il gioco è fatto.

Cosa faccio se ho perso il PIN?

Nel caso in cui il PIN sia andato perso, solitamente l’ufficiale di anagrafe invita il cittadino a custodire tali dati, è possibile recarsi nuovamente all’anagrafe per richiederlo e nel caso in cui il servizio sia attivo online, occorre collegarsi al sito dell’anagrafe del comune che ha rilasciato la carta.  Se il cittadino ha perso la seconda metà, la stessa arriva tramite e-mail all’indirizzo di posta elettronica indicato al momento di richiedere la carta stessa. E’ possibile comunque delegare all’operatore comunale previa compilazione del modulo di delega fornito dallo stesso operatore.

Come utilizzare la Carta di Identità Elettronica per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione

Fatta questa operazione, al momento di accedere ai vari servizi, basterà andare alla voce “Entra con CIE” e inserire le ultime 4 cifre del PIN, quelle ricevute a casa con la carta di identità. Per chi non vuole usare lo smartphone ma il computer da desktop, può scaricare il software CIE.

E’ bene ricordare che attualmente quando si richiede la Carta di Identità Elettronica l’operatore dell’anagrafe chiede al cittadino se intende prestare il proprio consenso alla donazione degli organi. Al momento della richiesta l’operatore dell’anagrafe è tenuto anche a rilevare con sistema digitale l’impronta del richiedente. La carta di identità elettronica ha validità di 10 anni per i maggiorenni, 5 anni per la fascia di età compresa tra 3 e 18 anni di età e 3 anni per i minori di anni 3. Il costo è di 16,79 euro a cui aggiungere eventuali oneri di segreteria richiesti dal Comune di residenza.

Inoltre presto questo sistema di identificazione potrebbe essere usato dai privati, ad esempio banche, con la comodità di non dover più ricordare decine e decine di PIN forniti dai vari soggetti pubblici e privati.

Carta nazionale dei servizi: come registrare la tessera sanitaria come CNS

Oggi andremo a scoprire come ottenere la registrazione della propria tessera sanitaria come carta nazionale dei servizi. Una modalità per poter usare la propria tessera anche per diversi servizi online.

Carta nazionale dei servizi, a cosa serve?

Cos’ è la CNS (ovver Carta Nazionale Servizi) e quale può essere il suo utilizzo? Questa domanda troverà risposta di seguito.

La CNS non è altro che una card che contiene un “certificato digitale” di riconoscimento ed autentificazione, utile ad accedere a diversi servizi online.

Già dal 2011, la Tessera Sanitaria Elettronica può svolgere anche la funzione di Carta nazionale dei Servizi, e può consentire ai cittadini residenti in Italia l’accesso sicuro ad una serie di servizi online erogati da tutte le Pubbliche Amministrazioni (compreso ad esempio il rilascio del Green Pass per il Covid).

Ma come si ottiene l’attivazione della tessera sanitaria in CNS?

CNS, attivazione della tessera sanitaria

Partiamo col chiarire che la Tessera Sanitaria-Carta Nazionale dei Servizi (TS-CNS) si riceve automaticamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, al momento in cui la ASL comunica i dati di assistenza al Sistema TS. Per i nuovi nati, dopo l’attribuzione del codice fiscale da parte del Comune o di un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, viene inviata automaticamente una tessera con validità di un anno, che poi andrà sostituita alla sua scadenza con la tessera con scadenza standard, una volta acquisiti i dati di assistenza dalla Asl competente.

Per poter ottenere la tessera sanitaria elettronica, è possibile rivolgersi alla propria ASL di appartenenza. Per il rilascio del codice fiscale è invece necessario rivolgersi ad un ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

La sua validità è di sei anni, mentre per poter utilizzare la Tessera Sanitaria come CNS ed accedere, quindi, a tutti i servizi disponibili, sarà necessario attivarla recandosi personalmente, presso uno degli sportelli dedicati, con la carta e con un documento di identità valido.

Dopodiché, tramite il codice CIP sarà possibile procedere all’attivazione immediata della propria utenza per l’accesso ai sistemi regionali anche senza avere a disposizione il lettore di smart card.

Cos’è il codice CIP?

Il CIP (Codice Identificativo Personale) non è altro che un codice di riconoscimento che il Titolare è tenuto ad utilizzare per alcune operazioni specifiche come la revoca del certificato.

Ulteriori informazioni di utilizzo della Tessera Sanitaria

Come detto poco sopra, la tessera sanitaria è gratuita e viene rilasciata a tutti i cittadini che hanno diritto all’assistenza sanitaria da parte del Servizio Sanitario Nazionale.

La suddetta tessera dovrà essere utilizzata ogni volta che si vuole certificare il proprio codice fiscale, quando ci si reca dal medico, si acquista un medicinale in farmacia, od anche si prenota un esame in un laboratorio di analisi, ma anche quando si fa fronte ad una visita specialistica in ospedale e alla ASL. Con l’ utilizzo della tessera sanitaria nazionale è possibile ottenere servizi sanitari anche nei Paesi dell’Unione europea.

Inoltre, sul retro della nostra tessera troviamo

  • Banda magnetica dove sono registrate le informazioni anagrafiche dell’assistito;
  • Codice Fiscale nel formato ‘codice a barre’ (barcode);
  • Sigla d’identificazione dello Stato che rilascia la Tessera
  • Dati dell’assistito (cognome, nome, data di nascita, numero di identificazione personale, numero di identificazione della tessera e scadenza).

Come funziona, se residenti all’estero, con la Tessera Sanitaria?

Per l’uso all’estero della tessera sanitaria, sarà necessaria la parte sul retro della propria TS, ovvero quella relativa alla T.E.A.M. (Tessera Europea Assistenza Malattia), che non solo andrà a garantire assistenza nei paesi della comunità europea, ma anche in Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera, secondo le normative vigenti nei vari singoli Paesi. Nel caso in cui un cittadino non abbia diritto all’assistenza sanitaria all’estero, i dati riportati sulla T.E.A.M. verranno ricoperti da una serie di asterischi.

Dunque, questo è quanto vi fosse di più utile e necessario da sapere in merito all’utilizzo della propria Tessera Sanitaria come Carta Nazionale dei Servizi.