Caserta: internazionalizzazione delle imprese provinciali

La Camera di Commercio di Caserta promuove l’internazionalizzazione delle imprese provinciali, concedendo contributi sia per la promozione all’estero, sia per la partecipazione a manifestazioni fieristiche sul territorio nazionale ma di rilevanza anche internazionale.

Il bando prevede il finanziamento di alcune tipologie di interventi legati all’internazionalizzazione e alla valorizzazione dell’attività delle imprese sia in Italia sia all’estero, e il valore degli incentivi varia in funzione della tipologia delle spese effettuate: per servizi di consulenza sono previsti contributi fino a 3 mila euro per singola impresa, mentre per la partecipazione a missioni economiche estere in forma coordinata sono previsti incentivi fino a 5 mila euro.

Per la partecipazione autonoma a manifestazioni fieristiche nazionali o estere il contributo è pari a 3.500 euro (5 mila euro se le fiere sono programmate fuori dalla Regione Campania).

Le scadenze:

dal 01 gennaio 2012 al 30 aprile 2012 per gli eventi che si svolgono o per le attività che si realizzano entro il 31 maggio 2012;

dal 01 maggio 2012 al 31 agosto 2012 per gli eventi che si svolgono o per le attività che si realizzano entro il 30 settembre 2012;

dal 01 settembre 2012 al 30 novembre 2012 per gli eventi che si svolgono o per le attività che si realizzano entro il 31 dicembre 2012.

Fonte: agenziacampaniainnovazione.it

Genova: investire in sicurezza

5 milioni di euro è la cifra che INAIL ha messo a disposizione delle imprese  della Liguria che vogliono elevare il livello di salute e sicurezza dei propri lavoratori. Il bando è aperto fino al 7 marzo 2012 e la Camera di Commercio aiuterà le imprese genovesi che vogliono investire in sicurezza.

Destinatarie dei contributi – da un minimo di 5mila a un massimo di 100mila euro – sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio, in regola con gli obblighi contributivi e che non hanno già ricevuto contributi pubblici per la stessa finalità.

La Camera di Commercio, tramite la propria Agenzia di formazione CLPCentro Ligure Produttività e in collaborazione con Ascom, Confesercenti, Confartigianato e CNA, offre alla imprese genovesi assistenza per la progettazione di iniziative che rispondano ai criteri previsti dal bando e supporto per la compilazione e la trasmissione dei documenti necessari all’accesso al finanziamento INAIL.

L’iniziativa rientra nell’attività della Camera di Commercio per la diffusione della responsabilità sociale d’impresa (sono imprese responsabili quelle che, nel  perseguire il proprio profitto, non perdono di vista il carattere sociale e ambientale dell’attività produttiva, e alla fine migliorano i risultati).

Fonte: camcom.gov.it

Montecatini: aiuti all’l’imprenditoria giovanile e rosa

La Confcommercio di Montecatini ricorda che già a partire dal 15 dicembre scorso è possibile presentare domanda per l’ottenimento di contributi che rientrano in un piano di interventi per l’imprenditoria giovanile e femminile, come da Legge Regionale 21/2008.

Sono previste due forme di contributi: in conto capitale o in conto interesse.

I soggetti beneficiari sono le piccole e medie imprese, sia già esistenti oppure in costituzione, che esercitano attività ricettive e commerciali. Requisito indispensabile è che si tratti di giovani imprenditori, oppure di aziende gestite da donne.

«Confcommercio, da sempre al fianco delle aziende per l’utilizzo di tutti gli strumenti di agevolazione finanziaria esistenti sul territorio – si legge in una nota dell’associazione – è in grado di offrire il servizio di orientamento completo alle agevolazioni, a partire dalla fase preliminare di informazione generale, fino all’istruttoria delle domande, nonché all’iter successivo all’accoglimento delle domande».

Per maggiori informazioni i giovani imprenditori del commercio o del settore della ricezione (alberghi, affittacamere, case vacanze, bed & breakfast) possono contattare direttamente le sedi Confcommercio Imprese per l’Italia della Valdinievole.

Fonte: iltirreno.gelocal.it

Contratti di apprendistato: pubblicato il bando AMVA

Apprendistato, pubblicato un Avviso pubblico volto a favorire l’inserimento occupazionale nelle aziende mediante stipula di contratti da apprendisti. Si tratta di finanziamenti rientranti nel Programma AMVA (“Apprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale”), di cui Italia Lavoro è soggetto attuatore, in qualità di organismo di assistenza tecnica del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L’obiettivo è di promuovere il contratto di apprendistato in tutti i settori di attività per favorire l’occupazione e agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani che si trovano nello stato di svantaggio secondo la definizione data dal Regolamento (CE) 800/2008.

Allo scopo il Programma AMVA prevede un’azione integrata tra politiche per lo sviluppo delle imprese, politiche per il lavoro e politiche per la formazione che viene attuata con il contributo dei Programmi Operativi Nazionali del Fondo Sociale Europeo 2007-2013 “Azioni di sistema” e “Governance e azioni di sistema”.

Scadenze e risorse del Programma AMVA

La chiusura dell’Avviso è prevista per il 31/12/2012. Entro tale data e fino ad esaurimento delle risorse finanziarie a disposizione (78.150.700), alle aziende di tutto il territorio italiano che stipuleranno contratti di apprendistato a partire dal 30 novembre 2011 verranno erogati 5.500 euro per ciascun lavoratore se assunto per la qualifica professionale a tempo pieno e/o di 4.700 euro in caso di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere a tempo pieno.

Più in particolare per l’assunzione di giovani tra i 15 ed i 25 anni, mediante stipula di contratti di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, sono stati messi a disposizione 27.104.000 euro. Mentre 51.046.700 euro sono stati destinati ai contratti di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere stipulati con giovani di età compresa tra i 18 ed i 29 anni. 

Domande di partecipazione

Le domande di finanziamento dovranno essere inoltrate per via telematica, accendendo al sito dedicato al Programma AMVA e attivo già a partire dal 30 novembre 2011.

Assegnazione dei contributi

contributi verranno concessi conprocedura “a sportello” e assegnati in ordine cronologico, in base alla data di presentazione delle domande ritenute ammissibili. L’elenco delle imprese che risulteranno ammesse al finanziamento verrà pubblicato sul sito di Programma a partire dal 60esimo giorno dopo l’apertura dei termini di iscrizione all’Avviso Pubblico. Quelle non ammesse riceveranno invece una comunicazione al proprio indirizzo di posta elettronica.

Fonte: Avviso AMVA

Comune di Ferrara: contributi alla Sicurezza

di Alessia CASIRAGHI

Un nuovo bando per erogare contributi alla aziende situate nel centro storico di Ferrara che si impegnano ad acquistare attrezzature ad elevato contenuto tecnologico finalizzati alla sicurezza. La Camera di Commercio di Ferrara e il Comune di Ferrara si impegnano per prevenire i rischi derivanti da fenomeni criminosi.

Possono presentare la richiesta per ricevere il contributo le imprese con sede e/o unità operativa entro i confini del Centro storico di Ferrara che rientrano nelle seguenti categorie:
• le micro e piccole imprese esercenti attività commerciali di vendita al dettaglio, di vicinato, di medie strutture di vendita, attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, ristorazione, attività artigianali di gastronomia, attività artigianali di servizio alla persona, attività di produzione e commercio di prodotti artigianali e agenzie di viaggio;
• le imprese in possesso dei requisiti di cui all’articolo 2 della Legge Regionale n. 5/2008 ed iscritte al relativo Albo istituito dal Comune di Ferrara con determinazione n. 97590 del 12 novembre 2008, ai sensi dell’articolo 3 delle Legge Regionale citata.

Le spese ammesse al contributo camerale dovranno essere sostenute tra l’1 dicembre 2011 e il 30 giugno 2012. Ma quali sono le attrezzature che rientrano nel finanziamento della Camera di Commercio di Ferrara?

attrezzature per video-sorveglianza, video–protezione con cassetta di registrazione e assimilabili
sistemi di allarme antirapina controllati con telecamere che interagiscono direttamente con i Centri di Controllo gestiti da Istituti di vigilanza privati;
impianti antitaccheggio;
impianti antintrusione, antifurto o comunque di allarme con sistemi di rilevamento satellitare collegati a Centri di Controllo gestiti da Istituti di vigilanza privati.
sistemi di videoallarme antirapina in grado di interagire direttamente con gli apparati in essere presso le sale e le centrali operative della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.

Le domande per accedere al contributo dovranno essere presentate dal 23 gennaio 2012 fino al 24 febbraio 2012, salva esaurimento anticipato delle risorse disponibili.

La richiesta di finanziamento dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto richiedente, e inviata, con allegata la copia fotostatica del documento di identità del sottoscrittore, secondo due modalità:
via raccomandata A/R alla Camera di Commercio di Ferrara
– via telematica in formato PDF a protocollo@fe.legalmail.camcom.it

Bergamo: fondo di 200 mila euro alle imprese industriali

La Camera di Commercio di Bergamo ha istituito un fondo di 200mila euro, con l’obiettivo di erogare contributi alle imprese industriali che stimolino la formazione e l’aggiornamento professionale, mediante la partecipazione a master, corsi e seminari.

Sono ammessi al contributo le spese fatturate a partire dal primo gennaio 2011 (per imprese con unità locali nella bergamasca), con un limite massimo del 50 per cento del costo (in ogni caso, con un tetto di 2.500 euro per impresa).
Le domande possono essere presentate solo per via telematica, a partire dal primo dicembre 2011.

Per maggiori informazioni visitare il sito.

Fonte: estambientenews.it

Buone notizie sulle pensioni

Che le pensioni fossero diventate un miraggio sempre più lontano ed irraggiungibile, già si sapeva ma qualcosa di buono, in quello che sembrava un panorama del tutto negativo, a quanto pare c’è.

E’ proprio l’allungamento dell’età minima delle pensioni che rende l’importo della pensione stessa non così basso: potrà essere pari al 70% dell’ultimo stipendio per un lavoratore dipendente e del 57% per un parasubordinato.

Questa stima deriva dal metodo di calcolo contributivo che si applica a chiunque abbia cominciato a lavorare dopo il 1995: più anni di contributi si versano, più tardi si va in pensione, e più si prende.
Il calcolo presunto era sempre stato fatto considerando i parametri precedenti: 58-60 anni per la pensione di anzianità (con 35 anni di contributi) e 65 per quella di vecchiaia (60 per le donne). Ma per chi comincia a lavorare oggi, le cifre sono molto diverse.

Un giovane che si sta avviando al lavoro andrà in pensione nel 2046, a 65 anni e 3 mesi, ma solo se avrà i 35 anni di contributi. Altrimenti l’attesa si prolungherà fino a 69 anni e 3 mesi, per la vecchiaia. Dunque, ciò significa che anche chi smetterà di lavorare a quell’età avrà versato contributi per 35 anni.

E’ questo il calcolo che ha fatto Stefano Patriarca, responsabile dell’area pensioni dell’ufficio studi dell’Inps in un rapporto che verrà presentato oggi alla Scuola superiore di economia e finanze Ezio Vanoni.

Patriarca conosce a fondo il metodo di calcolo contributivo, poiché è stato uno dei fautori dello stesso, in qualità di membro della commissione tecnica che preparò la riforma Dini-Treu del 1995.
Quindi proprio lui, rifacendo i calcoli alla luce delle ultime novità legislative, ha scoperto che la situazione previdenziale dei giovani è meno peggio di quanto si immaginava.

Lo stesso Patriarca commenta così i risultati della sua ricerca: “Non è tanto ma non è neppure il 30% di cui si parlava prima. Semmai il problema è che se la retribuzione è bassa allora la pensione potrebbe non essere sufficiente, ma questo riguarda il mercato del lavoro e non il sistema previdenziale, perché non si possono avere pensioni ricche se le retribuzioni sono povere“.
In ogni caso, aggiunge, l’ipotesi di un precario a vita riguarda una ristretta minoranza. Già simulando la pensione di un lavoratore discontinuo (10 anni in nero, 6 da parasubordinato e 22 di lavoro dipendente), si arriverebbe a un assegno pari al 59% dell’ultima retribuzione.

Occorre puntualizzare che lo studio si basa su tassi di copertura al netto delle tasse e non al lordo, come si fa di solito, e poiché sulle pensioni non si pagano i contributi e si versano meno imposte che sulla retribuzione, ecco che il tasso di copertura se ne giova.

Inoltre, bisogna considerare il Tfr che aumenterebbe il tasso di copertura di 13 punti, in caso di carriera contributiva piena. Ciò significa che i fondi pensione integrativi non sarebbero così indispensabili per assicurare ai giovani una pensione, e quindi una vecchiaia, dignitosa. Piuttosto, sarebbero consigliati per i mercati di lavoro più deboli, che non potrebbero neppure fare affidamento sugli accantonamenti per la liquidazione, i Tfr appunto.

Conclude Patriarca: “La vera emergenza non è rappresentata dalle pensioni di un generico universo giovanile, ma dalle condizioni di lavoro di aree ben definite ma drammatiche, a partire dal lavoro nero e dalle nuove partite Iva. È qui che bisogna intervenire. Quanto al resto, bisogna dire una volte per tutte che il vecchio mix anzianità-sistema retributivo, che ancora si applica alla stragrande maggioranza dei nuovi pensionati, chi nel ’95 aveva meno di 18 anni di servizio, è insensato“.

Vera Moretti

Un bando dall’Emilia Romagna per aiutare le assunzioni

Aperto fino ad ottobre il bando che eroga contributi a fondo perduto per le assunzioni a tempo indeterminato da parte delle imprese della regione.

L’entità dei contributi per ogni assunzione è determinata in misura percentuale sulla base delle fasce di costo salariale annuale dei destinatari assunti, fino all’importo massimo di € 5.000.
Il costo salariale annuale minimo a cui fare riferimento è di € 10.000.
L’erogazione dell’intero ammontare del contributo è condizionata al perdurare del rapporto di lavoro per almeno 12 mesi dalla data dell’assunzione.

La Regione Emilia-Romagna ha approvato un Regolamento regionale con cui intende sostenere le assunzioni a tempo indeterminato da parte delle imprese della regione.
Possono beneficiare dei contributi:
– le imprese e i loro consorzi;
– le associazioni, le fondazioni e i loro consorzi;
– le cooperative e i loro consorzi;
– i soggetti esercenti le libere professioni in forma individuale, associata o societaria.

I destinatari devono appartenere alle seguenti tipologie:
– soggetti in condizione di grave disagio, ovvero persone con gravi problemi sociali o sanitari attestati/certificati dalle competenti strutture pubbliche (es. dipendenza da alcolismo o tossicodipendenza, ex detenuti, area penale esterna, senza fissa dimora, estrema povertà, ecc.), che abbiano rilasciato dichiarazione di disponibilità al lavoro presso il Centro per l’impiego;
– mono genitori, ovvero persone in nuclei familiari con assenza dell’altro genitore e la presenza di uno o più figli a carico (minorenni o maggiorenni), anche conviventi con la famiglia d’origine purché essa sia a loro carico, che abbiano rilasciato dichiarazione di disponibilità al lavoro presso il Centro per l’impiego.
Le domande di contributo dovranno essere presentate alla Provincia sul cui territorio è instaurato, o sarà istaurato, il rapporto di lavoro entro e non oltre le ore 12.00 del 20 ottobre 2011.

Contributi in Lombardia per la ricerca e l’innovazione

Dal 5 luglio al 31 dicembre le imprese lombarde possono richiedere vaucher per attività di innovazione e contributi a fondo perduto per le pratiche di brevetto.

Pubblicato dalla Regione Lombardia il bando “Voucher per ricerca e innovazione e contributi per processi di brevettazione”.

Possono presentare richiesta le imprese con sede operativa e/o legale in Lombardia.

Le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2011 per via telematica, utilizzando il dispositivo di firma digitale.

Questi sono gli interventi agevolativi:

– la consulenza in innovazione tecnologica, per un contributo massimo di 2mila euro e 50% delle spese sostenute. In caso di collaborazione tra imprese e centri di ricerca il contributo sarà al massimo di 9 mila euro e l’investimento minimo di 15 mila euro;

– l’analisi economico-finanziaria per imprese neo-costituite, per le quali è previsto un massimo di 4.500 euro a fronte di un investimento minimo di 7.500 euro;

– il supporto alla partecipazione dei bandi europei del VII Programma Quadro e del Programma per la competitività e l’Innovazione (CIP) dell’Unione Europea, per un contributo minimo di 7 mila euro ed un investimento minimo di 4 mila euro;

– le valutazioni economico-finanziarie dell’impresa. Contributo massimo di 2 mila euro e investimento di 3 mila euro;

– il sostegno ai processi di brevettazione delle Pmi lombarde, per 6 mila euro di contributo massimo e un investimento doppio rispetto all’importo del contributo.

Un bando per l’abbattimento degli interessi bancari

E’ aperto il bando, con procedura semplificata, che abbatte il costo degli interessi relativi a finanziamenti bancari, anche già attivati.

L’agevolazione è disponibile per le imprese di Livorno e provincia che investano in:
– realizzazione di processi di innovazione aziendale,
– miglioramento della qualità e della sostenibilità ambientale,
– internazionalizzazione,
– sicurezza nei luoghi di lavoro,
– politiche commerciali,
– razionalizzazione della struttura finanziaria,
– acquisto di marchi e brevetti,
– operazioni effettuate tramite leasing,
– acquisto e ristrutturazione di immobili strumentali all’ attività d’ impresa,
– acquisto, rinnovo e adeguamento di impianti, macchinari, mobili, arredi e attrezzature,
– spese per la realizzazione di siti e sistemi web propri dell’azienda per l’attivazione di procedure per il commercio elettronico.

Il bando si rivolge a imprese che hanno ottenuto da un Istituto di credito, a far data dal 01/05/2010, un finanziamento a sostegno di specifici programmi di investimento aziendale.

Contributo in conto capitale è pari al 4% del finanziamento relativo all’investimento effettuato e comunque per un importo masimo di euro 6.000.
Rif.: Cciaa Livorno.