Continua la corsa dei prezzi, la farina aumentata del 21%

Continua la corsa dei prezzi soprattutto nelle grandi città. Dalla farina al pane, dal caffè al gelato tutto è aumentato fin troppo.

Continua la corsa dei prezzi, la farina registra +21%

L’inflazione all’8% e la corsa dei prezzi sembrano non volersi arrestare.  L’inflazione ha aumentato in modo significativo, il livello generale dei prezzi. Basta entrare in un qualsiasi supermercato, per rendersi conto che riempire il carrello della spesa è davvero un’ardua impresa.

La differenza si avverte soprattutto nelle grandi città. Dove anche fare un dolce in casa, sembra essere più costoso. Mentre invitare qualcuno a cena Del resto il prezzo della farina è aumentato del 21%. E dalla farina dipende anche il pane, che non manca mai nelle tavole degli italiani. A Roma ad esempio, ad esempio le rosette sono aumentate di circa un euro al chilo. Quindi se un chilo di pane prima era 2.80 adesso ci vogliono 3.80 euro. E se la famiglia è numerosa si sente la differenza nelle tasche.

Continua la corsa dei prezzi, una carrellata di aumenti

I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati da Nord a Sud. Ad esempio l’olio di semi di girasole è aumentato del 63%. Il rincaro dell’energia e dei mangimi per l’alimentazione degli animali ha già spinto a +60% rispetto alla media i costi delle oltre cinquemila stalle dove si allevano i maiali per le produzioni di prosciutti di Parma e San Daniele e dei salumi Dop della tradizione Made in Italy. A lanciare questo allarme è anche la Coldiretti, che controlla tutta la filiera fino agli affettati, più costosi, sulle nostre tavole.

Gli aumenti non riguardano solo i prodotti più usati dalle famiglie per la spesa, ma anche i piaceri. A registrarlo sono anche i turisti che si lamentano degli eccessivi rincari in tutto il ben Paese. Lo stesso caffè espresso tipico in Italia, non costa mai meno di un euro, mentre prima della crisi era possibile trovarlo anche a 0,80 centesimi. Per non parlare del gelato, aumentato del 12%. Per intenderci se prima, per rinfrescarsi, un cono si comprava a due euro, adesso gli scontrini sono più pesanti. Mentre nei ristoranti gli aumenti si attestano intorno al 20%.

Crescono anche i tassi di interesse

Per chi vuole comprare casa e richiedere un mutuo, deve fare i conti con i tassi di interesse. A giugno i tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati al 2,37% (2,27 in maggio), mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,34% (8,25 nel mese precedente).

Corsa dei prezzi, italiani sempre più poveri, ma anche il resto del mondo

La Corsa dei prezzi al rialzo sta creando un vero e proprio allarme sociale. Ecco cosa ci si aspetta nei prossimi mesi, almeno per gli italiani

Corsa dei prezzi, pensioni e stipendi rimangono uguali

Da mesi cresce l’inflazione in tutto il mondo, anche che con ritmi differenti. Non bastavano due anni di pandemia da Covid-19 a mettere in difficoltà l’economia mondiale. Adesso ci sono anche gli effetti della guerra Russia- Ucraina a contribuire all’aumento generale del livello dei prezzi. Ma anche un terzo elemento che contribuisce in maniera non indifferente, il lockdown in Cina, che le persone chiuse nelle proprie case.

Una situazione che senza dubbio spaventa. Ma la cosa che più preoccupa gli italiani è che le pensioni restano sempre le stesse e anche gli stipendi. Secondo il centro studi di Confindustria, non ci sarà crescita delle nostre imprese nel secondo trimestre del 2022. Un ombra nera che crea preoccupazioni anche per chi il lavoro lo ha e cerca di non perderlo. Mentre per chi lo cerca è sempre più difficile in questa situazione di instabilità generale.

Corsa dei prezzi, sempre più poveri gli italiani

L’Europa pagherà a caro prezzo gli effetti della guerra russa. Ma anche tutti i Paesi che dipendono dalle importazioni di materie prime da questi due paesi. Ma anche i paesi del Medio Oriente e del Nord Africa, in cui la dipendenza per l’importazione di cereali e derivati è molto alta. Tuttavia circa 47 milioni di persone rischiano di vivere in carestia, in circa 80 paesi del sud del mondo.

La corsa ai prezzi, secondo l’Istat, provocherà, solo in Italia, circa un milione di poveri in più. Infatti nel bel paese l’inflazione ormai è oltre il 6%. Le famiglie sono sempre più in difficoltà, visto che tutto costa di più, dall’alimentare ai carburanti, aumenti ovunque. Mentre i pensionati e i lavoratori hanno sempre più bisogno di aumenti nella loro busta paga. O se non ci si vuole muovere in questa direzione, magari sarebbe opportuno intervenire sul cuneo fiscale, e diminuire le tasse per i lavoratori e pensionati.

Uno sguardo alla situazione mondiale

Gli occhi del mondo sono rivolti al conflitto nel cuore dell’Europa. Ma presto potremmo risentire anche del lockdown in Cina. Ad oggi il Paese del sol levante si trova conta centinaia di milioni di persone in isolamento a causa della rigida politica Zero Covid. Tuttavia sono 400 milioni i cinesi in lockdown in 45 grandi città della potenza orientale. Insieme contribuiscono al 40% del prodotto interno lordo nazionale, corrispondente a circa 7,2 milioni di milioni di dollari. Solo a Shanghai, principale polo manifatturiero del Paese, dove si produce il 6% dell’export, le persone in isolamento sono 25 milioni.

La maggior parte dei colossi mondiali hanno le loro sedi in Cina, come Apple ad esempio. E avete provato a comprare un auto in questi mesi? Ecco la crisi del microchip ed i blocchi legati alla pandemia hanno creato notevoli ritardi anche nella produzione di autovetture. Occorre aspettare circa 3-4 mesi per avere un auto nuova. Mentre sono saliti alle stelle i prezzi delle auto usate, perché sono subito disponibili.