Il franchising de “Il Pianeta dei Bambini”

 

Da un’idea di Cristina Malvini sul finire del millennio scorso, Il Pianeta dei Bambini è una delle più grandi catena di asili nido in franchising del Nord Italia. Gli Asili del brand accolgono bambini dai 3 mesi ai 3 anni ed offrono, oltre alla normale attività di nido, una serie di laboratori, programmi e servizi innovativi di grande valenza pedagogica.

Partendo da un investimento di 12.000 euro, sarà possibile aprire il proprio nido dal fatturato medio annuo di 120.000. Come d’accordo con il franchisor, la catena si terrà dal 5% all’8% del fatturato mensile come royalties. Oggi, Il Pianeta dei Bambini conta quasi 30 asili diffusi in Italia. La sua offerta formativa offre oltre 10 laboratori ludico didattici esperienziali e un programma di inglese per bambini sperimentato ed apprezzato, il “Planet English”.

JM

Pet’s Planet, da quarant’anni sinonimo di guadagno

 

Da oltre quarant’anni Pet’s Planet, organizzazione in franchising di Consulenti Nutrizionali per l’alimentazione personalizzata di cani e gatti, si impegna per mettere a disposizione dei propri affiliati un team di professionisti che segua passo passo l’avventura delle nuove attività. I risultati delle vendite sono in decisa controtendenza rispetto all’andamento del commercio al dettaglio tradizionale che ad oggi, sulla base dei dati Istat, attesta un calo del fatturato.

Il contratto di franchising con Pet’s Planet comprende:

– la sicurezza di appartenere ad un gruppo industriale con oltre 40 anni di vita e in costante espansione;

– investimento economico ridotto (meno di 10 mila euro);

– alta redditività e rapido recupero dell’investimento iniziale;

– assistenza completa per l’avvio dell’attività e per la realizzazione della Club House (validazione del locale, assistenza per la progettazione e realizzazione della struttura interna, primo kit avvio attività gratuito, ecc);

– formazione iniziale e continui aggiornamenti di alto livello professionale;

– continua assistenza marketing, commerciale e tecnica di alto livello;

– campagne informative a livello nazionale condotte dalla casa madre

– prodotti in esclusiva;

– assegnazione della zona in esclusiva.

Toys & More, il franchising nel mondo dei bambini

 

Nessuna royalties, nessuna forma di contribuzione sul fatturato, assistenza nella gestione dell’iter burocratico e reso dell’invenduto sul gadget: sono queste le principali caratteristiche dell’accordo per avviare un’attività in franchising con il marchio Toys & More. Con un investimento iniziale di 10.000 euro, l’affiliazione al marchio consente il supporto di un team di esperti che ti garantiscono qualità ed affidabilità.

L’impresa pugliese vanta al momento una sessantina di punti vendita sparsi per la penisola e puntano da anni, oltre ai classici giochi per bambini e ragazzini di tutte le età, anche su gadget e abbigliamento Disney e Warner. Il progetto franchising nasce nel 2008 puntando sulla conoscenza del mercato di riferimento, di cui l’aziende è leader, ed improntando le scelte progettuali sull’innovazione. Vengono organizzati i corsi di formazione rivolti al personale finalizzati a fornire una formazione di base per svolgere le funzioni aziendali.

JM

Games Time, il franchising dei videogames

 

Con oltre 50 punti vendita attivi in Italia, la catena di punti vendita in franchising nel settore del gaming Games Time si dimostra come una delle più affidabili e remunerative. “Abbiamo 8 nuove aperture programmate nei prossimi mesi – ha anticipato Fedele Daidone, General Manager di Games Time – tra cui Saluzzo (CN), Sapri (CA), Reggio Calabria e ci sono molte altre richieste in trattativa.”.

Con un investimento accessibile, l’azienda permette la realizzazione di un punto vendita con una vasta scelta di prodotti dai giochi per tutte le diverse piattaforme disponibili sul mercato (dalla Play Station al Nintendo) agli accessori originali e compatibili, e dai gadgets ufficiali alle action figures dei personaggi più amati.

Requisiti fondamentali: la passione per i videogiochi e un pizzico di vena nerd che non guasta mai.

JM

Fatamorgana, franchising di qualità

 

La qualità prima di tutto! Aprire una gelateria Fatamorgana non è difficile, ma bisogna entrare nell’ottica. Gli affiliati saranno edotti sotto tutti i profili, tecnici e pratici, acquisendo di fatto il know how necessario per diventare gelatieri professionisti. I protocolli di produzione ideati prevedono, infatti, che i singoli gusti di gelato vengano realizzati direttamente nei laboratori dei singoli esercenti, consentendogli di diventare dei veri e propri punti di riferimento per la comunità dei consumatori locali.

“Abbiamo pensato di riprodurre – ha spiegato Maria Agnese Spagnulo, la fondatrice – nei diversi franchising innanzitutto il metodo. Chi vuole abbracciare la nostra filosofia ha a disposizione un data base con oltre trecento ricette con le quantità dei singoli ingredienti e i processi artigianali necessari per preparare il gelato, dal tostare le mandorle allo sminuzzare la frutta. E per acquisire manualità deve frequentare il corso che si tiene a Roma, dove insegnamo i trucchi del mestiere, ovvero come preparare ciascun gusto a partire da diverse ricette perché per lei la ricetta è come un vestito che va cucito addosso all’ingrediente protagonista. Grazie ad un innovativo software gestionale, messo a disposizione dei nostri affiliati, siamo in grado di supportare e tracciare l’attività di ogni singolo esercizio, dall’approvvigionamento delle materie prime, per tutta la produzione, lo stoccaggio, fino alla vendita al banco. Questo ci permette sia di avere un controllo sul prodotto finale, come garanzia di qualità, sia di essere sempre al fianco dei nostri affiliati coadiuvandone il lavoro”.

Kikiamo esporta franchising

 

Partito dal web e dal progetto franchising in Italia, Kikiamo si appresta ad aprire il primo punto vendita in Europa: nel centro storico di Bruxelles, nella Rue des Teinturiers tanto cara a poeti e pittori, sorgeranno 60mq dedicati al mondo già conosciuto su Kikiamobijoux.it.

La piattaforma oltre ad essere un servizio per i clienti permette agli affiliati di personalizzare il proprio punto vendita in base alle richieste, in base ai prodotti più venduti in quella determinata zona ed è dotato di tutti gli strumenti di supporto e formazione scaricabili gratuitamente. Insomma, una guida irrinunciabile per gli imprenditori alle prime armi.

Il progetto Kikiamo, partito appena 4 anni fa dopo uno sviluppo nel nostro Paese di oltre 68 negozi franchising ed oltre 32 corner, prevede per il prossimo biennio di arrivare ad oltre 100 punti vendita e sperimentare con la stessa formula che ha avuto successo in Italia.

Tecnocasa: “Il franchising immobiliare scelta intelligente”

 

Dal 1986 Tecnocasa offre servizi di intermediazione immobiliare nelle fasi di vendita, acquisto o locazione di immobili ad uso residenziale, industriale e commerciale attraverso un network specializzato di agenzie in franchising, presenti capillarmente sul territorio Italiano. A proposito di franchising, oggi abbiamo incontrato Antonio Pasca, Presidente Tecnocasa Franchising SpA, con il quale abbiamo discusso sulle potenzialità della formula.

Dott. Pasca, il giro d’affari delle attività commerciali in franchising è cresciuto negli ultimi cinque anni del 5,5%. La formula del franchising può essere uno dei veri antidoti alla crisi?
La formula di franchising, quando utilizzata appieno e attraverso gli strumenti innovativi messi a disposizione dal franchisor, è un driver fondamentale per riproiettare l’economia delle agenzie verso un futuro di solidità e di conseguenza rivitalizzare il settore.
È innegabile che l’intero settore immobiliare in questi anni abbia risentito del periodo difficile caratterizzato dalla crisi generalizzata. Gli ultimi anni sono stati anni difficili per il mercato immobiliare italiano, ma in questi primi mesi del 2014 si sono registrati i primi segnali di un riavvicinamento fiducioso al mercato. Tuttavia il nostro Gruppo è ben strutturato a prescindere dalla crisi. Per creare un grande Gruppo e mantenere il suo valore nel tempo non ci sono formule magiche ma tanto impegno ed una mission chiara: promuovere valori etici e una leadership morale nella gestione degli affari. E’ così che la politica della creazione del valore unita alla focalizzazione sulla competitività del business hanno permesso al Gruppo Tecnocasa di leader a livello nazionale ed europeo, con un totale di oltre 2.500 agenzie affiliate presenti in 12 nazioni.
Da sempre l’intento del Gruppo Tecnocasa è quello di avere il cliente al centro del proprio sistema.
Bisogna considerare la centralità del cliente e la consulenza, sia questa immobiliare o creditizia, che deve essere professionale e specializzata. L’attività del mediatore, oggi, non è più solo mettere in contatto le parti, ma è sempre più orientata alla consulenza immobiliare, sia nei confronti del venditore sia nei confronti dell’acquirente, per il quale si deve individuare la soluzione immobiliare più adatta e mediata fra i desideri e le effettive possibilità desunte da ciò che egli stesso dichiara.
Infatti operatori seri, preparati ed affidabili riescono a non subire l’influenza dei cicli immobiliari.
Dal punto di vista del franchisor il principale segreto per sviluppare e rafforzare la rete è l’organizzazione di tutti i servizi. In questa particolare congiuntura economica il Gruppo Tecnocasa ha deciso di rafforzare ulteriormente gli stessi servizi, impostando una strategia incentrata su alcuni punti fondamentali: l’integrazione tra le reti e l’innovazione. La realtà ed i numeri del Gruppo Tecnocasa consentono di fruire delle economie di scala necessarie a creare valore aggiunto alle agenzie, posizionandosi sul mercato in modo strutturato, con un abbattimento dei costi, fondamentale in questo periodo di crisi.

Quali sono i vantaggi nel scegliere l’avventura del franchising?
Il franchising immobiliare può essere la soluzione giusta per chi intende avviare il proprio progetto imprenditoriale, soprattutto poi se è preceduto da un congruo periodo di attività nelle agenzie del gruppo al quale intende affiliarsi. La nostra visione del “scegliere l’avventura del franchising” prescinde dal concetto che affiliarsi ad un marchio non è solo pagare una royalty. Per un marchio noto come il nostro è importante contribuire in prima persona alla realizzazione di un progetto condiviso fra imprenditori autonomi (Franchisor e Franchisee) sviluppando sinergie e opportunità comuni.
E’ noto che anche nel real estate le opportunità che sono a disposizione del franchisee sono più numerose quanto più è strutturato il sistema al quale ci si affilia. E in questo il Gruppo Tecnocasa fa la differenza, mette in campo continuativamente servizi creati appositamente per mettere in grado i suoi professionisti di svolgere la loro attività più agevolmente, in modo veloce e mirato, attivando progetti concreti finalizzati all’incremento dei ricavi e non al taglio dei costi.
Nel nostro Gruppo puntiamo su una rosa di servizi esclusivi per i nostri franchisee quali la possibilità di accedere a canali pubblicitari dedicati e specialistici, sia su supporto cartaceo (Periodico) sia digitale (portale internet); uno strumento gestionale dell’attività di agenzia e di presidio del territorio innovativo (software informatici); la banca dati condivisa per aree omogenee delle richieste di acquisto, che consente una gestione corretta del proprio portafoglio immobili, una scuola di formazione interna che eroga formazione continua e a tutti i livelli. Ogni agenzia affiliata, poi, può avvalersi del supporto dell’Area Manager e del Consulente oltre ovviamente ad una consulenza tecnico-commerciale altamente qualificata avrà la possibilità di ricevere i suggerimenti e gli orientamenti operativi più adatti per conservare l’efficienza e l’omogeneità operativa propri del Metodo Tecnocasa.

Per avviare un’attività in franchising che capitale mediamente si deve investire?
E’ possibile entrare nel nostro network attraverso un training presso le agenzie affiliate. Sin dal 1986, anno di lancio del franchising, Tecnocasa ha infatti puntato esclusivamente sulla crescita interna dei collaboratori d’agenzia che, anche senza una specifica esperienza nel settore, grazie ad una attenta e costante formazione sia teorica che pratica presso le agenzie, possono realizzare il proprio progetto imprenditoriale. Questo ha consentito al franchisor di propagare la rete, capillarmente, su tutto il territorio nazionale e internazionale.
L’investimento necessario all’apertura di un’agenzia affiliata Tecnocasa e Tecnorete ai nostri marchi tiene conto di diverse variabili: bacino d’utenza assegnato in esclusiva, penetrazione della rete nella provincia oggetto dell’apertura. Indicativamente si aggira sui: 25/30.000 Euro. Da sottolineare gli importanti investimenti pubblicitari effettuati dal franchisor per mantenere ai massimi livelli la notorietà del marchio.
Gli obblighi per gli affiliati possono essere riassunti con “applicazione del metodo operativo, trasparenza e correttezza professionale nei confronti del cliente e osservanza della deontologia professionale” che sono i punti fermi attorno ai quali ruota la struttura del contratto sottoscritto dai nostri Franchisee.
Tecnocasa ha sempre puntato soprattutto a figure junior, preferibilmente tra i 18 e i 35 anni, diplomati o laureati anche senza una specifica esperienza. I giovani, come già accennato, vengono preparati all’interno del Gruppo per arrivare all’affiliazione. Attualmente i requisiti professionali per diventare agente immobiliare sono il possesso del diploma di scuola media superiore o la laurea, e l’attestato di superamento dell’esame che l’interessato sostiene presso la Camera di Commercio dopo aver frequentato un corso preparatorio riconosciuto dalla Regione. Per diventare un buon agente immobiliare sono necessarie, inoltre, spiccate ed innate doti di relazione e predisposizione alla mediazione.
La particolare attenzione del nostro Gruppo allo sviluppo attraverso la crescita interna delle risorse umane ci fa ben sperare. Contiamo già diversi collaboratori preparati per l’affiliazione.
Una particolare attenzione la stiamo dando alla preparazione di collaboratori per lo sviluppo della rete industriale/commerciale.

Jacopo MARCHESANO

Franchising Wok Eat, non solo Made in Italy

Sarà per semplice moda o per la reale qualità dei piatti tipici, ma la cucina orientale ha ormai definitivamente preso piede nel nostro Paese. Per chi volesse avventurarsi nell’impresa di un franchising nel settore, il concept Wok Eat partendo da un investimento iniziale di 70.000 euro fornisce la necessaria esperienza per ottenere ottimi risultati.

Nato un paio d’anni fa dal Gruppo Taste Lab, Wok Eat è riuscito a creare una formula con un elevato standard qualitativo, un ottimo rapporto qualità/prezzo per il cliente e parametri gestionali decisamente flessibili in grado di adattarsi all’incasso generato dal punto vendita. Una sorta di fast food di qualità dove il pasto viene servito nei pratici box da film americano indispensabili per il consumo del pasto in mobilità.

Per maggiori informazioni consultare il sito.

Bussoli: “Franchising? Pochi rischi, guadagno (quasi) sicuro”

 

Dopo l’interessante intervista di ieri a Luisa Barrameda, coordinatrice nazionale Federfranchising, in questa nostra settimana dedicata al mondo del franchising, oggi abbiamo incontrato il segretario generale di Assofranchising Italo Bussoli, anch’esso prodigo di consigli per i novizi del settore.

Dott. Bussoli, il giro d’affari delle attività commerciali in franchising è cresciuto negli ultimi cinque anni del 5,5%. La formula del franchising può essere uno dei veri antidoti alla crisi?
Certamente e sin da quando la crisi è cominciata, oramai nel 2008, anche se da sempre il franchising si è contraddistinto per capacità e di tenuta e performance migliori sul mercato rispetto agli esercizi commerciali indipendenti. La crisi ha accentuato notevolmente questa differenza, rendendo ancor più evidente la marcia in più del franchising in periodi difficili come quelli attuali.

Quali sono i vantaggi nel scegliere l’avventura del franchising?
Dicevamo del minor rischio d’impresa, che però è bene ricordare che continua ad esserci. Altri elementi di vantaggio sono di sicuro la possibilità di intraprendere con alle spalle un’azienda, il franchisor, con una consolidata esperienza e un patrimonio di conoscenze tali da intervenire in aiuto del proprio affiliato, il franchisee, in tutte le problematiche inerenti all’apertura e poi alla gestione del punto vendita. Il franchising garantisce poi una visibilità e una riconoscibilità superiori, così come in reti più strutturate anche la possibilità di usufruire di economie di scala impensabili per il singolo esercizio commerciale di tipo stand-alone.

Per avviare un’attività in franchising che capitale mediamente si deve investire?
Varia molto a seconda dell’attività e del format. Si può partire anche con franchising da 10.000 € a crescere, ai quali ovviamente sono poi da aggiungere nel piano economico completo le consuete e imprescindibili spese di gestione come ad esempio l’affitto della location commerciale o il personale che però sono quantificabili anche qui a seconda dell’attività e della zona di competenza prescelte. Diciamo che tra i 10.000 e i 70.000€ si colloca il 70% dell’offerta.

In questo momento ci sono dei settori merceologici più appetibili di altri?
Il franchising è una formula distributiva trasversale a tutti i settori merceologici. Tra quelli “classici” si comportano bene l’abbigliamento e la ristorazione. Ci sono poi tanti settori nuovi o seminuovi che negli ultimi tempi hanno riscontrato un notevole incremento come le cliniche dentali o ancora il settore dei servizi auto.

Jacopo MARCHESANO