Condizionatori, arriva il caldo e la paura per le bollette roventi

I Condizionatori a volte sembrano essere l’unica soluzione per respirare nelle estati afose. Ma dietro l’angolo rimane la paure delle bollette, ecco come evitarle.

Condizionatori, pronti ad accendersi

Ci siamo è arrivata l’estate e le giornate di caldo che rendo a volte l’aria irrespirabile. Ma per fortuna arrivano i condizionatori che permettono di rinfrescare gli ambienti. Ma a causa del caro bollette a volte si ha paura che il beneficio del caldo si trasformi in caldo rovente per i pagamenti. E’ anche vero che rispetto allo scorso anno il costo dell’energia elettrica sembra essere diminuito (come indicato anche da Arera). E gli aiuti di stato, per fortuna, continuano ad essere erogati a famiglie ed imprese in difficoltà,

Tuttavia la prudenza non è mai troppa, quindi, è sempre meglio dare qualche consiglio per risparmiare. Del resto non ci sono previsioni future sull’andamento dei prezzi, che sembrano non dover essere proiettati verso il rialzo, ma in fondo non si sa del tutto. In ogni caso la regola principale è cercare di avere un buon condizionatore, funzionante e se possibile di classe energetica elevata. Questo permette, a fronte di una spesa iniziale importante, di risparmiare per tutta l’estate.  Da un condizionatore di classe B ad uno di classe A++ si riduce il costo dell’energia di circa il 40% all’anno.

Condizionatori, risparmiare con la manutenzione

Altro modo per risparmiare è quello di controllare l’efficianza del proprio apparecchio. La  manutenzione infatti è molto importante, per evitare inutili sprechi. La pulizia dei filtri ad esempio permette di risparmiare fino al 10% sulla bolletta. Ma in ogni caso la pulizia dell’apparecchio è sempre gradita. Ma l’impostazione della temperatura è un elemento di interesse. Alzare o abbassare continuamente la temperature consuma di più rispetto a mantenerla costante. Impostare 6-8 gradi in meno rispetto all’esterno è l’ideale, anche se a volte in Sicilia con temperatura a 40 gradi, non è possibile rispettare questo parametro.

Anche la funzione di deumidificazione permette di alleggerire la bolletta fino al 13%. Inoltre si consiglia di istallare un condizionatore inverter. La tecnologia inverter permette di far funzionare il climatizzatore a velocità variabili, non fisse come accadeva prima. Ecco perché una volta raggiunta la temperatura scelta il compressore non si spegne ma rallenta e si mantiene stabile su un livello che consente alla stanza di non scaldarsi nuovamente. Scegliere questa tipologia di climatizzatore permette un risparmio energetico del 30% rispetto ad uno standard.

Altri consigli utili per rinfrescare casa

Se non si ha un condizionatore in casa ci sono per alcuni consigli per rinfrescare casa. Il primo è quello di permettere la circolazione dell’area soprattutto durante la notte fino alle prime luci dell’aria. Poi è meglio chiudere casa per mantenere all’interno la frescura “raccolta” durante la notte. Ma questo vale solo se si hanno degli infissi senza spifferi, altrimenti non ha senso. L’utilizzo di tapparelle e persiane sarebbe ideale per un sistema di isolamento efficace. Infine a volte possono essere utili anche sistemi di automazione, come la spina programmabile oppure un apparecchio che sfrutta il wi-fi per accendere l’apparecchio quando la temperatura in casa diventa troppo calda.

Condizionatori, stop dell’Unione Europea ai gas refrigeranti

L’Ue ha adottato il Regolamento F-Gas che ha l’obiettivo di ridurre emissioni di gas fluorurati a effetto serra. Ciò potrebbe influire sull’installazione di condizionatori e pompe di calore e secondo le stime fatte in almeno 8 case su 10 non sarà possibile installarli. Si prevedono inoltre aumenti dei prezzi fino al doppio. Ecco cosa prevede il Regolamento F-Gas per i condizionatori.

Allarme condizionatori, cosa succede in Unione europea?

A lanciare l’allarme sulle nuove regole per i condizionatori è Gabriele Di Prenda, manager di Daikin Italia ed esperto di F-gas, a lui si aggiunge Assoclima, l’associazione dei costruttori dei sistemi di climatizzazione. Entrambi propongono di affiancare agli attuali gas in uso, gas naturali senza però andare a precludere la possibilità di installazione dei modelli attualmente in commercio visto che le aziende del settore sono leader in tutto il mondo.

Il nuovo Regolamento UE F-Gas prevede che per il funzionamento dei climatizzatori siano utilizzati solo gas naturali, come il propano e l’ammoniaca, sottolinea Assoclima che il propano essendo a rischio eplosione– incendio mette a rischio la sicurezza, mentre l’ammoniaca è potenzialmente tossica. A ciò si aggiunge che questi due gas naturali sono vietati in strutture come ospedali, hotel, cinema, spazi pubblici e di conseguenza vi è l’esigenza di provvedere a sistemi alternativi per la climatizzazione di questi ambienti.

Addio a 100.000 posti di lavoro con il nuovo Regolamento F-gas sui condizionatori

L’allarme di Daikin riguarda anche i posti di lavoro, infatti si potrebbero perdere fino a 100.000 posti con una forte ricaduta anche sul Pil nazionale. Tra le ombre della normativa vi è il fatto che il divieto previsto dal Regolamento F-Gas non consentirebbe neanche di effettuare la produzione per l’esportazione in Paesi Extra Ue dove è ancora possibile installare climatizzatori/condizionatori che funzionano con gas che sarebbero vietati in Ue.

Questo implica che sebbene una forte domanda di produzione italiana arrivi proprio dall’estero, non si potrà rispondere a questa domanda. Di conseguenza ci sarà un vantaggio per i produttori americani e cinesi che occuperebbero quello spazio vuoto lasciato dalle produzioni dall’Ue e in particolare dall’Italia.

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Condizionatori: ecco come avere le agevolazioni fiscali

Per chi ha intenzione di acquistare un nuovo condizionatore per la propria abitazione sono previste delle agevolazioni fiscali di varie tipologie. Le detrazioni in questione riguardano i contribuenti oppure imprese a prescindere che gli interventi siano dovuti a ristrutturazione edilizia o meno. Scopriamo quali sono e come funzionano.

Richiesta di bonus condizionatori 2021: quando e per quale importo?

E’ possibile ottenere una detrazione fiscale da 20.000 euro a 30.000 euro per ciascuna unità immobiliare, in caso di Superbonus 110%, quindi, con ristrutturazione edilizia. La detrazione ammonta fino a 46.154 euro con la fruizione dell’Ecobonus 65% che non prevede alcuna ristrutturazione.

Si ottiene il 65% di detrazione per l’acquisto di pompe di calore beneficiando del Bonus Risparmio Energetico che consiste nella sostituzione dei climatizzatori con pompe centralizzate. La detrazione è pari al 50% relativamente alla spesa sostenuta per l’acquisto dei condizionatori, in caso di Bonus Casa (ristrutturazione edilizia straordinaria). Ma entriamo nello specifico.

Ristrutturazione edilizia

Quando l’acquisto di un condizionatore è legato ad una ristrutturazione edilizia effettuata nell’abitazione, che si tratti di unità immobiliari residenziali o parti comuni di condomini, la detrazione è del 50% per un limite massimo di spesa di 96.000 euro. Il beneficio fiscale è valido fino al 31 dicembre 2021 e per usufruirne non è necessario che il condizionatore nuovo sia ad alta efficienza, ma deve comunque avere come scopo il risparmio energetico. E’ possibile richiedere l’IVA al 10%.

Senza ristrutturazione edilizia

Si può ottenere una detrazione fiscale del 65% fino a un tetto massimo di spesa pari a 46.154 euro, nel caso di sostituzione del vecchio impianto di climatizzazione con un nuovo condizionatore ad alta efficienza energetica. In questo caso non sono necessari i lavori di ristrutturazione per richiedere il bonus.

Bonus climatizzatori risparmio energetico

Per accedere a questa agevolazione, si deve installare un condizionatore con pompa di calore ad alta efficienza in sostituzione integrale dell’impianto preesistente. La derivante detrazione pari al 65% dei costi sostenuti è valida non solo per le abitazioni private, ma anche per negozi e uffici.

Ristrutturazione bonus casa

E’ possibile beneficiare di una detrazione pari al 50% per lavori di ristrutturazione edilizia straordinaria che rientrano nel bonus casa e comprendenti l’acquisto di mobili oppure di elettrodomestici con classe A+ o A per i forni, inclusi i condizionatori. La fruizione di tale bonus è valida sulle singole abitazioni come per i condomini.

Agevolazione fiscale condizionatori rientrante nel Superbonus al 110%

L’installazione o la sostituzione di un impianto di condizionamento può rientrare nel Superbonus 110%, ma solo nel caso venga considerato un lavoro trainante per l’immobile e la cui richiesta sia effettuata entro il 31 dicembre 2021.

Il nuovo impianto di climatizzazione condominiale deve essere ad alta efficienza energetica e può essere richiesto fino a determinate soglie:

  • 20.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari presenti nell’edificio, fino a un massimo di 8 unità immobiliari;
  • 15.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio, in misura superiore a 8 unità immobiliari.

Se non dovesse rappresentare un lavoro trainante, la domanda per il bonus condizionatori si può inoltrare se, contemporaneamente vengono svolti i seguenti lavori trainanti:

  • installazione di un cappotto termico per almeno il 25% della superficie totale costituente l’involucro dell’edificio, fino a un limite massimo di 60.000 euro moltiplicato per ciascuna unità immobiliare;
  • sostituzione caldaie con impianti di centralizzati a condensazione per una soglia massima di 30.000 euro per moltiplicato per ogni unità abitativa;
  • lavori per unità unifamiliari a seguito di sostituzione della caldaia con impianti centralizzati fino a una spesa massima di 30.000 euro, inclusi i costi sostenuti per smaltire e bonificare l’impianto sostituito. E’ indispensabile che gli interventi devono portare al doppio salto in avanti di classe energetica per l’immobile, a meno che non si raggiunga quella più alta, la quale deve essere documentata tramite un Attestato di prestazione energetica (APE).

Come richiedere l’agevolazione fiscale per condizionatori nel 2021

Per ottenere il bonus condizionatori 2021 l’utente deve inviare la relativa richiesta durante la compilazione della dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Unico). La spese complessiva sostenuta deve essere ripartita in dieci anni, così come la detrazione d’imposta viene corrisposta in un decennio. Prima della dichiarazione dei redditi è fondamentale compilare la documentazione specifica che sarà eventualmente controllata dall’Agenzia delle Entrate.

L’istituto di riferimento per l’invio di tale documentazione in via telematica è l’ENEA. Ciò che è richiesto è il documento di asseverazione di un tecnico abilitato o la dichiarazione fornita dal direttore dei lavori; la certificazione energetica dell’immobile rilasciato dalla Regione o dall’Ente locale o attestato di qualificazione energetica preparato da un professionista abilitato.

Oltre alla suddetta documentazione, è necessario disporre delle ricevute fiscali e delle fatture emesse dai fornitori e dalle aziende che devono eseguire i lavori. Occorre precisare che le fatture devono risultare pagate tramite bonifico.