Un bando in Veneto per il risparmio energetico

La Regione Veneto ha deciso di finanziare le piccole e medie imprese che vogliono investire nel contenimento dei consumi energetici.
E’ stata stipulata una convenzione con la finanziaria Veneto Sviluppo, che ha permesso di attivare uno specifico bando.

Si chiama Fondo Energia e mette a disposizione delle pmi operative in Veneto 23,8 milioni di euro, parte come finanziamento agevolato a tasso zero (15 milioni) e parte come contributo in conto capitale (8,8 milioni).
Ai fondi regionali vanno aggiunti altri 15 milioni di finanziamenti bancari a tasso convenzionato, portando il plafond complessivo a quasi 40 milioni di euro.

Le agevolazioni vengono concesse per far fronte ad investimenti che riguardano il perfezionamento delle tecniche produttive per migliorare i rendimenti energetici degli impianti, mediante l’adozione di soluzioni che consentono di sfruttare il potenziale energetico utilizzando le fonti rinnovabili e sistemi di generazione non tradizionali.

I progetti finanziabili devono riguardare:

  • il miglioramento del rendimento energetico degli impianti esistenti (ad esempio attraverso l’installazione di motori elettrici ad alta efficienza, il rifasamento delle linee elettriche, ecc.)
  • la produzione combinata di energia termica ed elettrica in cogenerazione
  • la produzione di energia elettrica mediante celle a combustibile
  • la produzione di energia da fonti rinnovabili.

In tutti i casi, il progetto deve comportare un risparmio energetico, alla base del bando.

L’importo minimo delle operazioni agevolate è di 25mila euro, quello massimo di 2 milioni. La durata massima è di 84 mesi.
Le domande vanno fatte pervenire a Veneto Sviluppo tramite la propria banca finanziatrice, o un organismo consortile e si tratta di una domanda “a sportello” aperta fino al 30 giugno 2015.

Vera MORETTI

L’economia verde passa dalla mobilità

Tre problemi e un’unica soluzione: una mobilità più intelligente – fatta di auto elettriche, biocarburanti di nuova generazione, car sharing, urbanistica intelligente, incentivi per l’uso della bicicletta e telelavoro – potrebbe infatti significare trasporti più efficienti, meno inquinamento e un rilancio per l’economia.
A proporre questo pacchetto di soluzioni è la prima assemblea degli Stati generali della green economy, la struttura messa in piedi con l’aiuto di 39 categorie produttive dal ministero dell’Ambiente e dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, che ha individuato otto settori strategici per lo sviluppo di un’economia verde, che vanno dal riciclo dei rifiuti all’agricoltura di qualità, dai servizi ambientali allo sviluppo delle fonti rinnovabili.

La prima delle otto assemblee nazionali in programma a Roma tra luglio e settembre riguarda proprio la mobilità sostenibile, un tema da affrontare urgentemente poiché il solo settore dei trasporti è responsabile di un terzo dei consumi energetici e di buona parte degli inquinanti presenti nell’aria. Anche perché l’Italia ha uno degli indici di motorizzazione più alti d’Europa: 36 milioni di auto, il 17% di quelle che circolano in Europa, record che produce una grande congestione nel traffico, soprattutto nelle grandi città. Dal punto di vista del trasporto pubblico, non va molto meglio: le infrastrutture italiane, a confronto di quelle europee, sono decisamente scarse.

Ma ci sono due settori in cui l’Italia può dare un grande contributo: quello dei biocarburanti e quello dei veicoli elettrici.
Il primo costituisce uno dei punti chiave della strategia europea per la riduzione dell’emissione dei gas serra nei trasporti: il nostro Paese ha buone possibilità in questo campo anche sul piano dei brevetti, soprattutto per quelli di seconda generazione, come quelli che estraggono energia dalla lignina riutilizzando gli scarti del ciclo agro industriale.

Francesca SCARABELLI

Nelle Marche, un bando sui consumi energetici


Il sito di Confartigianato Marche ha comunicato il bando emanato dalla Regione Marche per la presentazione di progetti finalizzati al contenimento dei consumi energetici.

Termine della presentazione: lunedì 20 settembre 2010.

Una iniziativa che mira a incentivare gli interventi finalizzati alla riduzione di consumo di energia sia elettrica che termica, a parità di produzione, anche con l’introduzione di nuovi processi tecnologici, come la cogenerazione e l’isolamento termico.

Il bando considera ammissibili le seguenti spese: acquisto di macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica e/o modifiche impiantistiche; opere di coibentazione relative all’isolamento termico; trasporto e relativa posa in opera; opere edili e di allacciamento strettamente connesse e dimensionate ai macchinari ed alle attrezzature; spese tecniche per progettazione e direzione lavori fino ad un massimo del 5% dell’investimento ammissibile.

Due precisazioni in più:

1. per la realizzazione degli interventi potrà essere concesso un contributo pubblico, in conto capitale, del 25% del costo dell’investimento.

2. tra le domande accettabili, verrà stilata una graduatoria di merito per la successiva concessione dei contributi.

Paola Perfetti