Imprese venete ancora senza liquidità

Confartigianato Veneto si scaglia contro l’iter burocratico ideato dal Governo per favorire la certificazione dei crediti vantati dalle imprese con la PA: la sua macchinosità non permette alle imprese venete di risolvere il problema della carenza di liquidità, e quindi di uscire dalla crisi.

I dati testimoniano la preoccupazione di Confartigianato, poiché, in due mesi, ovvero da quando Corrado Passera ha illustrato il provvedimento che avrebbe dovuto cambiare la vita alle imprese, sono state sbloccate solo lo 0,04% delle somme dovute, a livello nazionale.

Uno dei motivi della lentezza con cui sta avanzando la procedura è che, come sottolineato dal presidente degli artigiani Giuseppe Sbalchiero, sono ancora poche le amministrazioni si sono registrate al portale del Ministero.

Isi Coppola, assessore alle Attività produttive, sostiene che una maggiore fiducia nella ripresa generale dell’economia regionale è riposta nel nuovo programma “microcredito” promosso da Veneto Sviluppo che prevede un sistema di prestiti che variano da cifre minime (5mila euro) arrivando a toccare valori più elevati (50mila euro) e che sarà presentato tra pochi giorni.

Vera MORETTI

Fare impresa in Veneto: tutti i numeri

 

Oltre 400 mila microimprese e quasi 450 mila piccole imprese, perlopiù attive nel settore dell’artigianato. Il Veneto è storicamente uno dei punti nevralgici del fare ‘impresa’ in Italia.  Dal distretto orafo di Vicenza, conosciuto in tutto il mondo, al settore agricolo-caseario, passando per la produzione di vino, il settore del legno e arredo e ancora il distretto dell’occhiale di Belluno e quello calzaturiero di Verona.

Ma che cosa significa fare impresa oggi in Veneto?

Partiamo dai numeri: le microimprese (fino a 10 addetti) con sede in Veneto sono attualmente 410.383, pari al 93,3% del totale delle imprese non agricole, ed occupano 835.683 persone, pari al 47,7% del totale degli occupati delle imprese non agricole. Se poi guardiamo alle aziende con meno di 20 addetti, raggiungiamo il 97,3% del totale delle imprese non agricole (428.020) ed il 61,0% del totale (1.068.765 persone).

Guardando alla geografia delle piccole imprese (fino a 50 addetti) si contano 436.227 aziende attive nella regione, pari al 99,2% del totale. In totale le persone occupate nelle Pmi venete sono 1 milione e 314.249 persone, pari al 75% del totale degli occupati.

Un capitolo aperto spetta poi al settore dell’artigianato. Sono 140.141 le imprese artigiane con sede in Veneto, pari al 28,0% del totale delle imprese, che fanno del Vento la seconda regione in Italia dopo la Lombardia a possedere un così alto numero di aziende artigianali. L’incidenza sociale dell’artigianato è pari a 2,8 imprese artigiane ogni 100 abitanti e 6,9 imprese artigiane ogni 100 famiglie. Gli imprenditori artigiani (titolari, soci e collaboratori familiari) sono ben 204.153, di cui 182.898 titolari e 21.255 collaboratori.

Giovani e donne. Sono oltre 40mila le quote rose e 35.572 i giovani imprenditori artigiani sotto i 35 anni. Un sistema, quello dell’artigianato, che offre lavoro a 191.846 dipendenti di cui 20.766 apprendisti.

Numeri impressionanti, e che rendono testimonianza dell’impegno e dell’importanza del settore del made in Italy. Ma oggi è ancora possibile fare impresa in Veneto, o più in generale in Italia?

Infoiva lo ha chiesto a Giuseppe Sbalchiero, Presidente di Confartigianato Veneto.

Il saldo tra aperture e chiusure che trend ha registrato nell’ultimo biennio? Sono più le imprese che hanno chiuso o quelle che hanno aperto?
Il saldo della natimortalità delle imprese artigiane venete è peggiorato negli ultimi due anni passando da un -0,8% del 2011 al -1,3% fatto registrare nei primi nove mesi del 2012 (i dati al 31 dicembre non sono ancora disponibili). Nell’arco di 7 trimestri hanno chiuso i battenti 20.427 imprese ed hanno aperto “solo” 17.479 nuove attività artigianali, con una perdita, in valore assoluto di 2.948 ditte.

Quali sono gli incentivi che avete messo in campo per favorire la nascita e la crescita delle piccole e medie imprese del territorio?
Da molti anni la Regione Veneto prevede, con una specifica legge, agevolazioni per i giovani e le donne che intendono aprire una nuova impresa artigiana. Uno strumento molto importante che, grazia al nostro costante lavoro di lobby verso la Regione, è stato costantemente finanziato. Per il 2013, a partire dal 4 febbraio prossimo, potranno essere presentate le domande di partecipazione ai nuovi bandi regionali per l’imprenditoria giovanile e femminile. I bandi della Regione sono rivolti alle nuove PMI, con sede in Veneto, nate dopo l’1 luglio 2011 (imprese individuali, cooperative, consorzi, società di persone, di capitali) e prevedono 4 milioni di euro a fondo perduto per investimenti delle nuove PMI a prevalente partecipazione giovanile e altri 5 milioni per PMI a prevalente partecipazione femminile. Il finanziamento coprirà le spese ammissibili al massimo per il 50% (limite minimo 10 mila euro corrispondenti ad una spesa rendicontata e ammessa a contributo pari ad euro 20.000 euro; limite massimo 75 mila euro corrispondenti ad una spesa rendicontata e ammessa a contributo pari a 150 mila euro). La modalità di presentazione delle domande è a “sportello” e l’istruttoria avverrà secondo l’ordine cronologico di arrivo. I bandi, pubblicati sul BUR n. 1/2013, sono consultabili anche dal sito della Regione.

 

Alessia CASIRAGHI

 

Regione Veneto: Bilancio “interessante” ma … il Fondo Unico Regionale per le imprese?

“Per la prima volta, nella storia della Regione Veneto si è invertita la tendenza, la lettura del Bilancio Regionale risulta ‘più interessante‘ dal punto di vista delle entrate rispetto alle uscite”. A dichiararlo è stato Claudio Miotto, presidente regionale di Confartigianato nel corso dell’audizione al Ferro-Fini sul Bilancio di previsione 2011.

“In modo particolare – ha sottolineato il presidente – ci hanno colpito alcune voci di bilancio in entrata principalmente a carico delle imprese come ad esempio l’Irap che riporta quasi 3 miliardi di euro. Còi nonostante, alle voci in uscita, sotto il capitolo ‘Sviluppo del sistema produttivo e della piccola impresa‘, il mondo economico regionale si trova a dover segnalare un valore pressoché nullo di risorse a disposizione. Un duro colpo che, per l’artigianato, peggiora una situazione già deteriorata dallo smantellamento della direzione artigianato con buona pace per i principi dello Small Business Act”.

In una Regione dove il Pil del 2010 si attesta a circa 150 miliardi di euro ed il bilancio regionale pari a circa il suo 10%, dove la Sanità Pubblica assorbe il 78% del bilancio e dove il gettito da sola Irap (per non parlare delle varie accise e della quota Irpef), copre 1/3 delle spese del bilancio (tolte le partite di giro nazionali) e circa il 40% delle spese dalla Sanit Pubblica, tale scelta politica, anche se giustificata da una situazione economica difficile incomprensibile.

“Per questo – ha concluso Miotto – abbiamo chiesto di creare una attenta concertazione tra regione ed associazioni di categoria, per ottimizzare l’utilizzo di tutte le risorse finanziarie a disposizione al fine di interpretare innovazione e ricerca in chiave anticrisi. Una di quelle scelte coraggiose e lungimiranti di cui l’economia veneta ha tanto bisogno, assieme all’internazionalizzazione, promozione, qualità e ai processi di aggregazione. Ma la vera grande partita, riteniamo la si dovrà giocare nel Fondo Unico Regionale che, non va dimenticato, di “proprietà” delle imprese. E solo in via straordinaria negli anni precedenti è stato prestato alla Sanità. Tale fondo a nostro avviso, dovrà sostenere il più importante e potenzialmente esplosivo problema delle imprese: il credito“.

Dal 30 novembre arriva il digitale nel Veneto. Confartigianato Vicenza dà una lista di 120 aziende da chiamare

Switch off del segnale analogico per i telespettatori del Veneto: Confartigianato Vicenza accende il digitale e fornisce ai suoi utenti una lista di aziende, 120 per la precisione, fra antennisti, installatori e riparatori radiotecnici che sono attivi su tutto il territorio provinciale e già disponibili ad effettuare gli interventi sugli impianti di ricezione radiotelevisiva.

Il passaggio avverrà fra il 30 novembre e il 10 dicembre 2010, così come spiega il rappresentante degli antennisti di Confartigianato Vicenza, Giuseppangelo Scala: “Riteniamo in questo modo di fornire un utile strumento a tutti coloro che in questo momento di transizione hanno necessità di un supporto tecnico qualificato ed esperto. L’elenco é consultabile sul sito www.artigiani.vi.it, e riporta le imprese per comune in ordine alfabetico, con tanto di recapito e caratteristiche professionali”.

Scala ricorda inoltre che, a seguito della sottoscrizione da parte di Confartigianato Veneto di un protocollo di intesa con la Regione del Veneto, alcune aziende associate hanno accettato di attivare un servizio di assistenza base, a prezzo concordato, che riguarda esclusivamente la corretta installazione dei decoder e la sintonizzazione dei canali.

La Regione si é preoccupata di tutelare le fasce più “inesperte” della popolazione e Confartigianato Vicenza ha risposto positivamente a questa richiesta di collaborazione. Ora,” – conclude Scala – “é possibile contattare le aziende che aderiscono all’accordo verificandone il nominativo sul sito istituzionale della Regione, www.regione.veneto.it, nella pagina dedicata al digitale terrestre”.

Artigiani del gusto da oggi a Padova per professionisti e per le famiglie

Se vi parliamo di Fugassa, Zaéti, Crostoli, Pazientina e Pazientini, o di zaleto con le giuggiole cosa vi viene in mente?

Per i più golosi fra i lettori di infoiva la risposta é facile: dessert e leccornie tipiche padovane. Se non le avete mai assaggiate e desiderate testarle dalle mani dei maggiori professionisti del settore pasticceria, l’appuntamento è per oggi pomeriggio con l’inaugurazione di “Alimentazione su misura”.

Si tratta di una tre giorni di prelibatezze artigiane regionali, che verranno ospitate alla Fiera Casa su Misura, a Padova.

L’iniziativa é stata promossa da Confartigianato Veneto come una vetrina in cui mettere in mostra le eccellenze degli ‘artigiani del gusto’.

Costoro metteranno alla prova le loro capacità davanti a un pubblico straordinario – che sono l’anno scorso ha raggiunto le oltre 70mila presenze.

Lo spirito con cui nasce la mostra-esibizione é quello della formulazione della normativa regionale di settore, con un approccio di prospettiva turistica volto a promuovere i prodotti della terra veneta appartenenti al mondo dell’agricoltura e dell’artigianato – in un ottica di filiera – ma si tratta di una dolce manifestazione dedicata anche alla casa e quindi alle famiglie.

Per tutto il wekeend!

Paola Perfetti